Elezioni, Cavenaghi diffida Minerva

Riceviamo dal consigliere Silvia Cavenaghi e pubblichiamo

Domenica 28 ottobre sono venuta a sapere che, in un incontro organizzato dall'associazione Minerva venerdì 26 con decine di persone dell'associazionismo concorezzese in vista delle prossime elezioni amministrative, Francesco Facciuto, presidente della suddetta associazione e moderatore del suddetto incontro, ha usato il mio nome, affermando che se in concomitanza non ci fosse stato il Consiglio Comunale avrei partecipato e avrei fatto un intervento, così come Marta Bramati, consigliera di Vivi Concorezzo che fa capo all’associazione.

Scrivo queste parole per comunicare che non ero minimamente informata di questo incontro e, tengo ad aggiungerlo, se anche lo fossi stata non avrei in alcun modo presenziato. Né come consigliera attualmente in carica, né come membro di un’associazione, né come singola cittadina.

Ho già avuto modo di confrontarmi con il presidente di Minerva, che mi ha confermato l'accaduto, dicendogli che lo diffido dal fare la stessa cosa in futuro. Ho ricevuto le sue scuse e so che ha comunicato ai presenti la mia posizione, ma è necessario per me fermare in partenza il messaggio politico che può essere passato, e che potrebbe essersi già diffuso con il passaparola.

La mia indipendenza mi porterà a prendere eventualmente una posizione sulle prossime elezioni solo una volta che il perimetro dentro il quale il dibattito politico si svolgerà sarà ben delineato. 

Questa era la mia posizione prima di venerdì sera, e da questi eventi non può che uscire rafforzata.

Rafforzata lo è anche dalla dichiarazione di uscita dal gruppo Vivi Concorezzo da parte della consigliera Bramati, avvenuta in Consiglio proprio il 26. Con modalità sorprendenti: ancora nessun passaggio formale e poca o nessuna comunicazione agli altri componenti del gruppo. Alla sorpresa si è unito il disappunto, dato che dieci giorni prima avevo incontrato la consigliera su sua richiesta per aiutarla a capire come si dovesse muovere per diventare consigliera indipendente come lo sono io dallo scorso anno. Un’ingenuità che non ripeterò, perché dei miei suggerimenti (protocollo della 

comunicazione in tempo utile perché il punto fosse inserito all'ordine del giorno e comunicazione al proprio gruppo), gli stessi che avrei dato a chiunque me ne avesse chiesti, non ne è stato seguito nemmeno uno.

Due comportamenti superficiali da parte di persone ormai non più esordienti nella politica locale, che lasciano l’amaro in bocca.

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