La lista civica chiede un “Fondo di riserva” per le famiglie in crisi

La Lista civica di Concorezzo, considerato che la recessione economica sta avendo pesantissime conseguenze sull’occupazione, chiede all’Amministrazione di Concorezzo di valutare la possibilità di effettuare una variazione di bilancio per creare un fondo di riserva per far fronte ad eventuali emergenze dovute alla crisi. I Servizi Sociali si dovrebbero far carico di monitorare uno ad uno i casi critici senza affidarsi ad indicatori come l’ISEE che spesso si rivelano inadatti e dovrebbero valutare l’importo del fondo necessario calcolato a partire da una dotazione di 4.000 euro per ogni situazione critica. “Le risorse – dice Rosanna Garofolo capogruppo della Lista civica – dovrebbero essere reperite da ogni voce di bilancio non strettamente necessaria, come ad esempio il costo di progettazione del parcheggio interrato di Piazza V Alpini o i fondi destinati per la sistemazione del centro del paese. La Lista non esclude anche la possibilità di aumentare l’aliquota dell’addizionale comunale dell’IRPEF per i redditi più elevati”.
Nell’area euro, e l’Italia non fa eccezione, la disoccupazione supera il 10% e oltrepassa il 30% nel caso dei giovani tra i 15 e i 24 anni. E’ ormai frequente venire a conoscenza di persone che hanno perso il lavoro o perché l’azienda per cui lavoravano si è delocalizzata o perché ha chiuso. Purtroppo questi fatti diventano drammatici quando la famiglia o il singolo colpito non dispone di nessuna possibilità di aiuto. Ci sono situazioni in cui una persona non è più in grado di avere un tetto per l’impossibilità di pagare l’affitto o la rata del mutuo, altre in cui pur avendo un alloggio non riesce a far fronte alle spese di prima necessità.
In questi casi l’Amministrazione pubblica può e deve essere l’ultima ancora di salvezzasvolgendo una funzione di ammortizzatore sociale. La Lista Civica in generale è contraria a forme di assistenzialismo che possano disincentivare chi ha perso il lavoro a darsi da fare per ricollocarsi, ma è convinta che per i prossimi 12-18 mesi la situazione potrebbe presentare ai servizi sociali comunali situazioni drammatiche non più tamponabili con gli stanziamenti di bilancio ordinari come i ticket alimentari e il Fondo sostegno affitto per disagio economico acuto.
Una considerazione finale: spiace vedere come i partiti nazionali accettino la tassazione dei cittadini del governo Monti e non dicano nulla circa la necessità di una tassazione della speculazione finanziaria. Darebbe un enorme gettito e contribuirebbe a “limare le unghie” a un settore perverso che è fortemente responsabile della crisi in cui ci troviamo.