Rischio dittatura, il prezzo amaro del populismo

125 miliardi (miliardi di euro!) per l’Esm, il cosidetto fondo salva-stati, una elegante mazzetta che il Governo Monti si appresta a regalare (a spese dei cittadini) alla banca centrale europea (Bce) per salvare, di fatto, altre banche. Poi ci sono, tra i tanti, i 4 miliardi (miliardi) di euro per salvare il Monte dei Paschi di Siena. O i 2,5 miliardi (miliardi!) versati da Monti, a pochi giorni dal suo insediamento, alla Morgan Stanley, la banca d’affari di New York city. E sapete quanto costa la cosidetta riforma delle pensioni che ha creato decine, se non centinaia, di migliaia di esodati e costretto donne e uomini a ritardare la meritata pensione? Solo 3 miliardi… Per le banche i soldi ci sono (purtroppo ai nostri tre esempi se ne può aggiungere un’altra decina), per i cittadini no. Ci hanno condannato a morte, siamo in pieno regime, nessuno ha più diritto di voto, eppure siamo contenti. E’ il prezzo amaro del populismo.
La politica non serve? Via tutti? Avanti i tecnici? Ecco il risultato. E ieri tutti a brindare per l’abolizione delle Province. Poi toccherà ai Comuni, il ministro Filippo Patroni Griffi, con nonchalance, l’ha messo addirittura nero su bianco nell’intervista al Corriere della sera del 22 ottobre 2012 (vedi foto) . E dopo i Comuni alle Regioni. Il meccanismo è semplice: un unico centro di potere a Roma che spreme i sudditi (con precedenza assoluta a quelli del Nord, ovviamente) per spostare con garbo, eleganza e in perfetto inglese i nostri soldi nelle banche degli affaristi di Bruxelles, con cui lavorano (posto fisso, ovviamente) i figli dei ministri. Senza dimentica che la spending review (ovvero il decreto con cui Monti ha dissanguato i sudditi per salvare le banche) ha messo le premesse per far saltare in aria i pochi Comuni e le poche Province che rimarranno. La democrazia non serve più, bastano un conto corrente al posto della carta di identità (lo sapevate che http://www.investireoggi.it/fisco/controllo-conti-correnti-il-fisco-spiera-i-movimenti-dei-contribuenti/) e l’Agenzia delle entrate. La politica ha tante e grosse colpe. Andava cambiata, rigenerata, controllata, regolata. Si è scelto di impiccarla. Avanti Monti.