Calcio, il Monza perde il palio di Siena
Il Monza di Cristian Brocchi avrebbe potuto eguagliare il record di quello di Alfredo Magni, poi imitato da quello di Marco Zaffaroni in Serie D: vincere 6 partite consecutive. Ma a rovinare i piani del tecnico milanese si è messo Alessandro Dal Canto e la sua Robur Siena “formato esportazione”, in quanto capace di perdere 3 gare in casa ma di aggiudicarsene altrettante in trasferta. Ai toscani sono bastati due tiri, uno per tempo, per portarsi a casa 3 punti lasciando nella costernazione l’“armata” biancorossa che in tutti i modi aveva tentato per 90’ più 5’ di recupero di scardinare la retroguardia ospite. Per dare un’idea dell’andamento della partita si può citare il conto dei corner: 16-1 per la formazione brianzola… Però nel calcio vince chi butta la palla oltre la linea di porta e il Monza questo obiettivo non è riuscito a centrarlo, ma al massimo ha colpito la traversa. È stata una giornata particolarmente storta per il reparto offensivo, incapace di sganciarsi dalle marcature asfissianti dell’“undici” bianconero. “Patron” Silvio Berlusconi, anche oggi presente allo stadio, ha permesso la costruzione di una compagine forte, che però manca di un fuoriclasse in attacco, del classico “bomber” d’area piccola, del Pippo Inzaghi degli anni “d’oro” del Milan, per restare in tema di fasti berlusconiani.
A suscitare qualche perplessità tra gli addetti ai lavori è stato anche il corposo “turnover” operato da Brocchi. L’allenatore ha recuperato dal leggero infortunio Armellino, che si è ripreso il posto lasciato a Palazzi per la trasferta di Lecco, ha nuovamente rimpiazzato l’infortunato Rigoni con Fossati e ha preferito Lepore a Sampirisi, Franco ad Anastasio, D’Errico a Iocolano, Chiricò a Mosti, Gliozzi a Marchi e Finotto a Brighenti. Una “rivoluzione” che non ha certo aiutato a trovare le intese negli scambi stretti. Dall’altra parte Dal Canto ha piazzato non uno ma due pullman davanti alla porta difesa da Confente, utilizzando anche l’ex biancorosso D’Ambrosio e, a gara in corso, l’altro “ex” Guidone.
I 3580 spettatori accorsi al Brianteo per il turno infrasettimanale sono rimasti gelati a metà primo tempo, quando una conclusione di Oukhadda è stata deviata da due giocatori del Monza nella propria porta. Solo nel finale di tempo si è assistito a una veemente reazione dei padroni di casa, andati vicini al pareggio con Bellusci, Gliozzi e Chiricò.
Nella ripresa la girandola di cambi non ha prodotto risultati apprezzabili e nel finale un contropiede senese si è concluso con Migliorelli il quale entrato in area ha scagliato un rasoterra che Lamanna ha respinto sui piedi di Cesarini, freddo a stoppare e a insaccare il gol del 2-0. Poco dopo Guidone ha pure sprecato la palla del 3-0, mentre Mosti quella del 2-1. Quindi Armellino ha fatto tremare la traversa con un colpo di testa e nel recupero nessun biancorosso è stato capace di buttare in rete una palla vagante sulla linea di porta.
Brocchi ha analizzato correttamente la gara: “Loro sono stati bravi a fare una partita difensiva. E il Siena è una squadra con ottime individualità, la migliore incontrata sotto quel punto di vista. Abbiamo perso la partita con due tiri due in porta. Però è vero che siamo stati poco incisivi in fase realizzativa. È mancato qualcosa sul piano dell’‘elettricità’ rispetto alle ultime partite. Berlusconi è venuto comunque a fine partita nello spogliatoio a dirci che la squadra gli è piaciuta perché ha cercato di giocare, ma la palla non ne voleva sapere di entrare. Il cambio di Fossati? Obbligato perché si è rotto il naso. La prossima gara? Lunedì (alle ore 20.45) affronteremo ad Alessandria la Juventus Under 23, una squadra che ha giocatori di qualità: sarà una sfida avvincente”.
Il senese Fabio Gerli ha raccontato che la sua squadra “era venuta a Monza sapendo che non aveva nulla da perdere. Ha disputato un’ottima partita, preparata molto bene, contro una squadra forte. La differenza l’abbiamo fatta stando attenti su tutti i palloni”.
Dal Canto ha dichiarato: “Sapevamo che per far punti qua serviva una patita ai limiti della perfezione. Il Monza è una squadra forte, organizzata, che ha giocatori di grande livello. Quello di oggi è un risultato eclatante, ma dev’essere la molla per cambiare registro perché non va bene perdere 3 partite di fila in casa. È vero che non si pensava di vincere il campionato, ma di stare nelle posizioni di vertice sì. Per il primo posto il Monza è una squadra fuori portata per tutte. Se vinceva oggi, il campionato era già virtualmente finito non solo per i pronostici”.