C’era una volta il calcio in bianco e nero
Se non fosse per il verde intenso e perfetto dell’erba artificiale, la partita nell’ameno villaggio di Ronco Briantino ha ricordato i campionati del secondo dopoguerra. Pubblico ai bordi del campo o sul terrapieno a bordo strada, un football fatto di assalti all’arma bianca e ficcanti contropiedi, condito pure da qualche grossolano svarione.
Si parte con la “frittata” in biancorosso; al 3° minuto da una indecisone tra il portiere e il nostro ultimo uomo mette l’avanti della Nuova Ronchese in condizione di insaccare facile la capolista. Risponde la Concorezzese con una punizione insidiosa di Mondini, preludio al gol del pareggio: traversone teso da destra e di testa Santimone insacca. 1 a 1 e siamo solo al 7’.
Il Conco attacca e lascia larghi spazi. Così la difesa scoperta viene infilata per ben due volte in dieci minuti. Da una palla persa a centrocampo arriva il 2-1 (19’ del primo tempo), mentre da un passaggio in profondità nasce l’azione del 3-1 (29’), risultato che non cambia fino al riposo.
Al rientro in campo mister Brambilla inserisce prima Panceri e Parma, poi Cambiaghi. Ora la squadra è più tecnica e veloce, ma più sbilanciata.
La Nuova Ronchese è schiacciata nella propria metà campo e le azioni pericolose si susseguono. Tuttavia, il gol atteso arriva nella porta sbagliata: al 23’ i padroni di casa approfittando di una nuova indecisone difensiva insaccano da pochi metri il 4-1.
Partita finita? Niente affatto.
Conco ancora all’attacco e su suggerimento da destra Parma in acrobazia insacca il 4-2. Siamo al 33’.
Energie e lucidità scarseggiano, ma i biancorossi ci provano fino in fondo.
La partita termina col sole invernale che tramonta e con la festa dei generosi e volenterosi uomini in violetto che festeggianola vittoria, risultato che chiude la striscia di imbattibilità della Concorezzese durata ben 11 giornate.
la vùs – voce biancorossa
F.D.