Il Monza a Verona in cerca della prima vittoria in campionato
Riparte il campionato di Serie A e il Monza deve risalire la classifica che lo vede in ultima posizione (senza aver ancora vinto) a pari punti col Venezia. Si potrebbe dire “ora o mai più” considerando che dopo il ciclo di fuoco rappresentato dalle partite contro Fiorentina, Inter, Bologna, Napoli e Roma (e prima di un altro ciclo terribile contro Atalanta, Milan, Lazio e Torino) i biancorossi affronteranno l’Hellas Verona e il Venezia, una doppia sfida contro squadre venete che dovrà fruttare almeno 4 punti per evitare un tracollo psicologico e quello che a quel punto sarebbe presocché inevitabile, ossia l’esonero dell’allenatore Alessandro Nesta. Il tecnico laziale è consapevole di essere giunto a un bivio ma gli alibi del calendario cattivissimo in avvio di stagione e dei molti infortuni li mette in secondo piano per importanza: “L’ultimo posto dipende da alcune cose, come i molti infortuni e il calendario importante alla partenza – ha dichiarato nella consueta conferenza stampa della vigilia – ma, dato che abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti, la maggiore responsabilità dell’attuale posizione in classifica del Monza è nostra: dello staff tecnico e dei giocatori scesi in campo. Il campionato è iniziato da un po’ e ora dobbiamo vincere. È vero che abbiamo registrato tanti infortuni, ma fondamentalmente le maggiori difficoltà causate delle assenze sono gli allenamenti non di livello che si svolgono in settimana. Ogni giocatore ha le proprie qualità e i propri difetti, ogni giocatore deve essere consapevole di quello che è in grado di fare e cercare di migliorare i propri punti deboli. Se hai un centravanti forte di testa come Djuric, ad esempio, bisogna crossare di più, ma questa è una cosa che sto ripetendo ai giocatori da quando sono arrivato e invece spesso vedo che arrivati in fascia sulla tre quarti tornano indietro con la palla. Quello di dopodomani a Verona sarà uno scontro diretto per la salvezza, una partita molto importante, ma siamo sotto pressione come lo siamo sempre perché non è che quando giochiamo contro le ‘grandi’ non siamo sotto pressione. Bisognerà tirar fuori tutto quello che abbiamo perché sarà una gara tosta. Il Verona è una squadra dinamica, forte nelle ripartenze, che nelle partite a tratti obbliga le squadre avversarie a intensità importanti. Paolo Zanetti è giovane ma è un ottimo allenatore. Noi avremo ancora indisponibili Cragno, Sensi, Birindelli e Petagna mentre abbiamo recuperato Vignato, Gagliardini e Turati, che si era rotto un dito finendo contro un palo: il portiere titolare è lui perché per quel ruolo non credo nei dualismi. Se ho trovato Maldini più motivato dopo l’esordio in Nazionale? L’ho trovato contento… Per lui l’esordio in Nazionale dev’essere una motivazione per rimanere ad alti livelli perché per me per dire di giocare in Nazionale bisogna arrivare ad almeno 15 presenze…”.