February 16, 2025
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Il Monza inciampa nel Venezia fanalino di coda

MONZA-VENEZIA 2-2
E niente… Quest’anno il Monza non riesce non solo a vincerne 3 di fila, ma nemmeno 2. L’astinenza da successo in casa ormai risale dallo scorso 16 marzo (contro il Venezia addirittura dal campionato di Prima Divisione 2008/09) e oggi, contro l’ultima in classifica, ha perso un’occasione enorme di mettere fieno in cascina in previsione dell’arrivo di un altro periodo di magra, dato che nelle prossime 4 giornate affronterà nell’ordine Atalanta, Milan, Lazio e Torino. Dopo la buona prova condita da 3 gol a Verona la squadra allenata da Alessandro Nesta è incappata in una giornata storta, in cui ha commesso gravi errori in difesa e ha pasticciato in avanti, riuscendo comunque a segnare 2 gol più per demeriti altrui che per meriti propri.
Per la sfida contro i lagunari il tecnico laziale, che non ha potuto disporre degli infortunati Cragno, Sensi, Birindelli e Gagliardini nonché di Petagna, alle prese con una polmonite, non ha modificato nulla rispetto al match vinto a Verona: per la serie “squadra che vince non si cambia”. Il Venezia allenato da Eusebio Di Francesco era privo degli infortunati Bjarkason e Šverko.
Davanti ai 10141 spettatori dell’U-Power Stadium, di cui circa 500 di fede arancioneroverde, il match ha un avvio al rallentatore, con le due squadre che badano a studiarsi. Il primo squillo arriva al 12’: sul calcio di punizione del biancorosso Caprari per la testa di qualcuno arriva Djuric che manda alto di un metro. Il Venezia risponde 3’ andando in gol: Oristanio va via troppo facilmente ad Andrea Carboni sulla fascia destra, s’incunea in area e serve orizzontalmente il liberissimo Ellertsson, bravo a stoppare e a insaccare con un sinistro all’incrocio dei pali. Il Monza non sbanda e al 23’ pareggia: Kyriakopoulos raccoglie un cross dalla destra troppo alto per tutti e dopo aver dribblato Duncan batte Stankovic con un diagonale. Quando l’incontro sembra spegnersi gli ospiti ripassano in vantaggio: è il 39’ e il calcio di punizione di Andersen per il mucchio in area trova Svoboda che sorprende tutta la retroguardia biancorossa mandando la sfera di testa nell’angolino. Anche stavolta i brianzoli reagiscono prontamente: al 43’ Kyriakopoulos crossa dalla sinistra per Djuric che di testa spedisce la sfera in curva; ma 1’ dopo il laterale greco a metà campo vede Djuric pronto a scattare e lo serve con uno splendido filtrante: il bosniaco non si fa pregare e infila Stankovic in uscita disperata.
Nella ripresa si battaglia, ma di occasioni nitide non ne maturano né da una parte né dall’altra. Nesta prova al 15’ a inserire D’Ambrosio e Bianco per Pedro Pereira e Caprari spostando sulla tre quarti Pessina e al 32’ toglie proprio il capitano per mettere il convalescente Maldini. Tra il 31’ e il 35’, però, Bondo prende due cartellini gialli e viene espulso. Nesta è dunque costretto a togliere Mota per rinforzare il centrocampo con Valoti. Negli ultimi minuti è il Venezia a provare a portare a casa i 3 punti, ma la difesa locale regge l’urto dell’ex biancorosso Gytkjaer e compagni.
In sala stampa Di Francesco è soddisfatto del punto preso ma anche rammaricato per la mancata vittoria dopo il secondo vantaggio e pure per gli ultimi minuti giocati in superiorità numerica: “Per come si era messa la partita speravo nella vittoria, però abbiamo portato a casa un punto importante perché il Monza è una squadra di grande esperienza. Oggi abbiamo disputato un primo tempo di grande aggressività come successo con l’Atalanta, però siamo stati rimontati due volte. Farci rimontare sempre non è un problema mentale: semplicemente dobbiamo lavorare di più. Mi sono arrabbiato nel finale perché abbiamo lavorato tanto sulle situazioni di superiorità numerica e dunque non dovevamo essere frettolosi a buttare la palla in area dato che loro erano in superiorità fisica”.
Nesta è visibilmente deluso: “Nel primo tempo siamo partiti male, concedendo due gol, ma l’abbiamo ripresa due volte, mentre nel secondo è cambiata l’inerzia della partita. Nel finale volevamo fare l’arrembaggio ma l’espulsione ci ha condizionato. Oggi siamo andati in difficoltà nei duelli. Comunque non dobbiamo fare drammi, ma anzi sostenere la squadra, perché ho notato che questa squadra ha sempre bisogno di entusiasmo, altrimenti diventa lenta, non bella”.
Il centravanti Milan Djuric è come sempre lucido nella sua analisi: “Oggi ci è mancato soprattutto l’ultimo passaggio. Non siamo partiti bene: arrivavamo sempre dopo l’avversario nei duelli e non riuscivamo a uscire dall’area in maniera efficace, anche per merito del Venezia. Dopo l’espulsione di Bondo abbiamo capito che anche un solo punto ci andava bene. Il mio gol? La parte più difficile è stato lo stop. Se sono migliorato di piede? Quando si lavora sodo i risultati si vedono anche a 34 anni. Ci sono dei momenti in cui bisogna segnare e momenti in cui bisogna correre: io credo di essere apprezzato come attaccante perché so capire qual è il momento di fare una cosa e qual è il momento di fare l’altra”.
Il Monza tornerà in campo già mercoledì prossimo alle ore 20.45 al Gewiss Stadium di Bergamo (sarà l’unico turno infrasettimanale del campionato), dove affronterà l’Atalanta in un difficilissimo derby, antipasto di Monza-Milan di sabato 2 novembre.