Il Monza torna a vincere in campionato dopo 7 mesi

HELLAS VERONA-MONZA 0-3
È un ritorno alla vittoria col botto quello del Monza: il successo, che mancava in campionato da 16 partite (Monza-Cagliari 1-0 dello scorso 16 marzo), è finalmente arrivato nientemeno che in trasferta, a Verona con l’Hellas, e addirittura con un roboante 3-0. Va subito detto che la squadra allenata da Alessandro Nesta non ha giocato una gara perfetta, ma di fronte a una compagine non eccelsa tecnicamente, scompaginata e pure impaurita, ha avuto facilmente la meglio giocando con attenzione, determinazione, buona tecnica e tanta aggressività nei minuti iniziali, quelli che hanno probabilmente indirizzato dal punto di vista psicologico il match.
Nesta ha fatto bene a rinforzare l’attacco per allungare la squadra e spaventare il Verona, nonché a schierare dall’inizio i tre ex gialloblù, Pessina, Caprari e Djuric, protagonisti, soprattutto gli ultimi due, di un’ottima prestazione. Da circoletto rosso anche la prova del portiere Turati, che ha respinto diversi palloni pericolosi senza badare troppo all’estetica del gesto.
Per la sfida contro gli scaligeri il tecnico laziale, che non ha potuto disporre degli infortunati Cragno, Sensi, Birindelli e Maldini nonché di Petagna, alle prese con una polmonite, ha cambiato, rispetto al match pareggiato con la Roma, il portiere, reinserendo Turati per Pizzignacco, e i trequartisti: Caprari e Mota hanno sostituito rispettivamente Maldini e Pessina, che però è stato riarretrato al posto di Bianco. Il Verona allenato da Paolo Zanetti era privo degli infortunati Cruz, Frese, Dawidowicz, Harroui e Lambourde.
Davanti ai 24854 spettatori dello Stadio Marcantonio Bentegodi, di cui circa 400 di fede biancorossa, il Monza va in gol alla prima occasione (e resterà l’unica dei biancorossi nel primo tempo): è il 9’ quando su un traversone di Caprari dalla sinistra Mota si coordina e al volo infila la palla nell’angolino alla destra di Montipò. L’Hellas subisce il colpo e va in confusione, faticando a costruire azioni degne di note. Al 23’ Duda batte un calcio d’angolo e Ghilardi di testa costringe Turati alla respinta in tuffo. Il Monza comincia a soffrire le folate offensive gialloblù, ma gli avversari non arrivano mai a una conclusione decente. Solo al 43’ i tifosi brianzoli sentono un brivido lungo la schiena quando Tengstedt beffa Pedro Pereira con un tunnel sulla linea di fondo e prova la conclusione a giro, fortunatamente per i biancorossi senza successo.
L’Hellas comincia il secondo tempo all’arrembaggio: dopo pochi secondi i gialloblù vanno via in contropiede e Lazovic, entrato in area, prova un diagonale che viene però respinto da Turati. Nell’azione seguente Ghilardi di testa manda alto di poco. Il Monza risponde all’8’ con un colpo di testa di Djuric da distanza ravvicinata respinto dal mucchio difensivo davanti alla linea di porta. Al 16’ un sinistro teso di Kyriakopoulos da oltre 20 metri scheggia l’incrocio dei pali. Al 19’ Tengstedt spreca una ghiotta opportunità servendo male Sarr che era in ottima posizione. Al 25’ Serdar e 1’ dopo Kastanos tirano fiondate dal limite, ma prima il mucchio difensivo davanti a Turati e poi il portiere coi pugni respingono le minacce. Nesta inserisce D’Ambrosio e Bianco per Pedro Pereira e Caprari e il Monza mette k.o. il Verona con 2 gol quasi identici nel giro di pochi minuti: rinvio di Turati, spizzata di Djuric e Mota prima e Bianco dopo che beffano in velocità la peraltro pessima retroguardia ospite insaccando con leggeri tocchi. Nel finale riassaporano il campo prima Gagliardini, entrato per Pessina, e Maric, sostituto di Djuric, e infine Vignato, subentrato a un Mota che riceve gli applausi e i cori dei tifosi biancorossi festanti.
In sala stampa Nesta si è presentato ancora teso: “Stasera abbiamo avuto un atteggiamento giusto, poi se la gara si sblocca subito come oggi è meglio. Sono contento per i giocatori, che hanno sofferto la mancanza di vittorie: speriamo di prendere la gara di oggi come slancio per le prossime. Anche altre volte abbiamo disputato buone partite, ma forse oggi alla vittoria ci abbiamo creduto. Bianco? Sono contentissimo di lui: è forte, è sveglio e deve solo ambientarsi alla Serie A. Djuric? È il nostro ‘salvavita’ quando non riusciamo a trovare linee di passaggio. Mota? È da quest’estate che cerco di convincerlo a giocare a destra invece che a sinistra e oggi forse si è convinto… Il suo primo gol è stato meraviglioso: speriamo sia più continuo della scorsa stagione. Turati? Per commentare la sua prestazione basta dire che ha giocato con un’infiltrazione per la frattura al dito di due settimane fa… Le dichiarazioni della vigilia di Zanetti? Dire che il Monza è una squadra costruita per altri obiettivi che la sola salvezza non era una cosa da dire: è come dire che io non ho fatto finora un lavoro buono. Io non direi mai una frase del genere…”.
Il centrocampista centrale Alessandro Bianco è raggiante per il suo primo gol in Serie A: “È stata una vittoria liberatoria perché quando si è in fondo alla classifica non è facile allenarsi bene in settimana. Credo che la gara di oggi sarà un punto di svolta. Il mio gol? Noi abbiamo la fortuna di avere una ‘bestia’ di uomo che davanti di testa le prende tutte: nell’occasione lui è stato ancora bravo e io sono stato anche un po’ fortunato”.
Zanetti ha ovviamente gettato acqua sul fuoco dei malumori: “Se si perde 3-0 in casa bisogna prenderci le responsabilità. Abbiamo fatto delle cose negative e il risultato è figlio di errori nostri. Il primo gol è stato un gran gol. Poi abbiamo provato tanto a sfondare il muro del Monza subendo ben poco. Il loro portiere è stato il migliore in campo, hanno salvato due gol sulla linea e noi abbiamo sprecato almeno un’occasione enorme. Quindi abbiamo fatto errori tecnici sui due gol nati dalle spizzate di Djuric. La certezza è che subiamo troppi gol. Ora dobbiamo ricompattarci e tirare fuori l’orgoglio”.
Il Monza tornerà in campo domenica prossima alle ore 15 all’U-Power Stadium, dove ospiterà il Venezia ultimo in classifica: sarà obbligatorio vincere.