Moto3, Ghidini pronto alla sfida di Valencia

Concorezzo. Dopo l’ottima prestazione di inizio ottobre a Jerez nel Campionato Mondiale Junior di Moto3, Matteo Ghidini è pronto per la sfida in terra spagnola a Valencia, dove vuol confermare i risultati di una prima stagione di apprendistato con risultati sempre in crescendo. Appuntamento atteso, dunque, quello di novembre. A Jerez Matteo è sceso in pista con parecchie novità, sia di motore che di aerodinamica. Matteo ha dimostrato di saper crescere velocemente, anche più di quanto prefissato a inizio stagione. Con una moto del 2012 è ormai arrivato a stare nella scia delle più recenti Moto3, del 2015 e del 2016. Il Campionato è davvero competitivo, spesso i primi quindici stanno in meno di un secondo di distacco. Ghidini ha più che dimezzato il gap rispetto ad inizio anno; un risultato che non è passato inosservato e che a fine week end ha portato alcuni team manager e addetti ai lavori a complimentarsi con il giovane di Concorezzo, arrivato in Moto3 a campionato già iniziato.
L’appuntamento di Jerez ha dato conferma di tutti i progressi ottenuti. Il feeling con la moto è cresciuto notevolmente, la moto comincia ad essere governata come vuole il talento brianzolo, staccate e percorrenza di curva cominciano ad essere al pari dei piloti più “consumati”. I risultati, dopo le prove,non hanno dato ragione a Matteo, che si è qualificato nella seconda parte dello schieramento, in trentaduesima posizione, poi penalizzato di ulteriori tre posizioni come molti altri piloti, accusati di essere stati di intralcio ad altri piloti durante la Q1. Purtroppo, la foga di rimanere attaccato al trenino dei primi quindici, lo ha portato ad osare troppo con le gomme ancora fredde, col risultato di finire la corsa con uno spettacolare highside che lo messo fuori gara prima di terminare il primo giro.
“Sono entrato nel Repsol CEV Moto3 a Campionato già iniziato, con pochi chilometri di test, effettuati dopo l’inizio della stagione. Non è stato facile anche perché in questa categoria, per emergere, occorre percorrere centinaia di chilometri di prove, perché il campionato è altamente competitivo e il feeling con la moto deve essere al massimo – spiega Ghidini – Ho deciso di disputare la prima stagione con una moto del 2012, per potermi concentrare solo ad imparare la categoria. I distacchi dai primi si sono più che dimezzati, aver lottato in entrambe le gare di Jerez con moto del 2016 e del 2015, protagoniste nel mondiale, lo ritengo un grande passo avanti. La mia intenzione è capitalizzare tutti questi progressi, compresi quelli della moto che ora ha un motore nuovo ed una nuova aerodinamica, nell’ultimo appuntamento di Valencia a Novembre!”.