December 10, 2024
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Nesta alla prova della Lazio, la sua squadra del cuore

Monza-Lazio di domani (calcio d’inizio alle ore 18) all’U-Power Stadium sarà un tuffo al cuore per l’allenatore biancorosso Alessandro Nesta, che per 17 anni ha vestito la maglia della squadra capitolina tra giovanili e Serie A. Però il tecnico romano dovrà mettere da parte le emozioni e concentrarsi sulla partita, cercando di portare a casa quei 3 punti che la formazione brianzola non riesce a ottenere in campionato all’ex “Brianteo” dall’ormai lontano 16 marzo. Certo è che l’avversario è uno dei peggiori che poteva capitare in questo momento: il Monza, ultimo in graduatoria assieme al Lecce e al Venezia, affronterà infatti la terza a pari punti con Atalanta e Fiorentina e galvanizzata dal successo per 2-1 ottenuto l’altroieri allo Stadio Olimpico contro il Porto in Europa League. Se la compagine biancoceleste viaggia sulle ali dell’entusiasmo grazie alla guida tecnica di Marco Baroni, ex indimenticato difensore del Monza, quella biancorossa è ancor più frustrata dalle due incredibili decisioni arbitrali che l’hanno privata di gol regolari sia contro l’Atalanta che contro il Milan, in entrambi i casi sul punteggio di 0-0. Per Nesta, però, è il momento di accantonare le proteste e concentrarsi sul gioco: “Abbiamo analizzato cosa è successo, ci siamo lamentati, ma ora dobbiamo mettere da parte le recriminazioni – ha dichiarato nella consueta conferenza stampa della vigilia – Il calcio è come difende Izzo, non come vorrebbero che si difendesse chi stabilisce i regolamenti oggi. Intanto la classifica è quella che è: probabilmente avremmo meritato qualcosa in più ma noi dobbiamo fare i conti coi punti che abbiamo. A parte quelli, se si guardano gli altri numeri è strano il nostro ultimo posto, ma prima o poi raccoglieremo quello che stiamo seminando. Domani arriva la Lazio che è una squadra che segna spesso nei finali di gara perché non molla mai, ci crede sempre fino alla fine. Noi invece prendiamo spesso gol nei finali di tempo, ma non è per stanchezza fisica. La Lazio è una squadra tosta, in salute soprattutto mentale, che sta facendo un gran campionato. Ma noi abbiamo bisogno di far punti, anche non giocando bene. Per domani recupererò Petagna ma purtroppo saranno indisponibili D’Ambrosio e Ciurria, che si aggiungono a Cragno, Sensi, Gagliardini e Forson. Quella di domani per me sarà tra l’altro una partita speciale perché la Lazio era la squadra per cui tifavo da bambino e dove ho giocato per 17 anni pima di trasferirmi al Milan. Si può criticare finché si vuole ma i fatti dicono che negli ultimi anni è sempre stata una buona squadra, che a volte è stata in lotta per lo scudetto. Inoltre giocatori semisconosciuti sono diventati grandi campioni, per cui per me è sempre stato fatto un buon lavoro. Ora è stato convocato in Nazionale per la prima volta Rovella che è diventato molto forte. Sa fare tutto: è dinamico, tecnico, ha personalità. La chiamata in Nazionale è giusta. In Nazionale è stato convocato per la seconda volta Maldini: siamo contenti per il nostro giocatore perché la seconda chiamata è più importante della prima; deve continuare a fare quello che sta facendo. E poi per il Monza è un orgoglio che venga convocato in Nazionale Under 21 Bianco, che sta facendo bene”.