April 30, 2025
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Nesta spera di vincerne ancora almeno una e già a Venezia

Considerando il suo potenziale tecnico, che dallo scorso gennaio rispecchia l’ultima posizione in classifica, il Monza dopodomani alle ore 15 allo Stadio Pier Luigi Penzo di Venezia ha presumibilmente l’ultima occasione di vincere una partita in Serie A. Gli arancioneroverdi sono infatti al penultimo posto con 6 punti di vantaggio sui biancorossi, che a 7 giornate dal termine del campionato sono vicini alla matematica retrocessione. Se la squadra allenata da Eusebio Di Francesco ha un bisogno disperato di punti per raggiungere l’obiettivo della salvezza, quella guidata da Alessandro Nesta ha l’obbligo morale di chiudere il campionato con dignità, magari lasciando ai lagunari di finire come fanalino di coda della massima serie. L’impresa per i brianzoli sarà difficile perché ormai è venuta meno la determinazione e la voglia di lottare per 90’ più recuperi, come mostrato nel derby col Como perso in casa per 3-1 dopo essere passati in vantaggio. Nesta lo sa ma intende comunque dare fiducia a chi finora non gliela ha ripagata a sufficienza. Si prevedono poche modifiche all’“undici” titolare rispetto a sabato scorso. “Mancheranno lo squalificato Kyriakopoulos e gli infortunati Pessina e Zeroli, ma abbiamo recuperato Carboni – ha rivelato in conferenza stampa – Però chi è tornato nel gruppo da poco tempo è ancora indietro nella condizione. Dopodomani dovremo giocare contro una squadra che non ha mai sbagliato approccio alla partita, che si mostra sempre ben organizzata dall’allenatore. Sarà una gara difficile. Se sono pentito ad aver accettato di tornare sulla panchina del Monza? Non ho rimpianti. Ero consapevole che a gennaio erano andati via quattro giocatori importanti. Ritengo che ogni sconfitta faccia riflettere e faccia migliorare. Certo è la prima volta che da allenatore non raggiungo l’obiettivo minimo. Il mio rimpianto è che a un certo punto del girone di andata la squadra giocava meglio e si sarebbe dovuto fare qualche punto in più: così facendo forse il mercato di gennaio sarebbe stato diverso. Di questa esperienza al Monza mi resterà il buon rapporto coi giocatori, le tre belle partite giocate con l’Inter e l’Atalanta e qualche altra… Purtroppo, come ho già detto altre volte, ci è mancata troppo spesso la cattiveria giusta per trasformare le sconfitte in pareggi e i pareggi in vittorie”.