March 25, 2025
#Sport

Nesta torna a Monza e promette battaglia già contro il Lecce

La prima conferenza stampa di Alessandro Nesta dopo la richiamata sulla panchina del Monza è durata più del solito ma c’era da aspettarselo. In questi quasi 2 mesi di disastrosa guida tecnica di Salvatore Bocchetti (con un bilancio di 1 vittoria e 6 sconfitte) l’allenatore laziale ha ripensato agli errori commessi di cui gli è stato chiesto conto. “Non mi aspettavo di tornare a Monza – ha dichiarato alla vigilia della partita casalinga contro il Lecce (calcio d’inizio alle ore 15) – Nella prima parte di stagione non mi imputo nulla dal punto di vista tattico, ma sono mancato nell’accendere la squadra quando doveva accendersi, nel trasmettere alla squadra la giusta aggressività soprattutto nei momenti in cui gli avversari erano in difficoltà. Ci è mancato di vincere le partite ‘sporche’. E non è questione di atteggiamento in panchina: io odio la gente che fa vedere di avere carattere urlando e dimenandosi nell’area tecnica. Io non lo farò mai, ho troppa dignità. Sono cresciuto nel quartiere Cinecittà, ma il cinema non è per me. Però credo di avere carattere: mi è capitato di litigare coi giocatori, ma poi tutto si sistema. Ad esempio ho litigato forte con Caprari, però dopo due ore abbiamo fatto pace davanti a un caffè. Sono stato criticato perché facevo poche sostituzioni, ma con tutti gli infortuni che ci sono stati, spesso non ho avuto alternative adeguate a ricoprire certi ruoli. Sono stato criticato per non aver dato spazio a certi giocatori, ma ad esempio Martins l’ho fatto esordire io in Serie A. Da allenatore esonerato ho visto tutte le partite del Monza, a cominciare da quella di Parma: la squadra aveva reagito al cambio di allenatore, aveva fatto una grande partita, ma anche quella volta era finita con una sconfitta con un gol di scarto, come spesso capitato quando c’ero io in panchina. Poi al mercato di gennaio qualcuno è andato via o perché ha avuto un’opportunità importante o perché per la società era meglio venderlo. E anche chi è rimasto secondo me è stato condizionato nelle prestazioni dalle voci di mercato. Ora che sono tornato non mi è stato dato nessuno obiettivo, però è ovvio che dovremo salvarci. Se ce la faremo sarà un’impresa, una ‘figata’. Io ci credo moltissimo. Sono persino partito dal Sudafrica e ho rinunciato ad andare a Miami con la famiglia per tornare ad allenare a Monza, anche perché mi sono lasciato bene con la società, la squadra e la piazza. Al centro sportivo Monzello ho trovato il gruppo che già ho allenato un po’ demotivato, mentre i nuovi arrivati hanno sicuramente portato un po’ d’entusiasmo. Tra questi ce n’è qualcuno, come i tre difensori, che deve lavorare molto, deve crescere. Keita Baldè, invece, già si vede che sa giocare a calcio, ma ha bisogno di essere rimesso a posto fisicamente. La partita di domani è fondamentale, perché potremmo riavvicinarci al gruppone in lotta per la salvezza riducendo il ‘gap’ in classifica. Nella gara di andata abbiamo disputato la peggior partita della stagione: non dovremo ripetere gli errori commessi a Lecce. Per quanto riguarda gli infortunati, abbiamo recuperato Turati, D’Ambrosio e Caprari, ma abbiamo perso Sensi, che quindi si aggiunge a Gagliardini, Pessina, Caldirola, Birindelli e Akpa-Akpro. A proposito di Turati, sarà ancora lui il titolare in porta”.