December 10, 2024
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Per Nesta è arrivato il tempo di affrontare il “suo” Milan in campionato

Per il Monza non c’è tempo per riposare dopo la trasferta infruttuosa di Bergamo dell’altroieri sera: già domani (calcio d’inizio alle ore 20.45) tornerà in campo all’U-Power Stadium per affrontare il Milan, in un derby dal sapore romantico in ricordo dell’ex “patron” di entrambe le società Silvio Berlusconi. Non sarà certamente l’occasione ideale per interrompere il digiuno di vittorie in campionato tra le mura di casa che dura ormai dallo scorso 16 marzo (Monza-Cagliari 1-0). Peraltro il prossimo impegno sarà ancora in Brianza, ma contro la Lazio, un’altra “grande” della Serie A. Per l’allenatore biancorosso Alessandro Nesta l’obiettivo sarà almeno quello di muovere la classifica dopo lo stop imposto dall’Atalanta. “Affrontare da tecnico Milan e Lazio, le due squadre dove ho trascorso quasi tutta la carriera da giocatore, fa piacere, molto piacere – ha dichiarato Nesta nella consueta conferenza stampa della vigilia – La partita di domani il presidente Berlusconi l’avrebbe vissuta bene perché il Milan è stata una parte importante di una vita lunga, intensa e bella. Se il Milan è lì in alto in classifica è ancora grazie a lui che ha costruito una società di vertice. Riguardo alla parte tecnica dell’incontro, contro il Milan non dovrà mancare il modo di pressare gli avversari e gestire la palla che abbiamo mostrato a Bergamo; non dovremo restare bassi, schiacciati davanti al portiere. Quando si accende Leao quasi sempre si accende tutto il Milan: è un giocatore da capire; credo che non sia mai stato al 100% perché se sta bene è fenomenale. Comunque non è l’unico campione del Milan: tanti altri giocatori hanno fisicità, dinamismo, tecnica. Oltre a Cragno, Sensi, Petagna e Gagliardini avremo indisponibile Forson, mentre abbiamo recuperato Birindelli. Contro l’Atalanta abbiamo mostrato che il coraggio di cambiare l’‘undici’ titolare c’è, però devono stare bene tutti. L’obiettivo è sempre quello di creare dualismi in ogni ruolo e poi far giocare chi va forte. In campionato quasi sempre abbiamo disputato le partite più belle contro le ‘grandi’, mentre abbiamo faticato contro le nostre dirette concorrenti: l’unica eccezione è stata a Verona, dove abbiamo vinto. Il motivo di questo andamento può essere psicologico, cioè con le ‘grandi’ troviamo grandi motivazioni. D’ora in avanti dovremo essere bravi a scendere in campo con lo spirito giusto anche contro le altre squadre. Certo è che l’essere coraggiosi dipende dai risultati: più fai risultati positivi e più il coraggio viene fuori. Se sarà possibile vedere assieme in campo sulla destra Izzo e D’Ambrosio? I difensori che ho a disposizione sono troppo pochi: 3 giocano e gli altri 2 mi servono in panchina in caso di infortuni o espulsioni”.