Per Nesta il Monza dovrà battere il Parma o sarà Serie B

A 10 giornate dal termine del campionato di Serie A il Monza è dato per spacciato da quasi tutti gli addetti ai lavori. Solo un miracolo potrebbe salvare la compagine allenata da Alessandro Nesta dalla retrocessione. Ultima e staccata in classifica, domani è attesa dai propri tifosi all’U-Power Stadium per il match contro il Parma (calcio d’inizio alle ore 15), da poche giornate guidato da Cristian Chivu. Per quasi tutti è una gara utile solo per gli emiliani, ma Nesta nutre ancora un briciolo di speranza, come dichiarato nella consueta conferenza stampa della vigilia: “Già dopo la partita con l’Inter avevo messo come obiettivo la vittoria contro il Parma. Credo che questa sarà la partita decisiva. Dovremo disputare una partita super perché potremo solo vincere dato che non ci saranno altri risultati utili per noi. Coi giocatori non ho mai alzato l’asticella così tanto, ma questa è davvero l’ultima chiamata: se non risponderemo sarà davvero finita. Contro l’Inter si è visto nei ragazzi lo stimolo di giocare nello stadio di San Siro, ma noi dovremmo avere sempre lo stimolo di giocare al massimo, di essere concentrati, attenti. Se con l’Inter bisognava abbassare il loro ritmo di gioco, con altri avversari bisognava alzarlo. Durante il campionato abbiamo avuto costantemente molti infortunati, tra cui tanti giocatori importanti e non solo dal punto di vista tecnico. Però è vero che ci è mancato qualcos’altro: in alcune partite, ad esempio, ci è mancato carattere. Il Parma è una squadra che si deve salvare come noi, quindi avrà le proprie paure e incertezze come noi. È però una squadra che quando riparte vola perché sulle ali ha grande gamba. Sarà una partita da affrontare con la testa, ma soprattutto con il cuore. Rispetto all’Inter il Parma sarà più chiuso, più accorto, concederà meno spazio per le ripartenze. I miei giocatori sono consapevoli che la gara di domani sarà decisiva e comunque che salvarsi sarà complicato. Oggi è l’ultima volta che dopo una sconfitta possiamo dire che allora vinceremo la prossima… Venendo agli infortunati, restano in infermeria Caldirola, Sensi, Carboni e Pessina che ha avuto un problema aggiuntivo. Abbiamo recuperato Gagliardini, Akpa-Akpro e Ciurria per cui non verrà convocato Colombo che andrà a giocare con la Primavera. Se confermerò Pedro Pereira come braccetto destro in difesa? Non è abituato a giocare in una difesa a tre, però ci dà un po’ di penetrazione della palla in avanti ed è più pronto ad affrontare partite complicate rispetto ai tre giovani arrivati a gennaio. A San Siro non me la sono sentita di schierare all’inizio uno di loro perché l’impatto con quello stadio per dei ragazzi sarebbe stato troppo importante, come già visto all’Olimpico di Roma. Per domani in casa vedremo… Lo scarso utilizzo di Urbanski negli ultimi tempi? Ha avuto qualche difficoltà, ma deve stare più sereno. A centrocampo devo fare delle scelte mettendo un po’ di muscoli e un po’ di qualità. A tal proposito ho riproposto nelle ultime due partite il sistema 3-5-2 già utilizzato a dicembre contro la Juventus. Quando sono stato richiamato sulla panchina avevo troppi centrocampisti indisponibili e inoltre non ho trovato più in organico Bondo… Perché sono stato ammonito nella partita contro l’Inter? C’era il quarto uomo che era sempre vicino a me e non vicino a Simone Inzaghi che era sempre in campo… Già questa cosa non l’ho capita. Poi non ho capito se in occasione del 3-2 Kyriakopoulos sia stato spinto da Lautaro Martinez. Comunque sono stato ammonito perché ho protestato per due falli grossi da noi subiti e non fischiati dall’arbitro”.