Alessandro Corbetta

Casello_agrate_vimercate_A51.jpgVimercate. 4 euro è il costo del pedaggio della Tangenziale Est per i brianzoli che, tutti i giorni, usano la A51 per andare a Milano per università o lavoro, o che comunque si trovano a oltrepassare le barriere di Agrate e Vimercate. Tantissimi, come noto, aggirano l'ostacolo uscendo ad Agrate (per chi arriva da Vimercate) o a Carugate (arrivando da Milano), ma pagando il prezzo in termini di chilometri e code. Pochi sanno che, da oltre un anno, dopo il forte pressing dei rappresentanti della Lega a livello regionale e parlamentare, è attivo uno sconto del 25% per i pendolari, ovvero per chi attraversa le barriere almeno 20 volte al mese.

Ecco come accedere agli sconti

Nelle ultime ore la politica è tornata a dibattere l'annosa questione. Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Marco Fumagalli, propone a Serravalle di attivare una sorta di abbonamento per concedere sconti agli utenti.

"È chiaro che i fondi che Serravalle ha raccolto fino ad oggi sono stati più che sufficienti a ripagare il percorso tangenziale a nord di Agrate. È evidente che i fondi che vengono raccolti con il casello servono per realizzare Pedemontana che impatta negativamente sul territorio brianzolo. In tale contesto attivare una sorta di abbonamento destinato a ridurre l’impatto economico della barriera di Agrate, è un gesto di attenzione nei confronti di un territorio che tanto ha dato e poco ricevuto. Eventualmente tale “abbonamento” potrebbe terminare una volta realizzato il collegamento mediante metrotramvia con Cologno Nord in modo che i pendolari siano disincentivati all’uso della tangenziale e convergano sui parcheggi di interscambio del vimercatese”, spiega Fumagalli.

A stretto giro la replica della Lega che, oltre a ricordare a Fumagalli come ormai l'interlocutore sia di fatto Ferrovie Nord Milano, rivendica lo sconto ottenuto un anno fa e chiede semmai di pensare a ulteriori misure.

"Leggere in queste ore dell'interessamento del consigliere regionale lombardo Fumagalli al problema del casello della tangenziale Est fa quasi tenerezza. Mentre la Lega di Governo stanziava 1 miliardo per la metropolitana in Brianza, i grillini buttavano al vento 250 milioni per i monopattini elettrici, senza contare i miliardi sprecati per i banchi a rotelle. Evidentemente c'è un approccio diverso ai temi della mobilità. Sul casello di Agrate-Vimercate, storica battaglia della Lega, già da settembre del 2019 avevamo chiesto e ottenuto l'estensione anche ai possessori di telepass dello sconto mensile del 25% per tutti gli utenti che effettuano più di 20 passaggi al mese alle barriere di Vimercate della A51: l'avvento del Covid-19 non consente, al momento, di misurare l'efficacia concreta di questa opportunità, che ancora pochi sfruttano. Fumagalli, infine, dimentica la recente aggregazione di Serravalle con Fnm: se vogliamo parlare seriamente, sarebbe il caso di iniziare un dialogo con i nuovi proprietari, anziché fare comunicati stampa senza capo nè coda su fantomatici abbonamenti. Nel frattempo bussi al suo Governo".

Lo dichiarano il deputato leghista Massimiliano Capitanio, membro della Commissione Trasporti della Camera, e il consigliere regionale brianzolo, Alessandro Corbetta

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Cronaca

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Casello Tangenziale: 25% di sconto, ma pochi lo sanno

Vimercate. 4 euro è il costo del pedaggio della Tangenziale Est per i brianzoli che, tutti i giorni, usano la A51 per andare a Milano per università o lavoro, o che comunque si trovano a oltrepassare le barriere di Agrate e Vimercate. Tantissimi, come noto, aggirano l'ostacolo uscendo ad Agrate (per chi arriva da Vimercate) o a Carugate (arrivando da Milano), ma pagando il prezzo in termini di chilometri e code. Pochi sanno che, da oltre un ann

2022_F1_GP_Monza_Domenica_1_37-min.jpgMonza. Vinceranno i soldi o la passione? I circuiti di carta o la storia dell'automobilismo? Ancora una volta qualcuno mette in dubbio la presenza del Gran Premio d'Italia (di Monza) nel calendario della Formula 1. Da sempre è una questione di soldi: gli emiri arabi pagano di più e si assicurano le gare nel deserto di dollari e petrolio. Monza mette sul piatto tanti soldi e soprattutto la tradizione, ma ogni volta sembrano non bastare.

La Lega è scesa in campo a difesa del Gp di Monza con il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini e con il governatore Attilio Fontana.

"Siamo molto soddisfatti dell’incontro tra Fontana, Salvini e ACI. Siamo l’unico movimento politico che si è sempre battuto per tutelare questo autodromo e per mantenere il Gran Premio a Monza che, oltre a portare in alto il nome della città e della Lombardia in tutto il mondo, garantisce un indotto economico molto importante sul territorio, portando lavoro. È positivo quindi che i massimi vertici istituzionali di Regione Lombardia e del Governo stiano lavorando assieme su questo tema e stiano dando il massimo supporto a ogni iniziativa finalizzata a riammodernare e rilanciare questo importantissimo circuito”. È il commento di Alessandro Corbetta, capogruppo della Lega in Consiglio regionale, sull’incontro tenuto ieri a Roma tra il Presidente di Regione Lombardia Fontana, il Ministro delle Infrastrutture Salvini e ACI con l’obiettivo di mantenere il GP d’Italia a Monza. “La Lega ancora una volta ha dimostrato di riporre la massima attenzione sulla questione dell’autodromo di Monza. È fondamentale però – ha sottolineato Corbetta – che oltre a Regione Lombardia e al Governo, si muova anche il territorio. È infatti necessaria un’alleanza tra provincia, comuni, associazioni e mondo produttivo brianzolo affinché vengano sviluppate attorno al sistema Parco maggiori opportunità di attrazione per i tifosi e i turisti, così che le potenzialità dell’autodromo possano essere sfruttate al massimo”.

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Dalla Brianza

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Gp di Monza a rischio, la Lega mette l'elmetto

Monza. Vinceranno i soldi o la passione? I circuiti di carta o la storia dell'automobilismo? Ancora una volta qualcuno mette in dubbio la presenza del Gran Premio d'Italia (di Monza) nel calendario della Formula 1. Da sempre è una questione di soldi: gli emiri arabi pagano di più e si assicurano le gare nel deserto di dollari e petrolio. Monza mette sul piatto tanti soldi e soprattutto la tradizione, ma ogni volta sembrano non bastare. La Lega

paladesio-2.jpgDesio. Mentre la Lombardia ha superato quota 2 milioni di vaccini (prima Regione d'Italia per vaccini somministrati complessivamente e quotidianamente), la cronaca registra una clamorosa gaffe nel dibattito che si è fatto inevitabilmente anche politico. Il PD, schierando addirittura l'ex presidente della Provincia Gigi Ponti, ha accusato la regione di voler chiudere il PalaBancoDesio: nessuna scelta politica, ma solo l'esigenza di consentire alla squadra di Cantù di proseguire, come previsto, le partite del campionato di Serie A di Basket.

“Credo che vada fatta chiarezza una volta per tutte per rispetto verso i cittadini: il centro vaccinale di Desio era stato aperto temporaneamente per evitare il sovraffollamento dell’ospedale desiano durante la vaccinazione degli over 80. Quando a marzo sono stati definiti gli hub per la vaccinazione di massa, il centro del PalaBancoDesio non è stato preso in considerazione in quanto non disponibile sette giorni su sette visto che all’interno si giocano le partite di serie A di basket del Cantù. Non era quindi a uso esclusivo per le vaccinazioni e per evidenti problemi organizzativi è stato scartato per la fase massiva” E’ quanto spiega il consigliere regionale leghista Alessandro Corbetta a seguito delle polemiche avanzate dal Pd e dal consigliere regionale Ponti.

“Il PD almeno su questo dovrebbe evitare di montare l’ennesima polemica, strumentalizzandola solo a fini elettorali in vista del voto amministrativo del Comune di Desio e gettando ancora una volta fumo negli occhi ai cittadini. Anche perché non risulta che siano stati presi accordi con il sindaco Corti per l’utilizzo del PalaDesio anche per la campagna massiva”

“Il centro vaccinale al PalaBancoDesio resterà comunque aperto fino a quando verranno terminate le seconde dosi per gli over 80, si stima intorno ai primi di maggio. I cittadini di Desio potranno vaccinarsi in sedi comunque a pochi minuti da casa come Carate, Meda e Limbiate.”

“Spiace infine che il collega Ponti definisca ‘spot’ la notizia del mantenimento dei centri di Meda e Verano Brianza. Questi due centri sono gestiti da istituti privati e possono funzionare, a differenza di Desio, senza gravare ulteriormente sugli ospedali e sugli operatori sanitari pubblici. Inoltre, a differenza del palazzetto desiano, potranno essere attivi 7 giorni su 7, con spazi interamente e unicamente dedicati alla vaccinazione anti-covid”.

 

“In ogni caso – conclude Corbetta – insieme ad Ats e Asst nelle prossime settimane terremo monitorata la situazione in modo tale da capire se potranno emergere condizioni diverse da quelle attuali per confermare il centro al PalaDesio.”

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Dalla Brianza

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Vaccini, clamorosa gaffe del PD sul PalaDesio

Desio. Mentre la Lombardia ha superato quota 2 milioni di vaccini (prima Regione d'Italia per vaccini somministrati complessivamente e quotidianamente), la cronaca registra una clamorosa gaffe nel dibattito che si è fatto inevitabilmente anche politico. Il PD, schierando addirittura l'ex presidente della Provincia Gigi Ponti, ha accusato la regione di voler chiudere il PalaBancoDesio: nessuna scelta politica, ma solo l'esigenza di consentire all

Monza. Atti vandalici, scippi, minacce. Soprattutto nelle ore serali, ma purtroppo sempre più spesso anche di giorno, i mezzi pubblici sono al centro di comportamenti gravissimi da parte di sbandati, malviventi o bande di ragazzini che mettono a segno veri e propri reati, mettendo a rischio l'incolumità dei passeggeri e degli autisti. 

Ora, dopo varie segnalazioni, il consigliere regionale della Lega Alessandro Corbetta ha supportato la richiesta di autorizzazione avanzata dalla Lombardia al ministero dell’Interno per utilizzare guardie giurate sui mezzi pubblici, Gli è bastato salire fisicamente sulle linee Monza-Carate e Monza-Muggiò per rendersi conto della situazione. “Bene la richiesta del Governatore Attilio Fontana al Viminale per reintrodurre le guardie giurate private sui mezzi pubblici di trasporto regionali. Nell’ambito dell’approvazione del bilancio di previsione 2023-2025 ho infatti presentato un ordine del giorno per chiedere a Regione di farsi parte attiva in questa direzione. Il nostro appello è stato ascoltato”, ha spiegato Corbetta.

 

“Come ho potuto verificare personalmente sui percorsi della linea Z221 tra Carate-Monza e sulla Z203 tra Monza-Muggiò – continua il besanese – in sole due ore ho visto comminare venti multe oltre ad assistere a tre aggressioni verbali rivolte al controllore e alla fuga degli irregolari. Sono troppi gli episodi di violenze e atti vandalici compiuti da baby gang e abusivi, spesso extracomunitari, ai danni dei viaggiatori, dei controllori e dei mezzi di trasporto. Una situazione intollerabile alla quale bisogna mettere fine sia per rispetto di chi correttamente utilizza i mezzi pubblici sia per gli autisti e i controllori costretti a subire, ogni giorno, attacchi e insulti vergognosi”.

“L’obiettivo di reintrodurre i vigilantes e le guardie giurate sui mezzi si affianca a quello di permettere anche agli agenti della Polizia locale di svolgere le funzioni di controllo sui treni in accordo con la Polfer e i Carabinieri, una sperimentazione che ha già dato risultati positivi. Questo supportando economicamente, tramite l’intervento di Regione Lombardia, almeno i Comuni sopra i 30mila abitanti”.

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Dalla Brianza

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Violenze sui mezzi pubblici, la Lega chiede i vigilantes

Monza. Atti vandalici, scippi, minacce. Soprattutto nelle ore serali, ma purtroppo sempre più spesso anche di giorno, i mezzi pubblici sono al centro di comportamenti gravissimi da parte di sbandati, malviventi o bande di ragazzini che mettono a segno veri e propri reati, mettendo a rischio l'incolumità dei passeggeri e degli autisti.  Ora, dopo varie segnalazioni, il consigliere regionale della Lega Alessandro Corbetta ha supportato la r