autonomia

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Concorezzo. La centralissima via De Capitani ha fatto ieri, venerdì, da sfondo per i servizi televisivi dei Tg nazionali di Rai Uno, Rai Due e Rai Tre. L'occasione è stata l'intervista al deputato leghista Massimiliano Capitanio sui temi caldi della politica nazionale: Tav Torino-Lione e autonomia. Sulla prima Capitanio ha ribadito la linea del vicepremier Salvini, ovvero che non si tornerà indietro e si lavorerà per ridurre i costi di un miliardo. Sul tema dell'autonomia, l'onorevole brianzolo ha ricordato che Lombardia e Veneto si sono già espressi con un referendum il 22 ottobre 2017, che la stessa richiesta è già stata avanzata dall'Emilia Romagna e che ora anche da Sud arrivano richieste analoghe.

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Il servizio sull'autonomia del Tg2 delle 20,30

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Politica

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Autonomia e Tav: la Rai a Concorezzo

Concorezzo. La centralissima via De Capitani ha fatto ieri, venerdì, da sfondo per i servizi televisivi dei Tg nazionali di Rai Uno, Rai Due e Rai Tre. L'occasione è stata l'intervista al deputato leghista Massimiliano Capitanio sui temi caldi della politica nazionale: Tav Torino-Lione e autonomia. Sulla prima Capitanio ha ribadito la linea del vicepremier Salvini, ovvero che non si tornerà indietro e si lavorerà per ridurre i costi di un m

gp_mgp.jpgMonza. Domenica nell'Autodromo di Monza è comparso un immenso striscione a sostegno del referendum per l'autonomia della Lombardia. Qualcuno ha storto il naso e addirittura sono state annunciate azione investigative per scoprire chi abbia introdotto il "lenzuolone". Si potrebbe sorridere del fatto che, da anni, l'Italia ha aperto le porte a ondate di criminali e oggi ci si voglia concentrare sui "pericolosi" giovani padani che hanno manifestato la loro costituzionale opinione sul referendum lombardo, tra l'altro sostenuto a 360° da centrodestra, PD e Movimento 5 Stelle. La questione è un'altra. Quello striscione è sacrosanto perché se esiste ancora un Gran Premio di Monza (ribattezzato generosamente Gran Premio d'Italia) è merito soprattutto della Regione, che oltre alla politica ci ha messo i soldi e che nel triennio 2017-2019 stanzierà altri 15 milioni di euro. L'Autodromo ma anche il Parco, la rinata Villa Reale, lo splendido Museo del Duomo e la riqualificata cappella di Teodolinda sono gli emblemi di una città e di una regione che si sono fatte da sè, regalando allo Stato, ogni anno, oltre 50 miliardi di euro. Ne fossero tornati indietro almeno una parte, il Gran Premio a Monza non sarebbe mai stato in discussione, la Villa sarebbe rinata dieci anni fa (e sarebbe stata anche ultimata), il Parco sarebbe ancora più splendido e infrastrutture come la metropolitana non sarebbero un appuntamento in agenda. Quindi ben venga lo striscione "Sì Autonomia" al Gran Premio di Monza. E un parere spassionato per la Questura: ci sono altre persone da rintracciare in Brianza, non i giovani padani che hanno esposto lo striscione (e che tra l'altro si sono orgogliosamente autodenunciati su Facebook).

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Dalla Brianza

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Gp, giusto quello striscione: Monza salvata dalla Regione

Monza. Domenica nell'Autodromo di Monza è comparso un immenso striscione a sostegno del referendum per l'autonomia della Lombardia. Qualcuno ha storto il naso e addirittura sono state annunciate azione investigative per scoprire chi abbia introdotto il "lenzuolone". Si potrebbe sorridere del fatto che, da anni, l'Italia ha aperto le porte a ondate di criminali e oggi ci si voglia concentrare sui "pericolosi" giovani padani che hanno manife

conco_ref2.jpgConcorezzo. Un plebiscito per il "sì" all'autonomia della Lombardia festeggiato con un maxi-manifesto fatto comparire nella notte in via Libertà. Oltre il 40% dei cittadini concorezzesi ha partecipato domenica al referendum indetto dalla Regione per chiedere allo Stato centrale più competenze e relative risorse. Un primo passo verso un regionalismo differenziato che metta fine una volta per tutte alla sperequazione tra le tasse versate a Roma dai lombardi e quanto torna indietro in termini di servizi e trasferimenti. La Lombardia chiede almeno una parte di questo tesoro da 54 miliardi di euro all'anno e i cittadini hanno partecipato in maniera importante alla consultazione (c'era chi stimava un'affluenza intorno al 15%). Tra lombardi e veneti si sono recati alle urne oltre 5,5 milioni di cittadini. A Concorezzo tutto è filato liscio con le 38 voting machine: alla fine hanno votato 4956 cittadini, il 94,5% dei quali ha detto "sì". La percentuale dei votanti è stata del 40, 16%.

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"Oltre 3 milioni di Lombardi sono andati al voto, per la precisione 3.022.017, un risultato oltre le mie aspettative, di cui sono molto soddisfatto. In Lombardia non c'era il quorum, ma se tre milioni di Lombardi sono andati al voto, vuol dire che il tema dell'autonomia è straordinariamente importante e io mi sento l'incarico di questa responsabilità". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, in conferenza stampa, commentando l'esito del referendum per l'autonomia.

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Politica

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Referendum, Concorezzo sopra il 40%: il sì è al 94,5%

Concorezzo. Un plebiscito per il "sì" all'autonomia della Lombardia festeggiato con un maxi-manifesto fatto comparire nella notte in via Libertà. Oltre il 40% dei cittadini concorezzesi ha partecipato domenica al referendum indetto dalla Regione per chiedere allo Stato centrale più competenze e relative risorse. Un primo passo verso un regionalismo differenziato che metta fine una volta per tutte alla sperequazione tra le tas

referendum_fi.jpgConcorezzo. L'ex ministro Mariastella Gelmini, coordinatore di Forza Italia in Lombardia. E ancora Fabrizio Sala, vicepresidente della Regione, il deputato Elena Centemero, il consigliere regionale Sabrina Mosca, i sindaci Riccardo Borgonovo, Antonio Romeo (Limbiate), Fabio Quadri (Cornate) e Gianmarino Colnago (Aicurzio). Dopo il sostegno ufficiale di Silvio Berlusconi, gli azzurri scendono in campo compatti per sostenere il referendum per l'autonomia che, al Pirellone, è stato promosso da tutto il centrodestra e dal Movimento 5 Stelle e che è trasversalmente appoggiato da tantissimi sindaci del PD, Giorgio Gori e Giuseppe Sala in testa.

Questa sera, martedì, a Concorezzo, alle 21, in Villa Zoja, i vertici azzurri guidati da Gelmini e Sala spiegheranno le ragioni del sì. I lombardi sono chiamati alle urne domenica dalle 7 alle 23: si vota nel consueto seggio di appartenenza, in modalità elettronica, esibendo semplicemente la carta di identità.

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Referendum: i vertici di Forza Italia a Concorezzo per il sì

Concorezzo. L'ex ministro Mariastella Gelmini, coordinatore di Forza Italia in Lombardia. E ancora Fabrizio Sala, vicepresidente della Regione, il deputato Elena Centemero, il consigliere regionale Sabrina Mosca, i sindaci Riccardo Borgonovo, Antonio Romeo (Limbiate), Fabio Quadri (Cornate) e Gianmarino Colnago (Aicurzio). Dopo il sostegno ufficiale di Silvio Berlusconi, gli azzurri scendono in campo compatti per sostenere il referendum per l'aut