
Arriverà domani per la prima volta in stagione la seconda vittoria consecutiva in campionato per il Monza? Dopo il successo di lunedì scorso a Reggio Emilia sul Sassuolo i biancorossi sono chiamati a ripetersi all’U-Power Stadium contro la Salernitana (calcio d’inizio alle ore 12.30), che non ha vinto nessuna delle 7 gare finora disputate della Serie A 2023/24. Per l’allenatore dei granata Paulo Sousa potrebbe essere l’ultima occasione per salvare la panchina. Ma il suo omologo Raffaele Palladino non ha alcuna intenzione di lasciarsi intenerire anche se stima moltissimo il tecnico lusitano: “Io sono un grande estimatore di Sousa – ha dichiarato in conferenza stampa – Ho avuto il piacere di conoscerlo a Coverciano. È bravo, buono, educato ed è un grande lavoratore. Fa giocare bene le sue squadre: la scuola portoghese è interessante. La Salernitana è una squadra votata al possesso palla, ha messo in difficoltà l’Inter per 60’, ha una classifica bugiarda. Noi la dovremo affrontare col piglio giusto. Dovremo essere pronti a fare una partita importante, di spessore, intensità, vincendo i duelli. Ci fanno piacere i dati statistici positivi, ma a me fa piacere in particolare la solidità dovuta a una fase difensiva di squadra fatta bene. Purtroppo domani saremo in emergenza in difesa perché ai già indisponibili Izzo e Bettella si è aggiunto il forfeit di Cittadini, che si è infortunato. In attacco ci mancherà ovviamente Caprari ma avremo Gomez non solo a disposizione, ma in buona forma, anche se non è ancora al meglio: ci ho parlato dopo l'ultimo allenamento e ha buone sensazioni. Riguardo a Mota, sta facendo un grande lavoro per la squadra, ma sa che può dare di più, in particolare a livello di gol e assist. Di Gregorio? È un portiere fantastico, un grandissimo lavoratore: l’anno scorso ha disputato un grande campionato e quest'anno si sta confermando; ed è anche diventato un leader nello spogliatoio. La condizione di forma della squadra? Per sopperire alle differenti qualità tecniche delle squadre più ‘grandi’ noi dobbiamo avere una tenuta fisica importante. In questo momento stiamo bene, siamo brillanti. Poi è importante l’apporto di quelli che entrano dopo, perché devono sostenere la squadra. L’esclusione di Pessina dalla lista dei convocati nella Nazionale italiana e la chiamata per la prima volta in Nazionale brasiliana dell’ex biancorosso Carlos Augusto? Non so quali siano state le motivazioni per escludere Pessina dalle convocazioni, ma per la mentalità che ha lui e per quanto ci tiene alla maglia della Nazionale sono sicuro che lavorerà di più per rientrarvi. Riguardo a Carlos, appena ho saputo la notizia ho fatto una videochiamata per fargli i complimenti. Per noi è stato un onore averlo avuto qui a Monza fino a poche settimane fa, l’averlo fatto crescere e lanciato verso una grande squadra. Complimenti alla società che ha creduto nel ragazzo, che tra l’altro gioca nell’Inter ma è ancora di proprietà del Monza. In bocca al lupo a Carlos Augusto!”.
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Arriverà domani per la prima volta in stagione la seconda vittoria consecutiva in campionato per il Monza? Dopo il successo di lunedì scorso a Reggio Emilia sul Sassuolo i biancorossi sono chiamati a ripetersi all’U-Power Stadium contro la Salernitana (calcio d’inizio alle ore 12.30), che non ha vinto nessuna delle 7 gare finora disputate della Serie A 2023/24. Per l’allenatore dei granata Paulo Sousa potrebbe essere l’ultima occasion

MONZA-CITTADELLA 0-0
Il classico 0-0 da quesito per i tifosi al bar (“bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?”) è quello che è maturato al termine del match odierno tra Monza e Cittadella disputato all’U-Power Stadium. Il bicchiere è mezzo pieno se si considera che i biancorossi hanno mantenuto i 3 punti di distacco sui veneti, il vantaggio su di loro in caso di arrivo a pari punti e che agli avversari non è stato convalidato un gol regolare. Il bicchiere è mezzo vuoto se si considera che nel 2021 non si è mai vinto in casa e che la fase offensiva è latitante, sia a livello di costruzione che di finalizzazione. Tra l’altro per la prima volta il Monza non ha battuto il Cittadella in Serie B dopo 3 successi. A proposito di statistiche, i padovani sono tornati a pareggiare 0-0 dopo 37 gare, cioè dopo un anno.
È stata una partita tattica, dove entrambe le squadre hanno commesso molti errori tecnici, concludendo poco a rete e facendo dunque risultare lo spettacolo soporifero, in primis all’ex allenatore di Milan, Roma, Juventus e Real Madrid, Fabio Capello, presente in tribuna solo soletto. L’amministratore delegato dei brianzoli, Adriano Galliani, era infatti a casa bloccato dal “coronavirus”. Un altro malato, ma non di “Covid-19”, era Gytkjaer mentre Bettella era affaticato e Boateng infortunato: quest’ultimo è stato sostituito da Ricci anziché da D’Alessandro come invece avvenuto a Verona contro il Chievo. In difesa l’allenatore Cristian Brocchi ha preferito Pirola a Paletta. Roberto Venturato, tecnico dei veneti, lamentava invece le assenze dell’“ex” Vita e di Mastrantonio, Pavan e Tsadjout.
Per sporcare il taccuino bisogna attendere il 19’, quando Mota si inserisce in area avversaria sulla sinistra e calcia un forte destro che Maniero respinge con difficoltà. Il Cittadella risponde al 29’ con Ogunseye che di testa manda a lato. Al 42′ un brivido corre lungo la schiena dei biancorossi quando Beretta insacca dopo aver stoppato col petto la sfera crossatagli dalla sinistra: fortunatamente l’arbitro non convalida su segnalazione del guardalinee per un fuorigioco risultato inesistente alla moviola.
All’intervallo arriva negli spogliatoi direttamente da Arcore il “patron” Silvio Berlusconi, che poi ritorna a Villa San Martino senza passare dalla tribuna. Chissà se il cambio di D’Alessandro per Ricci l’ha deciso lui… Al 9’ e al 13’ gli ospiti ci provano da fuori con Iori e Proia ma in entrambi i casi la sfera passa a lato di poco. Al 19’ un contropiede imbastito da Frattesi e proseguito da D’Alessandro non viene finalizzato da Balotelli che conclude malamente con una ciabattata a lato. Entrano Barberis e D’Errico rispettivamente per Scozzarella e Barillà e successivamente Diaw per Balotelli, ma il risultato non cambia. Nel finale si registrano solo due colpi di testa simili di Diaw e Bellusci che finiscono sul fondo.
In sala stampa Brocchi era rabbuiato: “Oggi era importante vincere contro una squadra brava a rompere il gioco agli avversari. Nel primo tempo abbiamo avuto di più il controllo del gioco, ma abbiamo sbagliato tanto a livello tecnico. Nella ripresa abbiamo giocato di meno, cercando direttamente gli attaccanti, e quindi hanno avuto più possesso di palla loro, ma senza crearci pericoli. L’assenza di Boateng? Si è fatta sentire”.
Il Monza tornerà in campo già martedì prossimo alle ore 17 per il turno infrasettimanale e sarà contro il Frosinone in trasferta.
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MONZA-CITTADELLA 0-0
Il classico 0-0 da quesito per i tifosi al bar (“bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?”) è quello che è maturato al termine del match odierno tra Monza e Cittadella disputato all’U-Power Stadium. Il bicchiere è mezzo pieno se si considera che i biancorossi hanno mantenuto i 3 punti di distacco sui veneti, il vantaggio su di loro in caso di arrivo a pari punti e che agli avversari non è stato convalidat

MONZA-PESCARA 1-1
Il Monza di Cristian Brocchi ha perso l’ultimo treno per la promozione diretta in Serie A. E con un gioco che ha fruttato 2 punti nelle ultime 3 partite, di cui 2 disputate all’U-Power Stadium, anche ai play-off non farebbe molta strada. Quella biancorossa è ormai diventata, complici anche gli infortuni, una modesta compagine di Serie B, non all’altezza della proprietà che si ritrova. Ma è la proprietà che ha scelto l’allenatore e dunque la colpa del tracollo che si sta registrando nel girone di ritorno non può essere addebitata solo al tecnico milanese. Anche dopo il “pareggino” di oggi contro la penultima in classifica, che segue il pareggio “di rigore” contro l’ultima in classifica, Fininvest ha fatto sapere che Brocchi resta al suo posto. Una decisione che può essere spiegata così: se il nuovo allenatore facesse il mezzo miracolo di portare il Monza dove non è mai stato, come si farebbe a scaricarlo essendo ormai la società già in parola con un importante tecnico attualmente su una panchina di Serie A? Perché comunque vada a finire quest’anno il destino di Brocchi e del suo staff pare segnato: anche in caso di promozione non ci sarà rinnovo del contratto. Lui capirà e si farà da parte perché deve tanto a Berlusconi e Galliani, mentre è chiaro che se arrivasse adesso uno da Massa o da Cisano Bergamasco a infilare 6 vittorie consecutive l’imbarazzo per i vertici del club sarebbe enorme.
Le altre motivazioni possibili le lasciamo agli amici di Brocchi, ai “foraggiati” dalla società e a qualche giornalista. Oggi Galliani è tornato allo stadio dopo la guarigione dal “coronavirus” e ha potuto vedere coi suoi occhi una squadra che corre meno delle altre e non è capace di buttare una palla dentro la porta se non su calcio da fermo. In estate a Brocchi è stato preso il capocannoniere del campionato croato e il capocannoniere del campionato polacco e a gennaio quello che era in quel momento il capocannoniere di Serie B, ingaggiato dopo essersi resi conto che Balotelli aveva seri problemi fisici: ebbene, in 52 presenze complessive hanno realizzato rispettivamente 2, 6 (con 2 rigori) e 0 reti. Anche in casa Fininvest si stanno domandando se davvero hanno fatto “bingo” in fatto di… brocchi o se i… brocchi stiano in panchina con la tuta.
Oggi mancavano gli infortunati Donati, Bellusci, Anastasio, Mota, Balotelli e Gytkjaer, ma Gianluca Grassadonia, tecnico del Pescara, lamentava le assenze di Drudi, Bocchetti, Tabanelli, Rigoni e Balzano. Nel Monza tornavano Lamanna, Armellino e Boateng, ma solo gli ultimi due hanno riconquistato il campo a spese rispettivamente di Colpani e Ricci, mentre in porta è stato confermato Di Gregorio. Rispetto alla partita di Chiavari l’allenatore biancorosso ha preferito Paletta, Pirola, Barberis e Frattesi rispettivamente a Bettella, Scaglia, Scozzarella e D’Alessandro. Inoltre ha rimpiazzato Donati con Sampirisi.
Il Pescara parte pimpante e al 6’ su calcio d’angolo di Galano il danese Sorensen manda di testa alto di poco. Il Monza risponde 3’ dopo con Diaw che conquista palla sulla tre quarti e dal limite spara alle stelle. Al 12’ una bomba di Armellino dalla distanza colpisce la traversa e poi la palla picchia sulla linea di porta ed esce. Stavolta è la squadra abruzzese a rispondere 4’ dopo con un destro di Capone che cozza sul palo. Al 23’ il Monza passa in vantaggio con uno schema collaudato: corner di Barberis e Frattesi sul primo palo che anticipa tutti di testa e insacca nell’angolo opposto. Nel finale di tempo Di Gregorio respinge una botta di Capone e Dokic e Boateng mandano alto dalla distanza.
Nella ripresa, all’occasione in area monzese sprecata da Capone risponde Frattesi con un destro che passa alto. D’Alessandro rimpiazza il “taccomane” Boateng e poco dopo Armellino calcia incredibilmente a lato su corner di Barberis. A metà tempo il Pescara ingrana la quinta. Al 24’ Di Gregorio smanaccia in qualche modo la palla sulla linea scagliata da Masciangelo da posizione quasi impossibile. Al 25’ Ceter lambisce il palo con un colpo di testa. Ma al 27’ pareggia: cross di Bellanova dalla destra, Pirola svirgola la sfera e Ceter stavolta non perdona. Brocchi inserisce prima Colpani e Ricci per Frattesi e D’Errico e 9’ dopo Scozzarella e Maric per Barberis e Diaw. È però il Pescara a sfiorare il raddoppio ancora con Ceter al 44’. Al 45’ né Ricci né Maric riescono a deviare la sfera sul cross dalla sinistra di Colpani. Quest’ultimo ci prova al 49’ con un calcio di punizione ma Fiorillo respinge in tuffo.
In sala stampa Brocchi non sa più con chi prendersela, anche se la sfortuna e gli attaccanti sono sempre molto gettonati: “Siamo dispiaciuti di non aver vinto anche per Galliani. Purtroppo non siamo riusciti a chiudere la partita che meritavamo di vincere. E si sa che lasciando una partita in bilico può succedere qualsiasi cosa. Ed è successo con l’episodio sfortunato di Pirola, che ha sbagliato l’unico pallone di tutta la partita. È un periodo difficile, dove subentra la voglia di strafare che ti porta a soffrire più del dovuto. Siamo secondi per occasioni da rete ma indietro per quelle sfruttate”.
FOTO BUZZI
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MONZA-PESCARA 1-1
Il Monza di Cristian Brocchi ha perso l’ultimo treno per la promozione diretta in Serie A. E con un gioco che ha fruttato 2 punti nelle ultime 3 partite, di cui 2 disputate all’U-Power Stadium, anche ai play-off non farebbe molta strada. Quella biancorossa è ormai diventata, complici anche gli infortuni, una modesta compagine di Serie B, non all’altezza della proprietà che si ritrova. Ma è la proprietà c

MONZA-SALERNITANA 3-0
Il Monza regala a sé stesso e ai suoi tifosi un Capodanno da favola travolgendo all’U-Power Stadium la capolista grazie a una prestazione straordinaria, certamente da categoria superiore. La notizia più bella, naturalmente dopo quella della conquista dei 3 punti in classifica, è il non aver visto quel lento “tiki-taka” che da 2 anni l’allenatore Cristian Brocchi propina in riva al Lambro. Oggi i biancorossi hanno giocato come avrebbero sempre dovuto giocare, cioè in velocità, a uno o al massimo due tocchi e con verticalizzazioni continue. Il bagaglio tecnico del gruppo lo imponeva da settembre: la speranza è che non sia stato un caso o una scelta estemporanea basata sull’avversario. Per la verità il fraseggio anestetizzante lo si è anche visto, ma nel secondo tempo, sul 2-0, e naturalmente ci sta tutto. Detto del gioco, aspetto fondamentale per arrivare davanti a un’agguerrita concorrenza, c’è da registrare una terza nota lieta: l’esordio di Mario Balotelli in maglia biancorossa, pure condito da un gol e da un prestazione sopra la sufficienza. Insomma, se la partita di oggi diventa una gara standard del 2021, ci sarà da divertirsi e soprattutto da festeggiare…
La terza vittoria consecutiva è arrivata nonostante la conferma quasi completa dell’“undici” titolare che aveva battuto 8 giorni prima l’Ascoli in casa e domenica scorsa la Cremonese allo “Zini”. Anche questo è un buon segnale perché significa che i giocatori hanno tenuta fisica. Se la squadra campana allenata da Fabrizio Castori era quasi al completo (assente solo l’infortunato Lombardi), Brocchi lamentava l’indisponibilità degli infortunati Finotto, Machìn, Sampirisi e Gytkjaer (ribloccatosi durante il riscaldamento pre-partita), nonché dello squalificato Fossati, questi ultimi tre sostituiti nella formazione titolare rispettivamente da Donati, dall’esordiente Balotelli (che non giocava dal 9 marzo, dunque clamorosamente preferito al deludente Maric, ormai giubilato) e da Barberis. Paletta, non recuperato pienamente, è andato inizialmente in panchina, lasciando il suo posto ancora a Bettella. Da segnalare, infine, il ritorno di Boateng dopo il leggero infortunio, con D’Errico che è tornato in panchina, e Frattesi in campo come mezzala destra invece di Armellino.
Nel gelo dell’U-Power Stadium ghiacciato e senza pubblico, a scaldare il clima ci pensa dunque “SuperMario” Balotelli dopo neanche 4’: sul perfetto cross dalla sinistra di Carlos Augusto arriva con tempismo col “piattone” per gonfiare la rete. La Salernitana non riesce a reagire e il Monza continua a graffiare: al 14’ si assiste a uno dei numerosi “show” di Mota in area avversaria con passaggio finale per Boateng che calcia al volo, ma Belec è attento e respinge. Al 21’ Balotelli esulta per la doppietta però la rete non viene giustamente convalidata per fuorigioco. Tra il 31’ e il 33’ Boateng, Mota e Barberis ci provano ad arrotondare il punteggio, ma Belec deve fare gli straordinari solo per il portoghese. I granata danno segni di vita solo al 36’ con Di Tacchio dalla distanza: Di Gregorio si distende e devia in corner. 3’ dopo Belec respinge una conclusione di Frattesi. Al 44’ Di Gregorio dice di no a Tutino e 1’ più tardi il Monza raddoppia: Frattesi vola via in contropiede sulla destra e crossa in mezzo per Barillà che segue l’azione e di potenza insacca.
Nella ripresa i biancorossi abbassano i ritmi e fanno correre gli avversari, spesso a vuoto. Le occasioni però non mancano: al 4’ Mota sciupa un pericolosissimo contropiede e al 7’ Balotelli calcia troppo debolmente per impensierire Belec. L’ex Nazionale esce tra gli applausi per far posto a Maric, e pure Bellusci cede il posto a Paletta. Al 21’ Mota, sempre sconquassante dalla tre quarti in su, arpiona palla e la manda a stamparsi sul palo. La compagine del duo Mezzaroma-Lotito (genero e suocero) è ormai una preda inerme, cosicché Brocchi cambia Boateng con D’Errico e successivamente Frattesi con Armellino. Proprio quest’ultimo firma il tris all’ultimo secondo del recupero con un sinistro deviato da Lopez. La Salernitana è sbranata.
In sala stampa Brocchi è raggiante: “È stata una vittoria bellissima, abbiamo giocato una grande partita. È stata preparata in poco tempo, ma abbiamo trovato le soluzioni giuste. Ora dobbiamo tenere alto il livello a Lecce. Dobbiamo ricaricare le pile. Balotelli? Ha bisogno di giocare per trovare la condizione. Sono stato coraggioso a farlo partire dall’inizio. Lui è stato bravo a fare quello che doveva fare”.
Il Monza è dunque atteso dalla difficilissima trasferta di Lecce. Il match si giocherà lunedì prossimo alle ore 16.
FOTO BUZZI
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MONZA-SALERNITANA 3-0
Il Monza regala a sé stesso e ai suoi tifosi un Capodanno da favola travolgendo all’U-Power Stadium la capolista grazie a una prestazione straordinaria, certamente da categoria superiore. La notizia più bella, naturalmente dopo quella della conquista dei 3 punti in classifica, è il non aver visto quel lento “tiki-taka” che da 2 anni l’allenatore Cristian Brocchi propina in riva al Lambro.

HELLAS VERONA-MONZA 1-1
Poteva essere la volta buona che il Monza tornasse alla vittoria a Verona, che manca da 43 anni, ma è mancato un po’ di cinismo nelle poche occasioni costruite dai ragazzi guidati da Raffaele Palladino. Alla fine i biancorossi tornano a casa dallo Stadio Marcantonio Bentegodi con un pareggio sofferto ma giusto contro la terzultima in classifica allenata dal duo composto da Marco Zaffaroni e Salvatore Bocchetti, il primo un grande ex sia da giocatore che da allenatore e per questo omaggiato dai 1200 tifosi brianzoli con uno striscione recante la scritta “Ciao Zaffa, ben ritrovAto!”.
Palladino, che oggi non ha avuto a disposizione gli infortunati Rovella, Mota e Marlon, ha proposto la stessa formazione vittoriosa 8 giorni prima sull’Empoli. Zaffaroni non ha potuto contare su Henry, Ngonge, Sulemana, Ceccherini, Hien e Lasagna.
L’avvio è di marca gialloblù, con i brianzoli che faticano a uscire dalla propria metà campo. Ciò nonostante la prima occasione è biancorossa: al 10’ un sinistro di Pessina dal limite passa alto. Il Verona risponde al 18’: Di Gregorio respinge un tiro-cross di Kallon. I padroni di casa collezionano corner ma senza creare grossi pericoli alla porta brianzola. Al 39’ un debole sinistro rasoterra di Ciurria viene bloccato dall’estremo difensore scaligero Montipò. Al 44’ un colpo di testa del centravanti biancorosso Petagna termina alto.
Il secondo tempo si apre con in campo Machìn per Birindelli e Pessina avanzato sulla tre quarti con Ciurria arretrato a centrocampo. L’avvio è ancora difficoltoso per il Monza che al 6’ passa in svantaggio: Verdi intercetta un pallone vagante in area dopo una serie di rimpalli e calcia con violenza piegando le mani a Di Gregorio. I biancorossi subiscono il colpo e al 9’ rischiano grosso quando un’azione di contropiede veronese si conclude con un destro di Gaich bloccato da Di Gregorio. Sul capovolgimento di fronte i brianzoli pareggiano al termine di una pregevole triangolazione Petagna-Carlos Augusto-Sensi. Al 15’ Caprari approfitta di un rimpallo e s’invola verso la porta difesa da Montipò infilando il pallone in rete ma il Var annulla per fuorigioco. Palladino prova prima a inserire Colpani per Sensi e quindi Valoti per Caprari. Al 43’ il Monza spreca la palla del 2-1, quando Pessina fa qualche dribbling di troppo in area e alla fine calcia alto.
In sala stampa Palladino si è dichiarato soddisfatto per il pareggio ma anche un po’ rammaricato per gli ulteriori 2 punti che si sarebbero potuti portar via da Verona: “Nei primi 30’ non siamo stati bravi a subire la pressione alta del Verona. Ci hanno tolto un po’ il palleggio. Abbiamo sbagliato qualche scelta e ci siamo incasinati, però abbiamo subito poco: gli avversari non hanno avuto alcuna occasione clamorosa. Poi abbiamo trovato le misure. Nel secondo tempo siamo partiti bene, reagendo subito dopo il gol. Ho visto un ottimo secondo tempo. Negli ultimi 10’ ci siamo un po’ accontentati del pareggio. Comunque siamo felici del risultato e della prestazione. Petagna? Sta facendo un grande percorso dopo un inizio difficile a causa della mancanza del ritmo gara. Gli manca solo qualche gol. Pessina? Era dispiaciuto per il gol fallito nel finale. Sensi? Ha fatto una partita strepitosa, ha dato molto fastidio al Verona. Perché solo tre cambi? In effetti sono amante dei cinque cambi perché i ragazzi meritano tutti di giocare. Infatti stavo per fare altri due cambi, ma vedendo che la squadra andava bene ho avuto paura di toccarla”.
Zaffaroni è fiducioso riguardo alla salvezza dell’Hellas: “Oggi abbiamo disputato una buona partita nella prima parte del primo tempo contro un Monza organizzato, con qualità di palleggio. Abbiamo giocato bene anche all’inizio del secondo tempo. L’unica pecca è stata quella di non aver difeso il vantaggio. Abbiamo comunque tenuto duro portando a casa un risultato positivo. Lo striscione dei tifosi del Monza? Li ringrazio perché quello di Monza è un ambiente al quale sono molto legato. Lì ho passato dei begli anni”.
Il Monza tornerà in campo sabato prossimo alle ore 15 ospitando all’U-Power Stadium la Cremonese.
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HELLAS VERONA-MONZA 1-1
Poteva essere la volta buona che il Monza tornasse alla vittoria a Verona, che manca da 43 anni, ma è mancato un po’ di cinismo nelle poche occasioni costruite dai ragazzi guidati da Raffaele Palladino. Alla fine i biancorossi tornano a casa dallo Stadio Marcantonio Bentegodi con un pareggio sofferto ma giusto contro la terzultima in classifica allenata dal duo composto da Marco Zaffaroni e Salvatore Bocc

MONZA-VICENZA VIRTUS 1-1
Il solito atteggiamento tattico scriteriato punisce il Monza nel recupero della gara rinviata lo scorso 17 ottobre a causa dei 9 giocatori brianzoli in isolamento domiciliare obbligatorio per motivi sanitari. Cristian Brocchi, il tecnico alla guida della “fuoriserie” allestita dal “patron” Silvio Berlusconi e dall’amministratore delegato Adriano Galliani, si ostina a gettare tutti i suoi uomini davanti a fare densità, salvo poi piangere lacrime di coccodrillo quando non vince per aver subito gol da contropiede come oggi. Perché anche oggi, contro un’altra neopromossa come il Vicenza Virtus (ex Bassano Virtus, antisportivamente trasferito un anno e mezzo fa nel capoluogo provinciale dal “patron” Renzo Rosso), il Monza ha sbandato vistosamente in occasione di tutte le ripartenze avversarie e se non ha perso lo deve all’imprecisione degli avversari e a qualche recupero semi-miracoloso della coppia di centrali difensivi Paletta-Bellusci. Insomma, la figuraccia fatta nel primo tempo di Lignano Sabbiadoro contro il Pordenone non è bastata a chi siede in panchina per intervenire a porre dei correttivi tattici: siamo alla testardaggine che si trasforma in autolesionismo. Così si gettano via punti preziosi per la corsa al raggiungimento di quella Serie A obiettivo unico della dirigenza. Brocchi è però fortunato perché le pretendenti sono tante e si tolgono punti a vicenda: la zona promozione diretta è solo a 4 punti e sarebbe facilmente raggiungibile se ci fosse un gioco fatto più di verticalizzazioni che di giropalla orizzontali peraltro spesso lenti e dunque inconcludenti.
Se da una parte il tecnico milanese non ha potuto disporre degli infortunati Finotto e Gytkyaer, dall’altra Domenico Di Carlo lamentava le assenze di Nalini, Pontisso e Ierardi. Un po’ per forza (Maric per Gytkyaer) e un po’ per “turnover” (Sampirisi e Fossati rispettivamente per Donati e Barberis), Brocchi ha cambiato alcune pedine rispetto alla sofferta partita di sabato scorso giocata sempre all’U-Power Stadium e sempre con una neopromossa, la Reggina, battuta per 1-0. Di Carlo ha recuperato in extremis alcuni giocatori che erano positivi al “coronavirus”, schierando tra i vari titolari due nomi più o meno noti da queste parti: l’’“ex” Bruscagin e il figlio di Beruatto del Monza promosso in B nel 1976 e che sfiorò la promozione in A nei due anni successivi. Da segnalare, poi, la curiosità dei due fratelli Rigoni uno contro l’altro: peccato che non abbiano incrociato i tacchetti perché Nicola del Monza era in tribuna per scelta tecnica e Luca del Vicenza in panchina.
Visto come ha giocato Fossati oggi, Rigoni in campo sarebbe stato meglio. Il muggiorese è infatti incappato in una giornata no. L’errore peggiore è quello registrato al 7’, quando regala un pallone “sanguinoso” agli avversari che in un 3 contro 1 riescono, con Dalmonte, a tardare così tanto il tiro che Bellusci fa in tempo in scivolata a far impennare la sfera, poi deviata in corner con un colpo di reni da Lamanna. Gol sbagliato, gol subito, e infatti al 18’ il Monza passa in vantaggio: c’è un traversone di Sampirisi dalla tre quarti per Maric che salta più in alto di tutti e di testa manda la palla nell’angolino. I padroni di casa cercano il gol del raddoppio, ma Mota con una conclusione a giro trova il portiere Perina e due volte Maric non trova lo specchio della porta (comunque finalmente molto positiva la sua prestazione). Prima dei tentativi del bosniaco naturalizzato croato gli ospiti avevano rischiato l’autogol con Da Riva. Nel finale di tempo un destro di Dalmonte esce a lato di poco.
Nella ripresa il Monza perde gli equilibri e si scatena il contropiede berico. Già al 7’ Gori supera Fossati e spara un gran destro parato in due tempi da Lamanna. Il mediano di casa viene sostituito da Barberis e Boateng dal limite calcia a lato di poco. Le ondate di ritorno vicentine fanno male alla retroguardia brianzola e difatti al 12’ l’ennesimo contropiede consente stavolta a Dalmonte di gioire dopo uno splendido tiro che uccella Lamanna. La reazione del Monza è timida con Boateng, Mota (2 volte, ma oggi aveva le polveri bagnate), Barillà (subentrato a D’Errico assieme a Machìn per Boateng) e Frattesi. Il Vicenza prova il colpaccio con Bruscagin e il subentrato Meggiorini, ma Lamanna è attento. Negli ultimi minuti in campo c’è anche Marin al posto di Maric, ma il risultato si fissa sull’1-1, lo stesso dell’incontro amichevole giocato prima dell’inizio del campionato a Lumezzane.
In sala stampa Brocchi prima ha commentato un’altra partita (“È un pareggio difficile da mandar giù perché la squadra meritava la vittoria. Abbiamo costruito tante occasioni da gol”) e poi ha dato la colpa del mancato successo agli attaccanti (“Manca la cattiveria giusta per chiudere le partite”).
Il prossimo appuntamento col campo è per domenica prossima, quando alle ore 15 il Monza sarà ospite della Reggiana al Mapei Stadium di Reggio Emilia.
FOTO BUZZI
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MONZA-VICENZA VIRTUS 1-1
Il solito atteggiamento tattico scriteriato punisce il Monza nel recupero della gara rinviata lo scorso 17 ottobre a causa dei 9 giocatori brianzoli in isolamento domiciliare obbligatorio per motivi sanitari. Cristian Brocchi, il tecnico alla guida della “fuoriserie” allestita dal “patron” Silvio Berlusconi e dall’amministratore delegato Adriano Galliani, si ostina a gettare tutti i suoi uomini da

Dopo la sosta della Serie A, l’ultima, per dare spazio alle partite di qualificazione della Nazionale al Campionato europeo, il Monza ricomincia dall’U-Power Stadium, dove domani alle ore 15 ospiterà la Lazio seconda in classifica grazie alla penalizzazione di 15 punti inflitta alla Juventus. Per l’occasione, la centesima gara ufficiale dell’era Fininvest in via Ragazzi del ‘99, sarà registrato il record di spettatori in una partita del Monza a Monza, dato che sono già stati staccati più di 14200 biglietti. Nel match di andata giocato allo Stadio Olimpico finì 1-0 per la Lazio, graziata dall’annullamento da parte del Var di un gol di Petagna per fuorigioco millimetrico. Il tecnico biancorosso Raffaele Palladino ha sottolineato in conferenza stampa la difficoltà della sfida: “All'andata facemmo un’ottima prestazione contro una squadra forte e in quel momento in salute. Da allora il Monza è cresciuto, è maturato sotto tutti i punti di vista. Ma vogliamo crescere ancora. Domani vorrei vedere una prova di grande maturità. Abbiamo fatto una bellissima settimana, piena di energia, di carica. Abbiamo avuto qualche problemino a livello di infortuni perché da una parte abbiamo recuperato Rovella, ma dall’altra Marlon ha un fastidio al ginocchio, Caldirola soffre per una botta sul costato presa contro la Cremonese e Antov è tornato dagli impegni con la Nazionale bulgara con un fastidio al ginocchio per una piccola distorsione. Chi non riuscirà a recuperare si aggiungerà agli squalificati Izzo e Pessina. A maggior ragione domani non avremo nulla da perdere. Tra l’altro loro in campionato non perdono dall’11 febbraio, arrivano dalla vittoria nel derby e quindi saranno carichissimi. Si difendono bassi e vengono a prenderti alti. Sono abili nel palleggio, hanno grandi individualità in mezzo al campo e l’allenatore Maurizio Sarri è un maestro del calcio. La Lazio è una squadra che ha pochi punti deboli. Poi è anche vero che le partite si decidono spesso per episodi come nella gara di andata. Noi dobbiamo fare la prestazione che dobbiamo fare e poi vedremo il risultato che scaturirà. Comunque è bellissimo affrontare le grandi squadre, contro le quali spesso ci esaltiamo mettendole in difficoltà grazie a un carattere grandioso. I nostri obiettivi non sono ancora stati raggiunti. Innanzitutto c’è una salvezza da guadagnarci. E poi vorrei dare un senso al campionato. Nella fase finale del torneo vorrei vedere la squadra crescere ancora e portare a casa più punti possibili, anche se nelle 11 gare che ci rimangono dovremo affrontare ben 9 squadre che sono davanti a noi in classifica. A Monza allo stadio c’è sempre un clima di festa: sentiamo il calore dei tifosi, che sono il nostro uomo in più in campo. Le giornate come quella di domani sono belle da godere. Il futuro di Izzo? Fino a fine campionato ce lo godiamo noi, poi i dirigenti di Monza e Torino si parleranno per discutere della fine del prestito. La centesima partita di Di Gregorio con la maglia del Monza? Quello di domani sarà un traguardo meritato perché è un portiere straordinario, un ragazzo incredibile che sta facendo un grandissimo campionato. È un portiere di grande prospettiva, che cresce partita dopo partita. Ed è completo”.
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Dopo la sosta della Serie A, l’ultima, per dare spazio alle partite di qualificazione della Nazionale al Campionato europeo, il Monza ricomincia dall’U-Power Stadium, dove domani alle ore 15 ospiterà la Lazio seconda in classifica grazie alla penalizzazione di 15 punti inflitta alla Juventus. Per l’occasione, la centesima gara ufficiale dell’era Fininvest in via Ragazzi del ‘99, sarà registrato il record di spettatori in una partita

Per la terzultima giornata di campionato il Monza giocherà domani alle ore 20.45 al Mapei Stadium – Città del Tricolore di Reggio Emilia, “casa” del Sassuolo. Sarà ai limiti delle zone devastate dall’alluvione per cui non poteva mancare da parte dell’allenatore Raffaele Palladino, nella consueta conferenza stampa della vigilia, un pensiero per quanto sta accadendo in questi giorni: “Prima di tutto tengo a sensibilizzare su quello che è successo in Emilia-Romagna. Diamo sostegno alle popolazioni sperando che la situazione migliori”.
Il tecnico biancorosso è poi passato a parlare della partita partendo dai complimenti per l’Inter che è arrivata in finale di Champions League: “L'Inter, dopo aver giocato contro di noi a Milano, ha iniziato un percorso strepitoso che l'ha portata alla finale di Champions League. Sono felice per il calcio italiano. Noi dobbiamo essere molto soddisfatti di questo grande campionato che stiamo per finire. Il Sassuolo è molto forte, ma noi abbiamo qualcosa di storico da raggiungere. Per noi domani sarà come una finale. È vero che l'obiettivo era la salvezza, ma sarebbe straordinario arrivare ottavi. Nel girone di ritorno c’è stata una maturazione della squadra, che ha fatto sì che anche con squadre ‘grandi’ abbia giocato a viso aperto. Spero che non ci sia un calo psicofisico dopo la vittoria contro il Napoli perché quando si vince contro grandi squadre di solito c'è un calo soprattutto a livello di energie mentali. Il Sassuolo nel girone di ritorno è una squadra che ha fatto 27 punti come noi. Ha un grande allenatore come Alessio Dionisi, giovane ma già molto esperto, che fa giocare bene le proprie squadre. Dispone di grandi individualità soprattutto in attacco: in particolare Berardi sposterebbe gli equilibri in ogni squadra. Credo che il Sassuolo debba esser preso d’esempio da tante squadre tra cui il Monza. È una bellissima realtà che è da tanti anni in Serie A e che fa giocare tanti italiani. Anche nel settore giovanile lavora bene, come del resto il Monza”.
Palladino ha poi risposto a domande specifiche su rosa e giocatori in particolare: “Sto allenando una rosa ampia e forte costruita per un altro allenatore e quindi con parte dei giocatori che hanno determinate caratteristiche. Ci sono quindi giocatori che hanno trovato poco spazio come ad esempio D'Alessandro, Vignato, Antov, Carboni e Ranocchia, ma io devo sempre mettere in campo la miglior formazione disponibile al momento della partita. Rovella? Lo amo a livello calcistico. Gli do sempre consigli per migliorarsi. Caprari? È stato protagonista di un grande campionato: non ha realizzato tantissimi gol ma ha dato un grandissimo contributo alla squadra. È in grande crescita e sono sicuro che farà un grande finale di stagione. A proposito di Caprari, a memoria il suo gol a Genova è stato uno dei quattro più belli del Monza della stagione assieme a quello di Ciurria in casa con l’Inter e a quelli di Mota e Petagna in casa col Napoli”.
Per l’ultima gara casalinga contro Il Lecce il tecnico napoletano ha un desiderio: “Vorrei vedere un clima di festa, una bolgia. Si è creata una magia coi tifosi e sarebbe bello chiudere con una grande festa con loro”.
Riguardo alle dichiarazioni del presidente onorario Paolo Berlusconi relative all’interesse della Juventus per lui Palladino ha risposto in modo ambiguo: “Purtroppo non mi ha chiamato nessuno”.
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Per la terzultima giornata di campionato il Monza giocherà domani alle ore 20.45 al Mapei Stadium – Città del Tricolore di Reggio Emilia, “casa” del Sassuolo. Sarà ai limiti delle zone devastate dall’alluvione per cui non poteva mancare da parte dell’allenatore Raffaele Palladino, nella consueta conferenza stampa della vigilia, un pensiero per quanto sta accadendo in questi giorni: “Prima di tutto tengo a sensibilizzare su quel

Purtroppo il primo campionato di Serie A del Monza sta per concludersi. Purtroppo perché una squadra che delle ultime 8 gare ne ha vinte 5 e pareggiate 3 chissà dove sarebbe arrivata se si fosse giocato ancora un mese… Ciò nonostante, ottenuta con largo anticipo la salvezza, la squadra allenata da Raffaele Palladino (con lui in panchina un ruolino di marcia da Champions League) ha ancora nel mirino la qualificazione alla Conference League (a tutt’oggi ci sarebbe addirittura una microscopica possibilità di qualificazione all’Europa League), ma tutto dipende innanzitutto dall’eventuale squalifica dalle coppe europee della Juventus. In attesa delle sentenze definitive di Figc e Uefa sulle malefatte del club bianconero, il team brianzolo è chiamato a difendere l’8° posto nelle ultime 2 giornate di campionato, in casa col Lecce e a Bergamo con l’Atalanta. Domani alle ore 15 col club salentino allenato dall’ex giocatore del Monza, Marco Baroni, si darà dunque il calcio d’inizio all’ultimo incontro stagionale disputato all’U-Power Stadium. Sarà un match difficilissimo perché il Lecce è ancora in piena corsa per la salvezza. “Il Lecce è una squadra allenata bene, che ha ottenuto tanti risultati positivi con le ‘grandi’ – ha sottolineato Palladino nella consueta conferenza stampa della vigilia - Nelle ultime partite è andato un po' in difficoltà. In trasferta meritava più punti di quelli che ha raccolto. Noi non dovremo avere cali di tensione perché nell'ultima partita in casa ci sarà da regalare gioia ai tifosi. Il gruppo sta benissimo, i ragazzi si divertono e li vedo andare a mille all’ora in allenamento”.
Palladino ha poi risposto a domande specifiche su alcuni giocatori: “Carboni? A gennaio l'ho voluto io qui a Monza perché già lo seguivo in Primavera lo scorso anno. È un ragazzo di grande prospettiva, ha gamba, ma deve migliorare nelle scelte. Carlos Augusto? Ha disputato un campionato impressionante, ha grandi ambizioni, merita grandissimi palcoscenici, arriverà a fare grandissime cose da top player. Gytkjaer? Dato che forse sarà la sua ultima partita in casa vedremo di dargli una gioia. Vignato? Stravedo per lui, ha un grande talento, ma deve migliorare in certe cose. Comunque ha un grande futuro davanti”.
Altre domande hanno riguardato la stagione che è stata e quella che verrà… “Dal primo giorno in cui mi sono seduto sulla panchina del Monza ho percepito sensazioni bellissime. Ho capito che se tutti quanti avessimo remato nella stessa direzione avremmo potuto fare qualcosa di straordinario. Devo ringraziare i ragazzi che l'hanno fatto. Contro la Juventus a Monza è scoccata una scintilla nella loro mente e poi si è creata una magia. Sono orgoglioso e felice di aver guidato un gruppo prevalentemente di italiani. Sono tutti ragazzi fantastici, ma gli italiani hanno ovviamente più senso di appartenenza”. Ora Palladino si sta allenando in calligrafia per firmare il rinnovo del contratto il 5 giugno? "Sì, lo sto facendo" ha risposto il tecnico napoletano dando la quasi certezza di una sua permanenza a Monza per il 2023/24.
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Purtroppo il primo campionato di Serie A del Monza sta per concludersi. Purtroppo perché una squadra che delle ultime 8 gare ne ha vinte 5 e pareggiate 3 chissà dove sarebbe arrivata se si fosse giocato ancora un mese… Ciò nonostante, ottenuta con largo anticipo la salvezza, la squadra allenata da Raffaele Palladino (con lui in panchina un ruolino di marcia da Champions League) ha ancora nel mirino la qualificazione alla Conference Leagu
Concorezzo. Game, set, match per i biancorossi nel terzo turno dei play-off: mercoledì sera i biancorossi del calcio hanno piazzato un sonoro 6-0 contro la formazione lodigiana del A.C. Casalmaiocco. I ragazzi di mister Motta disputano una gara impeccabile e sempre in controllo con gambe, testa e soprattutto un grande cuore. I bomber Rebuzzini e Meroni piazzano entrambi una doppietta, risultato che viene completato dalle reti di Bercè e Turati (parziale primo tempo 2-0). Con questo risultato i biancorossi accedono alla finale che sarà disputata contro la formazione pavese del A.S. Bastida (andata fuori casa domenica 28/5 e ritorno il 2/6)… il passaggio al campionato di Promozione è ormai ad un passo. La serata di mercoledì si è conclusa negli spogliatoi con un caloroso abbraccio e ringraziamento al presidente Sironi.
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Le formazioni:
GSD CONCOREZZESE - Leserri, Poletto, Viganò, Parma, Bonfanti, Rossi, Turati, Bercè, Rebuzzini ( dal 64' Sangalli ), Colombo ( dal 73' Bernareggi ), Meroni ( dal 88' D'angelo ). Voto di squadra 7. A disposizione di mister Alberto Motta; Lissoni, Sironi, Golemme, Cambiaghi,
AC CASALMAIOCCO - Ghizzinardi, Dordoni ( dal 54' Guerrisi ) , Scaglia, Mercuri, Papaluca, Famiglietti, Grossi ( 54' Aliprandi ), Maraschi, Di Mauro, Agosto, Zanon. Votosquadra 5,5. Allenatore Livraghi.
DIRETTORE DI GARA - Sig. Nicolò Rodigari di Bergamo
La cronaca:
4' Meroni viene subito steso. Calcio di punizione per il Conco da circa venti metri sulla destra del campo battuto da Turati. Ghizzinardi in uscita repinge con i pugni.
7' Zanon dalla destra la mette in area biancorossa. Leserri in uscita blocca la palla.
10' Il tiro di Parma dalla distanza distende Ghizzinardi tra i pali.
14' Rebuzzini duramente attaccato da Famiglietti. Dal calcio piazzato la sfera esce dal campo. Rimessa in laterale.
15' Parma dalla destra la mette in area sul secondo palo sulla testa di Rebuzzini senza trovare l'incornata.
17' Maraschi entra minaccioso in area concorezzese ma la difesa casalinga lo ferma in rimessa laterale destra. Dalla stessa Agosto da due passi manca il colpo di testa.
19' Rebuzzini con la testa tiene in campo sulla linea di fondo destra il pallone senza trovare nessun compagno in mezzo all'area.
20' Turati dagli estremi di un calcio di punizione da centrovampo la mette in area. Scaglia allontana.
23' Rebuzzini serve Meroni in area lodigiana. Il numero undici biancorosso vince un tackle e dinanzi a Ghizzinardi non sbaglia. Pallone nel sacco ( 1-0 )
28' Viganò dalla sinistravede la testa di Rebuzzini nel cuore dell'area rossoblu. Lo stacco di testa del bomber locale è impeccabile, la sfera termina la corsa nell'angolo più lontano della porta ( 2-0 )
33' Leserri con una presa elastica ferma un tocco ravvicinato con la punta del piede di Agosto mentre Poletto è a terra.
37' Colombo dalla destra sul limite dell'area tocca il pallone a Bercè che a sua volta serve alla sua sinistra Rebuzzini ma l'assist è irraggiungibile.
40' Turati dalla trequarti sulla sinistra del campo da un calcio da fermo la mette nel cuore dell'area avversaria senza trovare alcun tocco. Palla sul fondo.
42' Poletto si mette in fuga palla al piede verso l'area piccola ospite tentando la conclusione a rete ma Ghizzinardi respinge in tuffo. Turati non coglie l'attimo sulla ribattuta.
45' Grossi e Zanon avanzano con una azione di contropiede sulla fascia destra. Viganò gli rovina i piani.
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2' Viganò viene trattenuto irregolarmente da Famiglietta sulla linea laterale sotto la tribuna. Dal calcio di punizione battuto da Turati la palla arriva tra le ali dei piedi di Rebuzzini appena dentro l'area del Casalmaiocco, marcato stretto da tre difensori non gli riesce al meglio la conclusione in porta. Ghizzinardi raccoglie senza grossi problemi.
7' Calcio di punizione di Turati dalla distanza nella parte sinistra del rettangolo verde. Il pallone arriva nell'area piccola avversaria nei pressi di Rebuzzini. Ghizzinardi in sospensione respinge oltre la traversa.
10' Turati da un calcio piazzato al limite dell'area destra la mette in area rossoblu. Rebuzzini in tuffo di testa insacca la palla in rete ( 3-0 )
14' Meroni in dribbling entra dalla sinistra in area ospite, fa tutto bene tranne la conclusione sul secondo palo fuori dallo specchio della porta.
15' Rebuzzini, complice una disattenzione della difesa avversaria, si impossessa della sfera; con un pallonetto supera Ghizzinardi. Meroni sotto porta con la testa la mette dentro da due passi ( 4-0 )
24' Meroni si invola in fase offensiva ma viene trattenuto per la maglia da Maraschi.
26' Punizione per il Conco sulla soglia dell'area lodigiana. Il tiro di Colombo sorvola di pochissimo il legno superiore della porta.
37' Meroni viene atterrato appena fuori dall'area sulla sinistra. Dal calcio di punizione Bercè la manda nell'angolo più lontano da raggiungere alla destra di Ghizzinardi ( 5-0 )
40' Turati palla al piede sul limite dell'area destra avversaria tenta la botta. Nulla può fare Ghizzinardi, pallone in rete sul secondo palo ( 6-0 )
42' Meroni si invola con la sfera verso Ghizzinardi, il portiere ospite in uscita ha la meglio.

( Daniele Usuelli )
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Concorezzo. Game, set, match per i biancorossi nel terzo turno dei play-off: mercoledì sera i biancorossi del calcio hanno piazzato un sonoro 6-0 contro la formazione lodigiana del A.C. Casalmaiocco. I ragazzi di mister Motta disputano una gara impeccabile e sempre in controllo con gambe, testa e soprattutto un grande cuore. I bomber Rebuzzini e Meroni piazzano entrambi una doppietta, risultato che viene completato dalle reti di Bercè e Turati

MONZA-CROTONE 1-0
Il poker è servito proprio quando sembrava che il Monza bluffasse. Al 95’ la squadra allenata da Giovanni Stroppa, ex del Crotone, ha pescato la carta che vale il quarto successo consecutivo, prima volta che accade nell’attuale stagione. A differenza delle precedenti tre, però, i biancorossi sono tornati a giocare così così, mostrando poca lucidità nei passaggi e nelle conclusioni. La sosta di sabato prossimo motivata dagli impegni delle Nazionali arriva al momento giusto per permettere agli uomini migliori della truppa brianzola di ricaricare le pile per il finale di questo equilibratissimo campionato di Serie B. Alla ripresa ad attenderli ci saranno 7 sfide da batticuore per i tifosi, a cominciare dal derby al “Sinigaglia” di Como, in programma domenica 3 aprile alle ore 15.30.
Oggi è stata anche la prima volta (al quarto tentativo) che il Monza ha battuto il Crotone in Serie B. E ciò è avvenuto in assenza non solo del “patron” Silvio Berlusconi, che a Gerno ha “sposato all’americana” la compagna Marta Fascina, ma anche del suo fido amministratore delegato Adriano Galliani, che immaginiamo avrà sofferto moltissimo per non essere stato all’U-Power Stadium, data la sua fede biancorossa. Peraltro nell’impianto sportivo monzese erano presenti 3601 spettatori, una cifra ancora bassa rispetto alle possibilità di promozione della formazione brianzola: confidiamo però che in caso di risultato positivo in riva al Lario le presenze aumenteranno considerevolmente.
Per la sfida contro gli “squali” Stroppa non ha potuto disporre degli infortunati Favilli, Marrone, Mota, Bettella e D’Alessandro. Rispetto alla gara vinta martedì scorso ad Alessandria hanno giocato Mazzitelli, Donati, Colpani e Gytkjaer per Barberis, D’Alessandro, Valoti e Mancuso. Al tecnico dei calabresi Francesco Modesto mancava invece Mulattieri.
L’avvio dei biancorossi promette bene: dopo 1’ Donati sgroppa sulla fascia destra e dalla linea di fondo mette in mezzo rasoterra dove Gytkjaer anticipa il marcatore ma calciando fuori. Il Crotone risponde al 5’ con Estevez che dal limite costringe Di Gregorio a una parata a terra non semplice. 3’ più tardi l’ex rossoblù Molina crossa dalla destra per Ciurria che in volo di testa manda alto. Al 14’ un sinistro di Kone dal limite sfila a lato della porta monzese. Al 29’ il Monza torna pericoloso con Machin che si libera con delle finte degli avversari e calcia una gran botta dal limite che il portiere calabrese Festa respinge spedendo la sfera in corner. Nell’ultimo quarto d’ora i biancorossi perdono sicurezze e faticano ad arrivare in area avversaria anche a causa di banali errori d’impostazione.
All’intervallo Stroppa lascia negli spogliatoi Donati e il deludente Colpani e ripropone Pedro Pereira e Valoti. Al 2’ il crotonese Nedelcearu riesce a tirare da buona posizione ma la conclusione è debole e Di Gregorio blocca con facilità. Al 7’ Gytkjaer vince un contrasto a centrocampo e s’invola verso la porta avversaria ma Estevez lo recupera sventando la minaccia. Stroppa inserisce in attacco Mancuso arretrando Valoti a centrocampo per il sostituito Machin. Proprio Valoti al 24’ spara alto dal limite. Barberis rileva Mazzitelli e Gytkjaer spreca nuovamente un’occasione a tu per tu col portiere avversario. Al 30’ l’arbitro non convalida un gol in rovesciata di Valoti per una spinta ai danni di un avversario. Al 34’ Di Gregorio salva in uscita sul subentrato Kargbo. Al 40’ Molina spara alto da buona posizione e dopo 4’ viene sostituito da Vignato. Al 45’ anche Carlos Augusto spara alto al volo dal limite. L’arbitro decide per 6’ di recupero: al 3’ di questi Ciurria manda a lato una bella conclusione; al 5’, però, con l’area ospite affollata, Mancuso fa un assist di petto per Barberis che di piatto infila l’angolino facendo esplodere di gioia lo stadio. La partita però prosegue e fortunatamente l’arbitro e il Var giudicano non falloso l’intervento di Di Gregorio su Canestrelli. Al 54’ arriva finalmente il triplice fischio.
In sala stampa Stroppa è raggiante: “I ragazzi hanno fornito una grandissima prova di carattere. Abbiamo faticato per un’ora, non riuscendo a tenere palla, ma negli ultimi 20’ siamo tornati noi. Era importantissimo non concedere niente. Mi dispiace non aver fatto gol quando dovevamo farlo. Dovrebbe essere motivo di orgoglio per i tifosi e per la città come questa squadra sia arrivata in alto non solo con qualità tecniche ma anche caratteriali. L’abbraccio finale fotografa quanto sia unito questo gruppo. Berlusconi? Mi ha chiamato in mattinata per dirmi che non poteva essere della partita perché aveva un impegno… La scelta di far giocare Colpani titolare a supporto di Gytkjaer? Avevo bisogno di gente fresca in campo ma lui non sembrava fresco... Perché Sampirisi ha giocato in difesa e Donati a centrocampo e non viceversa? Soffrendo Pedro Pereira di pubalgia, e non volendo stravolgere la linea difensiva delle ultime partite, ho ritenuto fosse più opportuno agire così”.
Barberis ha segnato contro la sua ex squadra… “Mi dispiace per la loro posizione in classifica. Dopo 5 anni lì ho lasciato il cuore. Per noi oggi era troppo importate vincere. In occasione del gol ho cercato non la forza ma la precisione. I gol mi aiutano per avere autostima”.
FOTO BUZZI
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MONZA-CROTONE 1-0
Il poker è servito proprio quando sembrava che il Monza bluffasse. Al 95’ la squadra allenata da Giovanni Stroppa, ex del Crotone, ha pescato la carta che vale il quarto successo consecutivo, prima volta che accade nell’attuale stagione. A differenza delle precedenti tre, però, i biancorossi sono tornati a giocare così così, mostrando poca lucidità nei passaggi e nelle conclusioni. La sosta di sabato pros
Carugate. Doccia gelata per il Conco che si deve accontentare solo di un punticino. I biancorossi del calcio si fanno recuperare tre volte sul campo di via del Ginestrino. La beffa arriva al novantunesimo quando gli uomini di mister Motta avevano già in mano la vittoria. La Speranza di Agrate si proclama regina d'inverno con una giornata di anticipo strapazzando la SASD.
La Concorezzese parte con il piede giusto in questo quattordicesimo incontro di Prima Categoria: al terzo minuto dal fischio iniziale ha una ghiotta occasione nell'area dei padroni di casa ma l'estremo difensore biancoblu deve compiere una prodezza tra i pali su una conclusione di Mazzeo, lanciato in avanti da Bercè.
L'arma del Carugate per arginare il gioco del Conco sarà quella del contropiede: al primo quarto d'ora Matteo Mazzeo viene servito da un inaspettato passaggio con la testa di Riccardo Meroni e non può proprio sbagliare, il bomber biancorosso trafigge il portiere avversario ( 0 - 1 ). Al 28' il direttore di gara concede un contestato calcio di punizione nella metà campo della Concorezzese che permetterà al Carugate di pareggiare i conti; la conclusione diretta in porta di Nazzareno Samà va a buon fine, Lissoni tra i pali viene tradito dal tocco fortuito della barriera, il pallone si insacca spiazzandolo ( 1 - 1 ). Il combattuto match si accende alla mezz'ora in occasione di un duro contrasto al centro del campo, Mazzeo reagisce, inevitabile giallo per lui.
Al 66' Mazzeo, dopo aver messo a sedere la retroguardia casalinga all'interno dell'area, batte il portiere biancoblu sul secondo palo ( 1 - 2 ). Replica dell'altro bomber, Samà, all'azione successiva con una gran bella pennellata che lascia tutti di stucco all'incrocio dei pali dal limite dell'area ( 2 - 2 ). La Concorezzese ritorna in vantaggio all'83' con Simone Parma che dopo aver conquistato palla alla trequarti avversaria si dirige in solitaria verso l'area biancoblu; la sua conclusione da fuori batte per la terza volta il portiere carugatese ( 2 - 3 ). Trascorso il primo minuto di reupero, Gioacchini in area salta più in alto di tutti; il suo colpo di testa gonfia la rete ( 3 - 3 ).
[Gsd Concorezzese in campo con Lissoni, Poletto ( dal 30'st Scateni), Cerizza, Nava ( dal 43'st Passoni ), Mapelli, Ledonne, Bercè, Parma, Mazzeo, Crippa ( dal 18'st Cambiaghi ), Meroni ]
Per l'ultima giornata del girone di andata il Conco se la dovrà vedere con la compagine del Città di Segrate sul proprio campo di via Pio X alle ore 14:30.
Negli altri campi:
Cob91 - Centro Schuster ( 4 - 1 ); Cinisellese - Paderno Dugnano ( 3 - 1 ); Città di Segrate - Polisportiva di Nova ( 2 - 1 ); Crespi Morbio - Polisportiva Cgb ( 3 - 2 ); Muggiò - Villa ( 2 - 0 ); S.Albino S.Damiano - Speranza Agrate ( 1 - 5 ); Muggiò - Villa ( 2 - 0 ); San Crisostomo - Real Cinisello ( 5 - 0 ).
La classifica:
Speranza Agrate 36; Muggiò 31; Cinisellese 29; Cob91 26 Città di Segrate 25; Paderno Dugnano, Carugate 21; Villa 19; Concorezzese 18; San Crisostomo 16; Polisportiva di Nova, Centro Schuster 14; S.Albino S.Damiano 13; Polisportiva Cgb 10; Crespi Morbio 9; Real Cinisello 7.
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Carugate. Doccia gelata per il Conco che si deve accontentare solo di un punticino. I biancorossi del calcio si fanno recuperare tre volte sul campo di via del Ginestrino. La beffa arriva al novantunesimo quando gli uomini di mister Motta avevano già in mano la vittoria. La Speranza di Agrate si proclama regina d'inverno con una giornata di anticipo strapazzando la SASD.
La Concorezzese parte con il piede giusto in questo q
Concorezzo. Il Conco le suona alla Polisportiva di Nova. Attesissimo derby domenica prossima al Comunale con l'imbattibile Speranza di Agrate. Ottava giornata di campionato positiva per i padroni di casa che sul proprio campo rifilano tre reti alla compagine di Nova Milanese rimasta in dieci alla mezzora del primo tempo per una discutibile espulsione di Bellofiore. Successo che permette agli uomini di mister Motta di rimanere in scia alle grandi. La prima fase di gioco è sottotono, il gioco è tutto al centro del campo; le due formazioni cercano di avanzare con l'aiuto di lanci in profondità. Poche le occasioni da rete, gran lavoro nei rispettivi reparti difensivi. Nei primi cinque minuti dal fischio iniziale si registra un calcio piazzato dal limite dell'area di Nicolas Colombo senza seguito, poco dopo è Simone Parma che in area di testa la mette al centro sui piedi di Matteo Mazzeo. Quest'ultimo però viene anticipato da Donatiello.
Al 10' sono gli ospiti a farsi vedere in avanti con un affondo sulla fascia sinistra di Boracchi; Mapelli lo ostacola con fermezza guadagnandosi anche un intervento falloso da parte dell'attaccante biancorosso.
Le due formazioni si studiano fino a quando al 18' Simone Cambiaghi fa partire un lungo lancio verso l'area avversaria senza trovare nessun compagno; il pallone esce sul fondo attraversando tutto lo specchio della porta.
Al ventiduesimo "bomber" Mazzeo entra di prepotenza nell'area ospite, fermato però a sandwich al momento della conclusione dalla retroguardia del Nova che tentano di reagire poco più tardi con un calcio di punizione dal limite, occasione mandata in fumo dall'ottima linea difensiva casalinga. L'assenza dello squalificato centurione Ledonne è ben bilanciata.
Passata la prima mezzora di gioco, Borghi cerca di impensierire Lissoni con un debole ma preciso colpo di testa; la saracinesca concorezzese ha la meglio.
Il 33' cambierà le sorti dell'incontro. L'impeccabile Colombo ben appostato al centro porta in vantaggio il Conco con un imprendibile tiro sul secondo palo ( 1 - 0). Alcune parole pronunciate da Bellofiore vengono mal interpretate dal direttore di gara: cartellino rosso per il ventottenne difensore che deve a malincuore abbandonare il rettangolo di gioco e guardare il proseguimento del match dalla tribuna. Partita tutta in salita per la Polisportiva di Nova cerca il riscatto dopo tre minuti da un calcio da fermo di Ramundo; l'incornata in area di Borghi non centra il bersaglio. Stessa sorte al 38' quando la punta ospite non trova su un calcio di punizione dalla destra un proprio uomo pronto a battere a rete.
Non sbaglia invece Nicolas Colombo dal dischetto ad un minuto dal termine del primo tempo; Donatiello è battuto per la seconda volta ( 2 - 0 ).
La ripresa vedrà i padroni di casa più determinati degli avversari; avranno più di una occasione per chiudere definitivamente l'incontro. Ci pensa Simone Parma al novantesimo, a cinque minuti dal triplice fischio di Grassi, a siglare il goal del ter a zero con un potente tiro al volo appena dentro l'area: l'estremo difensore ospite è inerme.
Capodivento ha sui suoi piedi una occasione ghiotta in zona Cesarini: la sua conclusione della disperazione sfiora l'incrocio dei pali alla sinistra di Lissoni.
Le Formazioni:
Gsd Concorezzese in tenuta gialloblu: Lissoni, Viganò, Cerizza, Nava ( dal 18'st Bercè ), Mapelli, Biffi, Cambiaghi ( dal 32'st Meroni ), Golemme, Mazzeo ( dal 43'st Crippa ), N.Colombo, Parma. A disposizione; Galimberti, Poletto, M.Colombo, Passoni.
Polisportiva di Nova con la casacca biancorossa: Donatiello, Marastoni ( dal 32'st Capodivento ), M.Ramundo, R.Foschi, Bellofiore, S.Foschi, Esposito ( dal 10'st Ricupero ), Terra, Boracchi ( dal 5'st Cherubin ), Piemontese, Borghi. A disposizione di Daniele Sala; Verlato, D.Ramundo, Giglifiore,
Direttore di gara: signor Niccolò Grassi di Lecco
Gli altri risultati del girone M di Prima Categoria:
Cob91 - S.Albino S.Damiano ( 2 - 0 ); Carugate - Muggiò ( 1 - 1 ); Centro Schuster - Polisportiva CGB ( 2 - 1 ); Città di Segrate - Cinisellese ( 1 - 0 ); Real Cinisello - Paderno Dugnano ( 2 - 4 ); San Crisostomo - Villa ( 1 - 1 ); Speranza Agrate - Crespi Morbio ( 6 - 0 ).
La classifica:
Speranza Agrate 24; Muggiò 20 ; Cinisellese 17; Paderno Dugnano 16; Villa 15; Carugate, Città di Segrate12; Concorezzese 11; Centro Schuster 9; Polisportiva di Nova 7; S.Albino S.Damiano 6; Crespi Morbio, Polisportiva CGB, San Crisostomo 5; Real Cinisello 3.
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Concorezzo. Il Conco le suona alla Polisportiva di Nova. Attesissimo derby domenica prossima al Comunale con l'imbattibile Speranza di Agrate. Ottava giornata di campionato positiva per i padroni di casa che sul proprio campo rifilano tre reti alla compagine di Nova Milanese rimasta in dieci alla mezzora del primo tempo per una discutibile espulsione di Bellofiore. Successo che permette agli uomini di mister Motta di
Agrate Brianza. Lo Sporting espugna il 'Missaglia', stadio dove i biancorossi giocheranno le prossime gare casalinghe in attesa del rifacimento dello stadio. Doccia fredda per il Conco in zona cesarini. I biancorossi del calcio vanno sotto di una rete alla mezzora di gioco con un calcio di rigore realizzato da Caglio. Gli uomini di mister Motta spadroneggiano sul terreno di gioco per tutta la prima frazione di gioco; mandati in inferiorità numerica dal direttore di gara ad avvio di ripresa non demordono pareggiando i conti con Riccardo Meroni intorno al ventesimo del secondo tempo. E mentre la clessidra si stava esaurendo Bonizzi con una precisa conclusione appena dentro all'area nell'angolo dove Lissoni non può arrivare fa gioire gli ospiti.
La cronaca. Al fischio iniziale le due compagini partono agguerrite. Già al secondo minuto di gioco i biancorossi si vedono annullare una rete dal direttore di gara per una presunta irregolarità in un contrasto sulla linea di porta, Meroni insacca inutilmente.
Al 5' Fadini dal limite dell'area cerca la conclusione senza però centrare il bersaglio, pallone sul fondo.
Trascorsi cinque minuti, arriva la prima occasione dei biancoblu; il tiro cross dalla destra viene intercettato prontamente da Lissoni in uscita dai pali.
La concorezzese cercherà di sfondare in avanti con parecchie occasioni sfiorando di un soffio il vantaggio con Troiano e Meroni al 18' dagli estremi di un calcio di punizione battuto dalla trequarti. Gli ospiti subiranno parecchio nei primi quarantacinque minuti ma la boccata di ossigeno per lo Sporting arriva alla mezzora dal dischetto; Caglio non baglia dagli undici metri ( 0-1 ).
Il Conco cercherà in tutti i modi di riacciuffare il pareggio prima del riposo. Gli avversari saranno compressi nella propria metà campo.
Alla ripresa, gli ospiti si faranno pericolosi in fase offensiva molto spesso sfiorando addirittura il goal in una manciata di occasioni sfruttando soprattutto della superiorità numerica dopo che Limonta deve abbandonare il terreno di gioco a soli otto minuti dall'inizio del secondo tempo per una forse troppo severa decisione del direttore di gara.

I biancorossi non demordono e dopo un paio di occasioni non andate a buon fine,
Meroni riporta l'incontro in parità al sessantaquattresimo;
Sangalli da un calcio piazzato la mette sulla testa di Troiano, nel cuore dell'area avversaria, senza trovare l'incornata decisiva. La sfera arriva sui piedi del giovane centravanti concorezzese che trafigge l'estremo difensore ospite ( 1-1 ).
Nel bel mezzo dell'assedio biancoblu, i padroni di casa si faranno pericolosi in alcune occasioni in contropiede: quella più importante passa tra i piedi di Meroni, all'89', con un potente tiro ravvicinato che impegna seriamente il numero uno ospite.
Ma al terzo minuto di recupero, Bonizzi, con una precisa conclusione nell'angolo basso alla sinistra di Lissoni lascia a bocca asciutta i biancorossi ( 1-2 )
La formazione: Lissoni, Poletto, Zangari, Brioschi, Troiano, Limonta, Parma, Rossi, Fadini ( dal 58' Sangalli ), Colombo ( dal 86' Bercè), Meroni
Gli altri risultati del girone D di Prima categoria:
Bollatese - Cob91 ( 0-2 ); Carugate - Vedano ( 4-2 ); Cassina Nuova - Sovicese ( 2-2 ); Cinisellese - Oriens ( 1-0 ); La Dominante - Pro Novate ( 3-1 ); Polisportiva Cgb - Solese ( 6-1 ); Polisportiva di Nova - Paderno Dugnano ( 0-0 )
La classifica alla terza giornata di campionato:
Cinisellese 9; Cob91 6; Carugate, Paderno Dugnano, Polisportiva di Nova 5; Bollatese, Solese, Sporting Basiano Masate, La Dominante 4; Polisportiva Cgb,CONCOREZZESE *, Pro Novate 3; Oriens, Cassina Nuova, Sovicese * 1
* Una partita in meno
Prossimo turno, Domenica 27 settembre:
Sporting Basiano Masate - Cassina Nuova; Cob91 - La Dominante; ORIENS - CONCOREZZESE; Paderno Dugnano - Cinisellese; Pro Novate - Polisportiva Cgb; Solese - Carugate; Sovicese - Bollatese; Vedano - Polisportiva di Nova
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Agrate Brianza. Lo Sporting espugna il 'Missaglia', stadio dove i biancorossi giocheranno le prossime gare casalinghe in attesa del rifacimento dello stadio. Doccia fredda per il Conco in zona cesarini. I biancorossi del calcio vanno sotto di una rete alla mezzora di gioco con un calcio di rigore realizzato da Caglio. Gli uomini di mister Motta spadroneggiano sul terreno di gioco per tutta la prima frazione di gioco; mandati in inferiorità
Manca una sola giornata al termine del campionato di Serie A e di Serie B 2019-2020, con la serie cadetta del futuro che ha preso quasi del tutto forma. Mentre Genoa e Lecce si giocheranno la permanenza in Serie A TIM, in Serie B la situazione è più incerta e due tra Trapani, Juve Stabia, Cosenza, Perugia, Pescara e Ascoli saranno costrette a dire addio alla categoria.

Monza, Reggio Audace, Vicenza e Reggina sono le nuove arrivate
Quando la competizione fu interrotta, in testa al Girone A, al Girone B e al Girone C della Serie C c’erano rispettivamente Monza, Vicenza e Reggina. Tutte e tre le compagini hanno condotto con autorevolezza il campionato sin dalle prime settimane, ritrovandosi in testa alla classifica a marzo quando l’emergenza sanitaria che ha colpito il nostro paese impose l’interruzione di tutte le manifestazioni sportive. A differenza di quanto accaduto in massima serie e in cadetteria, in Serie C il Consiglio Federale decise di non far ripartire il campionato, cristallizzando la classifica a quella data. I playoff, invece, si sono disputati regolarmente e all’esito degli stessi ad avere la meglio è stata la Reggio Audace. Gli emiliani, dopo aver affrontato un fallimento ed essere ripartiti dalla Serie D, sono riusciti a battere in finale la corazzata Bari con il risultato di 1-0, tornando in Serie B a distanza di 21 anni dall’ultima volta. Tra le neopromosse, le due squadre che sembrano intenzionate a tentare immediatamente l’assalto alla massima serie sono Reggina e Monza. Mentre i calabresi, forti del lavoro svolto dal presidente Gallo e dal direttore Sportivo Taibi, sono già riusciti a portare sullo Stretto Jérémy Ménez e Kyle Lafferty, il Monza del presidente Berlusconi sta lavorando alacremente per mettere su un gruppo competitivo anche in ottica futura. Il progetto della compagine brianzola è a dir poco ambizioso e i tifosi sperano che la premiata ditta Berlusconi-Galliani possa riuscire a portare per la prima volta nella sua storia il Monza in Serie A, campionato in cui una Juventus non brillantissima ha vinto quest'anno per la nona volta in nove stagioni, con i bianconeri che secondo le scommesse calcio di Betway, a quota 15.00 non sono però più tra i favoriti per la vittoria della Champions League che andrà in scena ad agosto in Portogallo.

Chi scende dalla Serie A e chi va in Serie C
A una giornata dal termine della stagione di calcio italiano, la Serie B 2020-2021 sta finalmente prendendo forma, con Spal e Brescia che sono le prime retrocesse dalla Serie A. Sia gli emiliani che i lombardi, vuoi per qualche infortunio di troppo, vuoi per carenze strutturali della rosa, non sono riusciti a trovare la continuità di risultati sperata e sono stati costretti a dire addio alla massima serie con grande anticipo. Resta ancora da decidere quale sarà la terza squadra retrocessa e al momento è corsa a due tra Genoa e Lecce. Alla ripresa del campionato i liguri non sono riusciti a esprimere il gioco fatto intravedere tra febbraio e marzo e insieme alle brutte prestazioni sono iniziati ad arrivare anche i risultati negativi. Di contro, il Lecce è una delle squadre più in forma del momento e la squadra di Liverani sarà chiamata a vincere l’ultima gara interna contro il Parma, sperando al contempo in un passaggio a vuoto del Genoa nella partita contro il Verona. In Serie B, invece, l’unica società certa della retrocessione è il Livorno. La squadra di patron Spinelli, con soli 21 punti conquistati non è mai stata realmente in lotta per la salvezza e l’anno prossimo ripartirà dalla terza serie. C’è enorme interesse, invece, nello scoprire quali saranno le altre tre squadre che saluteranno la cadetteria. A una partita dal termine, quella con meno chance di salvezza è sicuramente il Trapani, costretto a vincere con diversi reti di scarto e a sperare in un pareggio tra Cosenza e Juve Stabia. Sia i calabresi che i campani si giocheranno tutto nello scontro diretto che andrà in scena allo Stadio San Vito, con i rossoblu che potranno gestire il vantaggio in classifica di un punto sulle Vespe. Anche in zona playout tutto è ancora aperto, con Perugia, Pescara e Ascoli che saranno costrette a fare risultato per evitare di andarsi a giocare la permanenza in Serie B nella post season. Dopo anni di buio, il Monza torna finalmente in Serie B e non vediamo l’ora di scoprire quali saranno le compagini che faranno compagnia ai brianzoli nel prossimo campionato cadetto.
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Manca una sola giornata al termine del campionato di Serie A e di Serie B 2019-2020, con la serie cadetta del futuro che ha preso quasi del tutto forma. Mentre Genoa e Lecce si giocheranno la permanenza in Serie A TIM, in Serie B la situazione è più incerta e due tra Trapani, Juve Stabia, Cosenza, Perugia, Pescara e Ascoli saranno costrette a dire addio alla categoria.
Monza, Reggio Audace, Vicenza e Reggina sono le nuove arrivate
Quando la

MONZA-LECCE 1-1
Un Monza bello ma sfortunato getta alle ortiche 2 punti importantissimi per il raggiungimento dell’obiettivo della salvezza pareggiando in casa contro un Lecce che, nonostante l’attuale ottimo piazzamento in classifica, dovrebbe alla fine risultare un diretto concorrente. La squadra brianzola, oltre ad aver trovato un portiere avversario in giornata di grazia, non ha approfittato della mezzora in cui è stata in superiorità numerica, sfiorando la rete in tante occasioni per un nonnulla. A pesare sul punteggio, poi, è stato il clamoroso errore del portiere di giornata biancorosso dopo neanche 1’ di gioco: per l’arbitro Marinelli di Tivoli (in 9 match del Monza arbitrati nemmeno 1 vittoria per i brianzoli…) non è stato possibile non concedere il rigore contro la squadra di casa, che ha faticato a opporsi a una formazione salentina in salute e col morale alle stelle dopo i 7 punti rastrellati nelle prime 3 giornate di campionato. Solo dopo il pareggio la squadra guidata da Raffaele Palladino ha saputo costruire diverse occasioni da gol, ma oggi la porta avversaria era stregata.
Davanti a oltre 13mila spettatori, di cui quasi 3mila di fede giallorossa, Palladino, che non ha potuto disporre del portiere titolare Di Gregorio, infortunatosi alla testa durante la rifinitura, e D’Ambrosio, in via di guarigione da una distorsione alla caviglia, nonché di Valentin Carboni, dolorante all’anca, ha proposto rispetto al match perso a Bergamo l’ex di turno Colombo come centravanti al posto di Mota e in porta Sorrentino. Il Lecce guidato dall’ex giocatore biancorosso Roberto D’Aversa era privo dell’infortunato Dermaku.
Pronti, via e Sorrentino sbaglia un appoggio in una fase della famigerata costruzione dal basso: Caldirola non riesce ad anticipare Almqvist che viene atterrato prima di calciare il pallone; sul dischetto va Krstovic che spiazza il portiere biancorosso. La reazione del Monza è debole e solo al 5’ Birindelli calcia fuori da buona posizione. Bisogna aspettare la rete del pareggio, giunta al 25’, per vedere un Monza liberato da paure e indecisioni: Colpani (partita strepitosa la sua) va a segno a conclusione di una bella triangolazione con Colombo. In occasione dell’azione del gol, però, si infortuna al ginocchio Caprari, che viene sostituito da Mota. Nei minuti successivi si assiste a un fuoco di fila di occasioni brianzole: al 27’ una conclusione dalla distanza di Gagliardini passa alta di poco, al 28’ un sinistro di Ciurria lambisce il palo e al 30’ Colombo si mangia un gol a pochi metri dalla porta. Il Lecce torna pericoloso al 43’ con Gendrey che conclude un contropiede con un destro: Sorrentino blocca accartocciandosi. Al 49’ Mota da ottima posizione calcia un debole piatto che Falcone non ha problemi a far suo.
Il secondo tempo inizia con Andrea Carboni in campo per Pablo Marì e Caldirola spostato in mezzo alla difesa. Al 7’ c’è un’ottima opportunità per Colpani che calcia a fil di palo. Al 10’ il Lecce resta in 10 per l’espulsione di Baschirotto, reo di un intervento pericoloso su Colombo. Il Monza però non crea subito occasioni da gol. Poi dal 22’ diventa protagonista Falcone, che prima respinge una botta di Mota, quindi al 30’ salva ancora sul portoghese. In mezzo l’illusione del gol del Monza: Gagliardini effettua un tiro-cross che colpisce l’incrocio dei pali e sul prosieguo dell’azione prima Mota si fa respingere la conclusione da Falcone e poi Andrea Carboni segna in semirovesciata; ma il Var segnala all’arbitro la posizione irregolare dello stesso difensore al momento del tiro di Mota. Palladino sostituisce Birindelli e Colombo rispettivamente con Pedro Pereira e Maric e al 36’ un sinistro dal limite di Gagliardini passa a fil di palo. Al 40' Caldirola, già ammonito per il fallo che ha causato il rigore, atterra Piccoli e si becca il secondo cartellino giallo e dunque anche quello rosso. Per i 9’ di recupero entra anche Kyriakopoulos per Ciurria. Al 49’ Pongracic sfiora l’autorete sul cross dalla destra di Colpani. 1’ dopo Gagliardini schiaccia di testa e la palla rimbalza alta. Al triplice fischio la porta del Lecce viene dichiarata ufficialmente stregata.
In sala stampa Palladino si è mostrato dispiaciuto per il risultato ma soddisfatto della prestazione della sua squadra: “Iniziare la partita subito sotto di un gol rendeva tutto complicato, ma la squadra ha avuto una reazione incredibile, giocando con intelligenza e maturità. Abbiamo disputato una delle nostre migliori partite sotto tutti i punti di vista. Nel secondo tempo avremo fatto 25 tiri in porta senza fare gol, mentre loro avranno tirato solo 2 o 3 volte. Nelle ultime due settimane avremo fatto fare 80-90 tiri in porta a giocatore, ma manca la cattiveria durante le partite. Oggi però gli attaccanti hanno disputato una grande partita di sacrificio su mia richiesta. C’è rammarico per non aver vinto l’incontro: sono 2 punti persi. Comunque abbiamo fatto 4 punti in 4 gare… Sono pochi? L’anno scorso dopo 4 partite il Monza ne aveva 0. Bisogna essere equilibrati nei giudizi: non puntiamo alla qualificazione alle coppe europee ma alla salvezza. Perché ho fatto giocare Sorrentino e non Gori? Lui è un giocatore giovane e forte. Quello che è successo nel primo minuto non è stato un errore suo ma un’incomprensione di squadra. L’esordio di Colombo da titolare? Ha disputato una buona gara, è uno che dà tutto”.
D’Aversa ha cercato di nascondere la sua arrabbiatura per l’arbitraggio: “Nel primo tempo abbiamo fatto meglio del Monza e nel secondo abbiamo giocato con la determinazione di portare a casa il risultato nonostante l’inferiorità numerica patita per mezzora. L’espulsione di Baschirotto? Dal campo ho visto che lui è intervenuto sul pallone. Si tratta di un episodio che ha cambiato la partita. Tra l’altro con lo stesso metro di giudizio andava poco dopo espulso Birindelli, che per me ha fatto un’entrata più cattiva. Comunque sono molto orgoglioso dell’atteggiamento dei ragazzi: andando avanti così raggiungeremo l’obiettivo della salvezza”.
Il Monza tornerà in campo sabato prossimo alle ore 20.45 allo Stadio Olimpico contro la Lazio. Sicuramente mancherà Caldirola che sarà squalificato.
FOTO AC MONZA
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MONZA-LECCE 1-1
Un Monza bello ma sfortunato getta alle ortiche 2 punti importantissimi per il raggiungimento dell’obiettivo della salvezza pareggiando in casa contro un Lecce che, nonostante l’attuale ottimo piazzamento in classifica, dovrebbe alla fine risultare un diretto concorrente. La squadra brianzola, oltre ad aver trovato un portiere avversario in giornata di grazia, non ha approfittato della mezzora in cui è stata in
Concorezzo. Come sempre, in tribuna a godersi il Monza e il sogno della serie A c'era anche Marco Mariani, concorezzese doc, titolare della ditta di pavimentazioni Il Metroquadro. Lui i campi di calcio li ha calcati davvero, e tra i suoi ricordi c'è anche quella partita contro la blasonata Juventus in seire A, quando Mariani, cresciuto nella concorezzese, venne acquistato dal Como. Poi la carriera si è svolta a livello calcistico con Pignataro, Mathi nel Canavese, Vimercatese, Mariano comense e a livello lavorativo in città con la sua attività.
Con i lettori di Concorezzo.org Mariani ha voluto condividere questo testo, per ricordare ai tanti ragazzi di oggi il senso del gioco del "pallone", che forse in passato portava con sè emozioni più vere
Nella foto una storica formazione del Monza con Maurizio Ronco, grande amico e compagno di stadio di Mariani
IL MIO CARO PALLONE (di Marco Mariani)
Noi ragazzini undicenni in quegli indimenticabili e nostalgici anni 60 avevamo pochi giochi con cui divertirsi , tra questi però c’era il gioco più economico e democratico di tutti .
Era una magica sfera di cuoio , in cui tutti noi ragazzini undicenni o giù di lì , come maghi indovini , ci specchiavamo e per magia ed incanto vedevamo materializzarsi i nostri sogni, un magnetismo umano che ci attraeva e ci procurava fantastiche visioni di gioco .
ERA ED E ‘ TUTTORA IL PALLONE
Portavamo i pantaloncini corti e con questi andavamo a scuola , li indossavamo sempre anche in inverno fatto eccezione il giorno della Comunione e Cresima, li erano lunghi e da cerimonia .
Il pomeriggio di tutti i giorni si giocava al pallone (il termine calcio arrivo’ più tardi ) in calzoncini corti , con l’attenzione di non strapparli, c’era un paio di fratelli i Longoni , Vittorio e Giancarlo dai genitori severissimi specialmente il padre che si mettevano in mutande per non rovinarli.
Le scarpe ,quelle erano il vero problema , se le rompevi eri condannato a prendere oltre ai giusti rimproveri anche qualche mano-rovescia , la più dolorosa di tutte le sberle , quindi per evitarle ,il più delle volte si giocava a piedi scalzi che provocavano le inevitabili vesciche .
I luoghi dove praticarlo erano i più disparati , i campi d’erba che ancora c’erano prima di essere ricoperti di cemento come cantava Adriano Celentano nei Ragazzi della via Gluck , oppure il catrame delle strade meno battute , dove quando arrivavano le poche auto in circolazione si gridava “macchinaaaa“ per poi riprendere a giocare, a volte ci davano fastidio pure quelle macchine , i guidatori rallentavano avvertendoci con suoni di clacson coscienti che tra di loro ci potesse essere anche il loro figlio, a volte qualcuno scendeva dalla macchina e tirava pure lui qualche calcio con noi facendoci vedere virtuosismi da grande .
Le porte erano i sassi più grossi che raccoglievano nei boschi limitrofi , i pali dove stavano quelli piu scarsi
a volte anche alternandoci in interminabili minuti erano fatti dalle cartelle dei libri del doposcuola ,si giocava finché il buio spegneva la luce del giorno .
Il pallone era di cuoio quando doveva rotolare sull’erba , aveva la valvola dove si introduceva la siringa della pompa che serviva per gonfiare la bicicletta, successivamente la si andava a riempire d’aria con l’attenzione di non farlo scoppiare , una volta successe e fu sgomento incredulità e tristezza pura.
Era rilegato dove stava la valvola con una stringa che quando ti capitava di colpirlo di testa , ti procurava dolore lasciandoti il segno per qualche minuto.
Era invece di gomma quando si giocava sulla terra battuta o sul catrame , chi lo possedeva lo portava al campo sottobraccio , a volte ne arrivavano anche due col pallone , per noi era il pallone di scorta , scegliere quello con cui giocare era un rito , lo si passava di mano in mano infine si sceglieva quello più gonfio che sarebbe rimbalzato meglio.
Noi ansiosi come lo vedavamo arrivare gli gridavamo “tiraaaa” lui un po’ geloso ma allo stesso tempo era contento di darci felicità , con un calcio la lanciava in alto il più possibile era il simbolo oltre che del fischio iniziale , della “manna caduta dal cielo “, appena toccava terra era adrenalina pura il corrergli dietro era contentezza ,era tutto per noi.
Dicevo era il gioco più democratico , perché a volte si faceva la colletta per comperarlo quando sempre giocando con quello di gomma veniva trafitto dalle punte della cancellata di ferro che era la porta , si bucava , non ci si poteva fermare , si raccoglievano gli spiccioli e una volta raggiunto la cifra necessaria ,uno si prendeva l’incarico di andare nella cartoleria più vicina , “ LA LAURA “ ad acquistarlo.
Quell’attesa era come l’intervallo tra i due tempi , si andava a bere alla fontanella , si rifaceva il nodo alla stringa della scarpa e poi via di nuovo a riprendere il gioco appena arrivava quel pallone a scacchi in bianco e nero rinchiuso in una reticella di plastica .
Giocando all’Oratorio per noi che arrivavamo dalla periferia del Malcantone fu un salto di qualità perché si facevano i tornei negli oratori-estivi dei mesi di luglio e Agosto , un Prete il don Sandro e poi il don Cesare ci sapevano fare per intrattenerci , si erano inventato questi campionati andata e ritorno bellissimi, alle formazioni veniva dato un nome di squadre mai sentite , quelli che mi colpirono di più erano il Real Madrid , ll Botafogo , il Liverpool , il Manchester United ed il Santos , erano gli anni di Pelé ed il Brasile per noi rappresentava il mito del calcio , ne sentivamo parlare da quelli più grandi , che il Brasile aveva vinto il campionato del mondo , che Pelé era un grande campione , per noi era tutto , lui era il mito da emulare.
Le figurine Panini vennero più tardi , li c’è ne sarebbe da raccontare , gli album erano difficili da completare , ve ne erano alcune di queste figurine ,introvabili come il portiere dell’Atalanta “Pizzaballa “ lui era un fantasma , pensavamo che non fosse neppure stampato .
Invece esisteva e chi lo aveva trovato non te lo faceva neanche vedere per la paura di danneggiare la figurina , andavi a casa sua a vederlo se te lo permetteva, così tu testimoniavi agli altri del suo possesso e lui diventava “ quello che lo aveva “ , tra gli amici diventava oltre che il più fortunato anche il più rispettato.
Per completarlo quell’album che si gonfiava ad ogni incollatura si scambiavano le figurine doppie , una volta terminato era il triplo di volume di quando avevamo iniziato la raccolta .
Il calcio d’angolo era il “Corner” il fallo di mano era “Ens” termini inglesi mai sentiti prima d’ora che ne testimoniavano la provenienza anglo-sassone , anche se pare questo gioco debba l’origine ad un gioco molto simile all’attuale calcio, del rinascimento fiorentino.
Quando finiva la partita ci guardavamo le ferite che ci eravamo procurato, il più delle volte erano semplici abrasioni da asfalto , l’infermeria dell’ oratorio aveva un reparto medicinali con acqua ossigenata ,alcool e cerotti a volontà , prima di rincasare ci medicava il prete stesso se la gravità era maggiore.
Quei pochi che non giocavano erano considerati traditori o paurosi disertori di pallonate guerre.
Chi tirava di punta era segnato come “broccò”.
Chi era bravo a pallone era il più rispettato del gruppo , se poi erano due quelli più bravi ,diventavano i capitani che facevano le formazioni , scegliendo per ruolo ed immaginando di costruire la squadra più forte per vincere.
Poi la sera nel mio letto mi portavo il pallone come compagnia , me lo coricavo sotto le coperte a dormire con me come le femmine facevano con le bambole .
Era l’innocente e stravagante e inconsapevole omaggio di un allora giovane ed in erba giocatore di calcio che ero io , l’omaggio più bello che potevo ricevere, la testimonianza ludica del gioco più bello del mondo , il gioco del Pallone.
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Concorezzo. Come sempre, in tribuna a godersi il Monza e il sogno della serie A c'era anche Marco Mariani, concorezzese doc, titolare della ditta di pavimentazioni Il Metroquadro. Lui i campi di calcio li ha calcati davvero, e tra i suoi ricordi c'è anche quella partita contro la blasonata Juventus in seire A, quando Mariani, cresciuto nella concorezzese, venne acquistato dal Como. Poi la carriera si è svolta a livello calcistico con

Ilprimo turno infrasettimanale del campionato sarà durissimo per il Monza, che dopo aver inanellato tre sconfitte nelle prime tre giornate dovrà vedersela con la Roma allo stadio Olimpico. Domani alle ore 20.45 la squadra allenata da Giovanni Stroppa dovrà cercare di compiere l’impresa di fare almeno un punto contro la formazione guidata da Josè Mourinho che ambisce come minimo al quarto posto che vale la qualificazione alla Champions League. Anche in caso di probabile sconfitta è difficile che il tecnico di Mulazzano venga esonerato dato che già lunedì prossimo i biancorossi ospiteranno l’Atalanta e successivamente si recheranno a Lecce, appuntamenti più abbordabili per muovere finalmente la classifica.
In sala stampa Stroppa ha portato buone notizie dall’infermeria: sono stati recuperati Marlon e Mota,mentrePablo Mari, D'Alessandro e Andrea Ranocchiaresteranno ancora fuori data la maggiore serietà dei loro infortuni. “Abbiamorecuperato qualche ragazzo – ha dichiarato – Ma c'è poco tempo per lavorare. La squadra deve continuare a farlo partendo da quanto fatto nei primi tempi col Torino e l’Udinese, limando gli errori banali, quindi non perdendo la palla e cercando di ‘far male’ quando si arriva davanti al portiere. Al momento le tre sconfitte non pesano psicologicamente. Sappiamo che stiamo costruendoci un'identità. Certo se facessimo qualche punto in più avremmo la mente più sgombra… Sappiamo la forza della squadra che affronteremo domani: la coralità, il gioco, le individualità, la ‘gamba’. La Roma ha tutte le caratteristiche delle grandi squadre: capacità tecniche e ‘motore’ superiore a quello della media della categoria. È un ostacolo duro, ma è comunque una partita che ci può dare la possibilità di muovere la classifica. Non so se Mourinho farà turn-over, ma la Roma è abituata a giocare due volte la settimana e sarà comunque competitiva. Noi ci siamo preparati ad affrontarli. Mourinho? È bellissimo vederlo in Italia; direi che è strano vederlo nel nostro campionato. Sta facendo cose straordinarie: solo lui poteva essere capace di portare equilibrio in quella squadra l’anno scorso. Se mi sarebbe piaciuto allenare Dybala? I giocatori forti sarebbe bello allenarli sempre. Chi giocherà in porta tra Di Gregorio e Cragno? Se cambierò il portiere titolare lo vedrete sul campo. Cosa mi aspetto in questi ultimi quattro giorni di mercato? Vorrei la rosa completata, anche perché paghiamo lo scotto dei nuovi che sono arrivati non in condizione. Comunque a questa squadra basterebbe qualche aggiustamento”.
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Il primo turno infrasettimanale del campionato sarà durissimo per il Monza, che dopo aver inanellato tre sconfitte nelle prime tre giornate dovrà vedersela con la Roma allo stadio Olimpico. Domani alle ore 20.45 la squadra allenata da Giovanni Stroppa dovrà cercare di compiere l’impresa di fare almeno un punto contro la formazione guidata da Josè Mourinho che ambisce come minimo al quarto posto che vale la qualificazione alla Champions Le

Il Monza torna a giocare all’U-Power Stadium e lo fa contro la co-capolista Atalanta (con la Roma) che in classifica ha già 10 punti più dei biancorossi dopo sole 4 giornate. Domani alle ore 18.30 la squadra allenata da Giovanni Stroppa dovrà cercare di muovere la classifica contro la formazione guidata da Gian Piero Gasperini, quest’anno rimasta senza coppe europee da disputare, ma con un organico all’altezza di una qualificazione alla Champions League. Col mercato chiuso la dirigenza brianzola si aspetta, se non punti, quantomeno una prestazione maiuscola, ben al di sopra di quelle fatte nelle prime quattro gare. Altrimenti la panchina del tecnico di Mulazzano potrebbe traballare.
In sala stampa Stroppa ha portatonovità dall’infermeria: “È stato recuperatoPablo Mari,mentre aD'Alessandro e Andrea Ranocchiasi è aggiunto Carboni. Con la fine del mercato estivo, l’1 settembre, si è completata la squadra: non c’è bisogno di prendere qualcuno tra gli svincolati. Mi dispiace non aver avuto subito adisposizione tutta la squadra,soprattutto in ruoli determinanti. Da due giorni ho quasi tutti a disposizione e mi sto divertendo. Sono sicuro che domani faremo una grandissimapartita.Se rifarei tutto quello che ho fatto? Certamente. Tra giocatori infortunati e ruoli scoperti finora ho dovuto rincorrere le emergenze. Ma sotto l’aspetto del lavoro sono soddisfatto perché la squadra cresce sempre. Le responsabilità delle prestazioni e dei risultati sono soltanto colpa mia. Però non ho visto finora problemi tattici o di modulo. L’Atalanta? Sta cambiando fisionomia negli interpreti. Ha qualche arma in più come conclusioni da fuori area. E davanti, anche se domani non sarà disponibile Zapata, ci sono giocatori importantissimi. È una società che negli ultimi anni ha attinto molto dal settore giovanile: anche il Monza vuole farlo, ma ci vorrà tempo. Adesso bisogna innanzitutto mantenere la categoria. La Serie A non è semplice. Ci sono partite in cui per compensare la differenza di valore tecnico bisogna mettere qualcosa in più a livello caratteriale”.
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Il Monza torna a giocare all’U-Power Stadium e lo fa contro la co-capolista Atalanta (con la Roma) che in classifica ha già 10 punti più dei biancorossi dopo sole 4 giornate. Domani alle ore 18.30 la squadra allenata da Giovanni Stroppa dovrà cercare di muovere la classifica contro la formazione guidata da Gian Piero Gasperini, quest’anno rimasta senza coppe europee da disputare, ma con un organico all’altezza di una qualificazione all

MONZA-L.R. VICENZA 4-0
Forse ci siamo: il Monza ha inanellato due partite di fila con la giusta mentalità e la giusta concentrazione e sono arrivate due vittorie importantissime contro squadre venete. Dopo il 2-1 conquistato a Cittadella col gol della vittoria giunto in 9 contro 11 i brianzoli si sono ripetuti all’U-Power Stadium contro il Vicenza, rifilando un roboante 4-0. Non è ancora il miglior Monza ma potrebbe essere sufficiente per conquistare uno dei primi due posti che regalano la Serie A senza passare dai play-off. Non è il miglior Monza perché il miglior Monza, in vantaggio per 1-0 e in 11 contro 10, non avrebbe impiegato 48’ per chiudere la contesa. E invece anche oggi si è dovuto soffrire fino alla cosiddetta “zona Cesarini”, che a Monza dopo l’ennesimo gol del subentrante “fante” siglato a Cittadella è ormai soprannominata “zona Ciurria”. La vittoria di oggi non è stata semplice anche perché il Vicenza ultimamente “vende cara la sua pelle”: negli ultimi 7 incontri aveva racimolato ben 10 punti, un ritmo da salvezza. I berici sono guidati da Cristian Brocchi, tecnico del Monza dell’ultima promozione in Serie B, giubilato la scorsa estate dopo la mancata promozione in A con una squadra più forte di quella allenata quest’anno da Giovanni Stroppa e con avversarie più deboli di quelle del Monza di quest’anno.
Entrambi i tecnici oggi lamentavano assenze importanti: Stroppa non ha potuto disporre degli squalificati Carlos Augusto e Donati, degli infortunati Favilli, Marrone e Pirola nonché di Sommariva, assente per motivi familiari; in difesa al posto dei due squalificati sono stati schierati Paletta e Caldirola mentre Ciurria si è guadagnato la maglia da titolare che era di Barberis; a Brocchi mancavano gli squalificati Diaw e Meggiorini e gli infortunati Contini e Ranocchia; da segnalare che in difesa ha sacrificato l’ex dei brianzoli Bruscagin per l’ex Nazionale Maggio, tornato a giocare dopo 8 mesi.
Davanti a 3524 spettatori, tra cui ancora il “patron” del club di casa Silvio Berlusconi, alla quinta presenza consecutiva, il match si è incanalato subito bene per il Monza, perché dopo il tiro del vicentino Cavion dalla distanza finito a lato di poco è arrivato il gol del vantaggio: era il 9’ quando su un corner battuto da Mazzitelli si è avventato Sampirisi che ha beffato il difensore Brosco insaccando da un metro. Poi è iniziata la sagra delle occasioni sprecate. Al 12’ e al 28’ prima Gytkjaer e quindi Mota si sono fatti respingere le rispettive conclusioni da ottime posizioni dalla retroguardia ospite. Al 31’ una stupenda azione personale di Valoti è finita con un tiro-cross deviato con la punta delle dita dal portiere Grandi. Al 40’ la gara ha preso una decisa direzione a favore del Monza grazie all’espulsione di De Maio suggerita dal Var all’arbitro Minelli che invece aveva sanzionato, errando, col solo cartellino giallo il fallo del difensore vicentino ai danni di Gytkjaer al limite dell’area col il danese che sarebbe stato a tu per tu col portiere avversario.
Alla ripesa delle ostilità i brianzoli sono scesi in campo con Barberis al posto di Mazzitelli. Dopo neanche 1’ Gytkjaer ha sparato alto da buona posizione. Al 5’ Grandi ha bloccato un colpo di testa di Mota centrale. Quest’ultimo è stato quindi sostituito assieme a Caldirola per far entrare Mancuso e Antov. Proprio Mancuso 3’ dopo si è fatto respingere a sua volta una conclusione da Grandi. Dopo altri 2’ è stato il palo a dire di no a Gytkjaer e sulla respinta Ciurria ha calciato alto di poco. Il momento di difficoltà degli ospiti ha fatto saltare i nervi al loro direttore sportivo Federico Balzaretti (ex compagno di Nazionale di Maggio), espulso dall’arbitro per proteste su segnalazione del quarto uomo. Le occasioni hanno continuato a fioccare: Valoti e due volte Mancuso sono andati vicini al gol e dall’altra parte Brosco ha provato a impensierire Di Gregorio con un colpo di testa. Finalmente al 39’ è arrivato il raddoppio: sul cross di Ciurria dal fondo è arrivato per primo Barberis, ma Grandi non ha trattenuto la sfera e lo stesso Barberis l’ha toccata di nuovo mettendola nel sacco. Nel finale Bettella ha giocato al posto di Caldirola mentre il Vicenza è crollato mentalmente: il tris del Monza è stata una clamorosa autorete di testa in tuffo di Pasini, entrato da 5’, il poker un destro a giro di Mancuso servito in azione di contropiede da Ciurria.
In sala stampa Stroppa è apparso soddisfatto ma teso: “Il Monza ha disputato una partita super, che si presentava difficile: i ragazzi sono stati bravi a sbloccarla. Non meritavamo di vincere solo 1-0. Oggi abbiamo sbagliato qualche volta nel primo tempo le scelte negli ultimi 10 metri. Sono molto contento per il gol di Mancuso, anche perché di solito quando si sblocca non si ferma più… E sono contento anche per Antov pensando alle difficoltà che aveva avuto nel girone di andata. Questo è un campionato davvero difficile, molto impegnativo. Non dobbiamo assolutamente mollare”.
Sampirisi si sta rivelando un giocatore importante anche per la versatiilità... “Quando la società mi ha ingaggiato – ha commentato il capitano di giornata - sapeva quali erano le mie caratteristiche. Dedico il gol alla mia famiglia. Le prossime partite saranno fondamentali: non dobbiamo ripetere i brutti risultati ottenuti contro le ‘piccole’ l’anno scorso di questi tempi”.
Brocchi ha cominciato come ai tempi di Monza, cioè accampando scuse (e dimenticandosi che anche i brianzoli avevano molti assenti): “Ho il rimpianto di non essere venuto a giocare la partita con tutti gli interpreti. Poi ho il rammarico di averla persa 4-0 nonostante quello che abbiamo fatto. Abbiamo interpretato bene la partita, mettendo la giusta fatica, ma con questo Monza era già difficile giocare in 11 contro 11, figuriamoci in 10 contro 11. Il Monza era forte l’anno scorso e quest’anno è ancora più forte… - ha commentato per sminuire il lavoro fatto da Stroppa rispetto al suo 5° posto della scorsa stagione - Il gol del 2-0 ha spento tutto. L’espulsione ha pesato dal punto di vista numerico e caratteriale”.
Se a Vicenza si piange a Monza non c’è tempo di ridere perché martedì prossimo alle ore 20.30 si gioca già ad Alessandria per l’ennesimo turno infrasettimanale. Poi sabato alle 14 ci sarà ospite all’U-Power Stadium il Crotone.
FOTO BUZZI
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MONZA-L.R. VICENZA 4-0
Forse ci siamo: il Monza ha inanellato due partite di fila con la giusta mentalità e la giusta concentrazione e sono arrivate due vittorie importantissime contro squadre venete. Dopo il 2-1 conquistato a Cittadella col gol della vittoria giunto in 9 contro 11 i brianzoli si sono ripetuti all’U-Power Stadium contro il Vicenza, rifilando un roboante 4-0. Non è ancora il miglior Monza ma potrebbe essere