
MONZA-LAZIO 0-2
Non ce l’ha fatta il Monza a superare indenne l’ostacolo Lazio alla ripresa del campionato di Serie A dopo la sosta. All’U-Power Stadium, nella centesima gara ufficiale dell’era Fininvest, coincidente con la gara del record di spettatori in una partita del Monza a Monza (14539), la formazione biancorossa ha patito la mancanza di due dei tre difensori titolari (Izzo squalificato e Caldirola infortunato) nonché del capitano Pessina, reduce dalla partita della Nazionale contro Malta, anche lui appiedato dal Giudice Sportivo. Lasciare tre giocatori di questo calibro alla seconda in classifica (terza sul campo considerando la penalizzazione di 15 punti inflitta alla Juventus) non poteva che mettere in difficoltà i meccanismi della retroguardia allenata da Raffaele Palladino, oltre che far scendere il livello di qualità nella zona centrale del campo. Tuttavia, aldilà delle assenze e della forza della Lazio, è piaciuto poco il fatto che la squadra abbia approcciato malissimo il secondo tempo, non combinando pressoché nulla in area avversaria.
Palladino ha proposto la stessa formazione che aveva pareggiato 15 giorni fa con la Cremonese fatta eccezione per i tre assenti, Izzo, Caldirola e Pessina, sostituiti rispettivamente da Marlon, Donati e Rovella. L’allenatore della Lazio, Maurizio Sarri, non ha potuto contare sullo squalificato Marušić.
Il Monza inizia guardingo, ma al 5’ ha una grande occasione con Sensi che però serve troppo in profondità Caprari. Invece la Lazio alla prima occasione segna ma è un regalo della retroguardia brianzola: al 13’ Zaccagni crossa dalla sinistra rasoterra in mezzo a un nugolo di difendenti biancorossi che invece di spazzare stanno a guardarsi permettendo a Pedro di inserirsi e calciare al volo di sinistro insaccando un allibito Di Gregorio, alla sua centesima presenza in partite ufficiali col Monza. Monza che accusa il colpo e 3’ dopo Di Gregorio respinge in corner una conclusione di Zaccagni. La reazione arriva al 18’: Ciurria crossa dalla destra e Sensi di testa manda la sfera a scheggiare il palo. Al 23’ una conclusione del laziale Luis Alberto da 20 metri sfila a lato di poco. Al 33’ la squadra di Palladino spreca un’altra grossa occasione: dalla destra arriva ancora un altro cross di Ciurria e stavolta è Petagna a colpire di testa costringendo Provedel a un intervento straordinario d’istinto. 3’ dopo un’azione personale di Rovella si conclude con un sinistraccio. Chiude il primo tempo Luis Alberto mandando dal limite fuori di poco.
Il secondo tempo si apre malissimo per il Monza, che prima si becca 4 ammonizioni in 9’ (tra l’altro Caprari era diffidato e dunque salterà la prossima partita) e poi subisce la rete del definitivo k.o.: è l’11’ quando Milinković-Savić insacca con una pennellata su calcio di punizione diventando il primatista unico di gol segnati da uno straniero nella storia della Lazio. La reazione del Monza arriva 2’ dopo con un destro di Machin da 25 metri bloccato da Provedel. Poi non si annota più nulla fino ai minuti finali, cioè fino a quando la Lazio decide di tirare i remi in barca. I vari innesti dalla panchina permettono alla squadra biancorossa di ritrovare freschezza, ma solo al 45’ il pubblico trattiene il fiato quando, dopo la respinta di Provedel su una botta da 30 metri di Colpani, sulla palla arriva Gytkjaer che però spara alle stelle. 2’ dopo lo imita il compagno di squadra Mota con un destro dal limite. L’ultima emozione la regala comunque la Lazio quando al 49’ Zaccagni con una violenta conclusione in diagonale costringe Di Gregorio a una difficoltosa respinta.
In sala stampa Sarri ha elogiato il Monza: “Avevo chiesto alla squadra una prova di maturità, facendo tesoro degli errori del passato, quando contro diverse formazioni di medio-bassa classifica non avevamo fatto risultato. Oggi c’è stata e contro un avversario difficile, che ha qualità di palleggio. Contro il Monza senza spirito di sacrificio non vai da nessuna parte. La mia squadra l’ha avuto per 80’, non nel finale. Cataldi in particolare ha fatto un lavoro disumano e infatti alla fine è andato in riserva”.
Palladino si è dichiarato comunque soddisfatto: “Abbiamo fatto un’ottima prestazione. Sapevamo di incontrare una squadra con un’ottima difesa e grandi individualità, allenata da un maestro di calcio. Abbiamo il rammarico di aver preso un gol rocambolesco. Poi il 2-0 ci ha tagliato le gambe. Però siamo rimasti in partita, provandoci nel finale alzando il baricentro. I cambi dovevano dare qualcosa in più: di solito lo danno, ma stavolta non è stato così. Questa partita, come quella di andata, ci farà crescere tanto”.
È stata la prima vittoria in campionato nella storia della Lazio a Monza: gli 8 precedenti, tutti in Serie B, avevano visto 4 volte il successo del Monza e 4 volte il pareggio.
Il Monza tornerà in campo sabato prossimo alle ore 12.30 in casa dell’Udinese.
FOTO AC MONZA
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MONZA-LAZIO 0-2
Non ce l’ha fatta il Monza a superare indenne l’ostacolo Lazio alla ripresa del campionato di Serie A dopo la sosta. All’U-Power Stadium, nella centesima gara ufficiale dell’era Fininvest, coincidente con la gara del record di spettatori in una partita del Monza a Monza (14539), la formazione biancorossa ha patito la mancanza di due dei tre difensori titolari (Izzo squalificato e Caldirola infortunato) nonch

Il miracolo non c’è stato: non solo la Salernitana è andata a vincere, com’era scontato, in casa del già retrocesso Pescara, ma il Monza è inciampato in una sconfitta interna, ad opera del Brescia, dopo 4 successi consecutivi. La promozione diretta in Serie A è così ufficialmente svanita; in realtà era già sfumata dopo il pareggio casalingo col Pescara, che seguiva la batosta interna col Venezia e il pari a Chiavari. Poi era venuta pure la sconfitta di Ascoli Piceno, ma alla luce del risultato di oggi era già stata ininfluente. Il periodo pasquale era stato deleterio per il gruppo allenato da Cristian Brocchi, che nonostante la débâcle di oggi sta dando continui segni di miglioramento sul piano del gioco. Il risultato non deve ingannare: il biancorosso Frattesi ha centrato due traverse e fino all’espulsione di Bellusci era il Monza che avrebbe meritato la vittoria ai punti.
Quindi a salire in Serie A oggi è stata la Salernitana, che accompagna l’Empoli. Il club campano, però, dovrà cambiare “padrone” entro 30 giorni pena l’esclusione dal campionato, dato che la proprietà è praticamente la stessa della Lazio. In coda il Cosenza si è aggiunto alle già retrocesse Virtus Entella, Pescara e Reggiana. Il Monza ha chiuso la sua prima Serie B dopo 19 anni di terza e quarta serie al terzo posto e pertanto disputerà i play-off da favorita. Gli altri 5 team che si giocheranno l’ultimo posto disponibile in “paradiso” sono, nell’ordine, Lecce, Venezia, Cittadella, Chievoverona e proprio il Brescia, che con le ultime 4 gare, tutte vinte, ha spodestato la S.P.A.L. grazie alla classifica avulsa. Nella gara secca del turno preliminare, in programma giovedì prossimo, il Venezia ospiterà il Chievoverona e il Cittadella il Brescia. La vincente del match in laguna affronterà nella doppia semifinale il Lecce, mentre dallo stadio “Tombolato” della cittadina padovana uscirà il nome della sfidante del Monza. I biancorossi giocheranno in trasferta alle ore 18.30 di lunedì prossimo, mentre il ritorno all’U-Power Stadium si disputerà 3 giorni dopo alle 20.45.
Anche oggi Brocchi, “ex” della contesa come pure Balotelli, ha confermato il sistema 3-5-2 inserendo, rispetto al match vinto a Cosenza 3 giorni prima, Bettella per l’infortunato Paletta, in tribuna assieme all’altro infortunato Lamanna. Il suo omologo del Brescia, lo spagnolo Josep Clotet, ha avuto tutto l’organico a disposizione.
Si parte con un colpo di testa alto del biancorosso Mota, imitato poco dopo dalla “rondinella” Donnarumma. Al 14’, su cross dalla sinistra di Carlos Augusto, lo sfortunato Frattesi colpisce di testa mandando la palla sulla traversa. 5’ dopo anche Pirola ci tenta di zucca ma la sfera passa alta. Poi ci provano ancora Frattesi e Colpani a sorprendere il portiere ospite Joronen, ma in entrambi i casi il numero 1 bresciano blocca a terra.
L’avvio di secondo tempo è di marca biancazzurra, con Van de Looi che mette di testa nell’area piccola un pallone che semina il panico nella difesa monzese. All’11’ il biancorosso Sampirisi da buona posizione calcia male. 4’ dopo un sinistro dalla distanza di Pirola è parato in due tempi da Joronen. Sul cambio di fronte la partita svolta: Bellusci, già ammonito, atterra al limite dell’area brianzola Donnarumma e si becca il secondo cartellino giallo e quindi quello rosso. Brocchi passa al 4-3-2 e Frattesi da lontano costringe alla deviazione in corner Joronen. D’Errico e Diaw sostituiscono Colpani e Gytkjaer e poco dopo la Salernitana va in vantaggio a Pescara: un’altra mazzata sul morale della truppa biancorossa, che 1’ dopo subisce anche la rete dello 0-1 con una botta da fuori di Jagiello deviata involontariamente da Ayè spiazzando Di Gregorio. Siccome la giornata è proprio “no”, 1’ dopo Frattesi colpisce nuovamente la traversa ma stavolta con una conclusione di piede. Al 28’ ci prova D’Errico da posizione defilata: Joronen para agevolmente. Brocchi getta nella mischia D’Alessandro e Balotelli per Mota e Carlos Augusto e proprio i due nuovi entrati confezionano l’ultimo serio pericolo per la porta delle “rondinelle”: il cross del primo è sfruttato dal secondo di testa, ma la sfera passa sopra la traversa. Al 34’, invece, è il Brescia a raddoppiare con Mangraviti che approfitta della porta lasciata sguarnita da Di Gregorio, per un'uscita di pugno, per insaccare con prontezza. Entra in campo anche Ricci per un nervoso Frattesi, ma ormai è inutile lottare quando la Salernitana nel frattempo ha portato a 3 il conto delle sue reti a Pescara.
A fine partita l’amministratore delegato del club Adriano Galliani ha ringraziato la squadra anche a nome del “patron” Silvio Berlusconi per il terzo posto ottenuto al termine della regular season. Ora, però, i dirigenti si aspettano la conferma di quella posizione anche al termine dei play-off altrimenti la stagione sarà considerata fallimentare. In sala stampa Brocchi è parso sereno: “Oggi non è girata bene, è stata una partita sfortunata. L’abbiamo giocata bene e meritavamo di andare in vantaggio. L’espulsione ha condizionato il resto della gara. Comunque abbiamo disputato un’ottima stagione: la Serie B è un campionato difficile e noi abbiamo vissuto tanti momenti belli. Il terzo posto è un ottimo risultato: con la testa giusta e la positività giusta affronteremo i play-off e lo faremo da una posizione di vantaggio”.
FOTO BUZZI
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Il miracolo non c’è stato: non solo la Salernitana è andata a vincere, com’era scontato, in casa del già retrocesso Pescara, ma il Monza è inciampato in una sconfitta interna, ad opera del Brescia, dopo 4 successi consecutivi. La promozione diretta in Serie A è così ufficialmente svanita; in realtà era già sfumata dopo il pareggio casalingo col Pescara, che seguiva la batosta interna col Venezia e il pari a Chiavari. Poi era ven

MONZA-SASSUOLO 1-1
Si sperava nei 3 punti per il Monza al termine del match di oggi all’U-Power Stadium contro il Sassuolo, ma il pareggio finale risulta sostanzialmente giusto per il gioco mostrato e le occasioni avute da entrambe le squadre. Più che 1-1, però, ci sarebbe stato un 3-3 perché le difese hanno ballato non poco. Il Monza ha cominciato un po’ a ritmo ridotto e il Sassuolo ne ha approfittato per andare in vantaggio e amministrare. Nella ripresa i 10200 spettatori hanno assistito a una “corrida”, dove fortunatamente il “toro” era il pallone e non gli avversari. La “sagra dei gol mangiati” alla fine non ha premiato nessuno ma ha accontentato tutti: il Monza ha allungato a 5 la striscia positiva, il Sassuolo ha interrotto a 4 la sequenza di sconfitte consecutive.
Per l’ultima gara del girone di andata, chiuso ottimamente a 22 punti, l’allenatore dei biancorossi Raffaele Palladino ha dovuto fare a meno dei centrocampisti Donati e Ranocchia, entrambi infortunati. In difesa Marlon è stato preferito a Pablo Marì. L’allenatore del Sassuolo, Alessio Dionisi, non ha potuto disporre del portiere Consigli e del centravanti Pinamonti.
La prima occasione è del Monza al 9’: un colpo di tacco di Ciurria libera Caprari che a pochi passi dalla linea di porta scarica un destro respinto da Erlic. È però il Sassuolo ad andare in gol alla prima opportunità: è il 13’ quando Traorè batte un corner che attraversa mezza area piccola prima che il pallone venga cacciato dentro da Ferrari. Il Monza prosegue nel suo gioco che però è più rallentato rispetto alle ultime volte: troppi doppi e tripli tocchi di palla a scapito delle giocate di prima. Al 41’ viene graziato: il contropiede di Berardi viene concluso da Laurentiè con un destro al volo che si stampa sulla traversa. I biancorossi rispondono 2’ dopo con Ciurria che dalla destra crossa per Carlos Augusto: il brasiliano si aggiusta la palla ma poi spara il suo sinistro in curva. Anche al 44’ il Monza ha una ghiotta opportunità ma Pessina da ottima posizione calcia debolmente.
Di ritorno dal tè caldo la formazione brianzola si presenta in campo con Pablo Marì, Colpani e Mota al posto di Marlon, Birindelli e Petagna. Il triplo cambio dà i suoi frutti perché al 14’ un destro a giro di Caprari bacia il palo opposto e si insacca. Il Sassuolo, che fino a quel momento era stato quasi in balìa del Monza, reagisce come se fosse passato in svantaggio e al 24’ un destro rasoterra di Laurentiè passa a fil di palo. Palladino inserisce Gytkjaer per Caldirola passando alla difesa a quattro, ma così si espone a violente folate offensive della compagine emiliana. Al 28’ il Sassuolo getta alle ortiche un altro contropiede: Toljan serve un “cioccolatino” per Berardi che sbaglia il tocco finale praticamente a porta vuota. 1’ dopo Pegolo blocca un debole destro di Caprari. Al 31’ è Ciurria a regalare a Gytkjaer un pallone che era solo da mettere nel sacco ma il “vichingo” lo consegna dolcemente al portiere ospite. Palladino getta nelle mischia pure Valoti per Caprari, ma è il Sassuolo a mangiarsi un altro gol già fatto ancora con Berardi che calcia nuovamente a lato a tu per tu con Di Gregorio. Infine nel recupero è il Monza a recriminare per un contatto di Tressoldi su Ciurria in area neroverde che l’arbitro non ritiene falloso.
In sala stampa Palladino si è mostrato comunque soddisfatto: “Oggi c’è stato un bel mix di emozioni. Abbiamo approcciato bene la partita, ma dopo il gol ci siamo impauriti, rallentando il gioco. Con i cambi abbiamo alzato il livello e poi abbiamo provato a vincerla fino alla fine, rischiando anche di perderla. Comunque è un punto d’oro. Il presunto rigore? Non l’ho rivisto ma, se c’era, pazienza, perché anche gli arbitri possono sbagliare. Caprari? Ha svoltato. Come già detto, è il nostro acquisto di gennaio. Ciurria? Non dovrebbe più sorprendervi. Lui può giocare ovunque. Sa giocare a calcio ed è intelligente. Il cambio di Caldirola con Gytkajer? Anche in panchina mi hanno detto che ero pazzo, ma ho voluto rischiare perché volevo vincere. Il bilancio del girone di andata? Abbiamo fatto un ottimo percorso, chiudendolo con risultati positivi. Siamo in continua crescita, dobbiamo continuare così. Il girone di ritorno sarà più complicato perché le squadre ti studiano e con il mercato le avversarie si rinforzano”.
Dionisi è soddisfatto della prestazione, ma non del punteggio: “Il risultato è positivo, la prestazione positiva, ma alla fine siamo rammaricati, perché abbiamo avuto occasioni più importanti del Monza e non le abbiamo sfruttate. Non posso dire nulla a Berardi perché ha fatto il massimo dal punto di vista dell’impegno nelle condizioni in cui è, dato che non è al massimo. Quando tornerà al 100% i due gol falliti di oggi diventeranno due gol segnati”.
Il Monza riprenderà il campionato domenica prossima all'Allianz Stadium di Torino, dove alle ore 15 affronterà la Juventus 10 giorni dopo averla incontrata per la Coppa Italia.
FOTO AC MONZA
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MONZA-SASSUOLO 1-1
Si sperava nei 3 punti per il Monza al termine del match di oggi all’U-Power Stadium contro il Sassuolo, ma il pareggio finale risulta sostanzialmente giusto per il gioco mostrato e le occasioni avute da entrambe le squadre. Più che 1-1, però, ci sarebbe stato un 3-3 perché le difese hanno ballato non poco. Il Monza ha cominciato un po’ a ritmo ridotto e il Sassuolo ne ha approfittato per andare in vantagg

LECCE-MONZA1-1
Il Monza conquista il primo punto della sua storia in Serie A ma perde l’occasione di portare a casa da Lecce l’intera posta in palio. L’1-1 maturato allo Stadio Via del Mare non soddisfa nessuno, a parte l’allenatore biancorossoGiovanni Stroppa.In vantaggio (immeritatamente) per 1-0 la compagine brianzola non è stata in grado di difenderlo, calando vistosamente (come al solito) l’intensità di gioco nella ripresa. Alla fine ha salvato il pareggio Di Gregorio e non è un buon segnale aver sofferto così tanto contro il Lecce che è diretta concorrente nella lotta per la salvezza.
Contro igiallorossi pugliesi Stroppa ha dovuto fare a meno degli infortunati D’Alessandro, Andrea Ranocchiae Petagna, il primo, unico titolare, rimpiazzato nell’“undici” daIzzo con l’avanzamento sulla fascia di Carlos Augusto. Il tecnico dei salentini Marco Baroni lamentava invece l’mportante assenza di Strefezza.
Il match si è giocato davanti a oltre 23mila spettatori con un clima assolutamente estivo. Nonostante il gran caldo le due squadre hanno iniziato subito a pressare gli avversari e soprattutto a centrocampo si è lottato su ogni pallone.
Dopo un quarto d’ora siregistrano due fiammate del Lecce: un colpodi testa diBaschirottoe un tiro-crossdi Banda escono fuori diun soffio. Al27’DiFrancesco nonriesce per unattimoa deviarein rete.È invece il Monza a segnare, al 35’, con un calcio di punizione di Sensi dai 25 metriche si insaccalasciando impietrito il portieredi casaFalcone.
All’intervallo Stroppa opta per la sostituzione di Birindelli con Molina, ma al 3’ la sua squadra subisce il pareggio:Ceesay scappasulla fascia sinistra,arriva sul fondo e mette in mezzo dove, nonostante la deviazione di Di Gregorio, la palla perviene al neoentrato Gonzalez, che la mette in rete.Il tecnico dei brianzoli fa tre cambi: leva Rovella, Caprari e Pessina per inserire Colpani, Ciurria e Valoti. Ciò nonostante la squadra biancorossa continua a subire il forcing del Lecce, che nei minuti di recupero, dopo l’ingresso in campo di Machin per Sensi, si fa più pressante. Al 46’ e al 47’ Di Gregorio salva il pareggio deviando in corner un colpo di testa di Gonzalez e un rasoterradel brianzolo Colomboda distanza ravvicinata.
In sala stampa Stroppaè apparso tranquillo: “Oggi almeno è arrivato il primo punto: abbiamo mosso la classifica. Mi auguro dia più consapevolezzaalla squadra. Il primo tempo è scorso senza soffrire molto, mettendo anche in difficoltà il Lecce. Nella ripresa, invece, siamo andati in difficoltà,subendo subito il gol. È stata importante la spinta del pubblico, che ha aiutato il Lecce a tenerci dietro. Nelle altre partitela condizione fisica era cresciuta, mentre oggi nella ripresa c’è stata ancheuna certa difficoltà nella gestione della palla.Tra campo brutto evento abbiamo avuto difficoltà ad arrivare in area avversaria. Nel secondo tempo gli attaccanti non hanno lavorato nel modo migliore e siamo andati in apnea, ma Di Gregorio ha fatto parate strepitose. L’obiettivo è la salvezza e non dobbiamo perderlo di vista. Il campionato è molto difficile e paghiamo la condizione fisica di molti ragazzi. Petagna? Non è andato in panchina per un affaticamento: è un problema che si risolverà in due giorni”.
Il Lecce non ha mandato in sala stampa Baroni per protesta nei confronti dell'arbitraggio.
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LECCE-MONZA 1-1
Il Monza conquista il primo punto della sua storia in Serie A ma perde l’occasione di portare a casa da Lecce l’intera posta in palio. L’1-1 maturato allo Stadio Via del Mare non soddisfa nessuno, a parte l’allenatore biancorosso Giovanni Stroppa. In vantaggio (immeritatamente) per 1-0 la compagine brianzola non è stata in grado di difenderlo, calando vistosamente (come al solito) l’intensità di gioco nella ripresa.

Raffaele Palladino, l’allenatore 38enne che ha sostituito Giovanni Stroppa sulla panchina del Monza, inizia la sua avventura nella prima squadra biancorossa affrontando nientedimeno che la Juventus, tra l’altro sua ex squadra da calciatore. Domani in un quasi esaurito U-Power Stadium (calcio d’inizio alle ore 15) dovrà cercare di racimolare punti contro il team più scudettato d’Italia, che però sta attraversando un periodo di crisi. Il tecnico bianconero Massimiliano Allegri non siederà in panchina perché squalificato e per lo stesso motivo non saranno disponibili Milik e Cuadrado. Fattori che danno speranze ai tifosi più ottimisti per una possibile clamorosa prima vittoria della compagine brianzola in Serie A.
In conferenza stampa Palladino è arrivato sereno e carico in vista di questo match: “Ho avuto pochi giorni per lavorare ma tante ore… Ormai ho preso residenza al centro sportivo Monzello dato che ci ho lavorato 10-12 ore al giorno. Ci siamo dedicati a tanti aspetti. A cominciare da quello tattico, sul sistema di gioco. Domani voglio vedere gli atteggiamenti di ogni singolo ragazzo e poi l’intensità e il coraggio. Ho visto i ragazzi belli carichi e questo mi lascia tranquillo. Ho avuto il vantaggio che lavoravo già al Monzello con la formazione Primavera, ma vedevo gli allenamenti della prima squadra. Conoscevo quindi tanti ragazzi del gruppo. Sono rimasto piacevolmente sorpreso: nonostante i giocatori siano tanti, sono tutti pronti a mettersi in discussione. Ho detto loro che ho bisogno di tutti. Domani sono sicuro che i ragazzi giocheranno con il cuore perché ho letto nei loro occhi che hanno voglia di rivalsa. Sono consapevoli di essere forti. Il Monza individualmente ha giocatori forti e quindi c’è la possibilità di cambiare i sistemi di gioco. Abbiamo provato anche la difesa a 4, ma non ho ancora deciso se giocheremo col 3-4-3 o col 4-3-3. La Juventus? Nei momenti difficili ha sempre tirato fuori il massimo. Farà una grande partita. Ci aggrediranno fin dall’inizio. È la mia ex squadra ma non sono emozionato. Mi piacciono le cose difficili. Io sto vivendo questa opportunità come un sogno. Domani e dopo ancora avremo bisogno dei tifosi: dovranno essere l'uomo in più in campo. Gli infortunati? Sono Andrea Ranocchia, D'Alessandro e Petagna, che in settimana ha accusato un leggero fastidio muscolare. Se Mota sarà utilizzato come prima o seconda punta? Stiamo provando tante soluzioni e lui può giocare in entrambi i ruoli. In attacco Vignato mi piace tanto e gli ho detto di tornare dallo stage con la Nazionale Under 19 col sorriso e di allenarsi poi con leggerezza mostrando quel che so che è capace di fare. Caprari assomiglia a quello che ero io da giocatore, però lui è più esplosivo. Un altro che assomiglia a me quando giocavo è Valoti. Abbiamo attaccanti forti e dobbiamo portarli a fare gol. A centrocampo è vero che manchino giocatori che ‘facciano legna’, ma l’interdizione non dipende da un singolo giocatore ma dagli atteggiamenti della squadra, dalla voglia di essere aggressivi. Bisognerà sopperire alla mancanza di fisicità con una grande intensità. Se Carlos Augusto sarà utilizzato in difesa o a centrocampo? Stiamo valutando la soluzione migliore così come stiamo valutando se proseguire con Di Gregorio in porta o se schierare Cragno. La cosa importante è che tutti i giocatori vogliono mettermi in difficoltà. Anche quelli della Primavera che si allenano con noi: io credo tantissimo nei giovani e il Monza ha un ottimo settore giovanile”.
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Raffaele Palladino, l’allenatore 38enne che ha sostituito Giovanni Stroppa sulla panchina del Monza, inizia la sua avventura nella prima squadra biancorossa affrontando nientedimeno che la Juventus, tra l’altro sua ex squadra da calciatore. Domani in un quasi esaurito U-Power Stadium (calcio d’inizio alle ore 15) dovrà cercare di racimolare punti contro il team più scudettato d’Italia, che però sta attraversando un periodo di crisi

MONZA-CITTADELLA 2-0
Non è bastato un buon secondo tempo al Monza per continuare a inseguire il sogno della Serie A: per riparare alla disfatta della semifinale di andata dei play-off ci sarebbe voluto un terzo gol che non è arrivato. E così in finale a sfidare il Venezia ci vanno i corregionali del Cittadella, che in regular season non avevano vinto nessuna delle due partite contro i brianzoli. I biancorossi hanno dunque sprecato un’occasione gigantesca, non sfruttando quel 3° posto dietro Empoli e Salernitana che rappresentava il miglior piazzamento possibile per affrontare la post season. Spreco che segue quello avvenuto nel periodo pasquale, quando un filotto di 4 match senza vittorie ha fatto perdere alla squadra guidata da Cristian Brocchi il ruolo di favorita al secondo posto finale. A proposito dell’allenatore, è il grande “imputato” del fallimento della stagione perché di fallimento si tratta, come disse l’amministratore delegato Adriano Galliani lo scorso settembre per descrivere l’eventuale mancata promozione. Il tecnico milanese non è riuscito a dare degli schemi offensivi alla squadra, schierando troppo spesso giocatori fuori forma ed effettuando sostituzioni inopportune e intempestive. È risultato assolutamente inadeguato alla rosa che gli è stata data da plasmare, che comunque era la più forte prendendo come metro il monte ingaggi e la più considerata dalle agenzie di scommesse. La dirigenza l’ha difeso fino all’ultimo ma ora non potrà che dargli il benservito se al civico 14 di via Ragazzi del ‘99 c’è ancora un po’ di coerenza tra le parole e i fatti.
Per la battaglia campale di oggi Brocchi ha abbandonato il sistema 3-5-2 rispolverando il 4-3-3 e qualcuna delle sue “figurine” preferite. Ecco allora che rispetto allo 0-3 di Cittadella ha inserito nell’“undici” titolare Bellusci, Scozzarella, Colpani, Balotelli e Boateng per l’infortunato Paletta, Barberis, Armellino, Diaw e Bettella. Il suo omologo del Cittadella, Roberto Venturato, non aveva a disposizione gli squalificati Branca e Adorni e l’infortunato Benedetti. Ci si aspettava un primo tempo coi fuochi d’artificio, ma purtroppo si deve constatare l’incapacità del Monza a creare pericoli in area avversaria, per colpa, oltre che di Brocchi, di un Boateng che disputa la sua peggior partita in terra briantea, non correndo e sbagliando quasi tutto. E così a Balotelli non arrivano palloni buoni, anche perché Mota a sinistra si va spesso a schiantare contro la difesa veneta. Ottima è la prestazione della retroguardia mentre a centrocampo i polmoni ci sono ma la precisione e la visione di gioco assai meno. Sul tabellino abbiamo due tentativi di Balotelli a distanza di 1’, uno respinto da Kastrati e l’altro a lato d’un soffio. Due volte Frattesi e Mota sparano alto, mentre nel Cittadella è pericoloso il solito Baldini, l’autore della tripletta della gara di andata: Di Gregorio sventa.
A inizio ripresa Boateng impegna Kastrati e, dopo un altro salvataggio di Di Gregorio su Baldini, esce per far posto a un strepitoso D’Alessandro, cosa che fa incacchiare ancora di più i tifosi biancorossi, che vedono ancora una volta i migliori entrare in campo dalla panchina (era già successo anche a Cittadella con Colpani, il cui rendimento nelle ultime partite è stato fortemente in crescita). Al 13’ un ottimo cross rasoterra dalla sinistra di Carlos Augusto è corretto in rete di piatto da Balotelli. Il centinaio di privilegiati supporters brianzoli presenti in tribuna esulta e aumenta il volume del tifo. I padovani subiscono il colpo e allora Brocchi inserisce D’Errico per Colpani: il capitano, vergognosamente lasciato in panchina a Cittadella, fa girare la palla che è un piacere e mette in campo il suo grande cuore ormai biancorosso. Le azioni della squadra di casa diventano tambureggianti ma manca la scintilla in area. Brocchi getta nella mischia Barberis per Scozzarella e Diaw per Balotelli, una mossa questa poco compresa in considerazione dell’abissale differenza di qualità tecnica tra i due attaccanti amici: col Cittadella ormai rintanato nella propria area non si è capito a cosa potesse servire il friulano abile solo a correre nelle praterie in contropiede. Al 33’ D’Alessandro estrae il coniglio dal cilindro infilando la palla nell’angolino dopo una strepitosa azione personale dal limite. Il problema è che dal cilindro serve estrarre un altro coniglio e, nonostante il tifo sempre più intenso e persino struggente nei 5’ di recupero, la magia non riesce. Si è sperato al 36’ di ottenere un rigore, ma il fallo di mano di Gargiulo dal limite viene commesso appena fuori area. Purtroppo anche quest’anno il Monza andrà in Serie A l’anno prossimo. Come disse Renato Pozzetto nel film “Agenzia Riccardo Finzi: praticamente detective”: “Io sono del Monza: non riusciremo mai a venire in Serie A”.
In sala stampa Brocchi si è dichiarato ovviamente deluso perché sperava “di vincere in due categorie diverse. La squadra ha dato tutto quello che poteva dare. Ha creato tanto ma segnato poco. Abbiamo avuto alcuni momenti difficili: all’inizio del campionato con l’epidemia di Covid-19 e nel girone di ritorno con l’assenza di Galliani per malattia: la sua presenza è importante al centro sportivo Monzello”. Quindi alle “perle” della stagione possiamo aggiungere che il Monza ha perso la Serie A per l’assenza di qualche settimana dell’a.d. e che nell’arco della stagione ha creato tante occasioni (però forse questo è vero contando i tiri telefonati da oltre 20 metri dopo minuti di giropalla al rallentatore…). Monza non è Roma ma Berlusconi è paragonabile a Friedkin e il sogno di andare in A per i tifosi brianzoli equivale al sogno di tornare a vincere qualcosa di importante per i capitolini: per cui si chiede a Fininvest di ridare la carica all’abbacchiato tifo biancorosso con un annuncio importante nei prossimi giorni. Nessuno chiede un nome alla Mourinho: ci basterebbe un esperto di promozioni in A non necessariamente ex calciatore del Milan. Perché vogliamo subito tornare a immaginare una festa biancorossa in uno stadio pieno di gente senza mascherine: e un prosieguo dopo, oltre quello che adesso è orario di coprifuoco, per arrivare all’alba...
FOTO BUZZI
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MONZA-CITTADELLA 2-0
Non è bastato un buon secondo tempo al Monza per continuare a inseguire il sogno della Serie A: per riparare alla disfatta della semifinale di andata dei play-off ci sarebbe voluto un terzo gol che non è arrivato. E così in finale a sfidare il Venezia ci vanno i corregionali del Cittadella, che in regular season non avevano vinto nessuna delle due partite contro i brianzoli. I biancorossi hanno dunque sprecato u

Il Monza sta per arrivare al capolinea del suo primo storico viaggio in Serie A. Domani alle ore 21 si darà l’ultimo calcio d’inizio della stagione al Gewiss Stadium di Bergamo, dove i biancorossi allenati da Raffaele Palladino saranno ospiti dell’Atalanta ancora in corsa per conquistare un posto in Europa League. Mal che vada gli orobici disputeranno la Conference League, mentre i brianzoli hanno visto sfumare ieri sera l’ultima possibilità di centrare la qualificazione alle coppe europee al primo colpo: la Fiorentina ha infatti vinto nell’anticipo e dunque nemmeno una eventuale estromissione da parte dell’Uefa della Juventus per via della manipolazione dei suoi bilanci potrebbe rimettere in gioco capitan Pessina e compagni. Per il Monza, attualmente 10°, la massima posizione raggiungibile è la nona, ma già la decima piazza significherebbe centrare l’obiettivo ottimistico posto la scorsa estate dal “patron” Silvio Berlusconi equivalente tra l’altro a un premio in denaro. La salvezza, ossia l’obiettivo minimo, è già stata conquistata con ben 6 giornate di anticipo sulla fine del campionato.
Con il sogno europeo ormai svanito l’attenzione dei media che seguono le vicende biancorosse si è quindi interamente riversata sul rinnovo del contratto, per un altro anno di lavoro, di Palladino firmato ieri col vicepresidente vicario e amministratore delegato Adriano Galliani. È stato lo stesso tecnico napoletano a voler introdurre la consueta conferenza stampa della vigilia con questo argomento: “Ringrazio la società per il rinnovo del contratto. Con Berlusconi e Galliani c’è grande stima, grande amicizia, grande fiducia. Promuovendo me dalla Primavera sono stati coraggiosi. Per quello che mi hanno dato non potevo non restare a Monza. Io avevo dato la mia parola a Galliani mesi fa, ma non volevo distogliere l’attenzione dal campionato. Ringrazio pure la squadra perché se ciò è successo è grazie ai giocatori per la stagione incredibile che hanno fatto. Ringrazio anche lo staff per il lavoro enorme e tutte le persone che lavorano al Centro sportivo Monzello perché hanno creato una grande famiglia. E poi ringrazio i tifosi che sono stati l’arma in più: meritano un 10 già da come si sono comportati nella mia prima partita, quella in casa contro la Juventus. Che campionato è stato? Si cresce nei momenti difficili. Le tre sconfitte consecutive di ottobre ci hanno fatto crescere tanto. Di momenti belli ce ne sono stati tanti. I ragazzi hanno davvero dato tutto. L’anno prossimo bisognerà avere la stessa mentalità, perché il calcio non ha memoria: la prossima stagione si ripartirà tutti da zero. Il Monza ripartirà dall'ossatura dei giocatori che non sono in scadenza di contratto e non sono in prestito. Ibrahimovic? È un grande calciatore, la cui possibilità di averlo con noi sarà valutata nelle prossime settimane. Ci sono tanti giocatori che vogliono venire a Monza… Comunque da lunedì programmeremo la nuova stagione. La società è ambiziosa e dunque la prossima stagione sarà più difficile. Prima di fissare degli obiettivi per la prossima stagione bisognerà vedere che giocatori arriveranno. Pertanto bisognerà aspettare il 1° settembre. Non disputeremo una coppa europea: riguardo alla nostra esclusione mi ha dato fastidio la non contemporaneità delle partite decisive per la salvezza della settimana scorsa perché il Lecce, sapendo già il risultato del Verona, credo che contro di noi abbia cambiato strategia, giocando più basso, non avendo più l’assillo della vittoria a tutti i costi. Domani bisognerà chiudere bene la stagione, ma sarà una partita difficile contro una squadra forte. Dall’allenatore dell’Atalanta, Gian Piero Gasperini, ho imparato tantissimo: è stato il mio maestro, la mia fonte di ispirazione. Però, pur avendo tante cose in comune con lui non sono uguale a lui”.
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Il Monza sta per arrivare al capolinea del suo primo storico viaggio in Serie A. Domani alle ore 21 si darà l’ultimo calcio d’inizio della stagione al Gewiss Stadium di Bergamo, dove i biancorossi allenati da Raffaele Palladino saranno ospiti dell’Atalanta ancora in corsa per conquistare un posto in Europa League. Mal che vada gli orobici disputeranno la Conference League, mentre i brianzoli hanno visto sfumare ieri sera l’ultima pos
Monza. Il Monza rovina la festa all’Internazionale e forse fa perdere ai nerazzurri milanesi le ultime speranze di lottare per lo scudetto.
MONZA-INTERNAZIONALE 2-2
Al termine di una gara appassionante giocata nell’umidità dell’U-Power Stadium il pareggio sa di vittoria per la formazione di casa e di sconfitta per quella ospite. A essere decisivo è stato il fattore C: Ciurria, Caldirola, culo. I primi due hanno firmato le reti dei due agganci da parte dei biancorossi, il terzo è intervenuto quando l’arbitro Sacchi di Macerata ha seguito male un’azione di gioco, vedendo Pablo Marì atterrato dall’avversario Gagliardini anziché dal compagno di squadra Izzo. Per la verità anche il gol del 2-1 dell’Inter si è trattato a nostro giudizio di una botta di culo, perché lo spagnolo Pablo Marì non è uno che combina fesserie come quella di oggi, quando si è fatto portare via da “bilòt” il pallone tra i piedi a due passi dalla sua porta. Fatto sta che l’allenatore dell’Inter Simone Inzaghi non ha fatto altro in sala stampa che parlare del presunto “furto” e non delle manchevolezze della propria compagine, apparsa fragile in difesa e passiva a centrocampo. Al contrario il collega Raffaele Palladino si sta dimostrando sempre più una scelta azzeccatissima da parte della dirigenza del "1912", sia per qualità tecnico-tattiche che psicologiche. Gli resta solo da evitare quando la sua squadra perde (fortunatamente capita sempre più raramente) di infastidirsi per le osservazioni che gli vengono mosse. Se poi si fa acquistare al mercato di riparazione un vero “bomber” e un difensore centrale “saracinesca” allora tutti noi potremmo sognare davvero un Monza che chiude il campionato nella prima metà della classifica.
Anche oggi come a Firenze mercoledì scorso il tecnico campano non ha avuto a disposizione Rovella, Donati e Sensi, ma rispetto alla squadra scesa in campo contro la Fiorentina hanno giocato Pablo Marì, Birindelli, Machìn e Petagna al posto di Caldirola, Colpani, Ranocchia e Caprari. Inzaghi non ha potuto avere a disposizione Brozovic e Dalbert.
Davanti a 13622 spettatori (per un incasso totale di 579377,37 euro che probabilmente è il record storico della società), ad accendere le polveri è il biancorosso Mota al 4’ con un colpo di testa che passa alto di poco. L’Inter risponde al 9’ col gol del vantaggio: sul traversone di Bastoni c’è Darmian che anticipa Carlos Augusto e insacca. Il Monza pareggia 1’ dopo: Pessina pesca Ciurria libero in area e il “fante” trova l’angolino alla destra di Onana. Al 19’ ancora Mota colpisce di testa mandando ancora alto di poco. Al 23’ Pablo Marì commette un errore clamoroso: il difensore biancorosso si fa soffiare goffamente il pallone da Martinez, che gonfia la rete da due passi. Altre due occasioni per l’Inter al 31’ e al 32’: prima Dimarco al volo spara a lato, poi Martinez dal limite costringe Di Gregorio alla deviazione in corner. Al 47’ si fa vivo il Monza con un sinistro di Carlos Augusto che va alto.
Nell’intervallo Caldirola rileva Marlon, ma sono ancora i nerazzurri a rendersi pericolosi con un colpo di testa di Martinez che passa alto di poco. Poi il Monza cresce e prende in mano il pallino del gioco, facendo sparire la sfera per parecchi minuti agli avversari, dimostrando di sapere giocare bene al calcio e di meritare i punti che ha in classifica. Al 21’ Palladino sostituisce il negativo Petagna e l’opaco Machìn rispettivamente con Gytkjaer e Ranocchia. Al 28’ Onana respinge con difficoltà sulla linea un colpo di testa di Pablo Marì. Colpani dà il cambio a Birindelli ma è l’Inter a rimettere fuori la testa: al 36’ Acerbi segna subito dopo il fischio a vanvera dell’arbitro di cui abbiamo scritto sopra. 3’ dopo gli ospiti centrano anche un palo con un destro a giro di Martinez. Palladino getta nella mischia Caprari per Izzo passando al 4-2-3-1 e nel recupero su un traversone di Ciurria saltano il brianzolo Caldirola e il meneghino Dumfries: il primo sfiora la sfera e il secondo la butta dentro per sfortuna della sua squadra e per la gioia del pubblico di casa, che si abbraccia come successo dopo il gol dell’1-0 sulla Juventus lo scorso settembre. All’ultimo respiro quasi arriva la rete del sorpasso, con Onana che blocca sulla linea un altro pallone velenoso di Caldirola.
In sala stampa Inzaghi ha parlato bene del Monza ma ha poi sottolineato di aver praticamente subito un furto: “Abbiamo affrontato una squadra di valore, ben allenata, in uno stadio dove sapevamo che avremmo dovuto soffrire. Abbiamo disputato un’ottima gara, ma sul 2-1 c’è stato, prima del palo di Martinez, un chiaro errore arbitrale, con due giocatori del Monza che inciampano tra loro visti come fallo dell’Inter. Dopo 5 anni di Var ci sono ancora questi errori: sono arrabbiatissimo”.
Palladino è felice come un bambino che trova tanti dolci nella calza della Befana: “La nostra è stata una grande prestazione, Abbiamo giocato con tanta intensità anche se nel primo tempo non siamo stati bravi nelle ripartenze e soprattutto in fase di possesso. Nel secondo tempo siamo andati più avanti rischiando qualcosina dietro. Quello che alleno è un gruppo di grandi uomini oltre che di bravissimi giocatori. È un gruppo competitivo, che non ha paura di affrontare grandi squadre. Siamo andati in svantaggio due volte contro una squadra che vuole vincere lo scudetto e per due volte li abbiamo raggiunti. Prima della partita c’era un’atmosfera di magia. Alla fine è rimasta e dobbiamo essere tutti orgogliosi e soddisfatti di questo grande risultato. Inzaghi ha detto che senza quel fischio di troppo sul 2-1 l’Inter avrebbe vinto 3-1? Mi dispiace che si parli solo di errori arbitrali. Perché anche l’arbitro può sbagliare come noi e i giocatori. Il cambio all’intervallo? Non è stato fatto perché Marlon giocava male ma perché la palla usciva lenta dalla difesa dalla sua parte. Cosa ho detto a Pablo Marì all’intervallo? Gli ho detto che non me ne fregava niente dell’errore perché sono cose che capitano. Alla fine della partita l’ho persino ringraziato per la sua bella prestazione complessiva. Ciurria? È un giocatore intelligente che sa giocare in tante posizioni. Mota? Non è un anarchico come mi era stato detto, ma anzi si applica molto nel seguire le indicazioni che gli do. Galliani? Ho visto le sue feste ed è stato bello, emozionante vedere il Galliani dei tempi d’oro del Milan. Perché per la seconda volta a fine partita ci siamo riuniti in cerchio in mezzo al campo? Per empatia. Il calcio è bello perché unisce e noi del Monza siamo uniti come una famiglia. Ho detto loro che l’Inter ha giocatori forti, ma noi abbiamo tanto cuore e siamo un grande gruppo. A proposito, vi ringrazio per tutti i complimenti che mi fate, ma rivolgeteli ai giocatori perché sono loro che vanno in campo”.
La prossima partita del Monza sarà un altro derby: sabato alle ore 15 giocherà allo “Zini” di Cremona in un ambiente scosso dalla prematura scomparsa del grande calciatore cremonese Gianluca Vialli.
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Monza. Il Monza rovina la festa all’Internazionale e forse fa perdere ai nerazzurri milanesi le ultime speranze di lottare per lo scudetto.
MONZA-INTERNAZIONALE 2-2
Al termine di una gara appassionante giocata nell’umidità dell’U-Power Stadium il pareggio sa di vittoria per la formazione di casa e di sconfitta per quella ospite. A essere decisivo è stato il fattore C: Ciurria, Caldirola, culo. I primi due hanno firmato le reti dei d

CREMONESE-MONZA 2-3
I 1200 tifosi monzesi che oggi hanno invaso Cremona riempiendo la gradinata ospite dello Stadio Giovanni Zini si sono sicuramente divertiti. Un po’ meno invece gli altri 10300 spettatori tra tifosi locali e deboli di cuore, i primi perché hanno visto la loro squadra non vincere nemmeno stavolta (mai successo in campionato e manca solo 1 giornata al termine del girone di andata), i secondi perché la compagine allenata da Raffaele Palladino ha rischiato nel finale di rovinare tutto quanto di buono fatto fino a quel momento, facendosi rimontare 2 dei 3 gol realizzati tra il primo e il secondo tempo. Il Monza avrebbe meritato per il gioco espresso almeno 2 gol di scarto, ma le disattenzioni difensive hanno dato fiato a un avversario apparso assolutamente inadatto alla categoria e meritevole dell’ultimo posto in graduatoria. Peraltro a questo punto si profila per l’allenatore Massimiliano Alvini l’esonero.
Oggi Palladino non ha avuto a disposizione, oltre a Rovella e Donati, anche Mota, però ha recuperato Sensi dopo il serio infortunio (che comunque è rimasto in panchina). Rispetto alla squadra scesa in campo contro l’Inter una settimana prima hanno giocato Caldirola e Caprari per Marlon e Mota.
I grigiorossi si schierano in campo con uno striscione di tributo a Gianluca Vialli, ma è il Monza a onorare con le proprie giocate quelle del grande campione cremonese. Al 5’ c’è un’azione di contropiede ospite: Ciurria lancia Caprari però l’attaccante biancorosso con un diagonale non centra lo specchio della porta. 3’ dopo comunque i brianzoli passano in vantaggio al termine di una bella combinazione Machin-Birindelli-Petagna-Ciuirria conclusa da quest’ultimo di piatto a due passi dalla linea di porta. I padroni di casa provano a reagire al 12’ con un sinistro di Valeri che termina a lato di poco. Al 18’ il Var richiama l’arbitro Massa di Imperia che assegna un rigore al Monza per un intervento falloso in area su Izzo di Ghiglione: Caprari lo trasforma. La Cremonese subisce il colpo e il Monza diventa padrone del campo, senza però impensierire particolarmente Carnesecchi se non al 43’ con un sinistro di Birindelli cha passa alto di poco.
All’intervallo Palladino lascia negli spogliatoi Birindelli, sostituito da Ranocchia. Al 6’ Caprari spreca un contropiede pericolosissimo mettendo male la palla in mezzo alla fine della sua corsa. All’11’ comunque il Monza fa tris con Caprari che calcia a botta sicura la palla messagli sui piedi da Petagna. Alvini effettua alcuni cambi e la Cremonese torna a impensierire la retroguardia ospite. In particolare al 18’ Di Gregorio devia in corner una conclusione di Ciofani. 4’ dopo (appena entrati Gytkjaer e D’Alessandro per Petagna e Ciurria) arriva però il gol che ridà speranze ai grigiorossi grazie a una zuccata di Ciofani. Colpani rileva Machin e il Monza sembra controllare la partita, ma al 38’ arriva improvvisa la rete del 2-3 di Dessers che trasforma il finale di gara in un evento altamente sconsigliabile ai tifosi cardiopatici. La Cremonese prova a beffare il Monza con lunghi lanci dalle retrovie senza però riuscire a pareggiare i conti e a evitare la contestazione del pubblico di casa.
In sala stampa Alvini si è presentato scuro in volto però convinto delle sue scelte: “La sconfitta di oggi non è solo demerito nostro ma anche merito del Monza che ha fatto un’ottima partita. Se possiamo salvarci? Ci sono ancora 20 partite e possiamo dire la nostra”.
Palladino ha invece detto di essere soddisfattissimo non solo della prestazione ma anche della sofferenza provata coi giocatori nel finale: “Mi è piaciuto molto l’approccio alla gara: faccio i complimenti ai ragazzi, che sono stati perfetti fino all’1-3. Poi ci siamo abbassati anche per merito, bisogna dirlo, dei cambi fatti da Alvini. E abbassandoci abbiamo sofferto cross e traversoni. Alla fine mi è piaciuto soffrire coi ragazzi, anche se ho perso 10 anni di vita. La prestazione degli attaccanti? Sono felicissimo del loro lavoro, soprattutto di quello in fase di non possesso. Col loro lavoro sono state create diverse occasioni da gol, anche per le scelte giuste che sono state fatte negli ultimi metri. Di Caprari avevo detto che poteva essere il nostro acquisto di gennaio e quindi sono contento per lui che oggi ha segnato una doppietta. Anche Petagna ha fatto una grande prestazione. Chi giocherà in Coppa Italia giovedì? Innanzitutto vediamo chi recupererà da infortuni e acciacchi, poi deciderò. Comunque ci saranno sicuramente dei cambi. D’accordo che la partita con la Juventus sarà una bella vetrina, ma io ho stima di tutti i miei giocatori. Il nostro obiettivo stagionale? Resta la salvezza, che sarebbe il nostro scudetto”.
Per l’ultima giornata del girone di andata il Monza ospiterà domenica prossima alle ore 15 il Sassuolo, ma prima, giovedì alle 21, farà visita all’Allianz Stadium di Torino per affrontare la Juventus nell’ottavo di finale di Coppa Italia.
FOTO AC MONZA
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CREMONESE-MONZA 2-3
I 1200 tifosi monzesi che oggi hanno invaso Cremona riempiendo la gradinata ospite dello Stadio Giovanni Zini si sono sicuramente divertiti. Un po’ meno invece gli altri 10300 spettatori tra tifosi locali e deboli di cuore, i primi perché hanno visto la loro squadra non vincere nemmeno stavolta (mai successo in campionato e manca solo 1 giornata al termine del girone di andata), i secondi perché la compagine

Vigilia di Monza-Pisa tra silenzi e tensioni: i silenzi sono quelli della tifoseria ma anche della società biancorossa, che in questi giorni hanno preferito per scaramanzia non eccedere in entusiasmo per non rimanere ancora più delusi in caso di sconfitta nella doppia finale dei play-off di Serie B; le tensioni sono quelle che da 15 anni, cioè dalle finali dei play-off di Serie C “rubate” dai nerazzurri, animano i pre e i post partita tra brianzoli e toscani, ma anche quelle dei tifosi di entrambe le compagini che non sono riusciti ad accaparrarsi uno dei 9999 posti che possono essere occupati all’U-Power Stadium. L’ex Stadio Brianteo ha già fatto registrare il tutto esaurito per domani (calcio d’inizio alle ore 20.30) in attesa che domenica prossima l’Arena Garibaldi – Stadio Romeo Anconetani faccia altrettanto.
Dopo la rifinitura l’allenatore del Monza, Giovanni Stroppa si è presentato alla consueta conferenza stampa. “Quelle di questa settimana – ha esordito - non so se siano le partite più importanti della mia carriera, ma ovviamente sono le più importanti della stagione. Sono due partite da dentro o fuori e quindi bisognerà avere più attenzione, più determinazione, più cattiveria del solito. Non ho strategie: cercherò di vincere domani senza pensare alla gara di ritorno. Queste finali rispecchiano i percorsi del campionato dato che si affrontano le prime due squadre non promosse direttamente. Stimo l’allenatore del Pisa, Luca D’Angelo, da sempre. Ma il Pisa non è solo lui. Anche i giocatori non sono affatto male… È una squadra che fa dell’agonismo, del pressing, dell’attenzione, del carattere le sue doti migliori. Se noi non facciamo la partita come deve essere fatta, usciremo con le ossa rotte. Dobbiamo eliminare gli errori banali. Dobbiamo tenere maggiormente la palla per far correre di più gli avversari. E dobbiamo pensare a quello che è l’oggi, che è troppo importante, e non a quello che è stato 15 anni fa. Deciderò domattina chi schierare dall’inizio in base alle condizioni fisiche dei giocatori, anche se posso affermare che i non infortunati stanno bene, a differenza che nei due match contro il Brescia dove avevo diversi elementi acciaccati”. Ieri il “patron” Silvio Berlusconi è venuto a far visita alla squadra al centro sportivo Monzello per la prima volta in questa stagione: cosa vi ha detto? “Ha ripetuto le cose che ci aveva detto in altra sede prima della semifinale di andata a Brescia”. Poi finì 2-1 per il Monza, come pure la gara di ritorno. Chissà che non si confermi il detto “non c'è due senza tre e il quarto vien da sé”...
Come per la partita di domenica scorsa Stroppa non avrà a disposizione gli infortunati Valoti, Ramirez, Favilli, Siatounis e Pedro Pereira. Il match sarà trasmesso in diretta tv su Helbiz Media, Sky Sport e Dazn.
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Vigilia di Monza-Pisa tra silenzi e tensioni: i silenzi sono quelli della tifoseria ma anche della società biancorossa, che in questi giorni hanno preferito per scaramanzia non eccedere in entusiasmo per non rimanere ancora più delusi in caso di sconfitta nella doppia finale dei play-off di Serie B; le tensioni sono quelle che da 15 anni, cioè dalle finali dei play-off di Serie C “rubate” dai nerazzurri, animano i pre e i post partit

INTERNAZIONALE-MONZA 0-1
Un’altra giornata storica per il Calcio Monza: sabato 15 aprile 2023 sarà una data ricordata per sempre per la prima vittoria in campionato dei biancorossi nel mitico stadio di San Siro a Milano. L’impresa è riuscita nel primo torneo di Serie A e contro la squadra milanese mai scesa in B, l’Internazionale in corsa per la qualificazione alla prossima edizione della Champions League. Non è però la prima volta che il Monza batte l’Inter in trasferta in una partita ufficiale perché il “colpaccio” riuscì in Coppa Italia il 7 giugno 1958, tra l’altro con un clamoroso 4-1 per i brianzoli.
La compagine allenata da Raffaele Palladino ha disputato una bella partita, difendendosi con ordine e, praticamente solo nel secondo tempo, ripartendo con veloci contropiede, quasi tutti sprecati senza arrivare alla conclusione in porta. La rete decisiva di Caldirola è arrivata quando sembrava che l’Inter, con gli innesti dalla panchina, riuscisse a sbloccare il risultato. Negli ultimi minuti, quindi, la poca lucidità della formazione nerazzurra unita alla caparbietà di capitan Pessina e compagni hanno permesso al vicepresidente vicario e amministratore delegato, nonché tifoso storico, Adriano Galliani, di coronare il sogno di vedere il suo Monza espugnare lo Stadio Giuseppe Meazza non contro il Milan del suo passato ma contro i “cugini” dell’Inter.
Oggi Palladino, che non ha potuto disporre solo dell’infortunato Ranocchia, rispetto alla gara pareggiata a Udine ha preferito in difesa Caldirola ad Antov e in attacco Mota al “falso nueve” Valoti; sulla tre quarti Colpani è stato confermato nonostante il rientro dalla squalifica di Caprari. Inzaghi non ha potuto contare sull’infortunato Skriniar e ha lasciato a riposo, in vista della gara di ritorno dei quarti di finale di Champions League contro il Benfica, Acerbi, Brozovic, Dimarco, Dzeko, Martinez e il convalescente Calhanoglu.
Davanti a 74mila spettatori, di cui circa 3500 di fede biancorossa, il match si mette subito sui binari previsti, con l’Inter che propone il gioco e il Monza che prova a distruggerlo e, in qualche caso, a ripartire in contropiede. Nei primi 10’ l’Inter crea tre occasioni importanti: al 5’ un colpo di testa di Lukaku passa a lato di poco, all’8’ Correa spreca una buona opportunità cincischiando troppo col pallone tra i piedi e al 9’ una conclusione dalla distanza di Mkhitaryan finisce alta. Poi i nerazzurri si rifanno pericolosi al 24’ quando Di Gregorio devia un diagonale di Correa; sul ribaltamento di fonte un cross rasoterra di Colpani non viene sfruttato da alcun compagno. Al 29’ s’infortuna Sensi e Palladino inserisce Caprari. Al 39’ è il Monza a sfiorare il gol con Izzo di testa che manda a lato un corner di Colpani. Al 45’ un calcio di punizione del nerazzurro Barella passa alto.
Il Monza inizia il secondo tempo con più coraggio e al 3’ Pablo Marì vola via in contropiede e libera Carlos Augusto la cui conclusione viene anticipata d’un soffio da De Vrij. Poi al 12’ e al 13’ Lukaku ha due occasioni nitide per portare in vantaggio la squadra di casa, ma il colpo di testa viene respinto in qualche modo da Di Gregorio e il tiro dal limite sfiora l’incrocio dei pali. Palladino procede a sostituire Rovella e Colpani con Machìn e Birindelli, avanzando Ciurria sulla tre quarti. Al 19’ un contropiede del Monza si conclude con un sinistro a giro di Mota che passa vicino all’incrocio dei pali. L’Inter continua a mantenere il possesso palla ma i brianzoli si rendono sempre più pericolosi in contropiede. Il gol arriva però su calcio d’angolo: batte Ciurria e Caldirola, tra l’altro uno dei vari “ex”, salta imperiosamente schiacciando il pallone in rete. L’Inter arriva vicina al pareggio al 36’ quando Di Gregorio respinge un rigore in movimento di Martinez. Al 40’ Palladino effettua il secondo doppio cambio: fuori Izzo e Mota e dentro Marlon e Valoti. L’Inter prova un forcing disperato senza successo: ad andare più vicino al pareggio è Martinez al 48’ quando di testa manda a lato.
Palladino è arrivato in sala stampa raggiante: “Questa settimana avevo delle belle sensazioni. Avevo chiesto ai ragazzi di giocare in maniera sfrontata e lo hanno fatto. Oggi abbiamo fatto qualcosa di unico, qualcosa di storico: è bellissimo. Oggi abbiamo messo in campo il cuore, l’anima. Abbiamo fatto una grande prestazione sotto tutti i punti di vista. Dedico la vittoria a Galliani e al presidente Berlusconi. Questa vittoria consolida la nostra salvezza. Non mi aspettavo di fare il cammino che abbiamo fatto. Io ho solo trasmesso le mie idee alla squadra. In Serie A le partite sono difficili perché molto tattiche. Sensi? Ha avuto un fastidio muscolare. Speriamo non sia nulla di grave. Caldirola e Di Gregorio i migliori? Probabilmente sì: per loro due, cresciuti nell’Inter, ciò che è successo una favola. Ma tutti i ragazzi si sono comportati benissimo: anche chi è entrato ha fatto la differenza, soprattutto Machin”.
Il Monza tornerà in campo domenica 23 marzo, all’U-Power Stadium, dove alle ore 15 ospiterà la Fiorentina.
FOTO AC MONZA
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INTERNAZIONALE-MONZA 0-1
Un’altra giornata storica per il Calcio Monza: sabato 15 aprile 2023 sarà una data ricordata per sempre per la prima vittoria in campionato dei biancorossi nel mitico stadio di San Siro a Milano. L’impresa è riuscita nel primo torneo di Serie A e contro la squadra milanese mai scesa in B, l’Internazionale in corsa per la qualificazione alla prossima edizione della Champions League. Non è però la prima

HELLAS VERONA-MONZA 1-3
Il Monza torna a vincere e lo fa con autorità allo Stadio Marcantonio Bentegodi di Verona dove non raccoglieva un successo da 43 anni e mezzo, tra l’altro battendo la squadra allenata dall’ex giocatore biancorosso Marco Baroni, che in panchina contro i brianzoli non aveva finora mai perso nei 5 precedenti. È vero che l’Hellas non aveva vinto nessuna delle ultime 9 gare ufficiali di cui 8 di campionato, però la compagine allenata da Raffaele Palladino ha meritato ampiamente i 3 punti, mostrando un ottimo gioco, una certa solidità in difesa, finalmente concretezza in attacco e una buona tenuta fisica.
Per l’incontro di oggi Palladino, che non ha potuto disporre dello squalificato Gomez, degli infortunati Caprari e Izzo e dell’influenzato Cittadini, ha proposto, rispetto al match pareggiato contro l’Udinese, il rientrante dalla squalifica D’Ambrosio in difesa a destra al posto di Caldirola che a sua volta ha giocato a sinistra al posto di Andrea Carboni. L’Hellas Verona era priva degli infortunati Cabal e Braaf.
Pronti, via e il veronese Bonazzoli arriva al tiro, ma è debole e viene bloccato da Di Gregorio. Il Monza risponde all’8’ con un sinistro di Colombo deviato in corner da Montipò. Dalla bandierina poi la palla arriva a Pablo Marì che dal limite la manda a incocciare l’esterno del palo. 1’ dopo Colombo vola via in contropiede ma entrato in area si allunga troppo la sfera regalandola a Montipò in uscita. Al 12’ il centravanti brianzolo lavora bene sulla tre quarti ma poi va a concludere debolmente. Sempre lui al 30’ manda a lato con un colpo di testa. Al 32’ il Verona va vicino al gol con Duda che approfitta di una palla persa da Colpani sulla tre quarti e scarica una fiondata che si stampa sulla traversa. 1’ dopo il Monza spreca un altro contropiede con Vignato. Al 39’ Colpani si beve l’intera retroguardia gialloblù ma da posizione ormai decentrata manca lo specchio della porta vuota. Al 41’, però, il Monza passa in vantaggio: Colpani vola via per l’ennesimo contropiede ma stavolta al limite dell’area seve alla sua destra Colombo che non fallisce il bersaglio.
Anche il secondo tempo inizia con un’occasione per il Verona: al 2’ Bonazzoli spara alto al volo da ottima posizione. I padroni di casa schiacciano i brianzoli nella loro area finché Palladino decide di effettuare tre cambi, rivelatisi provvidenziali: prima entra Birindelli per Ciurria e, dopo una conclusione dalla distanza di Terracciano bloccata da Di Gregorio, anche Bondo e Valentin Vignato per Colpani e Vignato. Al 26’ Birindelli s’incunea in area di rigore ma il suo diagonale viene respinto da Montipò. 2’ dopo, però, Colombo raddoppia: dopo essere partito in contropiede elude con una serie di finte la retroguardia locale e dal limite scaraventa un bolide che si insacca sotto la curva occupata da circa 600 supporters biancorossi. Al 39’ arriva il tris con Caldirola di testa su corner di Kyriakopoulos. Entrano anche Mota e Akpa-Akpro per Colombo e Gagliardini e subito dopo Folorunsho accorcia grazie anche a una deviazione di Pablo Marì. L’ultima palla-gol è per il Verona con Hongla che prova un sinistro a giro che passa alto di pochissimo.
Palladino è entrato in sala stampa decisamente soddisfatto: “Oggi ho visto tante belle cose. La squadra ha giocato con grande maturità, è venuta qua a fare una partita con coraggio in un ambiente bello caldo contro una squadra bisognosa di punti. Oggi i ragazzi hanno giocato con così tanta personalità e maturità che ho dovuto urlare meno del solito. La prestazione di oggi è figlia del lavoro svolto in settimana. Credo che il mio unico merito sia di aver inculcato ai ragazzi la mentalità di giocarsele con tutte. Chi è subentrato ha fatto meglio di chi ha giocato dall’inizio: dovrebbe essere sempre così. In particolare Bondo ha dato forza, spessore, qualità e Valentin Carboni è entrato molto bene con grande personalità. Colombo? Di lui ero già contento. Non ho mai avuto neanche mezzo dubbio sulle sue qualità. Oggi ha disputato una partita stratosferica sotto tutti i punti di vista. Galliani? Era molto contento”.
Baroni è invece preoccupato: “I fischi presi oggi sono giusti. Chiediamo scusa ai tifosi. La squadra ha fatto una delle più belle settimane di lavoro ma oggi non è scoccata la scintilla. È vero che abbiamo preso una traversa, ma oggi la squadra era lunga. Abbiamo preso delle ripartenze inammissibili. Basti dire che all’intervallo la situazione falli vedeva loro averne commessi 9 e noi solo 1. Il Monza comunque non è una squadra da lotta per la salvezza”.
Il Monza tornerà in campo sabato prossimo alle ore 20.45 all’U-Power Stadium contro il Torino.
FOTO AC MONZA
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HELLAS VERONA-MONZA 1-3
Il Monza torna a vincere e lo fa con autorità allo Stadio Marcantonio Bentegodi di Verona dove non raccoglieva un successo da 43 anni e mezzo, tra l’altro battendo la squadra allenata dall’ex giocatore biancorosso Marco Baroni, che in panchina contro i brianzoli non aveva finora mai perso nei 5 precedenti. È vero che l’Hellas non aveva vinto nessuna delle ultime 9 gare ufficiali di cui 8 di campionat

SASSUOLO-MONZA 0-1
Finisce bene per il Monza il trittico di partite in 9 giorni: la squadra guidata da Raffaele Palladino espugna, come già fatto nella scorsa stagione, il Mapei Stadium di Reggio Emilia, casa del Sassuolo, interrompendo la striscia di 4 partite senza vittoria. Giusto un anno prima il tecnico campano aveva ottenuto il suo primo successo esterno demolendo la Sampdoria a Genova. I biancorossi non hanno iniziato molto bene, soffrendo il pressing della compagine allenata da Alessio Dionisi, soprattutto nella seconda metà del primo tempo. Dopo che all’intervallo Palladino ha mostrato ai giocatori alcuni video di quanto succeso nei primi 45’ il Monza è sceso in campo con tutt’altro piglio e dopo essere passato in vantaggio è stato bravo a contenere la dapprima debole e poi disperata reazione degli emiliani, portando a casa il terzo “clean sheet” della stagione. Da segnalare tra le note liete l’esordio nel finale del “Papu” Gomez, che si è ben comportato mostrando di essere già in un buon stato di forma.
Davanti alle poche migliaia di spettatori del Mapei Stadium, di cui circa 300 di fede biancorossa, Palladino, che non ha potuto disporre degli infortunati Caprari, Izzo e Bettella, ha proposto rispetto al match pareggiato contro il Bologna una sola novità: Pablo Marì in difesa al posto appunto di Caldirola che a sua volta ha giocato a destra al posto di Izzo. Il Sassuolo guidato da Alessio Dionisi era privo degli infortunati Álvarez e Viti.
Il primo pericolo è di marca neroverde: al 6’ Di Gregorio in uscita disperata respinge la conclusione di Laurentiè incuneatosi in area in seguito a un errore in disimpegno di Caldirola. Il Monza risponde al 10’ con Ciurria che dal limite costringe Consigli al tuffo per deviare la palla in corner. Al 17’ Thorstvedt manda alto di testa un cross dalla destra di Berardi. Al 28’ Di Gregorio blocca in due tempi un tiro pericoloso di Pinamonti. 2’ dopo un cross di Ciurria dalla destra esce di poco a lato. Il Monza va in calando lasciando il pallino del gioco al Sassuolo. Al 36’ Di Gregorio respinge una conclusione pericolosa di Berardi e sul prosieguo dell’azione devia in corner un rasoterra dello stesso fantasista neroverde. Ancora Berardi ci prova su calcio di punizione al 41’ ma la palla passa sopra la traversa. Al 44’ Laurentiè spara alto un rigore in movimento.
La ripresa vede un Monza trasformato, anche perché il Sassuolo sembra aver esaurito le energie. Al 2’ Ciurria crossa dalla destra per Kyriakopoulos che spara al volo un sinistro inguardabile. 1’ dopo Ciurria crossa ancora dalla destra ma per la testa di Mota che riesce solo a sfiorare il pallone. All’8’ Machìn e D’Ambrosio rilevano rispettivamente Pessina e Andrea Carboni. Poco più tardi due conclusioni di Colombo vengono respinte da un difendente e da Consigli. Ma al 17’ Colombo va finalmente a segno a conclusione di un’azione di contropiede. La reazione del Sassuolo è sterile e al 26’ Palladino sostituisce Mota e Colpani con Vignato e Birindelli e al 31’ pure Kyriakopoulos con l’esordiente Gomez. La partita si ravviva perché i padroni di casa buttano in campo le ultime risorse disponibili dopo una settimana campale e il Monza fa male in contropiede. Proprio al termine di uno di questi al 35’ Birindelli spara in curva. 1’ dopo un destro al volo di Mulattieri viene bloccato da Di Gregorio. Al 41’ Colombo segna ancora, su azione di contropiede, ma il Var non convalida per fuorigioco. Al 43’ Laurentiè sbuccia il pallone a pochi passi dalla linea di porta. Al 48’ un bolide di Ceide è respinto a pugni uniti da Di Gregorio. Consigli fa lo stesso 1’ dopo con Ciurria. Dopo 6’ di recupero l’arbitro fischia tre volte e i tifosi biancorossi possono festeggiare con la squadra, riunitasi attorno a Palladino in mezzo al campo, la prima vittoria in trasferta della stagione.
In sala stampa Dionisi non ha fatto drammi per la sconfitta: “Venivamo da due prestazioni importanti e se nel primo tempo abbiamo confermato il livello di prestazione delle partite precedenti, sapevo che non avremmo tenuto quei ritmi. Ed è quindi diventato un peccato non aver segnato un gol nel primo tempo perché poi il Monza è una squadra di valore”.
In sala stampa Palladino è molto soddisfatto: “Ci voleva questa vittoria perché ci dà morale, slancio, autostima, dopo alcune partite giocate ad alto livello ma con pochi punti raccolti. Nel primo tempo potevamo passare sotto, con 3-4 gol sprecati dal Sassuolo e alcune grandi parate di Di Gregorio. Probabilmente è stato il peggior primo tempo del campionato ma affrontavamo una squdra che aveva appena battuto Juventus e Inter. Questa era una partita che se non si sbloccava probabilmente l’avremmo persa. Nel secondo tempo abbiamo fatto una grande prestazione noi, con 4-5 palle gol create. Si è visto il Monza che conoscevamo. Colombo? Ha fatto una partita strepitosa: dà il cuore, dà l’anima. Ma oggi voglio sottolineare le belle prestazioni di chi è entrato dopo in campo. L’infortunio di Pessina? Non dovrebbe essere niente di serio. La vittoria è dedicata al nostro presidente Silvio Berlusconi che nei giorni scorsi avrebbe compiuto gli anni. A fine partita ho ringraziato la squadra ma ho anche detto che nel primo tempo siamo stati troppo timorosi. Volevo dare il giorno libero domani ma i giocatori hanno detto che vogliono lavorare. Se faccio la ‘Papu dance’? La lascio fare a Galliani che è molto più bravo di me…
Il Monza tornerà in campo domenica prossima alle ore 12.30 all’U-Power Stadium: l’avversario sarà la Salernitana reduce dalla quaterna patita in casa dall’Inter con gol tutti firmati da Lautaro Martinez, che già aveva castigato i brianzoli a San Siro con una doppietta alla prima giornata.
FOTO AC MONZA
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SASSUOLO-MONZA 0-1
Finisce bene per il Monza il trittico di partite in 9 giorni: la squadra guidata da Raffaele Palladino espugna, come già fatto nella scorsa stagione, il Mapei Stadium di Reggio Emilia, casa del Sassuolo, interrompendo la striscia di 4 partite senza vittoria. Giusto un anno prima il tecnico campano aveva ottenuto il suo primo successo esterno demolendo la Sampdoria a Genova. I biancorossi non hanno iniziato molto

MONZA-SAMPDORIA 2-2
Come col Sassuolo, il Monza raccoglie solo 1 punto in casa contro un’altra squadra di bassa classifica, la Sampdoria, e come con la squadra emiliana alla fine deve considerarlo “un punto d’oro” perché a livello di occasioni create anche stavolta avrebbe meritato di perdere. Capiamo l’entusiasmo dell’allenatore Raffaele Palladino per il punto conquistato al 99’ su calcio di rigore, ma non comprendiamo come si possa essere soddisfatti della prestazione. Contro la penultima in classifica il Monza è stato inferiore per tecnica, tattica, corsa e ha pareggiato per cuore. Gli scontri individuali sono stati persi troppe volte e quando si è arrivati al cross lo si è quasi sempre sbagliato (e quasi sempre perché o troppo basso o troppo in bocca al portiere); l’allenatore dei blucerchiati Dejan Stankovic, subentrato a Marco Giampaolo, ha imbrigliato bene la squadra biancorossa, concedendo quasi niente agli attaccanti avversari e facendo male alla retroguardia di casa sia con gli inserimenti esterni che con i “pungiglioni” centrali; in particolare Gabbiadini ha fatto vedere ancora i bei numeri di cui è capace, dando speranza al popolo blucerchiato per una salvezza che avrebbe del miracoloso; il Monza è parso anche troppo compassato nelle giocate, quasi come se fosse sicuro che alla fine avrebbe portato a casa i 3 punti. I cambi non sono stati del tutto comprensibili e a fronte di ragnatele di passaggi che poi finivano quasi sempre con dei cross sarebbe servito un Gytkjaer e non un Valoti. Insomma, chi s’accontenta gode, ma in vista degli impegni futuri servirà ben altro Monza: non si pretende quello visto all’Allianz Stadium di Torino ma almeno quello dei primi 70’ giocati a Cremona. Se la Sampdoria ha oggi interrotto la serie di 4 sconfitte consecutive, il Monza ha comunque allungato a 7 la “striscia” positiva.
Palladino oggi non ha avuto a disposizione Sensi (squalificato), Vignato (piccolo fastidio fisico) e Barberis (malessere). Rispetto alla partita vinta con la Juventus, Petagna ha giocato come centravanti al posto di Mota che è scalato alle sue spalle a sostituire Pessina, il quale a sua volta è arretrato a centrocampo mandando Rovella in panchina. Stankovic aveva indisponibili Conti, De Luca, Pussetto, Sabiri, Trimboli e il neoacquisto Günter, che doveva giocare dall’inizio al posto di Colley. Degli altri due rinforzi arrivati nel mercato di gennaio, Cuisance è stato schierato dall’inizio mentre Ilkhan si è accomodato in panchina così come nel Monza l’italoargentino Carboni.
La prima occasione è del Monza, al 6’: Caprari si gira in area e con un rasoterra lambisce il palo. La Sampdoria risponde al 10’ con un colpo di testa debole di Lammers che Di Gregorio blocca. 2’ dopo, però, passa in vantaggio grazie a uno svarione di Caldirola che su un lancio dalle retrovie sbaglia completamente il tempo dell’intervento e per Gabbiadini è gioco facile segnare a tu per tu con Di Gregorio. La reazione del Monza è in una “bomba” di Di Gregorio da dentro l’area respinta in corner da Audero. Al 28’ un diagonale di Colley viene bloccato dal portiere di casa. 2’ dopo su un altro pasticcio difensivo del Monza c’è una palla vagante in area che Lammers per un attimo non riesce ad arpionare. Al 32’ il Monza pareggia: Carlos Augusto crossa dalla sinistra per Petagna che, spalle alla porta, si gira e beffa Nuytinck insaccando alle spalle di Audero. 6’ dopo il centravanti biancorosso ha un’altra opportunità ma la sua conclusione viene murata dalla difesa blucerchiata. Al 42’ la Sampdoria si ripropone ancora sulla sinistra con un diagonale di Djuricic bloccato anch’esso da Di Gregorio.
Nella ripresa gli ospiti sfiorano il nuovo vantaggio al 6’ con un sinistro al volo di Augello che sfila fuori d’un soffio. Izzo viene ammonito e Palladino lo sostituisce con Marlon. 1’ dopo la Sampdoria ripassa comunque in vantaggio: Murru crossa dalla sinistra per Leris che colpisce bene di testa, Di Gregorio respinge splendidamente ma sulla palla s’avventa Gabbiadini che gonfia la rete sotto la curva esaurita dagli oltre 2mila sostenitori blucerchiati. Il Monza non reagisce come deve e Palladino al 27’ procede a sostituire Machìn e Ciurria con Rovella e Birindelli. Ciò nonostante i biancorossi non creano alcun pericolo alla porta difesa da un inoperoso Audero e allora al 34’ il tecnico campano getta nella mischia Valoti e Colpani al posto di Caldirola e Mota. Anche con questo doppio cambio, però, l’inerzia della gara non cambia, col Monza che butta in area palloni o troppo bassi o troppo in bocca al portiere. Ci vuole l’ultimo traversone in area avversaria, peraltro qualche secondo dopo la scadenza dei 6’ di recupero decisi dall’arbitro, per raddrizzare le sorti dell’incontro: Murru abbraccia Petagna a caccia della sfera e l’arbitro non ha dubbi a indicare il dischetto del rigore, che il Var conferma; a prendersi la responsabilità di trasformarlo è capitan Pessina, che non fallisce ed esulta assieme ai 10mila tifosi biancorossi presenti all'U-Power Stadium.
Il gol preso così al 99’ ha fatto arrabbiare la Sampdoria, che è entrata in silenzio stampa. Per il Monza ha parlato Palladino: “Faccio i complimenti alla Sampdoria che ha disputato una partita di grande livello, mettendoci in difficolta. Mi aspettavo una partita difficile, ma non così complicata. Però l’aspetto positivo è che siamo rimasti in partita pareggiando in extremis col ‘cuore’. Sono da 20 anni nel mondo del calcio a questi livelli e non ho mai visto uno spogliatoio con un clima così magico, dove tutti sono uniti verso l’obiettivo della salvezza. Questo di oggi è un punto d’oro, che vale il settimo risultato utile consecutivo. Io sono felice e dovremmo essere tutti soddisfatti. Cosa non mi è piaciuto? Abbiamo forzato troppo la giocata, non siamo riusciti a evitare i duelli individuali. Se rischiererei la stessa formazione potendo tornare indietro? Ho assistito a una grande settimana di lavoro da parte di tutti gli attaccanti e dunque ho deciso di schierarne tre rinunciando a Rovella. Se rifarei gli stessi cambi? Sì, tali e quali. Tutti i subentrati hanno alzato il livello. Izzo è stato sostituito perché appena ammonito e non volevo rischiare di rimanere in 10. Petagna? Ha fatto una grandissima prestazione e un gol importante per noi. Il tridente? Sarà riproposto anche se magari con elementi diversi. Il rigore di Pessina? Ero tranquillo perché Matteo è un grande rigorista: sapevo che l’avrebbe messa dentro. Mi piace il fatto che si alterni a calciarli in partita con Petagna e Caprari”.
Il prossimo appuntamento per il Monza è in calendario domenica prossima alle ore 15 allo Stadio Renato Dall’Ara di Bologna contro la compagine felsinea.
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MONZA-SAMPDORIA 2-2
Come col Sassuolo, il Monza raccoglie solo 1 punto in casa contro un’altra squadra di bassa classifica, la Sampdoria, e come con la squadra emiliana alla fine deve considerarlo “un punto d’oro” perché a livello di occasioni create anche stavolta avrebbe meritato di perdere. Capiamo l’entusiasmo dell’allenatore Raffaele Palladino per il punto conquistato al 99’ su calcio di rigore, ma non comprendi

MONZA-FROSINONE 2-0
Colpaccio del Monza all’U-Power Stadium, dove il fortissimo Frosinone allenato dal mitico Alessandro Nesta è stato battuto col più classico dei punteggi. Per dare un’idea dell’impresa, i laziali non avevano subito alcuna rete nelle ultime 5 partite, di cui 4 erano state vinte. La loro prima volta in Brianza nel campionato di Serie B ha interrotto la serie positiva, riportando le quotazioni al borsino cadetto dei biancorossi nel segno del "toro". Due successi consecutivi per la compagine guidata da Cristian Brocchi, compagno di squadra di Nesta per 5 anni nel Milan, hanno rinfocolato le ambizioni di promozione in Serie A, che sarebbe storica proprio come quella dei ciociari nel 2015, poi bissata nel 2018.
Per la formazione brianzola è stata anche la prima vittoria sul nuovo terreno misto tra erba naturale e sintetica, dato che nella precedente occasione, 2 settimane fa, era arrivata la bruciante sconfitta col Chievoverona per 2-1. Le cose cominciano ad andare per il verso giusto nel club della Fininvest anche sotto il profilo sanitario: dei 10 giocatori e 2 membri dello staff in isolamento obbligatorio, tutti positivi al “coronavirus” tranne 2, non è rimasto più nessuno in quarantena. Ci sono però 4 giocatori infortunati, Finotto, Bettella, Di Gregorio e Barillà, e l’acciaccato Frattesi, oggi andato in panchina. Come mezzali contro il Frosinone hanno dunque giocato Armellino e D’Errico, quest’ultimo preferito a Colpani rispetto al match di Cittadella di una settimana fa, quando Barillà era fuori per squalifica. Rispetto a sabato scorso è poi tornato in porta Lamanna per il sorprendente Sommariva, apparso però incerto in alcune uscite 7 giorni fa, e in difesa ha fatto il suo esordio da titolare a sinistra Carlos Augusto, con conseguente scivolamento di Sampirisi a destra per Donati finito in panchina.
Il primo tempo è stato avaro di emozioni, ma a livello di gioco i giallazzurri hanno messo sotto i padroni di casa, che però non hanno corso seri pericoli grazie all’ennesima giornata di grazia della coppia di centrali Bellusci-Paletta. Al 9’ un calcio di punizione di Fossati passa alto di poco. Al 21’ una debole conclusione da fuori di Boateng è bloccata da Bardi “a occhi chiusi”. 3’ dopo un calcio di punizione del frusinate Ciano sfila a lato d’un soffio. Al 39’ una botta di Armellino viene respinta in corner in maniera spettacolare da Bardi.
Nell’intervallo Brocchi cambia Fossati con Barberis e dopo poco più un minuto D’Errico si beve alcuni avversari sui 25 metri e scarica un rasoterra che Bardi può solo vedere stamparsi sul palo. Al 5’ il Monza passa comunque grazie a un cross rasoterra dalla sinistra di Carlos Augusto che Gytkyaer in corsa insacca di piatto. La reazione dei laziali è importante ma breve: all’8’ un colpo di testa di Salvi è respinto in qualche modo da Lamanna e al 10’ un sinistro ancora di Salvi dal limite sfila alto di poco. Maric sostituisce Gytkyaer e poco dopo un sinistro di Carlos Augusto costringe Bardi alla deviazione in corner. Al 25’ il Monza ipoteca i 3 punti con un contropiede avviato da Boateng e finalizzato da Mota al termine di un’imperiosa cavalcata nella metà campo avversaria. Donati rileva Carlos Augusto e Sampirisi si sposta a sinistra; 1’ dopo Mota si esalta con una rovesciata che Bardi respinge in tuffo. Il Nazionale Under 21 portoghese esce assieme a uno spompo Boateng e al loro posto entrano rispettivamente Marin, all’esordio in maglia biancorossa, e Machìn. Gli ospiti provano un “forcing” ma non impegnano Lamanna se non in uscita. Al triplice fischio giocatori e staff in panchina si dirigono verso la vuota Curva Davide Pieri (l'ultrà tragicamente scomparso 22 anni fa avrebbe compiuto 50 anni martedì scorso) per festeggiare simbolicamente coi tifosi che non hanno potuto assistere al match.
In sala stampa Brocchi si è mostrato finalmente rilassato: “Era molto importante vincere oggi per tanti discorsi… È normale che ci sia euforia per questa vittoria. Complimenti ai ragazzi per l’ottima partita disputata contro una squadra forte. Ma dobbiamo migliorare: i nuovi devono integrarsi coi ‘vecchi’. Il gruppo ha dimostrato di essere forte e di voler recitare un ruolo da protagonista in questo campionato. Nesta? È stato l’unico allenatore a dire prima della partita che non solo il Monza è forte ma anche la sua squadra”.
Per Mota il suo gol “è stato uno dei più belli che ho fatto, ma soprattutto è stato importante per sbloccare la partita e per me. Sapevamo che era una partita difficile, ma abbiamo lottato, abbiamo fatto il nostro. Siamo un gruppo forte”.
Ora il campionato si ferma per lasciar giocare le Nazionali. Il Monza tornerà in campo sabato 21 novembre alle ore 14 a Lignano Sabbiadoro, “casa” del Pordenone da questa stagione.
FOTO BUZZI
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MONZA-FROSINONE 2-0
Colpaccio del Monza all’U-Power Stadium, dove il fortissimo Frosinone allenato dal mitico Alessandro Nesta è stato battuto col più classico dei punteggi. Per dare un’idea dell’impresa, i laziali non avevano subito alcuna rete nelle ultime 5 partite, di cui 4 erano state vinte. La loro prima volta in Brianza nel campionato di Serie B ha interrotto la serie positiva, riportando le quotazioni al bor

MONZA-FROSINONE 3-2
Dopo la partita di oggi i tifosi del Monza possono iniziare a sognare di nuovo la Serie A. Non per la vittoria, non per il bel gioco e nemmeno per la buona classifica, ma perché se si vince 3-2 dopo che si era sullo 0-2 a 20’ più recupero dal termine significa che probabilmente si ha quel qualcosa in più (rosa lunga? carattere? fortuna?) che fa la differenza con le dirette concorrenti al salto di categoria. Può essere la rosa lunga perché si è andati a segno con 3 dei 5 subentrati nella ripresa. Può essere il carattere perché non si è mai smesso di proporre il gioco voluto dall’allenatore Giovanni Stroppa e sul gol dell’1-2 è emersa una grandissima volontà di raddrizzare la contesa con quella corsa di tutti non a festeggiare ma a riposizionarsi subito nella propria metà campo. Può essere la fortuna perché finalmente è stato concesso un rigore a favore e ciò è avvenuto grazie al VAR all’inizio dei minuti di recupero finali. Ma possono essere anche tutte e tre le cose.
E tutto ciò si somma a un gioco che se non partita dopo partita, comunque mese dopo mese migliora (e aggiungiamo che è finalmente sufficiente la condizione fisica anche nei secondi tempi), e a una classifica che vede ora il Monza al terzo posto ex aequo con Lecce e Benevento.
Oggi si affrontavano due squadre che non perdevano da 9 gare: ad allungare la striscia resta solo quella biancorossa, che tra l’altro è sempre andata in gol nelle ultime 8 ed è rimasta imbattuta in casa, dove finora ha sempre segnato almeno 1 rete. Il Frosinone, che finora non aveva ancora perso in trasferta, ha invece racimolato solo 4 punti negli ultimi 5 match. In tema di statistiche, Stroppa ha finalmente battuto il suo omologo Fabio Grosso: nei 4 precedenti tra i due tecnici 2 volte aveva sorriso colui che siglò il rigore decisivo per la conquista del Mondiale 2006 da parte della Nazionale e 2 volte era finita pari.
Anche oggi Stroppa non ha potuto disporre degli infortunati Lamanna, Favilli, Barillà, Scozzarella e Pirola nonché di Mota e Paletta bloccati dalle norme anti-Covid. E naturalmente dell’uruguaiano Gastòn Ramirez, svincolatosi la scorsa estate dalla Sampdoria e ingaggiato il 7 dicembre (anche Mario Balotelli un anno fa era stato ingaggiato nel giorno di Sant'Ambrogio: solo una coincidenza?), ma non disponibile fino alla “finestra” di gennaio perché la lista degli “over” è già completa. Dunque ha confermato la formazione scesa in campo nella vittoriosa trasferta di Brescia.
Dall’altra parte Grosso ha dovuto fare a meno degli infortunati Brighenti, Rohden e Canotto e dello squalificato Gatti.
Si inizia davanti a un pubblico un po’ scarso (2660 spettatori entrati a metà prezzo) tra cui spicca la presenza dopo tanto tempo del presidente del club biancorosso Paolo Berlusconi.
Nella prima mezz’ora il Frosinone imbriglia il Monza e crea le uniche importanti occasioni da rete. All’11’ Di Gregorio è costretto a uscire a valanga per opporsi alla conclusione di Garritano. Al 23’ il portiere brianzolo blocca in due tempi un tiro dalla distanza di Ciano. Al 29’ Garritano manda a lato un colpo di testa. 4’ dopo un destro potente di Zerbin gonfia la rete esterna. Nel finale di tempo i padroni di casa cercano di più la profondità e si procurano un po’ di calci di punizione: al 38’ Barberis lo spedisce fuori di poco mentre al 47’ manda la palla a sbattere sul palo; sul prosieguo dell’azione Gytkjaer sfiora il montante con un colpo di testa.
La ripresa si apre allo stesso modo: al 7’ il portiere ciociaro Ravaglia sbaglia il disimpegno ma Gytkjaer praticamente a porta sguarnita riesce solo a sfiorare la sfera e non a stopparla. Poco dopo Valoti con un destro a giro manda fuori di poco. Gol sbagliato, gol subito: sul ribaltamento di fronte Zerbin crossa dalla sinistra per Garritano che in volo di testa insacca. La reazione del Monza arriva al 12’: sul calcio di punizione di Colpani salta di testa Szyminski che però quasi infila la sua porta spedendo la palla a incocciare la traversa. Sul susseguente corner Machin costringe Ravaglia a una respinta difficoltosa. La sorte decide che siano i frusinati a segnare nuovamente: al 18’ Zerbin da 25 metri infila la sfera nell’angolino dove Di Gregorio non può arrivare; si tratta del primo gol subito in campionato dal Monza da fuori area. Stroppa sostituisce Pedro Pereira e Machin rispettivamente con Carlos Augusto e Ciurria. C’è subito una ripartenza in contropiede di Gytkjaer che a tu per tu con Ravaglia manda incredibilmente la sfera a scalfire la traversa. Sembra una partita stregata per i biancorossi ma il fato ha invece in serbo il finale che non ti aspetti. Al 25’ su un corner calciato da Colpani si crea un mischione in area piccola che Carlos Augusto scioglie gonfiando la rete. Dopo 1’ Marrone compie un miracolo su Novakovich levandogli in scivolata il pallone tra i piedi al momento della botta a colpo quasi sicuro dell’attaccante giallazzurro. Mazzitelli rileva Colpani, ma è ancora Garritano dal limite a impegnare Di Gregorio. Al 42’ D’Alessandro s’invola sulla fascia destra e crossa in mezzo per Ciurria che di testa agguanta il pareggio facendo esplodere lo stadio per lo scampato pericolo; per l’attaccante biancorosso è la prima rete in campionato. Chi s’accontenta gode? Sì, ma perché farlo se si può godere di più? L’occasione arriva al 45’, quando con un minuto di ritardo il VAR segnala all’arbitro Pezzuto che probabilmente il tocco di mano del laziale Zampano in area è da rigore. Il fischietto leccese verifica e indica il dischetto: il pallone lo prende in consegna Mazzitelli che non trasformava un rigore dal 2016… Tutti restano col fiato sospeso e poi… bum… e l’U-Power Stadium esplode un’altra volta.
In sala stampa Stroppa sprizza felicità da tutti i pori: “I ragazzi sono stati straordinari. Avere la possibilità di migliorare la squadra con i subentrati è una gran cosa. Il Frosinone, squadra forte che non aveva mai perso in trasferta, nel primo tempo non ci ha permesso di giocare come sappiamo. Poi nella ripresa abbiamo subito un uno-due che avrebbe messo k.o. molte squadre. Ma i ragazzi ci hanno creduto e hanno portato a casa la vittoria. Tra l’altro tra pali e traverse sembrava che la palla non volesse entrare. Ma i ragazzi non hanno perso la testa, non hanno fatto confusione, sono rimasti coesi, sono stati davvero bravi”.
Un altro molto felice è Ciurria: “Mi godo la vittoria e il primo mio gol con la maglia del Monza. Oggi abbiamo dato un’altra dimostrazione di essere una squadra forte. Chi gioca subito e chi entra dopo può stare in questo gruppo da titolare. Lavoriamo tanto grazie al ‘mister’ e finalmente arrivano i risultati che meritiamo. Dobbiamo andare avanti partita per partita. Il mio inizio di stagione è stato difficoltoso perché ho saltato la preparazione per un infortunio alla caviglia”.
Chi mastica amaro, e per questo motivo esagera nelle dichiarazioni, è invece Grosso: “È una sconfitta che fa male perché abbiamo giocato bene, abbiamo dominato. Ci sarebbe stato stretto il pareggio. Avremmo dovuto gestire meglio la situazione nel finale caotico della partita. La lezione ci dovrà servire per il futuro”.
Il Monza è ora atteso da un altro big-match: domenica prossima alle ore 18.30 sarà di scena al “Vigorito” di Benevento.
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MONZA-FROSINONE 3-2
Dopo la partita di oggi i tifosi del Monza possono iniziare a sognare di nuovo la Serie A. Non per la vittoria, non per il bel gioco e nemmeno per la buona classifica, ma perché se si vince 3-2 dopo che si era sullo 0-2 a 20’ più recupero dal termine significa che probabilmente si ha quel qualcosa in più (rosa lunga? carattere? fortuna?) che fa la differenza con le dirette concorrenti al salto di categoria.

MONZA-TORINO 1-1
Niente filotto per il Monza, costretto a impattare in casa contro un coriaceo Torino, la cui classifica non rispecchia assolutamente il valore di una squadra costruita per puntare alla qualificazione alle coppe europee. La squadra allenata da Raffaele Palladino ha fatto un passo indietro rispetto alle ultime prestazioni, sia sul piano della corsa che dell’incisività in attacco. A sua difesa il fatto di aver perso per l’occasione altre due pedine importanti per problemi fisici: Pablo Marì e Vignato. I piemontesi hanno tenuto a lungo il pallino del gioco e ai punti avrebbero meritato la vittoria. Meno male che il solito Colpani, convocato proprio ieri per la prima in Nazionale, ha levato le castagne dal fuoco pochi minuti dopo il gol del vantaggio siglato da Ilic. Il subentrato Valentin Carboni ha avuto l’opportunità di beffare nel recupero la compagine guidata da Ivan Juric, ma l’ha sprecata. E così resta solo 1, su 11, il numero di match ufficiali vinti dal Monza contro il Torino in terra di Brianza.
Per l’incontro di oggi Palladino, che non ha potuto disporre dello squalificato Gomez e degli infortunati Caprari, Izzo, Pablo Marì e Vignato, ha proposto, rispetto al match vinto contro l’Hellas Verona, Andrea Carboni in difesa a sinistra al posto di Caldirola che a sua volta ha giocato in mezzo al posto, appunto, di Pablo Marì e Bondo come interno sinistro di centrocampo per Pessina, avanzato sulla tre quarti sinistra per, appunto, Vignato. Il Torino era privo degli infortunati Djidji, Schuurs e Ricci.
Davanti agli 11777 spettatori dell’U-Power Stadium, di cui oltre 2mila di fede granata, il Torino parte forte: al 3’ Bellanova riesce solo a sfiorare di testa il pericoloso cross dalla sinistra di Lazaro; al 7’ una conclusione dalla distanza di Zapata è respinta da Di Gregorio. Il Monza risponde all’11’ con un diagonale di sinistro di Colpani che sfiora il palo. Al 15’ un destro dal limite del granata Sanabria viene bloccato in due tempi da Di Gregorio. Al 25’ il Toro andrebbe anche in vantaggio con un bolide dai 20 metri di Ricardo Rodriguez, ma l’arbitro non convalida per un precedente fallo di Zapata su Caldirola. Proprio Zapata al 37’ manda a lato su colpo di testa, imitato 1’ dopo dal brianzolo Colombo ma con un sinistro dalla distanza. Al 43’ il centravanti biancorosso inzucca una palla ben servitagli da Colpani: la conclusione è centrale e Milinkovic-Savic blocca.
Il secondo tempo inizia sulla falsariga di come si è concluso il primo. E al 10’ la predominanza ospite viene premiata dal gol di Ilic che in diagonale batte Di Gregorio sfruttando un assist di Zapata. Il Monza reagisce 1’ dopo con un sinistro a giro di Colpani respinto in tuffo da Milinkovic-Savic. Un altro giro di lancette d’orologio e Palladino sostituisce Ciurria e Bondo con Birindelli e Mota, spostando Pessina a centrocampo. I cambi fanno bene alla squadra che ritrova energie e al 20’ perviene al pareggio: Di Gregorio rinvia, Colombo fa sponda di testa e Colpani approfitta dell’intervento a vuoto del subentrato Gineitis per involarsi verso Milinkovic-Savic e batterlo con un rasoterra a fil di palo. Il Torino non ci sta e al 35’ Ilic costringe Di Gregorio alla respinta in tuffo sul suo sinistro rasoterra. Palladino inserisce Valentin Carboni per Colpani, ma sono ancora gli ospiti a rendersi pericolosi con Zapata che calcia da posizione defilata: la sfera attraversa l’area piccola e si perde sul fondo non lontana dal palo. Al 45’ Pedro Pereira rileva D’Ambrosio e 1’ dopo Valentin Carboni spreca la palla del “colpaccio” calciando da ottima posizione troppo centralmente, permettendo dunque a Milinkovic-Savic di sventare il pericolo.
In sala stampa Juric è sereno e non recrimina più di tanto: “La mia squadra ha giocato molto bene e a lunghi tratti ha dominato. C’è il rammarico per non aver vinto. Purtroppo abbiamo commesso degli errori nell’uno contro uno. Oggi non è stata una partita facile perché il Monza è un’ottima squadra, ben allenata e con giocatori di talento. C’è un ragazzino nel Monza che è stato bravissimo… Bondo… Era sempre nella giusta posizione: si vede che è allenato da uno bravo come Palladino. Il presunto fallo prima del gol di Ricardo Rodriguez? Non l’ho visto, però ho visto il fallo da rigore su Lazaro nel finale che non ci è stato fischiato. Già l’anno scorso contro il Monza, ma a Torino, l’arbitraggio ci ha tolto l’Europa”.
Palladino è soddisfatto nonostante il pareggio casalingo: “Oggi non avremmo meritato di vincere: complimenti al Torino che nel primo tempo ci ha messo in difficoltà, venendoci addosso con grande fisicità. Oggi avevamo qualche assenza, ma avremmo comunque dovuto essere più bravi. Nel secondo tempo ci siamo sbloccati dopo il gol, grazie anche ai cambi e in particolare a Mota. Non è stata la nostra migliore partita, ma mi è piaciuta la nostra mentalità nell’affrontare questo Torino, in particolare il fatto che abbiamo tolto le loro due armi più importanti: le ripartenze e il gioco in profondità. La sosta viene a proposito perché la squadra ha bisogno di riposare. I complimenti di Juric a Bondo? Lui non si aspettava di vederlo giocare. Warren lo sto vedendo bene: a Verona ha giocato bene e oggi mi serviva un giocatore come lui e ha fatto le cose che doveva fare molto bene.”.
Il Monza tornerà in campo dopo la sosta per le Nazionali domenica 26 novembre alle ore 12.30 all’Unipol Domus di Cagliari.
FOTO AC MONZA
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MONZA-TORINO 1-1
Niente filotto per il Monza, costretto a impattare in casa contro un coriaceo Torino, la cui classifica non rispecchia assolutamente il valore di una squadra costruita per puntare alla qualificazione alle coppe europee. La squadra allenata da Raffaele Palladino ha fatto un passo indietro rispetto alle ultime prestazioni, sia sul piano della corsa che dell’incisività in attacco. A sua difesa il fatto di aver pers

MONZA-PERUGIA 2-2
Un punto in due partite: il 2022 non è cominciato bene per il Monza e non solo riguardo ai risultati. Tra la débâcle di Benevento di 3 giorni fa e il “brodino” di oggi all’U-Power Stadium contro una delle storiche “bestie nere” della squadra brianzola, sembra di essere tornati indietro di 3 mesi in fatto di qualità del gioco e della condizione fisica del gruppo. I continui passaggi in orizzontale o all’indietro, la mancanza di dribbling e di smarcamenti, lo schiacciamento della linea dei centrocampisti solo pochi metri avanti quella dei difensori in fase di non possesso di palla hanno fatto ricordare l’infausta scorsa stagione, quando l’allenatore, ora del Vicenza, Cristian Brocchi pontificava di essere un formidabile condottiero di formidabili giocatori. Giovanni Stroppa non è borioso, però il suo ottimismo in sala stampa fa a pugni con quanto si deve sopportare in 90’ in tribuna stampa, a volte già al momento di leggere la formazione. Ma come si fa a ripresentare oggi la stessa difesa che solo 3 giorni fa a Benevento ne ha combinate di cotte e di crude quando si ha una rosa che almeno tre quarti degli altri allenatori di Serie B gli invidia? Non sarebbe stato il caso di effettuare un sano turn-over di almeno due elementi della retroguardia potendo contare in panchina di valide alternative, in particolare di Paletta e Bettella? E come si fa a schierare in partenza una squadra praticamente priva di giocatori di fantasia in condizione? Per il match di oggi aveva recuperato dagli infortuni Barillà, Mota e Gytkjaer ma aveva perso per squalifica Mazzitelli e D’Alessandro, aggiuntisi tra gli indisponibili a Scozzarella, Pirola e Brescianini ancora in infermeria e a Machìn impegnato con la Nazionale equatoguineana in Coppa d’Africa. E così le uniche novità sono stati Mota al posto del “falso nueve” Valoti, arretrato nel ruolo di interno sinistro, Molina e Pedro Pereira a centrocampo e Ramirez come seconda punta. Da segnalare che Sommariva è stato preferito come secondo portiere a Lamanna che è andato in tribuna. Dall’altra parte l’allenatore dei grifoni Massimiliano Alvini non ha potuto convocare Murgia, Fulignati e Bianchimano. Presente in campo, invece, l’“ex” detestato Burrai.
Davanti a soli 2493 spettatori (anche a causa del divieto di trasferta imposto ai tifosi umbri), tra cui il nuovo questore Marco Odorisio, la partita inizia già sonnecchiante per l’incapacità, ma sarebbe meglio dire l’impossibilità per evidenti problemi fisici, dei giocatori di casa di aggredire l’avversario come visto con altre compagini a novembre e dicembre. L’unico che ci prova è Mota, ma al 10’, dopo aver vinto un contrasto con Angella in area perugina, invece di tirare preferisce mettere in mezzo e lo fa male. Gli ospiti trovano lo specchio della porta al 29’ con un rasoterra di Santoro bloccato da Di Gregorio. Tra uno sbadiglio e l’altro si arriva al 42’ quando Angella atterra Mota che si era incuneato in area umbra: dopo 3’ di consulto al Var l’arbitro conferma il rigore che Valoti trasforma.
La ripresa si apre con un diagonale praticamente a colpo sicuro di Segre che Di Gregorio sventa con la punta delle dita. La pressione degli ospiti convince Stroppa a togliere un impalpabile Ramirez per far posto al vivace Colpani. Al 19’ arriva però il pareggio della compagine di Alvini: Marrone sgambetta Matos in area e prima l’arbitro ammonisce il brasiliano per simulazione ma poi, richiamato dal Var, assegna il rigore che De Luca trasforma (settimo sigillo in campionato per il “bomber” del Grifo). Stroppa leva Donati e Molina rimpiazzandoli rispettivamente con Bettella e Favilli e 4’ dopo Mota manda di poco alta una rovesciata. Al 30’ l’ennesima dormita della difesa di casa permette al Perugia di passare in vantaggio: Matos quasi dalla linea di fondo serve rasoterra Kouan eludendo tutta la retroguardia e per l’ivoriano è un gioco da ragazzi insaccare di piatto da due passi. Finalmente il Monza si sveglia dal torpore e inanella tre clamorose occasioni: al 32’ Valoti colpisce indisturbato di testa ma Chichizola respinge d’istinto; al 43’ sul cross dalla sinistra del subentrato (per Valoti) Ciurria arriva Favilli di testa che però impatta debolmente; al 45’ sul cross dalla destra del subentrato (per Pedro Pereira) Sampirisi è Mota a colpire al volo mandando a lato di poco. L’arbitro concede giustamente 6’ di recupero e proprio all’inizio dell’ultimo giro d’orologio Di Gregorio lancia lungo in area avversaria dove la palla tra colpi e rimbalzi arriva dalle parti di Ciurria, bravo a colpire di testa al punto giusto da mandare la sfera in porta scavalcando Chichizola. Il 2-2 finale è risultato onesto, che però frena pesantemente il cammino del Monza, ora sesto in classifica. Monza che ha mantenuto l’imbattibilità casalinga segnando sempre almeno 1 rete. Per gli ospiti si è trattato invece del settimo risultato utile consecutivo.
In sala stampa Stroppa non ha convinto: “Oggi era importante tornare ad avere quella ‘fame nervosa’ che i ragazzi avevano nel periodo prenatalizio. Invece hanno giocato sottotono, non vincevano i duelli. Però negli ultimi minuti hanno avuto 5 palle gol: si poteva portare a casa un risultato migliore. Purtroppo siamo tornati indietro: siamo stati timorosi, poco brillanti, con poca personalità. Se non avessero fatto gli ultimi 20’ come hanno fatto adesso sarei qui a mettermi le mani nei capelli. Avevano anche iniziato bene, però Mota ha fatto un paio di scelte sbagliate: resta comunque un giocatore straordinario. Il rigore assegnato al Perugia? I miei erano in 4 contro 1 eppure è scappato l’uomo...”.
Per Ciurria, abituato a castigare il Perugia (segnò un gol ai grifoni in entrambi gli incontri di 2 anni fa disputati con la maglia del Pordenone), “forse manca la condizione. Però oggi se non abbiamo vinto va dato merito anche al Perugia”.
Per Alvini “il pareggio è un risultato giusto. Però è logico che quando arrivi all’ultimo minuto in vantaggio e non vinci ti rimane il rammarico. Comunque non c’è da colpevolizzare nessuno e il Monza è molto forte”.
Anche per Matos “il Monza è una squadra forte con grandi qualità”. Ma questi sono commenti che valgono solo per gli ultimi 20’ di oggi perché prima il Monza non si è visto.
La compagine brianzola è ora attesa da un altro match all’U-Power Stadium: sabato prossimo alle ore 14 ospiterà la Reggina.
FOTO BUZZI
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MONZA-PERUGIA 2-2
Un punto in due partite: il 2022 non è cominciato bene per il Monza e non solo riguardo ai risultati. Tra la débâcle di Benevento di 3 giorni fa e il “brodino” di oggi all’U-Power Stadium contro una delle storiche “bestie nere” della squadra brianzola, sembra di essere tornati indietro di 3 mesi in fatto di qualità del gioco e della condizione fisica del gruppo. I continui passaggi in orizzontale o a

MONZA-PARMA 1-1
Un punto nelle ultime 3 partite in casa è il magro bottino del Monza che scivola in classifica a 6 punti dalla zona promozione. La sensazione è che se non tornerà alla vittoria sabato prossimo (calcio d’inizio alle ore 14) a Cittadella difficilmente potrà continuare a sperare nei primi 2 posti in classifica, ossia a evitare i play-off già risultati fatali l’anno scorso. Il Parma porta a casa il terzo risultato utile consecutivo e al contrario del Monza spera di arrivarci ai play-off per poi cullare il sogno di tornare in Serie A immediatamente.
Il pareggio scaturito oggi all’U-Power Stadium è sostanzialmente giusto, perché la squadra di casa ha sì tirato spesso ma quasi sempre a vanvera. Riguardo al grande possesso di palla non è un merito se la stragrande maggioranza dei passaggi sono in orizzontale o all’indietro. I 3789 spettatori, tra cui il “patron” dei brianzoli Silvio Berlusconi, sono rimasti delusi, quelli biancorossi per non aver battuto una squadra alla portata e quelli gialloblù per aver visto sfumare i 3 punti negli ultimi minuti. Il Parma era assolutamente una squadra alla portata considerando anche che all’allenatore Giuseppe Iachini mancavano tra infortuni e squalifiche una decina di giocatori. Mentre dall’altra parte Giovanni Stroppa non ha potuto disporre di Brescianini, Ramirez, D’Alessandro, Marrone, Favilli, Di Gregorio, Paletta e Valoti. Rispetto alla gara persa col Lecce domenica scorsa sono stati schierati Lamanna, Caldirola, Colpani e Mota rispettivamente per Di Gregorio, Paletta, Barberis e Valoti.
Il fischio d’inizio dell’arbitro Valeri di Roma (per la prima volta a Monza dopo aver sottratto ai brianzoli la promozione in Serie B nel 2007 facendo finta di non vedere il macroscopico rigore su Borgobello nella finale di ritorno dei play-off del Girone A di Serie C1 contro il Pisa) non coincide con un assalto della squadra di casa, come ci si sarebbe aspettati dopo la sconfitta col Lecce. La prima occasione si segnala al 15’ quando un colpo di testa del biancorosso Mancuso termina a lato. Al 25’ una conclusione debole dalla distanza di Mazzitelli viene bloccata comodamente dall’eterno Buffon (44 anni). È però il Parma a passare in vantaggio al 30’: c’è un’incursione in area di Man che impegna severamente Lamanna, ma sul prosieguo dell’azione il portiere di casa viene uccellato da un perfetto pallonetto di Vazquez, alla sua decima marcatura in campionato. Nonostante il gol subito i locali continuano col solito tran-tran di palleggio e con la solita mancanza di rapidità nello smarcarsi per il tiro.
Pure il secondo tempo inizia allo stesso modo. Al 6’, però, su un cross dalla destra di Pedro Pereira il guizzo di Molina è buono, ma la conclusione a lato ha dell’incredibile. Al 13’ un tiro dalla distanza di Vazquez viene deviato in corner da Lamanna. Stroppa sostituisce un evanescente Mancuso con Gytkjaer e il Monza comincia a svoltare anche caratterialmente. Proprio l’attaccante danese al 22’ serve in mezzo per Mota che si libera del suo marcatore e calcia quasi a colpo sicuro, ma Delprato respinge sulla linea. Sulla prosecuzione dell’azione Machin crossa dalla sinistra per Gytkjaer che di testa manda a lato. Entrano Ciurria e Barberis per Pedro Pereira e Molina e poco dopo Mazzitelli da fuori area calcia ancora blandamente per la facile parata di Buffon. Stroppa getta nella mischia Sampirisi per Machin e finalmente al 42’ Gytkjaer si avventa su un cross dalla sinistra di Ciurria e insacca facendo esplodere di gioia la Curva Davide Pieri. Il Monza tenta anche il sorpasso ma il Parma respinge gli ultimi assalti.
In sala stampa Stroppa è apparso sereno: “Il pareggio è un risultato positivo guardando alla reazione avuta dalla squadra dopo il gol subito. Potevamo fare molto di più nel primo tempo, che è stato sterile da parte nostra. Del resto, su 16 volte che abbiamo tirato solo 4 volte è stato nello specchio della porta. Mi è invece piaciuto il sano nervosismo del secondo tempo. E dopo il pareggio ho rivisto la mia squadra devastante. È stato Gytkjaer a cambiare la partita, non solo per il gol, ma per l’atteggiamento. Il gol preso? Difficilmente si vede in Serie B: un gesto tecnico straordinario. Oggi abbiamo fatto più cross del solito? Sì, ma poco precisi”.
Anche Iachini è tutto sommato soddisfatto del punto preso: “Oggi avevamo tanti indisponibili. Abbiamo fatto la nostra partita, affrontando una squadra molto forte. Siamo stati ben organizzati, molto offensivi. Peccato per il gol subito nel finale: c’è mancato un pizzico di esperienza”.
FOTO BUZZI
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MONZA-PARMA 1-1
Un punto nelle ultime 3 partite in casa è il magro bottino del Monza che scivola in classifica a 6 punti dalla zona promozione. La sensazione è che se non tornerà alla vittoria sabato prossimo (calcio d’inizio alle ore 14) a Cittadella difficilmente potrà continuare a sperare nei primi 2 posti in classifica, ossia a evitare i play-off già risultati fatali l’anno scorso. Il Parma porta a casa il terzo risult

MONZA-EMPOLI 1-1
Nel match-clou della giornata tra la seconda e la prima della Serie B non vince nessuno e così il Monza continua a inseguire l’Empoli in fuga con 6 punti di vantaggio. L’1-1 scaturito tra la miglior difesa del campionato e il miglior attacco scontenta entrambe le squadre: i brianzoli perché hanno avuto più occasioni che non sono state sfruttate al meglio, i toscani perché sono stati a lungo in vantaggio e per il generoso rigore concesso ai biancorossi che ha fruttato il pareggio nonché per il gol non convalidato nel finale a Terzic. Intanto, però, entrambe le compagine prolungano rispettivamente a 8 e a 15 la striscia di risultati utili consecutivi.
Il match è stato interessante e pure vivace in diversi momenti, mostrando quelle che, assieme al Chievoverona, sono le due migliori formazioni della cadetteria. Lo spirito garibaldino del Monza lo si è visto già dall’“11” schierato da Cristian Brocchi, che a nostro giudizio ha sbagliato (a maggior ragione che si andava ad affrontare la capolista) a modificare quello che era l’assetto delle ultime giornate, sostituendo Barberis e Gytkjaer rispettivamente con i nuovi arrivati Scozzarella e Diaw. Il primo ha indubbiamente piedi migliori dell’ex crotonese, ma è fisicamente inadatto, almeno in questo momento, a partite di sacrificio in interdizione; il secondo non dispone, come avveniva a Pordenone, di una squadra che gioca per lui e dunque fa fatica a ritagliarsi spazi in attacco, dove invece ultimamente il danese si era distinto per fisicità, ma anche per assist e gol. Brocchi ha inoltre di nuovo preferito Donati a Sampirisi, altra scelta discutibile. L’infortunato Paletta è stato nuovamente rimpiazzato da Bettella, mentre l’altro infortunato Balotelli attende di scavalcare Diaw e Gytkjaer nella graduatoria dei centravanti agli ordini del tecnico milanese.
Da segnalare la prima convocazione per il neoacquisto D’Alessandro e la scandalosa mancata convocazione di capitan D’Errico per motivi tecnici chiaramente inesistenti. A tal proposito anche la Curva Davide Pieri, che finora non aveva mai criticato l’attuale proprietà, si è giustamente risentita, ricordando sulla propria pagina Facebook che non può “essere romantico” salire per la prima volta in Serie A adottando certe strategie di gestione dello spogliatoio. Se c’è un problema di disciplina, come è chiaro a tutti, va trattato in altro modo con l’unico giocatore “sopravvissuto” alla Serie D e che per il Monza ha dato tanto non solo in campo, avendo rifiutato ingaggi ben più lauti che gli erano stati offerti in altre piazze.
Alessio Dionisi, tecnico dei toscani, lamentava invece le assenze per infortunio di Fiamozzi, Bandinelli e Sabelli.
A proposito di allenatori, era presente in tribuna l’ex di Milan, Roma, Juventus e Real Madrid, Fabio Capello.
Pronti, via e Haas lancia da metà campo Mancuso che taglia come il burro la difesa biancorossa, salta il portiere e insacca la sua dodicesima palla dall’inizio del campionato. La reazione del Monza è immediata: al 4’, su cross dalla sinistra di Mota arriva Frattesi che però incespica al momento della battuta a rete. 2’ dopo la mezzala destra ha l’occasione per rifarsi ma, lanciato da un colpo di tacco di Boateng, riesce solo a impegnare Brignoli. Al 12’ La Mantia viene anticipato d’un soffio da Di Gregorio mentre al 14’ la stessa cosa succede a Diaw con Brignoli. Il portiere degli azzurri compie un miracolo su una conclusione di Barillà al 30’. Invece al 37’ è fortunato quando una botta di Boateng dal limite esce a lato di poco.
Anche al 5’ della ripresa l’ex Nazionale ghanese manda la sfera a lambire il palo. Subito dopo viene espulso per proteste il secondo portiere dell’Empoli, Furlan. Al 19’ il Monza è ancora sfortunatissimo perché colpisce due pali, prima con una botta da fuori di Frattesi e poi con una furbata di Boateng sul disimpegno empolese. Al 23’ un colpo di testa di Mancuso esce a lato di poco. Sul ribaltamento di fronte il Monza conquista un rigore, che viene concesso un po’ generosamente per un contatto tra Romagnoli e Mota che fa cadere a terra il Nazionale Under 21 portoghese. Dopo 2’ di proteste ospiti Boateng lo trasforma. Al 26’ un colpo di testa di La Mantia passa fuori di poco. Brocchi cambia in contemporanea Scozzarella, Boateng e Diaw rispettivamente con Barberis, D’Alessandro e Gytkjaer. Proprio il danese al 42’ stoppa e tira ma debolmente: Brignoli blocca. 1’ dopo Terzic segna un eurogol da 25 metri ma l’arbitro prima convalida e poi annulla su segnalazione del guardalinee per la posizione irregolare di Pirrello giudicata di disturbo al portiere. Il Monza tira un sospiro di sollievo e porta a casa 1 punto che basta a difendere il secondo posto conquistato 2 giornate fa, cioè al termine del girone d’andata.
In sala stampa Brocchi prima ha parlato della partita: “È stata bellissima. Ed è stata giocata alla grande da noi. Il gol preso all’inizio poteva far tanto male. Abbiamo creato tantissime occasioni: a volte è stato bravo il loro portiere, a volte siamo stati sfortunati e a volte imprecisi. Abbiamo preso due pali, giocato un ottimo calcio, dando dimostrazione di forza. Potevamo vincerla, ma l’Empoli ha dimostrato di valere il primo posto”. Poi ha detto la sua sul “caso D’Errico”: “Al Monza bisogna allenarsi sempre alla grande e giocare con grande impegno. ‘Ciccio’ nell’ultimo mese e mezzo ha fatto fatica ad innalzare il suo livello di preparazione alle partite perché più di tutti ha sofferto questa cosa bella di una squadra sempre migliorata ogni 6 mesi. Io voglio un bene incredibile a ‘Ciccio’: l’ho fatto diventare io il capitano del Monza. Sono come un papà che ha dato un segnale importante al figlio. Lui ha qualità importanti. Ma deve faticare molto di più rispetto a quanto faticava prima”.
Il Monza tornerà in campo già martedì prossimo alle ore 19 per il turno infrasettimanale: l’avversario sarà il Vicenza Virtus allo stadio “Menti” del capoluogo berico.
FOTO BUZZI
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MONZA-EMPOLI 1-1
Nel match-clou della giornata tra la seconda e la prima della Serie B non vince nessuno e così il Monza continua a inseguire l’Empoli in fuga con 6 punti di vantaggio. L’1-1 scaturito tra la miglior difesa del campionato e il miglior attacco scontenta entrambe le squadre: i brianzoli perché hanno avuto più occasioni che non sono state sfruttate al meglio, i toscani perché sono stati a lungo in vantaggio e p