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SASSUOLO-MONZA 0-1
 
Finisce bene per il Monza il trittico di partite in 9 giorni: la squadra guidata da Raffaele Palladino espugna, come già fatto nella scorsa stagione, il Mapei Stadium di Reggio Emilia, casa del Sassuolo, interrompendo la striscia di 4 partite senza vittoria. Giusto un anno prima il tecnico campano aveva ottenuto il suo primo successo esterno demolendo la Sampdoria a Genova. I biancorossi non hanno iniziato molto bene, soffrendo il pressing della compagine allenata da Alessio Dionisi, soprattutto nella seconda metà del primo tempo. Dopo che all’intervallo Palladino ha mostrato ai giocatori alcuni video di quanto succeso nei primi 45’ il Monza è sceso in campo con tutt’altro piglio e dopo essere passato in vantaggio è stato bravo a contenere la dapprima debole e poi disperata reazione degli emiliani, portando a casa il terzo “clean sheet” della stagione. Da segnalare tra le note liete l’esordio nel finale del “Papu” Gomez, che si è ben comportato mostrando di essere già in un buon stato di forma.
 
Davanti alle poche migliaia di spettatori del Mapei Stadium, di cui circa 300 di fede biancorossa, Palladino, che non ha potuto disporre degli infortunati Caprari, Izzo e Bettella, ha proposto rispetto al match pareggiato contro il Bologna una sola novità: Pablo Marì in difesa al posto appunto di Caldirola che a sua volta ha giocato a destra al posto di Izzo. Il Sassuolo guidato da Alessio Dionisi era privo degli infortunati Álvarez e Viti.
 
Il primo pericolo è di marca neroverde: al 6’ Di Gregorio in uscita disperata respinge la conclusione di Laurentiè incuneatosi in area in seguito a un errore in disimpegno di Caldirola. Il Monza risponde al 10’ con Ciurria che dal limite costringe Consigli al tuffo per deviare la palla in corner. Al 17’ Thorstvedt manda alto di testa un cross dalla destra di Berardi. Al 28’ Di Gregorio blocca in due tempi un tiro pericoloso di Pinamonti. 2’ dopo un cross di Ciurria dalla destra esce di poco a lato. Il Monza va in calando lasciando il pallino del gioco al Sassuolo. Al 36’ Di Gregorio respinge una conclusione pericolosa di Berardi e sul prosieguo dell’azione devia in corner un rasoterra dello stesso fantasista neroverde. Ancora Berardi ci prova su calcio di punizione al 41’ ma la palla passa sopra la traversa. Al 44’ Laurentiè spara alto un rigore in movimento.
 
La ripresa vede un Monza trasformato, anche perché il Sassuolo sembra aver esaurito le energie. Al 2’ Ciurria crossa dalla destra per Kyriakopoulos che spara al volo un sinistro inguardabile. 1’ dopo Ciurria crossa ancora dalla destra ma per la testa di Mota che riesce solo a sfiorare il pallone. All’8’ Machìn e D’Ambrosio rilevano rispettivamente Pessina e Andrea Carboni. Poco più tardi due conclusioni di Colombo vengono respinte da un difendente e da Consigli. Ma al 17’ Colombo va finalmente a segno a conclusione di un’azione di contropiede. La reazione del Sassuolo è sterile e al 26’ Palladino sostituisce Mota e Colpani con Vignato e Birindelli e al 31’ pure Kyriakopoulos con l’esordiente Gomez. La partita si ravviva perché i padroni di casa buttano in campo le ultime risorse disponibili dopo una settimana campale e il Monza fa male in contropiede. Proprio al termine di uno di questi al 35’ Birindelli spara in curva. 1’ dopo un destro al volo di Mulattieri viene bloccato da Di Gregorio. Al 41’ Colombo segna ancora, su azione di contropiede, ma il Var non convalida per fuorigioco. Al 43’ Laurentiè sbuccia il pallone a pochi passi dalla linea di porta. Al 48’ un bolide di Ceide è respinto a pugni uniti da Di Gregorio. Consigli fa lo stesso 1’ dopo con Ciurria. Dopo 6’ di recupero l’arbitro fischia tre volte e i tifosi biancorossi possono festeggiare con la squadra, riunitasi attorno a Palladino in mezzo al campo, la prima vittoria in trasferta della stagione.
 
In sala stampa Dionisi non ha fatto drammi per la sconfitta: “Venivamo da due prestazioni importanti e se nel primo tempo abbiamo confermato il livello di prestazione delle partite precedenti, sapevo che non avremmo tenuto quei ritmi. Ed è quindi diventato un peccato non aver segnato un gol nel primo tempo perché poi il Monza è una squadra di valore”.
 
In sala stampa Palladino è molto soddisfatto: “Ci voleva questa vittoria perché ci dà morale, slancio, autostima, dopo alcune partite giocate ad alto livello ma con pochi punti raccolti. Nel primo tempo potevamo passare sotto, con 3-4 gol sprecati dal Sassuolo e alcune grandi parate di Di Gregorio. Probabilmente è stato il peggior primo tempo del campionato ma affrontavamo una squdra che aveva appena battuto Juventus e Inter. Questa era una partita che se non si sbloccava probabilmente l’avremmo persa. Nel secondo tempo abbiamo fatto una grande prestazione noi, con 4-5 palle gol create. Si è visto il Monza che conoscevamo. Colombo? Ha fatto una partita strepitosa: dà il cuore, dà l’anima. Ma oggi voglio sottolineare le belle prestazioni di chi è entrato dopo in campo. L’infortunio di Pessina? Non dovrebbe essere niente di serio. La vittoria è dedicata al nostro presidente Silvio Berlusconi che nei giorni scorsi avrebbe compiuto gli anni. A fine partita ho ringraziato la squadra ma ho anche detto che nel primo tempo siamo stati troppo timorosi. Volevo dare il giorno libero domani ma i giocatori hanno detto che vogliono lavorare. Se faccio la ‘Papu dance’? La lascio fare a Galliani che è molto più bravo di me…
 
Il Monza tornerà in campo domenica prossima alle ore 12.30 all’U-Power Stadium: l’avversario sarà la Salernitana reduce dalla quaterna patita in casa dall’Inter con gol tutti firmati da Lautaro Martinez, che già aveva castigato i brianzoli a San Siro con una doppietta alla prima giornata.
 
 
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Il Monza espugna il Mapei Stadium col brianzolo Colombo

SASSUOLO-MONZA 0-1   Finisce bene per il Monza il trittico di partite in 9 giorni: la squadra guidata da Raffaele Palladino espugna, come già fatto nella scorsa stagione, il Mapei Stadium di Reggio Emilia, casa del Sassuolo, interrompendo la striscia di 4 partite senza vittoria. Giusto un anno prima il tecnico campano aveva ottenuto il suo primo successo esterno demolendo la Sampdoria a Genova. I biancorossi non hanno iniziato molto

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MONZA-SAMPDORIA 2-2
 
Come col Sassuolo, il Monza raccoglie solo 1 punto in casa contro un’altra squadra di bassa classifica, la Sampdoria, e come con la squadra emiliana alla fine deve considerarlo “un punto d’oro” perché a livello di occasioni create anche stavolta avrebbe meritato di perdere. Capiamo l’entusiasmo dell’allenatore Raffaele Palladino per il punto conquistato al 99’ su calcio di rigore, ma non comprendiamo come si possa essere soddisfatti della prestazione. Contro la penultima in classifica il Monza è stato inferiore per tecnica, tattica, corsa e ha pareggiato per cuore. Gli scontri individuali sono stati persi troppe volte e quando si è arrivati al cross lo si è quasi sempre sbagliato (e quasi sempre perché o troppo basso o troppo in bocca al portiere); l’allenatore dei blucerchiati Dejan Stankovic, subentrato a Marco Giampaolo, ha imbrigliato bene la squadra biancorossa, concedendo quasi niente agli attaccanti avversari e facendo male alla retroguardia di casa sia con gli inserimenti esterni che con i “pungiglioni” centrali; in particolare Gabbiadini ha fatto vedere ancora i bei numeri di cui è capace, dando speranza al popolo blucerchiato per una salvezza che avrebbe del miracoloso; il Monza è parso anche troppo compassato nelle giocate, quasi come se fosse sicuro che alla fine avrebbe portato a casa i 3 punti. I cambi non sono stati del tutto comprensibili e a fronte di ragnatele di passaggi che poi finivano quasi sempre con dei cross sarebbe servito un Gytkjaer e non un Valoti. Insomma, chi s’accontenta gode, ma in vista degli impegni futuri servirà ben altro Monza: non si pretende quello visto all’Allianz Stadium di Torino ma almeno quello dei primi 70’ giocati a Cremona. Se la Sampdoria ha oggi interrotto la serie di 4 sconfitte consecutive, il Monza ha comunque allungato a 7 la “striscia” positiva.
 
Palladino oggi non ha avuto a disposizione Sensi (squalificato), Vignato (piccolo fastidio fisico) e Barberis (malessere). Rispetto alla partita vinta con la Juventus, Petagna ha giocato come centravanti al posto di Mota che è scalato alle sue spalle a sostituire Pessina, il quale a sua volta è arretrato a centrocampo mandando Rovella in panchina. Stankovic aveva indisponibili Conti, De Luca, Pussetto, Sabiri, Trimboli e il neoacquisto Günter, che doveva giocare dall’inizio al posto di Colley. Degli altri due rinforzi arrivati nel mercato di gennaio, Cuisance è stato schierato dall’inizio mentre Ilkhan si è accomodato in panchina così come nel Monza l’italoargentino Carboni.
 
La prima occasione è del Monza, al 6’: Caprari si gira in area e con un rasoterra lambisce il palo. La Sampdoria risponde al 10’ con un colpo di testa debole di Lammers che Di Gregorio blocca. 2’ dopo, però, passa in vantaggio grazie a uno svarione di Caldirola che su un lancio dalle retrovie sbaglia completamente il tempo dell’intervento e per Gabbiadini è gioco facile segnare a tu per tu con Di Gregorio. La reazione del Monza è in una “bomba” di Di Gregorio da dentro l’area respinta in corner da Audero. Al 28’ un diagonale di Colley viene bloccato dal portiere di casa. 2’ dopo su un altro pasticcio difensivo del Monza c’è una palla vagante in area che Lammers per un attimo non riesce ad arpionare. Al 32’ il Monza pareggia: Carlos Augusto crossa dalla sinistra per Petagna che, spalle alla porta, si gira e beffa Nuytinck insaccando alle spalle di Audero. 6’ dopo il centravanti biancorosso ha un’altra opportunità ma la sua conclusione viene murata dalla difesa blucerchiata. Al 42’ la Sampdoria si ripropone ancora sulla sinistra con un diagonale di Djuricic bloccato anch’esso da Di Gregorio.
 
Nella ripresa gli ospiti sfiorano il nuovo vantaggio al 6’ con un sinistro al volo di Augello che sfila fuori d’un soffio. Izzo viene ammonito e Palladino lo sostituisce con Marlon. 1’ dopo la Sampdoria ripassa comunque in vantaggio: Murru crossa dalla sinistra per Leris che colpisce bene di testa, Di Gregorio respinge splendidamente ma sulla palla s’avventa Gabbiadini che gonfia la rete sotto la curva esaurita dagli oltre 2mila sostenitori blucerchiati. Il Monza non reagisce come deve e Palladino al 27’ procede a sostituire Machìn e Ciurria con Rovella e Birindelli. Ciò nonostante i biancorossi non creano alcun pericolo alla porta difesa da un inoperoso Audero e allora al 34’ il tecnico campano getta nella mischia Valoti e Colpani al posto di Caldirola e Mota. Anche con questo doppio cambio, però, l’inerzia della gara non cambia, col Monza che butta in area palloni o troppo bassi o troppo in bocca al portiere. Ci vuole l’ultimo traversone in area avversaria, peraltro qualche secondo dopo la scadenza dei 6’ di recupero decisi dall’arbitro, per raddrizzare le sorti dell’incontro: Murru abbraccia Petagna a caccia della sfera e l’arbitro non ha dubbi a indicare il dischetto del rigore, che il Var conferma; a prendersi la responsabilità di trasformarlo è capitan Pessina, che non fallisce ed esulta assieme ai 10mila tifosi biancorossi presenti all'U-Power Stadium.
 
Il gol preso così al 99’ ha fatto arrabbiare la Sampdoria, che è entrata in silenzio stampa. Per il Monza ha parlato Palladino: “Faccio i complimenti alla Sampdoria che ha disputato una partita di grande livello, mettendoci in difficolta. Mi aspettavo una partita difficile, ma non così complicata. Però l’aspetto positivo è che siamo rimasti in partita pareggiando in extremis col ‘cuore’. Sono da 20 anni nel mondo del calcio a questi livelli e non ho mai visto uno spogliatoio con un clima così magico, dove tutti sono uniti verso l’obiettivo della salvezza. Questo di oggi è un punto d’oro, che vale il settimo risultato utile consecutivo. Io sono felice e dovremmo essere tutti soddisfatti. Cosa non mi è piaciuto? Abbiamo forzato troppo la giocata, non siamo riusciti a evitare i duelli individuali. Se rischiererei la stessa formazione potendo tornare indietro? Ho assistito a una grande settimana di lavoro da parte di tutti gli attaccanti e dunque ho deciso di schierarne tre rinunciando a Rovella. Se rifarei gli stessi cambi? Sì, tali e quali. Tutti i subentrati hanno alzato il livello. Izzo è stato sostituito perché appena ammonito e non volevo rischiare di rimanere in 10. Petagna? Ha fatto una grandissima prestazione e un gol importante per noi. Il tridente? Sarà riproposto anche se magari con elementi diversi. Il rigore di Pessina? Ero tranquillo perché Matteo è un grande rigorista: sapevo che l’avrebbe messa dentro. Mi piace il fatto che si alterni a calciarli in partita con Petagna e Caprari”.
 
Il prossimo appuntamento per il Monza è in calendario domenica prossima alle ore 15 allo Stadio Renato Dall’Ara di Bologna contro la compagine felsinea.
 
 
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Il Monza evita la sconfitta con la Sampdoria al 99'

MONZA-SAMPDORIA 2-2   Come col Sassuolo, il Monza raccoglie solo 1 punto in casa contro un’altra squadra di bassa classifica, la Sampdoria, e come con la squadra emiliana alla fine deve considerarlo “un punto d’oro” perché a livello di occasioni create anche stavolta avrebbe meritato di perdere. Capiamo l’entusiasmo dell’allenatore Raffaele Palladino per il punto conquistato al 99’ su calcio di rigore, ma non comprendi

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MONZA-FROSINONE 2-0
 
Colpaccio del Monza all’U-Power Stadium, dove il fortissimo Frosinone allenato dal mitico Alessandro Nesta è stato battuto col più classico dei punteggi. Per dare un’idea dell’impresa, i laziali non avevano subito alcuna rete nelle ultime 5 partite, di cui 4 erano state vinte. La loro prima volta in Brianza nel campionato di Serie B ha interrotto la serie positiva, riportando le quotazioni al borsino cadetto dei biancorossi nel segno del "toro". Due successi consecutivi per la compagine guidata da Cristian Brocchi, compagno di squadra di Nesta per 5 anni nel Milan, hanno rinfocolato le ambizioni di promozione in Serie A, che sarebbe storica proprio come quella dei ciociari nel 2015, poi bissata nel 2018.
 
Per la formazione brianzola è stata anche la prima vittoria sul nuovo terreno misto tra erba naturale e sintetica, dato che nella precedente occasione, 2 settimane fa, era arrivata la bruciante sconfitta col Chievoverona per 2-1. Le cose cominciano ad andare per il verso giusto nel club della Fininvest anche sotto il profilo sanitario: dei 10 giocatori e 2 membri dello staff in isolamento obbligatorio, tutti positivi al “coronavirus” tranne 2, non è rimasto più nessuno in quarantena. Ci sono però 4 giocatori infortunati, Finotto, Bettella, Di Gregorio e Barillà, e l’acciaccato Frattesi, oggi andato in panchina. Come mezzali contro il Frosinone hanno dunque giocato Armellino e D’Errico, quest’ultimo preferito a Colpani rispetto al match di Cittadella di una settimana fa, quando Barillà era fuori per squalifica. Rispetto a sabato scorso è poi tornato in porta Lamanna per il sorprendente Sommariva, apparso però incerto in alcune uscite 7 giorni fa, e in difesa ha fatto il suo esordio da titolare a sinistra Carlos Augusto, con conseguente scivolamento di Sampirisi a destra per Donati finito in panchina.
 
Il primo tempo è stato avaro di emozioni, ma a livello di gioco i giallazzurri hanno messo sotto i padroni di casa, che però non hanno corso seri pericoli grazie all’ennesima giornata di grazia della coppia di centrali Bellusci-Paletta. Al 9’ un calcio di punizione di Fossati passa alto di poco. Al 21’ una debole conclusione da fuori di Boateng è bloccata da Bardi “a occhi chiusi”. 3’ dopo un calcio di punizione del frusinate Ciano sfila a lato d’un soffio. Al 39’ una botta di Armellino viene respinta in corner in maniera spettacolare da Bardi.
 
Nell’intervallo Brocchi cambia Fossati con Barberis e dopo poco più un minuto D’Errico si beve alcuni avversari sui 25 metri e scarica un rasoterra che Bardi può solo vedere stamparsi sul palo. Al 5’ il Monza passa comunque grazie a un cross rasoterra dalla sinistra di Carlos Augusto che Gytkyaer in corsa insacca di piatto. La reazione dei laziali è importante ma breve: all’8’ un colpo di testa di Salvi è respinto in qualche modo da Lamanna e al 10’ un sinistro ancora di Salvi dal limite sfila alto di poco. Maric sostituisce Gytkyaer e poco dopo un sinistro di Carlos Augusto costringe Bardi alla deviazione in corner. Al 25’ il Monza ipoteca i 3 punti con un contropiede avviato da Boateng e finalizzato da Mota al termine di un’imperiosa cavalcata nella metà campo avversaria. Donati rileva Carlos Augusto e Sampirisi si sposta a sinistra; 1’ dopo Mota si esalta con una rovesciata che Bardi respinge in tuffo. Il Nazionale Under 21 portoghese esce assieme a uno spompo Boateng e al loro posto entrano rispettivamente Marin, all’esordio in maglia biancorossa, e Machìn. Gli ospiti provano un “forcing” ma non impegnano Lamanna se non in uscita. Al triplice fischio giocatori e staff in panchina si dirigono verso la vuota Curva Davide Pieri (l'ultrà tragicamente scomparso 22 anni fa avrebbe compiuto 50 anni martedì scorso) per festeggiare simbolicamente coi tifosi che non hanno potuto assistere al match.
 
In sala stampa Brocchi si è mostrato finalmente rilassato: “Era molto importante vincere oggi per tanti discorsi… È normale che ci sia euforia per questa vittoria. Complimenti ai ragazzi per l’ottima partita disputata contro una squadra forte. Ma dobbiamo migliorare: i nuovi devono integrarsi coi ‘vecchi’. Il gruppo ha dimostrato di essere forte e di voler recitare un ruolo da protagonista in questo campionato. Nesta? È stato l’unico allenatore a dire prima della partita che non solo il Monza è forte ma anche la sua squadra”.
 
Per Mota il suo gol “è stato uno dei più belli che ho fatto, ma soprattutto è stato importante per sbloccare la partita e per me. Sapevamo che era una partita difficile, ma abbiamo lottato, abbiamo fatto il nostro. Siamo un gruppo forte”.
 
Ora il campionato si ferma per lasciar giocare le Nazionali. Il Monza tornerà in campo sabato 21 novembre alle ore 14 a Lignano Sabbiadoro, “casa” del Pordenone da questa stagione.
 
 
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Il Monza fa doppietta e i tifosi tornano a sognare

MONZA-FROSINONE 2-0   Colpaccio del Monza all’U-Power Stadium, dove il fortissimo Frosinone allenato dal mitico Alessandro Nesta è stato battuto col più classico dei punteggi. Per dare un’idea dell’impresa, i laziali non avevano subito alcuna rete nelle ultime 5 partite, di cui 4 erano state vinte. La loro prima volta in Brianza nel campionato di Serie B ha interrotto la serie positiva, riportando le quotazioni al bor

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MONZA-FROSINONE 3-2
 
Dopo la partita di oggi i tifosi del Monza possono iniziare a sognare di nuovo la Serie A. Non per la vittoria, non per il bel gioco e nemmeno per la buona classifica, ma perché se si vince 3-2 dopo che si era sullo 0-2 a 20’ più recupero dal termine significa che probabilmente si ha quel qualcosa in più (rosa lunga? carattere? fortuna?) che fa la differenza con le dirette concorrenti al salto di categoria. Può essere la rosa lunga perché si è andati a segno con 3 dei 5 subentrati nella ripresa. Può essere il carattere perché non si è mai smesso di proporre il gioco voluto dall’allenatore Giovanni Stroppa e sul gol dell’1-2 è emersa una grandissima volontà di raddrizzare la contesa con quella corsa di tutti non a festeggiare ma a riposizionarsi subito nella propria metà campo. Può essere la fortuna perché finalmente è stato concesso un rigore a favore e ciò è avvenuto grazie al VAR all’inizio dei minuti di recupero finali. Ma possono essere anche tutte e tre le cose.
E tutto ciò si somma a un gioco che se non partita dopo partita, comunque mese dopo mese migliora (e aggiungiamo che è finalmente sufficiente la condizione fisica anche nei secondi tempi), e a una classifica che vede ora il Monza al terzo posto ex aequo con Lecce e Benevento.
 
Oggi si affrontavano due squadre che non perdevano da 9 gare: ad allungare la striscia resta solo quella biancorossa, che tra l’altro è sempre andata in gol nelle ultime 8 ed è rimasta imbattuta in casa, dove finora ha sempre segnato almeno 1 rete. Il Frosinone, che finora non aveva ancora perso in trasferta, ha invece racimolato solo 4 punti negli ultimi 5 match. In tema di statistiche, Stroppa ha finalmente battuto il suo omologo Fabio Grosso: nei 4 precedenti tra i due tecnici 2 volte aveva sorriso colui che siglò il rigore decisivo per la conquista del Mondiale 2006 da parte della Nazionale e 2 volte era finita pari.
 
Anche oggi Stroppa non ha potuto disporre degli infortunati Lamanna, Favilli, Barillà, Scozzarella e Pirola nonché di Mota e Paletta bloccati dalle norme anti-Covid. E naturalmente dell’uruguaiano Gastòn Ramirez, svincolatosi la scorsa estate dalla Sampdoria e ingaggiato il 7 dicembre (anche Mario Balotelli un anno fa era stato ingaggiato nel giorno di Sant'Ambrogio: solo una coincidenza?), ma non disponibile fino alla “finestra” di gennaio perché la lista degli “over” è già completa. Dunque ha confermato la formazione scesa in campo nella vittoriosa trasferta di Brescia.
Dall’altra parte Grosso ha dovuto fare a meno degli infortunati Brighenti, Rohden e Canotto e dello squalificato Gatti.
 
Si inizia davanti a un pubblico un po’ scarso (2660 spettatori entrati a metà prezzo) tra cui spicca la presenza dopo tanto tempo del presidente del club biancorosso Paolo Berlusconi.
Nella prima mezz’ora il Frosinone imbriglia il Monza e crea le uniche importanti occasioni da rete. All’11’ Di Gregorio è costretto a uscire a valanga per opporsi alla conclusione di Garritano. Al 23’ il portiere brianzolo blocca in due tempi un tiro dalla distanza di Ciano. Al 29’ Garritano manda a lato un colpo di testa. 4’ dopo un destro potente di Zerbin gonfia la rete esterna. Nel finale di tempo i padroni di casa cercano di più la profondità e si procurano un po’ di calci di punizione: al 38’ Barberis lo spedisce fuori di poco mentre al 47’ manda la palla a sbattere sul palo; sul prosieguo dell’azione Gytkjaer sfiora il montante con un colpo di testa.
 
La ripresa si apre allo stesso modo: al 7’ il portiere ciociaro Ravaglia sbaglia il disimpegno ma Gytkjaer praticamente a porta sguarnita riesce solo a sfiorare la sfera e non a stopparla. Poco dopo Valoti con un destro a giro manda fuori di poco. Gol sbagliato, gol subito: sul ribaltamento di fronte Zerbin crossa dalla sinistra per Garritano che in volo di testa insacca. La reazione del Monza arriva al 12’: sul calcio di punizione di Colpani salta di testa Szyminski che però quasi infila la sua porta spedendo la palla a incocciare la traversa. Sul susseguente corner Machin costringe Ravaglia a una respinta difficoltosa. La sorte decide che siano i frusinati a segnare nuovamente: al 18’ Zerbin da 25 metri infila la sfera nell’angolino dove Di Gregorio non può arrivare; si tratta del primo gol subito in campionato dal Monza da fuori area. Stroppa sostituisce Pedro Pereira e Machin rispettivamente con Carlos Augusto e Ciurria. C’è subito una ripartenza in contropiede di Gytkjaer che a tu per tu con Ravaglia manda incredibilmente la sfera a scalfire la traversa. Sembra una partita stregata per i biancorossi ma il fato ha invece in serbo il finale che non ti aspetti. Al 25’ su un corner calciato da Colpani si crea un mischione in area piccola che Carlos Augusto scioglie gonfiando la rete. Dopo 1’ Marrone compie un miracolo su Novakovich levandogli in scivolata il pallone tra i piedi al momento della botta a colpo quasi sicuro dell’attaccante giallazzurro. Mazzitelli rileva Colpani, ma è ancora Garritano dal limite a impegnare Di Gregorio. Al 42’ D’Alessandro s’invola sulla fascia destra e crossa in mezzo per Ciurria che di testa agguanta il pareggio facendo esplodere lo stadio per lo scampato pericolo; per l’attaccante biancorosso è la prima rete in campionato. Chi s’accontenta gode? Sì, ma perché farlo se si può godere di più? L’occasione arriva al 45’, quando con un minuto di ritardo il VAR segnala all’arbitro Pezzuto che probabilmente il tocco di mano del laziale Zampano in area è da rigore. Il fischietto leccese verifica e indica il dischetto: il pallone lo prende in consegna Mazzitelli che non trasformava un rigore dal 2016… Tutti restano col fiato sospeso e poi… bum… e l’U-Power Stadium esplode un’altra volta.
 
In sala stampa Stroppa sprizza felicità da tutti i pori: “I ragazzi sono stati straordinari. Avere la possibilità di migliorare la squadra con i subentrati è una gran cosa. Il Frosinone, squadra forte che non aveva mai perso in trasferta, nel primo tempo non ci ha permesso di giocare come sappiamo. Poi nella ripresa abbiamo subito un uno-due che avrebbe messo k.o. molte squadre. Ma i ragazzi ci hanno creduto e hanno portato a casa la vittoria. Tra l’altro tra pali e traverse sembrava che la palla non volesse entrare. Ma i ragazzi non hanno perso la testa, non hanno fatto confusione, sono rimasti coesi, sono stati davvero bravi”.
 
Un altro molto felice è Ciurria: “Mi godo la vittoria e il primo mio gol con la maglia del Monza. Oggi abbiamo dato un’altra dimostrazione di essere una squadra forte. Chi gioca subito e chi entra dopo può stare in questo gruppo da titolare. Lavoriamo tanto grazie al ‘mister’ e finalmente arrivano i risultati che meritiamo. Dobbiamo andare avanti partita per partita. Il mio inizio di stagione è stato difficoltoso perché ho saltato la preparazione per un infortunio alla caviglia”.
 
Chi mastica amaro, e per questo motivo esagera nelle dichiarazioni, è invece Grosso: “È una sconfitta che fa male perché abbiamo giocato bene, abbiamo dominato. Ci sarebbe stato stretto il pareggio. Avremmo dovuto gestire meglio la situazione nel finale caotico della partita. La lezione ci dovrà servire per il futuro”.
 
Il Monza è ora atteso da un altro big-match: domenica prossima alle ore 18.30 sarà di scena al “Vigorito” di Benevento.
 
 
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Il Monza fa tris e sogna in grande

MONZA-FROSINONE 3-2   Dopo la partita di oggi i tifosi del Monza possono iniziare a sognare di nuovo la Serie A. Non per la vittoria, non per il bel gioco e nemmeno per la buona classifica, ma perché se si vince 3-2 dopo che si era sullo 0-2 a 20’ più recupero dal termine significa che probabilmente si ha quel qualcosa in più (rosa lunga? carattere? fortuna?) che fa la differenza con le dirette concorrenti al salto di categoria.

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MONZA-TORINO 1-1
 
Niente filotto per il Monza, costretto a impattare in casa contro un coriaceo Torino, la cui classifica non rispecchia assolutamente il valore di una squadra costruita per puntare alla qualificazione alle coppe europee. La squadra allenata da Raffaele Palladino ha fatto un passo indietro rispetto alle ultime prestazioni, sia sul piano della corsa che dell’incisività in attacco. A sua difesa il fatto di aver perso per l’occasione altre due pedine importanti per problemi fisici: Pablo Marì e Vignato. I piemontesi hanno tenuto a lungo il pallino del gioco e ai punti avrebbero meritato la vittoria. Meno male che il solito Colpani, convocato proprio ieri per la prima in Nazionale, ha levato le castagne dal fuoco pochi minuti dopo il gol del vantaggio siglato da Ilic. Il subentrato Valentin Carboni ha avuto l’opportunità di beffare nel recupero la compagine guidata da Ivan Juric, ma l’ha sprecata. E così resta solo 1, su 11, il numero di match ufficiali vinti dal Monza contro il Torino in terra di Brianza.
Per l’incontro di oggi Palladino, che non ha potuto disporre dello squalificato Gomez e degli infortunati Caprari, Izzo, Pablo Marì e Vignato, ha proposto, rispetto al match vinto contro l’Hellas Verona, Andrea Carboni in difesa a sinistra al posto di Caldirola che a sua volta ha giocato in mezzo al posto, appunto, di Pablo Marì e Bondo come interno sinistro di centrocampo per Pessina, avanzato sulla tre quarti sinistra per, appunto, Vignato. Il Torino era privo degli infortunati Djidji, Schuurs e Ricci.
 
Davanti agli 11777 spettatori dell’U-Power Stadium, di cui oltre 2mila di fede granata, il Torino parte forte: al 3’ Bellanova riesce solo a sfiorare di testa il pericoloso cross dalla sinistra di Lazaro; al 7’ una conclusione dalla distanza di Zapata è respinta da Di Gregorio. Il Monza risponde all’11’ con un diagonale di sinistro di Colpani che sfiora il palo. Al 15’ un destro dal limite del granata Sanabria viene bloccato in due tempi da Di Gregorio. Al 25’ il Toro andrebbe anche in vantaggio con un bolide dai 20 metri di Ricardo Rodriguez, ma l’arbitro non convalida per un precedente fallo di Zapata su Caldirola. Proprio Zapata al 37’ manda a lato su colpo di testa, imitato 1’ dopo dal brianzolo Colombo ma con un sinistro dalla distanza. Al 43’ il centravanti biancorosso inzucca una palla ben servitagli da Colpani: la conclusione è centrale e Milinkovic-Savic blocca.
 
Il secondo tempo inizia sulla falsariga di come si è concluso il primo. E al 10’ la predominanza ospite viene premiata dal gol di Ilic che in diagonale batte Di Gregorio sfruttando un assist di Zapata. Il Monza reagisce 1’ dopo con un sinistro a giro di Colpani respinto in tuffo da Milinkovic-Savic. Un altro giro di lancette d’orologio e Palladino sostituisce Ciurria e Bondo con Birindelli e Mota, spostando Pessina a centrocampo. I cambi fanno bene alla squadra che ritrova energie e al 20’ perviene al pareggio: Di Gregorio rinvia, Colombo fa sponda di testa e Colpani approfitta dell’intervento a vuoto del subentrato Gineitis per involarsi verso Milinkovic-Savic e batterlo con un rasoterra a fil di palo. Il Torino non ci sta e al 35’ Ilic costringe Di Gregorio alla respinta in tuffo sul suo sinistro rasoterra. Palladino inserisce Valentin Carboni per Colpani, ma sono ancora gli ospiti a rendersi pericolosi con Zapata che calcia da posizione defilata: la sfera attraversa l’area piccola e si perde sul fondo non lontana dal palo. Al 45’ Pedro Pereira rileva D’Ambrosio e 1’ dopo Valentin Carboni spreca la palla del “colpaccio” calciando da ottima posizione troppo centralmente, permettendo dunque a Milinkovic-Savic di sventare il pericolo.
 
In sala stampa Juric è sereno e non recrimina più di tanto: “La mia squadra ha giocato molto bene e a lunghi tratti ha dominato. C’è il rammarico per non aver vinto. Purtroppo abbiamo commesso degli errori nell’uno contro uno. Oggi non è stata una partita facile perché il Monza è un’ottima squadra, ben allenata e con giocatori di talento. C’è un ragazzino nel Monza che è stato bravissimo… Bondo… Era sempre nella giusta posizione: si vede che è allenato da uno bravo come Palladino. Il presunto fallo prima del gol di Ricardo Rodriguez? Non l’ho visto, però ho visto il fallo da rigore su Lazaro nel finale che non ci è stato fischiato. Già l’anno scorso contro il Monza, ma a Torino, l’arbitraggio ci ha tolto l’Europa”.
 
Palladino è soddisfatto nonostante il pareggio casalingo: “Oggi non avremmo meritato di vincere: complimenti al Torino che nel primo tempo ci ha messo in difficoltà, venendoci addosso con grande fisicità. Oggi avevamo qualche assenza, ma avremmo comunque dovuto essere più bravi. Nel secondo tempo ci siamo sbloccati dopo il gol, grazie anche ai cambi e in particolare a Mota. Non è stata la nostra migliore partita, ma mi è piaciuta la nostra mentalità nell’affrontare questo Torino, in particolare il fatto che abbiamo tolto le loro due armi più importanti: le ripartenze e il gioco in profondità. La sosta viene a proposito perché la squadra ha bisogno di riposare. I complimenti di Juric a Bondo? Lui non si aspettava di vederlo giocare. Warren lo sto vedendo bene: a Verona ha giocato bene e oggi mi serviva un giocatore come lui e ha fatto le cose che doveva fare molto bene.”.
 
Il Monza tornerà in campo dopo la sosta per le Nazionali domenica 26 novembre alle ore 12.30 all’Unipol Domus di Cagliari.
 
 
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Il Monza fermato sul pareggio da un gran Torino

MONZA-TORINO 1-1   Niente filotto per il Monza, costretto a impattare in casa contro un coriaceo Torino, la cui classifica non rispecchia assolutamente il valore di una squadra costruita per puntare alla qualificazione alle coppe europee. La squadra allenata da Raffaele Palladino ha fatto un passo indietro rispetto alle ultime prestazioni, sia sul piano della corsa che dell’incisività in attacco. A sua difesa il fatto di aver pers

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MONZA-PERUGIA 2-2
 
Un punto in due partite: il 2022 non è cominciato bene per il Monza e non solo riguardo ai risultati. Tra la débâcle di Benevento di 3 giorni fa e il “brodino” di oggi all’U-Power Stadium contro una delle storiche “bestie nere” della squadra brianzola, sembra di essere tornati indietro di 3 mesi in fatto di qualità del gioco e della condizione fisica del gruppo. I continui passaggi in orizzontale o all’indietro, la mancanza di dribbling e di smarcamenti, lo schiacciamento della linea dei centrocampisti solo pochi metri avanti quella dei difensori in fase di non possesso di palla hanno fatto ricordare l’infausta scorsa stagione, quando l’allenatore, ora del Vicenza, Cristian Brocchi pontificava di essere un formidabile condottiero di formidabili giocatori. Giovanni Stroppa non è borioso, però il suo ottimismo in sala stampa fa a pugni con quanto si deve sopportare in 90’ in tribuna stampa, a volte già al momento di leggere la formazione. Ma come si fa a ripresentare oggi la stessa difesa che solo 3 giorni fa a Benevento ne ha combinate di cotte e di crude quando si ha una rosa che almeno tre quarti degli altri allenatori di Serie B gli invidia? Non sarebbe stato il caso di effettuare un sano turn-over di almeno due elementi della retroguardia potendo contare in panchina di valide alternative, in particolare di Paletta e Bettella? E come si fa a schierare in partenza una squadra praticamente priva di giocatori di fantasia in condizione? Per il match di oggi aveva recuperato dagli infortuni Barillà, Mota e Gytkjaer ma aveva perso per squalifica Mazzitelli e D’Alessandro, aggiuntisi tra gli indisponibili a Scozzarella, Pirola e Brescianini ancora in infermeria e a Machìn impegnato con la Nazionale equatoguineana in Coppa d’Africa. E così le uniche novità sono stati Mota al posto del “falso nueve” Valoti, arretrato nel ruolo di interno sinistro, Molina e Pedro Pereira a centrocampo e Ramirez come seconda punta. Da segnalare che Sommariva è stato preferito come secondo portiere a Lamanna che è andato in tribuna. Dall’altra parte l’allenatore dei grifoni Massimiliano Alvini non ha potuto convocare Murgia, Fulignati e Bianchimano. Presente in campo, invece, l’“ex” detestato Burrai.
 
Davanti a soli 2493 spettatori (anche a causa del divieto di trasferta imposto ai tifosi umbri), tra cui il nuovo questore Marco Odorisio, la partita inizia già sonnecchiante per l’incapacità, ma sarebbe meglio dire l’impossibilità per evidenti problemi fisici, dei giocatori di casa di aggredire l’avversario come visto con altre compagini a novembre e dicembre. L’unico che ci prova è Mota, ma al 10’, dopo aver vinto un contrasto con Angella in area perugina, invece di tirare preferisce mettere in mezzo e lo fa male. Gli ospiti trovano lo specchio della porta al 29’ con un rasoterra di Santoro bloccato da Di Gregorio. Tra uno sbadiglio e l’altro si arriva al 42’ quando Angella atterra Mota che si era incuneato in area umbra: dopo 3’ di consulto al Var l’arbitro conferma il rigore che Valoti trasforma.
 
La ripresa si apre con un diagonale praticamente a colpo sicuro di Segre che Di Gregorio sventa con la punta delle dita. La pressione degli ospiti convince Stroppa a togliere un impalpabile Ramirez per far posto al vivace Colpani. Al 19’ arriva però il pareggio della compagine di Alvini: Marrone sgambetta Matos in area e prima l’arbitro ammonisce il brasiliano per simulazione ma poi, richiamato dal Var, assegna il rigore che De Luca trasforma (settimo sigillo in campionato per il “bomber” del Grifo). Stroppa leva Donati e Molina rimpiazzandoli rispettivamente con Bettella e Favilli e 4’ dopo Mota manda di poco alta una rovesciata. Al 30’ l’ennesima dormita della difesa di casa permette al Perugia di passare in vantaggio: Matos quasi dalla linea di fondo serve rasoterra Kouan eludendo tutta la retroguardia e per l’ivoriano è un gioco da ragazzi insaccare di piatto da due passi. Finalmente il Monza si sveglia dal torpore e inanella tre clamorose occasioni: al 32’ Valoti colpisce indisturbato di testa ma Chichizola respinge d’istinto; al 43’ sul cross dalla sinistra del subentrato (per Valoti) Ciurria arriva Favilli di testa che però impatta debolmente; al 45’ sul cross dalla destra del subentrato (per Pedro Pereira) Sampirisi è Mota a colpire al volo mandando a lato di poco. L’arbitro concede giustamente 6’ di recupero e proprio all’inizio dell’ultimo giro d’orologio Di Gregorio lancia lungo in area avversaria dove la palla tra colpi e rimbalzi arriva dalle parti di Ciurria, bravo a colpire di testa al punto giusto da mandare la sfera in porta scavalcando Chichizola. Il 2-2 finale è risultato onesto, che però frena pesantemente il cammino del Monza, ora sesto in classifica. Monza che ha mantenuto l’imbattibilità casalinga segnando sempre almeno 1 rete. Per gli ospiti si è trattato invece del settimo risultato utile consecutivo.
 
In sala stampa Stroppa non ha convinto: “Oggi era importante tornare ad avere quella ‘fame nervosa’ che i ragazzi avevano nel periodo prenatalizio. Invece hanno giocato sottotono, non vincevano i duelli. Però negli ultimi minuti hanno avuto 5 palle gol: si poteva portare a casa un risultato migliore. Purtroppo siamo tornati indietro: siamo stati timorosi, poco brillanti, con poca personalità. Se non avessero fatto gli ultimi 20’ come hanno fatto adesso sarei qui a mettermi le mani nei capelli. Avevano anche iniziato bene, però Mota ha fatto un paio di scelte sbagliate: resta comunque un giocatore straordinario. Il rigore assegnato al Perugia? I miei erano in 4 contro 1 eppure è scappato l’uomo...”.
 
Per Ciurria, abituato a castigare il Perugia (segnò un gol ai grifoni in entrambi gli incontri di 2 anni fa disputati con la maglia del Pordenone), “forse manca la condizione. Però oggi se non abbiamo vinto va dato merito anche al Perugia”.
 
Per Alvini “il pareggio è un risultato giusto. Però è logico che quando arrivi all’ultimo minuto in vantaggio e non vinci ti rimane il rammarico. Comunque non c’è da colpevolizzare nessuno e il Monza è molto forte”.
 
Anche per Matos “il Monza è una squadra forte con grandi qualità”. Ma questi sono commenti che valgono solo per gli ultimi 20’ di oggi perché prima il Monza non si è visto.
 
La compagine brianzola è ora attesa da un altro match all’U-Power Stadium: sabato prossimo alle ore 14 ospiterà la Reggina.
 
 
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Il Monza gioca male ma acciuffa il Perugia al 96'

MONZA-PERUGIA 2-2   Un punto in due partite: il 2022 non è cominciato bene per il Monza e non solo riguardo ai risultati. Tra la débâcle di Benevento di 3 giorni fa e il “brodino” di oggi all’U-Power Stadium contro una delle storiche “bestie nere” della squadra brianzola, sembra di essere tornati indietro di 3 mesi in fatto di qualità del gioco e della condizione fisica del gruppo. I continui passaggi in orizzontale o a

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MONZA-FIORENTINA 0-1
 
Si vede che era già scritto nel fatto che in rosa ci sono ben tre giocatori che di cognome fanno Carboni che il Monza accumulasse per questo Natale tanto carbone sotto l’albero. Battute a parte, la seconda sconfitta consecutiva fa più male della prima non solo perché arrivata in casa, ma perché si è ripetuta in peggio, molto peggio, la cattiva prestazione di San Siro contro il Milan. Non si era mai visto il Monza giocare così male dai tempi della Serie B: alla squadra allenata dal bravo Vincenzo Italiano è bastato pressare alto i biancorossi per evidenziarne la pochezza tecnica quando messi sotto pressione, la fragilità psicologica e anche la mancanza di schemi alternativi che non siano il solito “tiki-taka”, che nella serata odierna è stato stucchevole come ai tempi di Giovanni Stroppa allenatore, al punto che in qualche occasione il pur comprensivo e riconoscente pubblico monzese ha osato accennare qualche fischio di disapprovazione. Troppe volte la palla è stata passata indietro anziché ai lati a compagni liberi: un atteggiamento che può significare una eccessiva dose di paura da parte dei giocatori ma anche un integralismo tattico che indispone gli amanti del calcio. Per il gioco dell’oca o gli scacchi sono altri i luoghi adeguati rispetto a un rettangolo verde dove bisogna correre in avanti e sudare per far gol e non per far girare la palla (e le palle di chi assiste, a volte con temperature rigide e magari dopo aver speso un po’ di soldi). Riassumendo: il Monza non segna perché non tira, non tira perché non crea occasioni, non crea occasioni perché fa girare troppo la palla per vie orizzontali. Il risultato non può che essere la sconfitta e, come oggi, la brutta figura rimediata allo stadio e di fronte a chi era a guardare lo strazio biancorosso davanti alla tv. E ora si va a Napoli e a Frosinone: si salvi chi può…
 
Per l’incontro di oggi Palladino, che non ha potuto disporre dello squalificato Gomez e degli infortunati Caprari e Andrea Carboni, ha proposto, rispetto al match perso contro il Milan, il recuperato Pablo Marì in difesa per, appunto, Andrea Carboni, e Akpa-Akpro dietro a Mota nel reparto offensivo, riportando Colombo in panchina. La Fiorentina di Vincenzo Italiano era priva degli influenzati Comuzzo e Martinez Quarta e degli infortunati Nicolás González, Dodô, Castrovilli e Bonaventura.
 
Davanti ai 10120 spettatori dell’U-Power Stadium, di cui oltre mille di fede viola, i toscani iniziano bene creando due occasioni per Ikone, una sprecata con una conclusione velleitaria e una risoltasi con un tiro deviato in tuffo da Di Gregorio. Al 7’ ci pensa proprio il portiere biancorosso a regalare un gol agli ospiti rinviando di piede addosso a Beltran, che non si lascia sfuggire l’occasione per raggelare la tifoseria brianzola. 2’ dopo la Fiorentina potrebbe ipotecare la partita quando Ikone vola via in contropiede, scarta anche Di Gregorio e conclude a rete a porta quasi tutta vuota: quasi perché incredibilmente si materalizza sulla linea il rientrante D’Ambrosio che devia in corner. Il Monza sembra un pugile stordito, incapace di reagire. Non solo non combina nulla, ma troppi suoi giocatori commettono una serie impressionante di errori tecnici e imprecisioni che avrebbero meritato una severa lezione. Verso la mezz’ora la partita si riaccende. Al 28’ Di Gregorio respinge a pugni uniti un tiro dalla distanza di Kayode. 2’ dopo il Monza risponde con Colpani che fugge in contropiede e a 20 metri dalla porta serve orizzontalmente Kyriakopoulos che aveva seguito l’azione: il greco al volo spara però malamente alto. Al 31’ Colpani calcia debolmente per un’agevole parata di Terracciano. Al 36’ un sinistro di Barak dal limite viene bloccato a terra da Di Gregorio.
 
Per il secondo tempo Palladino propone Ciurria per Pedro Pereira e Colombo per Gagliardini, col conseguente arretramento sia di Akpa-Akpro che di Mota. Dopo un paio di azioni un po’ più veloci e precise dei biancorossi, la Fiorentina prende le misure e, grazie anche ai cambi, imbavaglia nuovamente capitan Pessina e compagni, che non combinano nulla per un intero tempo, nonostante gli ingressi in successione di Valentin Carboni per Colpani, di Vignato per Mota e di Birindelli per Kyriakopoulos. Solo nel recupero si registrano due conclusioni degne di nota: al 49’ un sinistro di Ciurria dalla distanza sfila a lato di poco, al 50’ Sottil chiude un contropiede viola calciando a lato.
 
In sala stampa Italiano è su di giri: “È stata una vittoria grandiosa, spettacolare, nonostante i pochi allenamenti fatti per le continue partite tra campionato e coppe. Potevamo chiuderla prima ma va bene così. Dobbiamo essere fieri e orgogliosi di quello che stiamo facendo in campionato, in Conference League e in Coppa Italia”.
 
Palladino è decisamente amareggiato: “Innanzitutto bisogna fare i complimenti alla Fiorentina. Ci ha messo in difficoltà venendo a pressarci forte in avanti. Noi abbiamo dato tutto ma abbiamo fatto tanti errori tecnici e non abbiamo vinto i duelli offensivi. Mi è dispiaciuto per l’errore di Di Gregorio. Poi abbiamo avuto l’occasione di pareggiare ma non ci siamo riusciti. Nel secondo tempo la Fiorentina ha spezzettato tanto il gioco con tanti falli e non si è riusciti a giocare. Speravo in un guizzo dei subentrati ma non è arrivato”.
 
Il Monza tornerà in campo venerdì prossimo alle ore 18.30 allo Stadio Diego Armando Maradona per la sfida coi campioni d’Italia in carica del Napoli.
 
 
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Il Monza gioca malissimo e perde in casa con la Fiorentina

MONZA-FIORENTINA 0-1   Si vede che era già scritto nel fatto che in rosa ci sono ben tre giocatori che di cognome fanno Carboni che il Monza accumulasse per questo Natale tanto carbone sotto l’albero. Battute a parte, la seconda sconfitta consecutiva fa più male della prima non solo perché arrivata in casa, ma perché si è ripetuta in peggio, molto peggio, la cattiva prestazione di San Siro contro il Milan. Non si era mai visto

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MONZA-PARMA 1-1
 
Un punto nelle ultime 3 partite in casa è il magro bottino del Monza che scivola in classifica a 6 punti dalla zona promozione. La sensazione è che se non tornerà alla vittoria sabato prossimo (calcio d’inizio alle ore 14) a Cittadella difficilmente potrà continuare a sperare nei primi 2 posti in classifica, ossia a evitare i play-off già risultati fatali l’anno scorso. Il Parma porta a casa il terzo risultato utile consecutivo e al contrario del Monza spera di arrivarci ai play-off per poi cullare il sogno di tornare in Serie A immediatamente.
 
Il pareggio scaturito oggi all’U-Power Stadium è sostanzialmente giusto, perché la squadra di casa ha sì tirato spesso ma quasi sempre a vanvera. Riguardo al grande possesso di palla non è un merito se la stragrande maggioranza dei passaggi sono in orizzontale o all’indietro. I 3789 spettatori, tra cui il “patron” dei brianzoli Silvio Berlusconi, sono rimasti delusi, quelli biancorossi per non aver battuto una squadra alla portata e quelli gialloblù per aver visto sfumare i 3 punti negli ultimi minuti. Il Parma era assolutamente una squadra alla portata considerando anche che all’allenatore Giuseppe Iachini mancavano tra infortuni e squalifiche una decina di giocatori. Mentre dall’altra parte Giovanni Stroppa non ha potuto disporre di Brescianini, Ramirez, D’Alessandro, Marrone, Favilli, Di Gregorio, Paletta e Valoti. Rispetto alla gara persa col Lecce domenica scorsa sono stati schierati Lamanna, Caldirola, Colpani e Mota rispettivamente per Di Gregorio, Paletta, Barberis e Valoti.
 
Il fischio d’inizio dell’arbitro Valeri di Roma (per la prima volta a Monza dopo aver sottratto ai brianzoli la promozione in Serie B nel 2007 facendo finta di non vedere il macroscopico rigore su Borgobello nella finale di ritorno dei play-off del Girone A di Serie C1 contro il Pisa) non coincide con un assalto della squadra di casa, come ci si sarebbe aspettati dopo la sconfitta col Lecce. La prima occasione si segnala al 15’ quando un colpo di testa del biancorosso Mancuso termina a lato. Al 25’ una conclusione debole dalla distanza di Mazzitelli viene bloccata comodamente dall’eterno Buffon (44 anni). È però il Parma a passare in vantaggio al 30’: c’è un’incursione in area di Man che impegna severamente Lamanna, ma sul prosieguo dell’azione il portiere di casa viene uccellato da un perfetto pallonetto di Vazquez, alla sua decima marcatura in campionato. Nonostante il gol subito i locali continuano col solito tran-tran di palleggio e con la solita mancanza di rapidità nello smarcarsi per il tiro.
 
Pure il secondo tempo inizia allo stesso modo. Al 6’, però, su un cross dalla destra di Pedro Pereira il guizzo di Molina è buono, ma la conclusione a lato ha dell’incredibile. Al 13’ un tiro dalla distanza di Vazquez viene deviato in corner da Lamanna. Stroppa sostituisce un evanescente Mancuso con Gytkjaer e il Monza comincia a svoltare anche caratterialmente. Proprio l’attaccante danese al 22’ serve in mezzo per Mota che si libera del suo marcatore e calcia quasi a colpo sicuro, ma Delprato respinge sulla linea. Sulla prosecuzione dell’azione Machin crossa dalla sinistra per Gytkjaer che di testa manda a lato. Entrano Ciurria e Barberis per Pedro Pereira e Molina e poco dopo Mazzitelli da fuori area calcia ancora blandamente per la facile parata di Buffon. Stroppa getta nella mischia Sampirisi per Machin e finalmente al 42’ Gytkjaer si avventa su un cross dalla sinistra di Ciurria e insacca facendo esplodere di gioia la Curva Davide Pieri. Il Monza tenta anche il sorpasso ma il Parma respinge gli ultimi assalti.
 
In sala stampa Stroppa è apparso sereno: “Il pareggio è un risultato positivo guardando alla reazione avuta dalla squadra dopo il gol subito. Potevamo fare molto di più nel primo tempo, che è stato sterile da parte nostra. Del resto, su 16 volte che abbiamo tirato solo 4 volte è stato nello specchio della porta. Mi è invece piaciuto il sano nervosismo del secondo tempo. E dopo il pareggio ho rivisto la mia squadra devastante. È stato Gytkjaer a cambiare la partita, non solo per il gol, ma per l’atteggiamento. Il gol preso? Difficilmente si vede in Serie B: un gesto tecnico straordinario. Oggi abbiamo fatto più cross del solito? Sì, ma poco precisi”.
 
Anche Iachini è tutto sommato soddisfatto del punto preso: “Oggi avevamo tanti indisponibili. Abbiamo fatto la nostra partita, affrontando una squadra molto forte. Siamo stati ben organizzati, molto offensivi. Peccato per il gol subito nel finale: c’è mancato un pizzico di esperienza”.
 
 
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Il Monza in casa non batte neanche il Parma

MONZA-PARMA 1-1   Un punto nelle ultime 3 partite in casa è il magro bottino del Monza che scivola in classifica a 6 punti dalla zona promozione. La sensazione è che se non tornerà alla vittoria sabato prossimo (calcio d’inizio alle ore 14) a Cittadella difficilmente potrà continuare a sperare nei primi 2 posti in classifica, ossia a evitare i play-off già risultati fatali l’anno scorso. Il Parma porta a casa il terzo risult

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MONZA-EMPOLI 1-1
 
Nel match-clou della giornata tra la seconda e la prima della Serie B non vince nessuno e così il Monza continua a inseguire l’Empoli in fuga con 6 punti di vantaggio. L’1-1 scaturito tra la miglior difesa del campionato e il miglior attacco scontenta entrambe le squadre: i brianzoli perché hanno avuto più occasioni che non sono state sfruttate al meglio, i toscani perché sono stati a lungo in vantaggio e per il generoso rigore concesso ai biancorossi che ha fruttato il pareggio nonché per il gol non convalidato nel finale a Terzic. Intanto, però, entrambe le compagine prolungano rispettivamente a 8 e a 15 la striscia di risultati utili consecutivi.
 
Il match è stato interessante e pure vivace in diversi momenti, mostrando quelle che, assieme al Chievoverona, sono le due migliori formazioni della cadetteria. Lo spirito garibaldino del Monza lo si è visto già dall’“11” schierato da Cristian Brocchi, che a nostro giudizio ha sbagliato (a maggior ragione che si andava ad affrontare la capolista) a modificare quello che era l’assetto delle ultime giornate, sostituendo Barberis e Gytkjaer rispettivamente con i nuovi arrivati Scozzarella e Diaw. Il primo ha indubbiamente piedi migliori dell’ex crotonese, ma è fisicamente inadatto, almeno in questo momento, a partite di sacrificio in interdizione; il secondo non dispone, come avveniva a Pordenone, di una squadra che gioca per lui e dunque fa fatica a ritagliarsi spazi in attacco, dove invece ultimamente il danese si era distinto per fisicità, ma anche per assist e gol. Brocchi ha inoltre di nuovo preferito Donati a Sampirisi, altra scelta discutibile. L’infortunato Paletta è stato nuovamente rimpiazzato da Bettella, mentre l’altro infortunato Balotelli attende di scavalcare Diaw e Gytkjaer nella graduatoria dei centravanti agli ordini del tecnico milanese.
 
Da segnalare la prima convocazione per il neoacquisto D’Alessandro e la scandalosa mancata convocazione di capitan D’Errico per motivi tecnici chiaramente inesistenti. A tal proposito anche la Curva Davide Pieri, che finora non aveva mai criticato l’attuale proprietà, si è giustamente risentita, ricordando sulla propria pagina Facebook che non può “essere romantico” salire per la prima volta in Serie A adottando certe strategie di gestione dello spogliatoio. Se c’è un problema di disciplina, come è chiaro a tutti, va trattato in altro modo con l’unico giocatore “sopravvissuto” alla Serie D e che per il Monza ha dato tanto non solo in campo, avendo rifiutato ingaggi ben più lauti che gli erano stati offerti in altre piazze.
Alessio Dionisi, tecnico dei toscani, lamentava invece le assenze per infortunio di Fiamozzi, Bandinelli e Sabelli.
A proposito di allenatori, era presente in tribuna l’ex di Milan, Roma, Juventus e Real Madrid, Fabio Capello.
 
Pronti, via e Haas lancia da metà campo Mancuso che taglia come il burro la difesa biancorossa, salta il portiere e insacca la sua dodicesima palla dall’inizio del campionato. La reazione del Monza è immediata: al 4’, su cross dalla sinistra di Mota arriva Frattesi che però incespica al momento della battuta a rete. 2’ dopo la mezzala destra ha l’occasione per rifarsi ma, lanciato da un colpo di tacco di Boateng, riesce solo a impegnare Brignoli. Al 12’ La Mantia viene anticipato d’un soffio da Di Gregorio mentre al 14’ la stessa cosa succede a Diaw con Brignoli. Il portiere degli azzurri compie un miracolo su una conclusione di Barillà al 30’. Invece al 37’ è fortunato quando una botta di Boateng dal limite esce a lato di poco.
 
Anche al 5’ della ripresa l’ex Nazionale ghanese manda la sfera a lambire il palo. Subito dopo viene espulso per proteste il secondo portiere dell’Empoli, Furlan. Al 19’ il Monza è ancora sfortunatissimo perché colpisce due pali, prima con una botta da fuori di Frattesi e poi con una furbata di Boateng sul disimpegno empolese. Al 23’ un colpo di testa di Mancuso esce a lato di poco. Sul ribaltamento di fronte il Monza conquista un rigore, che viene concesso un po’ generosamente per un contatto tra Romagnoli e Mota che fa cadere a terra il Nazionale Under 21 portoghese. Dopo 2’ di proteste ospiti Boateng lo trasforma. Al 26’ un colpo di testa di La Mantia passa fuori di poco. Brocchi cambia in contemporanea Scozzarella, Boateng e Diaw rispettivamente con Barberis, D’Alessandro e Gytkjaer. Proprio il danese al 42’ stoppa e tira ma debolmente: Brignoli blocca. 1’ dopo Terzic segna un eurogol da 25 metri ma l’arbitro prima convalida e poi annulla su segnalazione del guardalinee per la posizione irregolare di Pirrello giudicata di disturbo al portiere. Il Monza tira un sospiro di sollievo e porta a casa 1 punto che basta a difendere il secondo posto conquistato 2 giornate fa, cioè al termine del girone d’andata.
 
In sala stampa Brocchi prima ha parlato della partita: “È stata bellissima. Ed è stata giocata alla grande da noi. Il gol preso all’inizio poteva far tanto male. Abbiamo creato tantissime occasioni: a volte è stato bravo il loro portiere, a volte siamo stati sfortunati e a volte imprecisi. Abbiamo preso due pali, giocato un ottimo calcio, dando dimostrazione di forza. Potevamo vincerla, ma l’Empoli ha dimostrato di valere il primo posto”. Poi ha detto la sua sul “caso D’Errico”: “Al Monza bisogna allenarsi sempre alla grande e giocare con grande impegno. ‘Ciccio’ nell’ultimo mese e mezzo ha fatto fatica ad innalzare il suo livello di preparazione alle partite perché più di tutti ha sofferto questa cosa bella di una squadra sempre migliorata ogni 6 mesi. Io voglio un bene incredibile a ‘Ciccio’: l’ho fatto diventare io il capitano del Monza. Sono come un papà che ha dato un segnale importante al figlio. Lui ha qualità importanti. Ma deve faticare molto di più rispetto a quanto faticava prima”.
 
Il Monza tornerà in campo già martedì prossimo alle ore 19 per il turno infrasettimanale: l’avversario sarà il Vicenza Virtus allo stadio “Menti” del capoluogo berico.
 
 
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Il Monza non accorcia sulla capolista Empoli

MONZA-EMPOLI 1-1   Nel match-clou della giornata tra la seconda e la prima della Serie B non vince nessuno e così il Monza continua a inseguire l’Empoli in fuga con 6 punti di vantaggio. L’1-1 scaturito tra la miglior difesa del campionato e il miglior attacco scontenta entrambe le squadre: i brianzoli perché hanno avuto più occasioni che non sono state sfruttate al meglio, i toscani perché sono stati a lungo in vantaggio e p

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INTERNAZIONALE-MONZA 2-0
 
Stavolta al Monza non è riuscita l’impresa di espugnare San Siro contro la metà di Milano che veste di nerazzurro: a differenza della scorsa stagione l’Internazionale ha capitalizzato le occasioni create trovando in Lautaro Martinez un terminale di efficacia straordinaria. I brianzoli hanno tutto sommato giocato bene, ma l’esordio nel campionato 2023/24 ha dimostrato che i nuovi arrivati non si avvicinano come valore a chi è partito. Parlando chiaramente si può affermare che per quanto visto in Coppa Italia contro la Reggiana e stasera, Gagliardini non vale assolutamente Rovella e Kyriakopoulos non può essere paragonato a Carlos Augusto. Lo stesso D’Ambrosio ha caratteristiche diverse da Izzo, oggi assente per squalifica ma che al tecnico Raffaele Palladino servirà come il pane in periodo di carestia. Senza dimenticare quella che è la nota dolente già dalla scorsa stagione, ossia la mancanza di un “bomber”: Mota è una seconda punta e Maric e Petagna non sono di categoria.
 
Davanti ai 72509 spettatori dello Stadio Giuseppe Meazza l’allenatore biancorosso, che oltre a Izzo squalificato aveva Bettella infortunato, ha oggi preferito Maric a Mota, ma il bosniaco naturalizzato croato non ha visto palla. L’Inter guidata da Simone Inzaghi era al completo, anche se Acerbi è rimasto in panchina perché acciaccato.
 
I meneghini partono forte e al 5’ un sinistro di Mkhitaryan da buona posizione passa alto. Dopo 3’, però, arriva il gol del vantaggio: sulla fascia destra Barella serve una bella palla per Dumfries che mette in mezzo alla perfezione per Martinez bravo ad anticipare tutti gonfiando la rete. Il Monza reagisce bene e imbastisce trame interessanti che però non sortiscono pericoli per la porta difesa da Sommer. Si registra solo al 22’ una debolissima conclusione dalla distanza di Gagliardini bloccata a terra senza problemi dal portiere nerazzurro. Verso la mezzora è invece l’Inter a tornare pericolosa: al 28’ un sinistro al volo di Martinez termina alto e 2’ più tardi una sciabolata di Dimarco lambisce il palo. Nel finale di tempo Di Gregorio blocca un pallone telefonato da Dimarco mentre un sinistro del biancorosso Ciurria finisce in curva.
 
La ripresa vede inizialmente un Monza determinato: al 3’ su una conclusione quasi a botta sicura di Kyriakopoulos è costretto a immolarsi Calhanoglu che respinge in scivolata col corpo. All’8’ un sinistro di Dimarco passa non lontano dall’incrocio dei pali. Al 15’ un calcio di punizione di Calhanoglu termina alto di poco. Palladino procede coi primi due cambi: Mota e Birindelli rispettivamente per Maric e Ciurria. Proprio Birindelli 5’ più tardi calcia alta da buona posizione. Al 21’ è invece Dimarco con un destro a giro a non trovare di poco la rete del raddoppio nerazzurro. Al 22’ Inzaghi effettua una tripla sostituzione inserendo anche l’ex biancorosso Carlos Augusto. Palladino risponde con altri due cambi: entrano Pedro Pereira e Machìn per i due “ex” D’Ambrosio e Gagliardini. Al 31’ la partita si chiude: Martinez è veloce ad arrivare in tempo sul cross dalla sinistra di Arnautovic per la rete del 2-0. Nel finale Palladino getta nella mischia anche Valentin Carboni per Kyriakopoulos, ma è Carlos Augusto a sfiorare la rete con un colpo di testa che passa di poco alto. Nel recupero ci prova due volte Caprari: prima dal limite ma la palla sfila sopra la traversa e poi da distanza ravvicinata ma angolata e Sommer respinge.
 
In sala stampa Palladino non ha fatto drammi per la sconfitta: “Complimenti all’Inter perché ha fatto un’ottima partita. Era difficile venire a giocare oggi a San Siro perché l’Inter è già una squadra forte. Abbiamo fatto una buona gara per 70’ e sull’1-0 abbiamo avuto un’occasione clamorosa. Mi dispiace aver preso 2 gol su nostre uscite disattente. L’Inter è stata brava ad aspettarci bassi. E noi abbiamo difettato davanti, soprattutto sulle fasce. Sappiamo che ci manca qualcosina in rosa. Anche questa come contro la Reggiana è una sconfitta che ci farà crescere. Mancanza di umiltà? Se mi dite una cosa così mi offendete. Perché Maric titolare e non Mota? Perché avevamo bisogno di profondità e Maric contro l’Everton e il Milan aveva disputato una buona gara. però è stato marcato bene. Gagliardini? Ha fatto una buona gara, ha dato tutto. La morte di Carlo Mazzone? Ho avuto il piacere e l’onore di essere allenato da lui a Livorno. Era un grande allenatore e un grande uomo: gli volevo bene”.
 
Il Monza tornerà in campo sabato prossimo alle ore 18.30 all’U-Power Stadium contro l’Empoli.
 
 
FOTO AC MONZA
 
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Il Monza non ripete l'impresa a San Siro. K.o. con l'Inter

INTERNAZIONALE-MONZA 2-0   Stavolta al Monza non è riuscita l’impresa di espugnare San Siro contro la metà di Milano che veste di nerazzurro: a differenza della scorsa stagione l’Internazionale ha capitalizzato le occasioni create trovando in Lautaro Martinez un terminale di efficacia straordinaria. I brianzoli hanno tutto sommato giocato bene, ma l’esordio nel campionato 2023/24 ha dimostrato che i nuovi arrivati non

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MONZA-LECCE 0-1
 
Coda fastidiosa per arrivare allo stadio e Coda fastidiosa dentro lo stadio: il pomeriggio del tifoso monzese è tranquillo sollo all’uscita di casa sotto il cielo azzurro. Nella giornata del record di pubblico dell’era Fininvest, con 6858 spettatori all’U-Power Stadium, molti dei circa 5mila supporters biancorossi sono rimasti pazientemente in coda lungo i viali d’accesso all’impianto sportivo anche per un quarto d’ora o più, assaporando quel clima da Serie A che sperano possa finalmente raggiungere la loro squadra del cuore. Certo è che difficilmente ciò succederà se si continuerà a perdere in casa come avvenuto nelle ultime due partite, cosa che in Serie B non succedeva da 21 anni. Questa stagione è stata anche la prima in cui il Lecce ha battuto il Monza sia in trasferta che in casa. E con il successo di oggi i giallorossi hanno pareggiato i conti nella storia delle sfide in cadetterie tra le due squadre.
Non che abbia giocato tanto male la compagine allenata da Giovanni Stroppa: dopo un primo tempo così così si è vista una bella reazione nel secondo, frazione di gioco dove troppo spesso si era assistito a un calo atletico e/o di approccio mentale. Ma se non si segna non si vince e anche oggi contro una “grande” del campionato il Monza ha mostrato tutti i suoi limiti nel reparto offensivo che, nonostante tutti gli innesti del mercato, non riesce a trovare l’assetto migliore. Perché quello attuale con un Mancuso ombra di sé stesso e un centrocampista come Valoti a supporto non può certamente essere l’assetto migliore. Stroppa in sala stampa non ha voluto spiegare il perché Mota, unico attaccante non deludente della stagione, non ha giocato dall’inizio dopo aver riposato nel turno infrasettimanale contro il Pordenone. La sensazione è che il “turnover” non sia stato ben bilanciato: oggi, ad esempio, ci sono stati solo due cambi rispetto a martedì scorso: Donati e Barberis rispettivamente per l’influenzato Sampirisi e il discontinuo Colpani. Mancavano gli infortunati Brescianini, Ramirez, D’Alessandro e Marrone, ma anche il suo omologo Marco Baroni, ex difensore biancorosso come del resto Tuia che ha giocato titolare, aveva indisponibili Dermaku, Faragò e Di Mariano.
 
L’avvio dei biancorossi, anche oggi davanti a “patron” Silvio Berlusconi, è promettente: al 2’ Barberis verticalizza per Mancuso che calcia alto. Il Lecce risponde al 7’ con un destro a giro di Listkowski che centra il palo. La partita è vibrante e nella foga al 24’ Machìn (che per il resto ha disputato un’ottima partita), perde malamente un pallone in area monzese: nel prosieguo dell’azione Listkowski gonfia la rete ma l’arbitro annulla la marcatura salentina su segnalazione del Var per un fallo di Gargiulo sul portiere Di Gregorio. Si assiste poi a una raffica di spioventi pericolosi in area da ambo le parti. Da segnalare l’esposizione in Curva Davide Pieri, in riferimento alla guerra in Ucraina, di uno striscione recante la seguente frase di un brano del cantautore, giornalista e scrittore Gabriele Marconi: “Strade d'Europa nello zaino libertà, forse un giorno l'ombra fuggirà”.
 
Il secondo tempo inizia con Mancuso che sbaglia incredibilmente un rigore in movimento. Al 9’ la partita svolta perché Paletta, che comunque ha disputato un’ottima gara, viene sorpreso dal rinvio del portiere ospite Gabriel per Helgason e lo abbatte al limite dell’area: per l’arbitro e il Var è rigore che il capocannoniere del campionato Coda trasforma (salendo a quota 14 gol). La reazione dei padroni di casa arriva 2’ dopo con Donati che calcia una gran botta dalla distanza che sfila di poco a lato. Entrano Colpani e Mota rispettivamente per Barberis e Mancuso e al 20’ un sinistro di Machìn passa a lato d’un soffio. Gytkjaer rileva Valoti e al 32’ si assiste a un bel contropiede del Monza, con Mota che serve proprio il neoentrato attaccante sulla sinistra: il mancino del danese viene respinto di piede da Gabriel. Stroppa si gioca anche la carta Ciurria come laterale sinistro per Molina, ma di occasioni clamorose non se ne registrano fino ai minuti di recupero. Al 46’ un tiro a giro di Coda finisce sul palo e poi Rodriguez segna sulla ribattuta però il Var annulla anche stavolta per fuorigioco. Al 50’ Gytkjaer viene nuovamente lanciato in contropiede ma si fa respingere la conclusione da Gabriel in uscita.
 
In sala stampa Stroppa ha fatto il finto serafico ma è chiaro che un’altra sconfitta mercoledì prossimo in casa contro il Parma (calcio d’inizio alle ore 18.30) potrebbe costargli la panchina: “Oggi abbiamo perso una possibilità di cambiare la nostra classifica. Io ho assistito a una prestazione eccezionale da parte della squadra. Abbiamo creato i presupposti per fare gol. Meritavamo un risultato diverso: a decidere è stato un episodio. Ora spetta a me ricaricare le batterie dei calciatori. Non bisogna mollare. La formazione di oggi? Per me era la migliore. Contro il Parma non so se recupererò qualcuno degli infortunati”.
 
Baroni ha così analizzato la sfida d’alta classifica (ora il Lecce è primo con la Cremonese mentre il Monza è sesto): “Per il Monza era una partita quasi determinante. Abbiamo giocato con il piglio giusto, con personalità. Sono contento per la prestazione della squadra. Ha dato la sensazione di aver dato tutto.
Complimenti alla squadra ma anche ai tantissimi tifosi. Noi siamo una compagine molto incisiva, con un’alta percentuale di gol rispetto ai tiri, mentre il Monza è bravo nel palleggio”. Un giro di parole per dire che i giallorossi sono concreti, mentre i biancorossi sono “tutto fumo e poco arrosto”. Nel complesso del campionato non ha tutti i torti, anche se ultimamente in Brianza qualche segnale di concretezza (come col Pordenone) s’era visto. Ora tra il Parma e la trasferta di Cittadella di sabato è obbligatorio portare in “cascina” almeno 4 punti di “fieno” per non perdere irrimediabilmente terreno con chi lotta per la promozione diretta.
 
 
FOTO BUZZI
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Il Monza non sa più vincere in casa, anzi perde

MONZA-LECCE 0-1   Coda fastidiosa per arrivare allo stadio e Coda fastidiosa dentro lo stadio: il pomeriggio del tifoso monzese è tranquillo sollo all’uscita di casa sotto il cielo azzurro. Nella giornata del record di pubblico dell’era Fininvest, con 6858 spettatori all’U-Power Stadium, molti dei circa 5mila supporters biancorossi sono rimasti pazientemente in coda lungo i viali d’accesso all’impianto sportivo anche per u

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MONZA-HELLAS VERONA 0-0
 
Niente di nuovo all’U-Power Stadium: il Monza inanella il secondo pareggio a reti bianche consecutivo e conferma di non avere nessuno in rosa in grado di segnare con un minimo di regolarità. Colombo, riproposto come centravanti nella speranza ripetesse la doppietta della gara di andata, e Djuric, finito in panchina nonostante si affrontasse l’Hellas Verona, cioè la squadra dove militava fino a poche settimane fa, fanno solo il solletico alle difese avversarie, e le sottopunte Colpani e Mota sono oggi tornati nell’anonimato. Dal centrocampo si sono invece perse le speranze di ripetere l’exploit della scorsa stagione: a parte i rigori di Pessina lo “score” è pressocché quello della difesa. Le uniche note positive della grigia giornata di oggi sono appunto il “clean sheet” di Di Gregorio e la creazione di qualche occasione in più del solito.
 
Per la sfida contro i veneti l’allenatore del Monza, Raffaele Palladino, che non ha potuto disporre dello squalificato Gomez, degli infortunati Caprari, Vignato, Gori e Ciurria e dell’influenzato D’Ambrosio, ha proposto, rispetto al match pareggiato a Udine, Izzo e Andrea Carboni in difesa rispettivamente per D’Ambrosio e Caldirola, Zerbin a centrocampo per Ciurria e Colombo in attacco per il fresco “ex” Djuric. L’Hellas Verona guidato dall’ex difensore biancorosso Marco Baroni era privo dello squalificato Suslov e dell’infortunato Cruz.
 
Davanti ai 10885 spettatori dell’U-Power Stadium, di cui circa 1300 di fede gialloblù, l’Hellas parte con determinazione e al 2’ Lazovic sorprende la retroguardia brianzola incuneandosi in area ed effettuando un tiro-cross rasoterra che esce a lato di non molto. Il Monza risponde al 6’ con una verticalizzazione di Birindelli per Colombo che insacca nell’angolino ma il guardalinee segnala che il centravanti biancorosso era in posizione di fuorigioco. Nell’azione successiva il gialloblù Swiderski impegna il portiere Di Gregorio. Al 9’ un colpo di testa dello scaligero Folorunsho finisce alto. Al 20’ Zerbin cross dalla sinistra per Birindelli che colpisce di testa in tuffo: Montipò respinge e Colpani in acrobazia manda fuori di poco. Quest’ultimo 4’ dopo calcia fuori da ottima posizione. Al 34’ Andrea Carboni anticipa in scivolata Folorunsho che stava per correggere in rete un corner dalla sinistra di Swiderski. Al 37’ è ancora il Verona pericoloso con Serdar che al volo dal dischetto spara alto. Al 40’ Birindelli pennella dalla destra un cross per Zerbin che, probabilmente indeciso se andare sulla palla di testa o di piede, pasticcia sprecando l’occasionissima. Il frizzante primo tempo si chiude al 43’ con la conclusione di Bondo dal limite che finisce in curva.
 
La seconda frazione di gioco si apre con un colpo di testa di Andrea Carboni che passa alto al 3’. Non succede più nulla di rilevante fino al 19’, quando Serdar spedisce la sfera sopra la traversa. 2’ prima Palladino aveva sostituito Colombo e Mota rispettivamente con Djuric e Valentin Carboni. Al 23’ l’arbitro decreta un rigore per il Monza per un inesistente fallo di Duda su Zerbin ma il Var lo corregge. 2’ più tardi entrano anche Kyriakopoulos e Gagliardini rispettivamente per Zerbin e Bondo e dopo altri 4‘ Pedro Pereira rileva Birindelli. Al 37’ un sinistro di Colpani da oltre 20 metri passa alto, come pure un sinistro di Andrea Carboni dal limite tre giri di lancette d’orologio dopo.
 
In sala stampa Baroni si è mostrato soddisfatto: “Siamo entrati in campo per vincere e non per aspettare, giusto come avevo chiesto. Contro un avversario impegnativo abbiamo disputato un buon primo tempo, mentre nel secondo siamo calati fisicamente, però siamo stati bene in campo. Il pareggio è giusto ma se segnavamo in una delle due prime occasioni il risultato forse sarebbe stato diverso. A gennaio abbiamo cambiato tantissimi giocatori, ma ora c’è tanta partecipazione agli allenamenti. Il mio passato al Monza? Ho giocato un anno in Serie B, nel 1982/83, in una squadra molto giovane che disputò un bellissimo campionato”.
 
Palladino è sorridente ma nasconde un’insofferenza: “Oggi è mancato solo il gol, soprattutto nel primo tempo. Abbiamo avuto un grande approccio alla partita. Siamo stati molto bravi a fare una partita molto solida, non rischiando quasi niente nel primo tempo, ma purtroppo non sbloccandola. Nel secondo tempo il Verona si è chiuso, come fanno quest’anno tante squadre contro di noi, e si è giocato sui duelli. Sono comunque molto soddisfatto: sono contento della prestazione ed è la terza partita senza subire gol. Il nostro cammino continua a essere positivo”. Dopo aver esaltato la prestazione del Monza come se la squadra avesse battuto l’Inter a San Siro (cosa riuscita l’anno scorso e giustamente sottolineata da grandi elogi), Palladino non si è trattenuto lamentandosi del fatto che troppi giornalisti esprimono critiche anche nelle domande in conferenza stampa invece di fare domande solo sulle cose positive… Gli consigliamo allora di andare ad allenare in Russia o in Ungheria, dove le critiche non sono ammesse a nessun livello.
 
Il Monza tornerà in campo domenica prossima alle ore 20.45 ancora all’U-Power Stadium per il derby col Milan.
 
 
FOTO AC MONZA
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Il Monza non segna neanche all'Hellas Verona

MONZA-HELLAS VERONA 0-0   Niente di nuovo all’U-Power Stadium: il Monza inanella il secondo pareggio a reti bianche consecutivo e conferma di non avere nessuno in rosa in grado di segnare con un minimo di regolarità. Colombo, riproposto come centravanti nella speranza ripetesse la doppietta della gara di andata, e Djuric, finito in panchina nonostante si affrontasse l’Hellas Verona, cioè la squadra dove militava fino a poche se

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MONZA-CAGLIARI 1-0
 
Battendo il Cagliari il Monza confeziona la quarta vittoria nelle ultime 5 partite, avanzando con più forza la propria candidatura per un posto nelle coppe europee. Una ipotesi che fino a un mese fa era assolutamente impensabile.
 
La squadra allenata da Raffaele Palladino ci sta prendendo gusto e, seppur con qualche difficoltà nel concretizzare la mole di gioco in fase offensiva, sembra finalmente solida in fase difensiva e precisa nella costruzione della manovra, miscelando nell’arco delle gare le forze con l’intelligenza tattica, e pure abile nel cambiare in corsa il sistema di gioco, seppur partendo da un ormai affidabile 4-2-3-1.
 
Per la sfida contro i sardi il tecnico napoletano, che non ha potuto disporre dello squalificato Gomez e degli infortunati Caprari, Vignato, D’Ambrosio e Bettella, ha proposto, rispetto al match vinto a Genova, Maldini trequartista per Pessina, a sua volta arretrato a centrocampo per Akpa-Akpro. Il Cagliari allenato da Claudio Ranieri era privo degli infortunati Mancosu, Pavoletti, Luvumbo, Mina, Gaetano e dell’ex biancorosso Petagna.
 
Davanti ai 14145 spettatori dell’U-Power Stadium, di cui quasi 3mila di fede rossoblù, il Monza comincia bene con una ripartenza conclusa da Maldini con un destro che si perde a lato. Poi, pur tenendo il pallino del gioco, i biancorossi non riescono più a pungere, un po’ per il buon assetto difensivo del Cagliari e un po’ per mancanza del guizzo importante in area di rigore avversaria. Il Cagliari si fa vivo al 31’ con un calcio di punizione rasoterra di Lapadula che esce fuori di poco. E al 35’ un colpo di testa di Dossena passa a lato. Si arriva al 42’ quando il Monza passa in vantaggio un po’ a sorpresa: c’è un calcio di punizione da 20 metri e a batterlo va Maldini; l’ex milanista manda la sfera prima a sbattere sulla traversa, poi a superare la linea di poco e quindi in campo, ma sull’orologio dell’arbitro si accende la luce della gol line technology. Per il “figlio d’arte” è il terzo gol nelle ultime 4 partite. Al 46’, infine, un colpo di testa di Mota passa fuori.
 
L’avvio di ripresa vede un Monza determinato e combattivo, che aggredisce alto gli avversari. Al 6’ Colpani calcia fuori. Al 18’ entrano Gagliardini e Zerbin per Mota e Maldini, con il conseguente avanzamento di Pessina sulla tre quarti. 1’ dopo è però il Cagliari a sfiorare il pareggio con un destro dal limite di Deiola che sfila a lato d’un soffio. Al 22’ un colpo di testa debole di Pessina è facile preda di Scuffet. Al 23’ il rossoblù Lapadula segna ma il gol non viene convalidato per fuorigioco dello stesso attaccante. Al 29’ Palladino sostituisce Colpani e Birindelli con Valentin Carboni e Caldirola passando al 3-4-2-1. Al 37’ Colombo rileva Djuric e 1’ dopo il centravanti lanciato in contropiede davanti a Scuffet getta alle ortiche la ghiotta opportunità provando lo scavetto che gli riesce pure malissimo. Al 48’ lo stesso Colombo in posizione defilata scaraventa la sfera addosso al portiere.
 
In sala stampa Ranieri si mostra dispiaciuto per il risultato, ma non per la prestazione: “Credo che oggi abbiamo tirato in porta solo una volta. Quando ti mancano i giocatori più imprevedibili qualcosa paghi. Nel primo tempo abbiamo giocato alla pari, nel secondo dovevamo cercare di pareggiare ma non ci siamo riusciti. Ed è andata bene che loro non hanno chiuso la partita nelle varie occasioni che hanno avuto. Comunque oggi abbiamo perso solo 1-0 e su calcio di punizione col Monza, che ha tutto e che ha un allenatore che ha tirato su una bella squadra forte. Sono soddisfatto della prova dei miei giocatori. Ci dispiace non aver dato una gioia ai tanti tifosi del Cagliari del Nord Italia”.
 
Palladino sprizza felicità da tutti i pori: “È stata una bellissima vittoria, anche se non giocata bene tecnicamente per merito anche del Cagliari che si difendeva bene. Poi Maldini ha tirato fuori dal cilindro una perla. Nel secondo tempo è venuto fuori lo spirito di squadra e abbiamo rischiato zero. C’è solo il rammarico di non aver segnato la rete del 2-0. Sono orgoglioso di quello che stiamo facendo. È l’undicesima partita che non subiamo reti. Nelle ultime 9 partite dovremo essere la mina vagante, cercando di stare attaccati alle grandi squadre. L’obiettivo adesso è fare più punti dello scorso campionato, poi si vedrà. Maldini? Il piede buono ce l’ha nel Dna, però gli ho detto che fino al gol non aveva giocato bene. Birindelli? Continua a crescere, ma deve migliorare le scelte sull’ultimo passaggio. Quanti giorni di riposo avranno i ragazzi? Qualche settimana fa avevamo stabilito una tabella in base ai punti conquistati e loro hanno ottenuto il massimo”.
 
Giorni di riposo che arrivano per via della pausa del campionato dovuta agli impegni delle Nazionali: il Monza tornerà in campo sabato 30 marzo alle ore 15 quando sarà ospite allo Stadio Olimpico - Grande Torino.
 
 
 FOTO AC MONZA
 
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Il Monza non si ferma più, battuto anche il Cagliari

MONZA-CAGLIARI 1-0   Battendo il Cagliari il Monza confeziona la quarta vittoria nelle ultime 5 partite, avanzando con più forza la propria candidatura per un posto nelle coppe europee. Una ipotesi che fino a un mese fa era assolutamente impensabile.   La squadra allenata da Raffaele Palladino ci sta prendendo gusto e, seppur con qualche difficoltà nel concretizzare la mole di gioco in fase offensiva, sembra finalmente

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MONZA-NAPOLI 2-0
 
Il Monza non si ferma davvero più: all’U-Power Stadium batte per 2-0 il Napoli neocampione d’Italia (tra l’altro la prima vittoria casalinga contro i partenopei in 7 gare ufficiali nella storia) e allunga a 7 gare la striscia positiva, mantenendo in vita la speranza di agguantare l’8° posto che potrebbe regalare la qualificazione alla Conference League.
 
La squadra allenata da Raffaele Palladino ha approfittato dell’evidente mancanza di motivazioni degli azzurri guidati da Luciano Spalletti, che tra l’altro ha operato un abbondante “turnover”, lasciando in panchina mezza formazione titolare. I biancorossi hanno invece giocato proprio come se la qualificazione alle coppe europee fosse raggiungibile, con attenzione, determinazione e voglia di correre. Tra l’altro, forse è stata la prima volta in stagione che allo stadio di Monza erano presenti più tifosi della squadra ospite che di quella di casa. In totale oggi riempivano quasi completamente l’U-Power Stadium 14455 spettatori, che hanno fruttato l’incasso record nella storia del club brianzolo: 683521,46 euro.
 
Per questa partita Palladino, oltre a dover fare a meno dell’infortunato Colpani, sostituito da Caprari, ha preferito Marlon all’acciaccato Pablo Marì in difesa, Rovella a Machin a centrocampo e Petagna a Valoti nel reparto offensivo.
Spalletti, che non ha potuto disporre degli infortunati Mário Rui e Lozano, ha appunto optato per un mezzo “turnover”.
 
Il Napoli inizia col botto: dopo 10” Zielinski calcia fuori di poco da posizione defilata. Dopo qualche minuto, però, il Monza prende il controllo del gioco e imbastisce azioni lente ma efficaci. Al 6’ Mota calcia praticamente un rigore ma Lobotka devia in corner il pallone appena partito dal suo piede. Al 15’ una conclusione di Carlos Augusto viene deviata in corner da Juan Jesus. 3’ dopo, comunque, i biancorossi passano in vantaggio al termine di una bellissima azione di contropiede infiocchettata da Mota. La reazione del Napoli è debole: la manovra non è incisiva per mancanza di tecnica e obiettivi di squadra. Al 35’ Rrahmani sparacchia alto da 10 metri. Solo al 40’ Di Gregorio è chiamato a una grande respinta su Anguissa.
 
Il Monza inizia bene anche il secondo tempo e al 9’ raddoppia: Mota, lanciato da Izzo, entra in area sulla destra e calcia una botta che Gollini respinge sui piedi di Petagna; il centravanti ancora di proprietà del Napoli esegue una serie di finte e poi piazza la sfera nell’angolino. 2’ dopo c’è un altro contropiede di Mota: l’attaccante portoghese costringe Gollini alla deviazione in corner. Il Napoli si fa vivo al 19’ quando Di Gregorio deve respingere un colpo di testa ravvicinato di Olivera. Al 24’ Birindelli rileva Caprari e Ciurria si sposta sulla tre quarti. 1’ dopo l’azzurro Osimhen spara alle stelle. Al 29’ un destro a giro di Kvaratskhelia viene bloccato a terra da Di Gregorio. Sensi rimpiazza Rovella e Di Gregorio, grande protagonista del match, respinge anche la conclusione di Zielinski. Al 38’ Palladino sostituisce Pessina, Izzo e Petagna rispettivamente con Machìn, Antov e Carboni, con Mota che va a fare il centravanti. Nel finale ci si aspetta un Napoli più arrembante ma è il Monza a rendersi più pericoloso con una serie di azioni di contropiede sprecate malamente dai biancorossi per mancanza di visione di gioco o per “venezianismo” di qualche singolo.
 
In conferenza stampa Spalletti ha parlato di motivazioni, palloni persi e Monza: “Se un calciatore professionista dopo aver ottenuto un certo obiettivo cambia organizzazione, impostazione, disciplina nel modo di fare, o si demotiva, significa che è limitato. Non devo essere io a motivare i giocatori dopo che hanno vinto lo scudetto. Oggi abbiamo perso troppi palloni. Se si perdono tutti questi palloni si prendono più ripartenze, che significa fare più fatica e di conseguenza perdere lucidità e quindi perdere ancora più palloni. Poi Palladino è un ottimo allenatore che sa fare bene il suo lavoro grazie anche a una società che ha costruito una squadra di livello. Oggi ho apprezzato poco il Monza perché ci ha fatto perdere. Ho apprezzato il cartello sulla porta del nostro spogliatoio con scritto Benvenuto Napoli anche perché nessun’altra società lo ha fatto. E poi devo fare i
complimenti a Petagna che ha giocato bene e ha fatto un gran gol”.
 
Palladino è assolutamente soddisfatto, ma le sue parole fanno intendere che difficilmente resterà a Monza a fine stagione: “Nel secondo tempo ci siamo abbassati troppo e a me non piace difendermi solamente. E qualche ripartenza potevamo farla meglio. Sono comunque soddisfatto di questa ennesima grande prestazione. Mi è piaciuto l’atteggiamento, la corsa, la voglia di lottare su tutti i palloni. Abbiamo fatto un’ottima fase difensiva nel primo tempo, abbiamo avuto personalità nel gioco, siamo stati pericolosi in avanti. Anche quelli entrati dopo hanno fatto bene. Oggi do 10 a tutti quanti. Anche Petagna oggi è stato grande: si merita queste soddisfazioni dopo i problemi fisici che ha avuto. Mota sta dimostrando tutto il suo valore: ha caratteristiche che mi permettono di farlo giocare dappertutto, infatti potrei anche schierarlo come esterno di centrocampo. È un ragazzo intelligente, che ha fatto uno scatto anche dal punto di vista mentale. È destinato a fare una grandissima carriera. Questa è una squadra forte che però perderà tanti giocatori tra rientri da prestiti e contratti scaduti. Questo gruppo non ci sarà più. L’anno prossimo sarà l’anno più difficile. Questa società è però capace di programmare e avrà un grande futuro. Il Napoli? È sempre bello affrontare la squadra della mia città. Ero un po’ emozionato prima della partita per i tanti tifosi napoletani presenti in città. Faccio un applauso al popolo monzese che ha accolto bene i tifosi napoletani”.
 
Il Monza tornerà in campo venerdì prossimo alle ore 20.45 al Mapei Stadium – Città del Tricolore di Reggio Emilia contro il Sassuolo.
 
 
FOTO AC MONZA
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Il Monza non si ferma più, battuto anche il Napoli campione

MONZA-NAPOLI 2-0   Il Monza non si ferma davvero più: all’U-Power Stadium batte per 2-0 il Napoli neocampione d’Italia (tra l’altro la prima vittoria casalinga contro i partenopei in 7 gare ufficiali nella storia) e allunga a 7 gare la striscia positiva, mantenendo in vita la speranza di agguantare l’8° posto che potrebbe regalare la qualificazione alla Conference League.   La squadra allenata da Raffaele Palladino h

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SAMPDORIA-MONZA 0-3
 
Ora Monza ha una squadra di Serie A e un allenatore di Serie A. Se la vittoria sulla Juventus era un indizio, quella di oggi sonante al “Luigi Ferraris” di Genova sulla Sampdoria è la prova. Raffaele Palladino è riuscito in pochi giorni a trasformare il gruppo biancorosso in una “macchina da guerra”. Tattica, tecnica, gambe, cuore: ora gli ingredienti per fare bene ci sono tutti. Capitan Pessina e compagni hanno annichilito la formazione ligure e ammutolito lo stadio di Marassi. Nel primo storico incontro tra le due squadre nella massima serie il Monza non solo ha vinto per la prima volta (all’ottavo tentativo) in casa dei blucerchiati, ma ha vinto per la prima volta in Liguria in incontri di A e di B (al ventottesimo tentativo).
 
Palladino, che oggi ha dovuto fare a meno di Petagna, Marlon e Marrone, ha confermato la formazione vittoriosa sulla Juventus fatta eccezione, appunto, per Marlon, rimpiazzato in difesa da Caldirola (inserito però a sinistra con lo spostamento a destra di Izzo). Giampaolo (in tribuna perché squalificato) non ha avuto a disposizione Winks, De Luca, Malagrida e Segovia.
 
Davanti a 20mila spettatori, di cui circa 1500 di fede biancorossa, il Monza parte bene, contenendo la Sampdoria con ordine e ripartendo con passaggi precisi, e all’11’ passa in vantaggio con una bella combinazione: Sensi lancia Ciurria che dal fondo mette in mezzo per Pessina, bravo a farsi trovare pronto a insaccare in corsa a un passo dalla linea di porta. La reazione blucerchiata è debole. Solo al 28’ si registra una conclusione da fuori di Sabiri che viene deviata in corner da Di Gregorio. Poco prima e poco dopo è stata invece la squadra biancorossa a rendersi pericolosa, prima con un sinistro di Pessina da fuori respinto di pugno da Audero e poi con Rovella che dal limite cerca l’angolino trovando il portiere di casa pronto a respingere. Al 38’ Gabbiadini spara fuori. Al 43’ un sinistro di Ciurria dalla distanza finisce in curva. I brianzoli tremano al 47’ quando l’arbitro assegna un rigore per un presunto fallo di Pablo Mari su Rincon: fortunatamente c’è il Var che lo corregge.
 
Il secondo tempo si apre con un sinistro dal limite di Bereszynski che passa a lato di poco. Al 14’ Caprari perde il tempo della conclusione da buona posizione. 2’ dopo Gytkjaer sostituisce un appannato Mota. Al 19’ una conclusione debole di Pessina viene bloccata senza difficoltà da Audero. Altri 3’ e il Monza ipoteca la vittoria: Ciurria crossa in area, un blucerchiato devia dove c’è Caprari che al volo batte Audero. Palladino toglie l’infortunato Izzo e Ciurria e inserisce il reintegrato Donati e Birindelli. I padroni di casa fanno girare palla ma non arrivano mai a impensierire Di Gregorio. Al 38’ Barberis e D’Alessandro rilevano Pessina e Caprari. Il finale è ricco di azioni di contropiede biancorosse. Al 40’ D’Alessandro ne spreca uno tentando la soluzione personale. Al 45’ un diagonale di Gytkjaer sfila di poco a lato. A 10” dal triplice fischio, però, Sensi conclude con un destro a giro una splendida azione corale. Tra i tifosi ospiti è un tripudio, che va avanti per ore dentro allo stadio e lungo la strada del ritorno.
 
In sala stampa Palladino è stato accolto dai complimenti dei giornalisti: “La mia squadra è stata formata dalla proprietà in maniera ottimale, con giocatori forti e giovani di prospettiva. Sinceramente non mi aspettavo di trovare dei ragazzi cosi intelligenti da capire subito cosa chiedevo. Ho cercato di dare intensità agli allenamenti e cosi questa intensità si trasforma in aggressività in partita. Abbiamo ottenuto due vittorie autorevoli ma possiamo fare ancora meglio. In fase di non possesso palla siamo stati perfetti, ma in fase di possesso voglio vedere più coraggio. Non è ancora la squadra che vorrei. I risultati delle prime giornate avevano spento un po’ il gruppo dal punto di vista caratteriale. Io ho cercato di ricreare un gruppo coeso anche aumentando le cene di squadra. Oggi la difesa è stata spettacolare, vincendo praticamente tutti i duelli. Ma anche davanti hanno giocato benissimo contribuendo pure molto alla fase difensiva. Ciurria mi aveva impressionato già dopo 2 giorni di allenamento anche per l’intelligenza e la voglia di imparare continuamente. Donati l’ho rivoluto in rosa perché alza il livello dell’allenamento e poi in campo mette tanta personalità. La Sampdoria? Siamo stati noi bravi a limitarla. Berlusconi e Galliani erano felici e il presidente pure divertito”. Per la Sampdoria non ha parlato nessuno, neppure l’allenatore in seconda Francesco Conti.
 
Si tornerà in campo domenica prossima alle ore 15 all'U-Power Stadium: l'avversaria sarà ancora ligure perché in Brianza arriverà lo Spezia.
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Il Monza non si ferma più. Travolta la Sampdoria a Genova

SAMPDORIA-MONZA 0-3   Ora Monza ha una squadra di Serie A e un allenatore di Serie A. Se la vittoria sulla Juventus era un indizio, quella di oggi sonante al “Luigi Ferraris” di Genova sulla Sampdoria è la prova. Raffaele Palladino è riuscito in pochi giorni a trasformare il gruppo biancorosso in una “macchina da guerra”. Tattica, tecnica, gambe, cuore: ora gli ingredienti per fare bene ci sono tutti. Capitan Pessina e comp

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MONZA-S.P.A.L. 0-0
 
La partita del ritorno in Serie B dopo 19 anni non è finita come si sperava per i tifosi del Monza. D’accordo che la SPAL è appena retrocessa dalla A, ma le attese per la “corazzata” biancorossa allestita da “patron” Silvio Berlusconi e dall’amministratore delegato Adriano Galliani non sono state soddisfatte, complice pure un rigore fallito dal neoacquisto Christian Gytkjaer. Pure il gioco non è che abbia entusiasmato: il primo tempo è stato al limite del soporifero, con le due squadre che si guardavano in cagnesco, ma senza provare l’affondo; la ripresa un po’ più vivace, con due pali e, appunto, il rigore sbagliato dal centravanti danese. Nella prima frazione i centrocampisti biancorossi sono parsi timidi nel provare a dribblare, con la conseguenza che le due punte sono state senza rifornimenti. I cambi del secondo tempo, decisamente tardivi, hanno cambiato volto alla squadra: con la gioventù si è rischiato qualcosa di più ma si è anche osato di più; nel finale non era solo Machìn, che ha disputato la sua miglior partita col Monza, a illuminare là davanti; peccato che Maric e Gytkjaer hanno deluso, mentre Mota è stato al solito vivace e sicuramente meglio messo a livello di preparazione. Incomprensibile la scelta di buttare nella mischia Finotto e D’Errico, protagonisti nel pre-campionato, solo al 90’. I 5 cambi, che poche squadre come il Monza si possono permettere, andrebbero sfruttati meglio.
 
Nell’ex Stadio Brianteo, ora U-Power Stadium, davanti a soli 956 spettatori infreddoliti (il biglietto costava 30 euro e la partita, alle ore 16.45 di un venerdì lavorativo, è stata trasmessa in diretta tv su Rai 2) e con la solita mesta atmosfera “da coronavirus” (attivate tutte le misure per contrastare la diffusione del contagio), si è svolta prima del fischio d’inizio dell’arbitro internazionale Daniele Orsato una piccola cerimonia d’inaugurazione del campionato cadetto.
Poi le squadre sono scese in campo e il tecnico dei brianzoli Cristian Brocchi ha sorpreso un po’ gli ”addetti ai lavori” con scelte che poco rispecchiavano quanto visto nel pre-campionato. Per cui il Nazionale Under 21 azzurro Colpani è stato preferito a capitan D’Errico e il bosniaco naturalizzato croato Maric al Nazionale Under 21 portoghese Mota, tanto per fare due confronti. I nuovi acquisti Di Gregorio, Carlos Augusto, Bettella, Frattesi e Barillà sono stati spediti in panchina. L’undicesimo acquisto, l’ex Nazionale ghanese Kevin-Prince Boateng, era in tribuna in attesa del deposito del contratto e in compagnia dell’ex allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri.
 
Il 4-3-1-2 di Brocchi viene contrastato dal 3-4-3 dell’esperto della categoria Pasquale Marino, tecnico fumantino che anche oggi si è fatto espellere nel finale. La SPAL gioca leggermente meglio del Monza, ma si schianta contro la difesa locale. Quindi il taccuino è sbilanciato per i padroni di casa. All’11’ ci prova Gytkjaer e al 24’ Paletta ma fanno il solletico. Al 34’, invece, Barberis tocca a destra per Colpani che crossa in mezzo dove Maric con un colpo di testa costringe Berisha a una respinta d’istinto. Al 40’ Machìn strappa applausi per un numero di classe in area, ma la bella palla che infine scodella per i compagni trova prima la testa di un avversario.
 
Nella ripresa i biancorossi ci provano ma ancora timidamente, con D’Alessandro, Maric, Colpani e Barberis. Barillà entra al posto di Colpani e la SPAL sfiora il gol con Strefezza che appena dentro l’area calcia un destro che lambisce il palo. È il momento dei ferraresi, che 3’ dopo colpiscono un palo con D’Alessandro al termine di una bellissima serpentina in area. Il Monza risponde con un palo di Armellino, centrato con un colpo di testa su corner di Barberis; sulla respinta, tra l’altro, c’è Barillà ma calcia alto. Brocchi sostituisce Armellino e Maric rispettivamente con Frattesi e Mota. Al 36’ Dickmann contrasta fallosamente Sampirisi in area e Orsato indica il dischetto: il penalty è calciato debolmente da Gytkjaer e Berisha intuisce e neutralizza. Proprio al 90’, oltre ai due cambi tardivi di Brocchi, si registra la parata salva-risultato di Berisha su tiro di Mota.
 
In sala stampa Brocchi ha poi esaltato la prestazione della sua squadra, affermando che meritava di vincere (invece il pareggio è stato giusto) e che il Monza ha affrontato una squadra di Serie A (peccato che a differenza dei biancorossi gli emiliani non siano considerati dai giornali specializzati un team di prima fascia al momento…). La favola è proseguita così: “Vincere sarebbe stato bellissimo. I ragazzi hanno giocato un’ottima partita, sono stati ordinati, hanno mostrato grande personalità, hanno lottato su ogni palla. Il Monza ha superato alla grande questa prova. Boateng? Ha grande qualità e grande personalità. È la ciliegina sulla torta di questa squadra”. Vabbè, speriamo che nel frattempo la torta non vada a male...
 
Per la seconda giornata di campionato il Monza si recherà a Empoli dove affronterà gli azzurri sabato prossimo alle 16.15. Prima, però, esordirà in Coppa Italia: la gara secca per il secondo turno preliminare allo U-Power Stadium è stata anticipata da mercoledì a martedì, alle ore 20.45, perché sarà trasmessa in diretta tv su Rai Sport.
 
FOTO BUZZI
 
 
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Il Monza non trasforma un rigore e con la SPAL finisce 0-0

MONZA-S.P.A.L. 0-0   La partita del ritorno in Serie B dopo 19 anni non è finita come si sperava per i tifosi del Monza. D’accordo che la SPAL è appena retrocessa dalla A, ma le attese per la “corazzata” biancorossa allestita da “patron” Silvio Berlusconi e dall’amministratore delegato Adriano Galliani non sono state soddisfatte, complice pure un rigore fallito dal neoacquisto Christian Gytkjaer. Pure il gioco

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MONZA-BOLOGNA 0-0
 
Terzo pareggio consecutivo e soli 3 punti in 4 gare per il Monza, che soffre la mancanza di un “bomber” in organico. Carenza che si spera verrà colmata dall’imminente arrivo, confermato a fine partita dall’allenatore Raffaele Palladino, di “Papu” Gomez, attaccante argentino, ex idolo dei tifosi atalantini, che qualche settimana fa ha rescisso il contratto col Siviglia. Purtroppo anche oggi in casa contro il Bologna (che il Monza non batte in campionato tra le mura amiche da 41 anni) nessuno è stato in grado di concretizzare le occasioni da gol, che peraltro a differenza di sabato scorso contro la Lazio sono state anche piuttosto scarse. Per la verità il Bologna ha meritato il pareggio e avrebbe anche segnato un gol apparso regolare, ma anche il Monza recrimina per un rigore non concesso per fallo su Vignato. In generale l’arbitraggio ha destato molte perplessità.
 
Davanti ai soli 9mila spettatori dell’U-Power Stadium, di cui 600 di fede rossoblù, Palladino, che non ha potuto disporre degli infortunati Caprari e Bettella, ha proposto rispetto al match pareggiato a Roma contro la Lazio una sola novità: Andrea Carboni in difesa a sinistra al posto di Caldirola che a sua volta ha giocato in mezzo al posto di Pablo Marì. Il Bologna guidato da Thiago Motta era privo degli infortunati Soumaoro, Posch e Lucumí.
 
Dopo un avvio impacciato il Monza si sveglia al 15’: su un cross dalla destra di Colpani svetta Mota che insacca alle spalle di Skorupski, ma il Var annulla per fuorigioco millimetrico. Non succede nulla di interessante fino al 33’ quando Skorupski allontana un tiro-cross di Colpani; sul capovolgimento di fronte Di Gregorio respinge un potente sinistro di Orsolini.
 
La ripresa è molto più vivace, anche perché gli animi in campo via via si scaldano per alcuni interventi un po’ rudi e per la gestione imperfetta dei cartellini da parte dell’arbitro. Al 2’ Ferguson insacca di testa su cross di Lykogiannis dalla sinistra ma il direttore di gara annulla per un presunto precedente fallo di Zirkzee su Caldirola. Al 6’ un rasoterra di Zirkzee viene bloccato da Di Gregorio; sul ribaltamento di fronte Colpani di sinistro manda a lato. Il Monza si fa vivo all’11’: Skorupski para in due tempi una conclusione di Mota. Al 17’ Beukema colpisce debolmente la palla sottoporta e Di Gregorio ringrazia. Palladino provvede a sostituire Mota e Kyriakopoulos rispettivamente con Vignato e Birindelli, spostando Ciurria sulla fascia destra, e dopo 4’ è costretto a togliere Andrea Carboni per infortunio: entra Pablo Marì e Caldirola si sposta a sinistra. Al 23’ un destro dal limite di Zirkzee viene bloccato da Di Gregorio. Il Monza ci prova al 28’, ma Vignato mette fuori d’un soffio sul cross dalla destra di Birindelli anche perché subisce una carica da Aebischer che l’arbitro e il Var non vedono. Al 33’ entrano anche Maric e Machìn rispettivamente per Colombo e Colpani, ma a parte per qualche cross la porta felsinea non corre seri pericoli, neanche nei 4’ più 5’ di recupero in cui il Monza ha giocato in superiorità numerica per l’espulsione per proteste reiterate di Saelemaekers, che era subentrato nel secondo tempo.
 
In sala stampa Motta ha un diavolo per capello: “A me fanno male le ingiustizie. Questi sbagli così chiari, evidenti, che vedono tutti mi dispiacciono tanto. Non si può commettere un errore del genere come quello sul nostro gol. È come se io mettessi in campo 10 giocatori anziché 11. Non vorrei essere nei panni dell’arbitro dopo questo macroscopico errore… Oggi non riesco a digerire questa cosa qua. La partita? È stata aperta finché eravamo 11 in campo. È stata giocata bene da entrambe le squadre”.
 
In sala stampa Palladino è soddisfatto nonostante il pareggio: “Oggi abbiamo affrontato una squadra forte guidata da un allenatore bravo. Noi abbiamo fatto una grande prestazione, ci siamo difesi bene, abbiamo attaccato bene. Siamo stati pericolosi davanti ma è mancato il guizzo. La partita è stata rovinata da due errori arbitrali: il gol annullato al Bologna e il rigore clamoroso non concesso a Vignato. Però da parte nostra dobbiamo alzare l’asticella. In 6 partite abbiamo segnato solo 4 gol ma ci è girata anche male. Mota? Non è partito bene ma poi ha disputato una buonissima partita, sacrificandosi tanto in fase difensiva. È uscito stremato. Però può fare di più. La sostituzione di Colpani? Due giorni fa ha patito un virus intestinale e non si è allenato per 2 giorni; sono comunque contento di quanto fatto dal suo sostituto Machìn. L’arrivo di Gomez? È una pista che seguivamo da tempo e sono felice. Lo aspettiamo a braccia aperte”.
 
Il Monza tornerà in campo lunedì prossimo alle ore 18.30 al Mapei Stadium di Reggio Emilia dove troverà come avversario il Sassuolo reduce dalle prestigiose vittorie contro la Juventus in casa e l’Inter a San Siro.
 
 
FOTO AC MONZA
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Il Monza non vince più ma arriva "Papu" Gomez

MONZA-BOLOGNA 0-0   Terzo pareggio consecutivo e soli 3 punti in 4 gare per il Monza, che soffre la mancanza di un “bomber” in organico. Carenza che si spera verrà colmata dall’imminente arrivo, confermato a fine partita dall’allenatore Raffaele Palladino, di “Papu” Gomez, attaccante argentino, ex idolo dei tifosi atalantini, che qualche settimana fa ha rescisso il contratto col Siviglia. Purtroppo anche oggi in casa con

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Atmosfera bollente in quel di Monza alla vigilia del derby col Brescia che deciderà quale lombarda affronterà nelle finali dei play-off di Serie B la vincente della doppia sfida tra Pisa e Benevento. Il 2-1 conquistato allo stadio Mario Rigamonti ha riportato ottimismo in casa biancorossa, ma la tensione resta alta perché le “rondinelle” non verranno certamente in Brianza a farsi una gita: con una vittoria con 2 gol di scarto volerebbero loro alle finali. E quelle viste nei primi 20’ di mercoledì scorso ne possono fare al Monza ben più di 2… L’allenatore della squadra brianzola Giovanni Stroppa è apparso sereno dopo la rifinitura: “Dopo il successo nella gara di andata delle semifinali non c’è euforia tra i giocatori perché sono consapevoli che si è giocato solo un tempo. Mentre è giusto che sia tornato entusiasmo nella piazza dopo la prestazione di Brescia. Domani inizieremo la partita con un piccolo vantaggio, ma sarà una gara di sofferenza, una battaglia sportiva. Il Brescia è una squadra che con poco può far male. Non possiamo concedere quello che abbiamo concesso nella gara di andata. Sia a Perugia che a Brescia non abbiamo sbagliato approccio, ma inizialmente non siamo riusciti a fare le cose che dovevamo fare, anche per merito degli avversari. Vedremo se domani il Brescia sarà così bravo a contenerci… Comunque la reazione dei miei ragazzi in entrambe le partite è stata buona. Con tutti questi incontri ravvicinati aumentano stanchezza e infortuni per i giocatori. A proposito, le polemiche sui due gravi infortuni occorsi nella gara di andata a giocatori del Brescia non mi toccano. Sono state situazioni fortuite e tra l’altro nel primo caso è stato il loro portiere a travolgere il compagno di squadra. Sono particolarmente dispiaciuto per Sabelli, che si è fratturato le apofisi di quattro vertebre lombari: anche Carlos Augusto che si è scontrato con lui è molto dispiaciuto. Non solo il Brescia, ma anche noi dovremo fare la formazione domani in base a chi avrà recuperato o meno da infortuni e affaticamenti. Rispetto a mercoledì avremo a disposizione Caldirola, che era squalificato, e Sampirisi, mentre Mazzitelli forse sarà recuperato pienamente. Abbiamo però perso Pedro Pereira perché a Brescia si è distorto una caviglia”. Restano indisponibili Valoti, Ramirez, Favilli e Siatounis.
 
Il match dell’U-Power Stadium sarà trasmesso in diretta tv alle ore 21 su Helbiz Media, Sky Sport e Dazn.
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Il Monza ospita il Brescia sognando le finali dei play-off

Atmosfera bollente in quel di Monza alla vigilia del derby col Brescia che deciderà quale lombarda affronterà nelle finali dei play-off di Serie B la vincente della doppia sfida tra Pisa e Benevento. Il 2-1 conquistato allo stadio Mario Rigamonti ha riportato ottimismo in casa biancorossa, ma la tensione resta alta perché le “rondinelle” non verranno certamente in Brianza a farsi una gita: con una vittoria con 2 gol di scarto volerebbe

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Monza-Salernitana di domani alle ore 15 chiuderà la prima parte del campionato di Serie A, quella pre-Mondiale: l’obiettivo per la squadra brianzola è quello di arrivare alla pausa di quasi due mesi in serenità e con ottimismo in vista della ripresa di gennaio. Dopo la sfortunata sconfitta di Roma contro la Lazio sarà necessario vincere, ma per l’allenatore Raffaele Palladino sarebbe importante anche il pareggio. “Domani sarà una partita importantissima – ha dichiarato il tecnico partenopeo in sala stampa prima delle rifinitura - Non dobbiamo guardare il programma degli altri scontri diretti per la salvezza della giornata, ma pensare solo a noi. E dovremo fare una partita di livello se vorremo portare a casa almeno un punto. Dovremo giocare con gli artigli, mettendo in campo il 110%. Sono amico dell’allenatore avversario Davide Nicola, abbiamo un ottimo rapporto. Ultimamente ci siamo sentiti poco, ma mi sono trovato bene con lui a Crotone quando ci giocavo. Non mi sorprende quanto sta facendo con la Salernitana. È una squadra organizzata, coraggiosa, che mette intensità. Noi dobbiamo pensare che sarà l'ultima partita per un bel po' di tempo e dunque che dovremo affrontarla come fosse una finale. Caprari in panchina a Roma? Da Caprari mi aspetto di più sotto il profilo realizzativo e della personalità. Sto aspettando la sua qualità dell'anno scorso. Per domani si gioca la maglia da titolare con Mota, Valoti, Vignato e Machìn, che ha giocato bene al suo posto contro la Lazio. È da due mesi che sono l’allenatore della prima squadra del Monza: sono stati due mesi molto belli, molto intensi, di grande crescita personale e professionale. Aldilà di vittorie e sconfitte, abbiamo fatto un bellissimo percorso, che ha portato entusiasmo alla squadra. Siamo belli carichi per domani e superconcentrati. Il momento più bello di questi due messi è stata la partita con la Juventus: è stata di svolta per il morale e per la consapevolezza dei nostri mezzi. Poi è seguito un percorso di crescita e il gol annullato a Petagna contro la Lazio poteva dare una ulteriore svolta. In mezzo tra la prima e l’ultima partita abbiamo fatto ancora tanti errori, ma siamo cresciuti e cresceremo ancora. Purtroppo non abbiamo avuto modo di analizzare la partita di Roma perché siamo tornati tardi a Monza. Abbiamo solo fatto una chiacchierata coi ragazzi per valutare in cosa dobbiamo migliorare. Ad esempio nella fase realizzativa perché, per quante occasioni abbiamo, concretizziamo poco. E noi dobbiamo arrivare a 35 punti per conquistare la salvezza. Comunque abbiamo guardato il fermo immagine del fuorigioco di Petagna costato l’annullamento del suo gol e, aldilà se la linea tirata dal Var doveva stare più avanti o più indietro, è rimasto il rammarico. Le convocazioni in Nazionale? Non mi sorprende che Pessina sia tornato in maglia azzurra: lui non solo è un amico, ma è un po' l'allenatore in campo. È un ragazzo superintelligente e di grande spessore umano. È il giocatore che ogni allenatore vorrebbe in squadra. Sono felice per lui e per il Monza dato che è la prima volta nella storia che un suo giocatore viene convocato in Nazionale. Speravo anche nella convocazione di Izzo, ma ci spero ancora per le prossime partite perché qui a Monza può alzare il suo livello di prestazione. Il mercato di gennaio? Il nostro è un gruppo molto ampio: bisognerà sfoltirlo perché siamo davvero troppi”.

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Il Monza ospita la Salernitana nell'ultimo match del 2022

Monza-Salernitana di domani alle ore 15 chiuderà la prima parte del campionato di Serie A, quella pre-Mondiale: l’obiettivo per la squadra brianzola è quello di arrivare alla pausa di quasi due mesi in serenità e con ottimismo in vista della ripresa di gennaio. Dopo la sfortunata sconfitta di Roma contro la Lazio sarà necessario vincere, ma per l’allenatore Raffaele Palladino sarebbe importante anche il pareggio. “Domani sarà una par

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MONZA-ATALANTA 0-2
 
Quinta partita in Serie A e quinta sconfitta per il Monza, che non sembra davvero essere in grado di competere nella categoria, sia per i continui svarioni difensivi che per l’aridità del reparto offensivo, privo di un vero “bomber”. Contro l’Atalanta, issatasi al primo posto in solitaria (mai successo nella sua storia), la squadra allenata da Giovanni Stroppa ha mostrato ancora un bel calcio, spettacolare nei primi minuti, ma alla fine non ha raccolto nulla perché nel calcio vince chi segna, non chi tiene maggiormente il possesso della palla. Salvo clamorose decisioni notturne l’allenatore non verrà esonerato, ma difficilmente salverà la panchina se anche nello scontro diretto di Lecce di domenica prossima (calcio d’inizio alle ore 15) non porterà a casa punti oltre al bel gioco.
 
Contro i nerazzurri bergamaschi Stroppa ha dovuto fare a meno degli infortunati D’Alessandro, Andrea Ranocchia e Carboni, il primo, unico titolare, rimpiazzato ancora nell’“undici” da Caldirola con l’avanzamento sulla fascia di Carlos Augusto. Oggi è rientrato Pablo Mari al centro della difesa mentre l’esordio del neoacquisto Rovella come centrocampista a scapito di Machin e il debutto da titolare di Mota in attacco, preferito a Petagna, sono state scelte tecniche dell’allenatore di Mulazzano. Il tecnico dei bergamaschi Gian Piero Gasperini lamentava invece le importanti assenze di Zapata e Muriel.
 
Davanti a 12mila spettatori, tra cui gli allenatori disoccupati Cristian Brocchi e Massimo Oddo e il commissario tecnico della Nazionale Under 21, Paolo Nicolato, il Monza ha un avvio fulminante. Dopo 30” va vicinissimo alla rete con una conclusione di Caprari al termine di una bellissima azione: Musso respinge. Caprari ci prova anche al 4’ da poco fuori dall’area ma il portiere ospite è straordinario nella deviazione in corner con un colpo di reni. I biancorossi continuano a macinare bel gioco ottimamente orchestrati da Rovella e al 15’ Mota dalla distanza manda alto. L’Atalanta sembra sorpresa dalla vivacità e qualità degli avversari e raramente riesce a rendersi pericolosa. Solo al 38’ Di Gregorio deve parare in due tempi su Ederson. Al 45’ si segnala anche un colpo di testa di Toloi che sfila a lato di poco.
 
Gasperini cambia Zappacosta con Soppy e la mossa si rivela azzeccata: il neoentrato si esibisce in alcune sgroppate sulla fascia sinistra che lasciano il segno. Già al 1’, comunque, Hojlund entra in area dal fondo a destra e prova la conclusione centrando il palo esterno. All’11’ un contropiede dell’Atalanta viene concluso da Koopmeiners con un rasoterra che Di Gregorio blocca. 1’ dopo però un altro contropiede si rivela letale: la combinazione Soppy-Lookman-Hojlund, con quest’ultimo che insacca da due passi, produce il vantaggio orobico. Il raddoppio arriva al 20’: Mota sbaglia un colpo di tacco e l’Atalanta riparte sulla destra con Ederson che “brucia” Caldirola e serve in mezzo dove Marlon insacca nella sua porta in scivolata nel tentativo di contrastare Lookman. Stroppa sostituisce Caprari con Petagna, ma i problemi in attacco non si risolvono, nemmeno dopo l’inserimento di forze fresche a centrocampo (Colpani e Molina entrati rispettivamente per Sensi e Birindelli). Anzi, è l’Atalanta che si rende ancora pericolosa, in particolare al 39’ quando Scalvini finta in area mettendo a sedere Caldirola e poi scarica un tiro che Di Gregorio devia in corner. Il più pericoloso del Monza è Colpani che al 43’ prova l’azione personale concludendo con un sinistro a fil di palo. 2’ prima Izzo aveva fatto i suo esordio in maglia biancorossa sostituendo Caldirola in evidente difficoltà.
 
In sala stampa Stroppa è serafico: “Col senno di poi dico che se potessi tornare indietro farei prima le sostituzioni perché era difficile mantenere certi ritmi. Abbiamo giocato un primo tempo straordinario, con un inizio arrembante. Abbiamo avuto il dominio del campo e occasioni importanti, ma siamo calati verso la fine del tempo. È poi venuta fuori la forza fisica e le capacità della capolista, che ci ha fatto gol in un momento di difficoltà. Nel secondo tempo abbiamo giocato sotto tono. Se ho la fiducia della società? Assolutamente sì. E io credo in quello che faccio. La rosa è stata completata solo l’1 settembre: è stato un peccato non aver avuto prima Rovella perché ha trasformato la squadra. A Lecce finalmente giocheremo una partita contro una concorrente diretta perché l’Udinese vista contro la Roma non lo è. Dobbiamo migliorare sotto l’aspetto tecnico e incrementare la condizione fisica. Dobbiamo continuare a credere in quello che si fa”.
 
Gasperini era naturalmente soddisfatto: “Il primo posto in solitaria è una bella cosa per l’Atalanta, per la città, per i suoi abitanti. Non è mai stata prima da sola in Serie A: si tratta di un bel record, di un premio per i giocatori, per come hanno iniziato questa stagione, con tanta voglia di fare. Sono contento soprattutto per loro. Non guardo i punti di distacco dopo 5 partite. Cercheremo di restare in cima il più a lungo possibile. Sarebbe un altro premio arrivarci alla sosta per il Campionato del mondo. Nei primi minuti continuiamo a soffrire molto: oggi non abbiamo preso gol grazie a Musso. Poi abbiamo preso la partita in mano noi”.
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Il Monza perde anche il derby con l'Atalanta

MONZA-ATALANTA 0-2   Quinta partita in Serie A e quinta sconfitta per il Monza, che non sembra davvero essere in grado di competere nella categoria, sia per i continui svarioni difensivi che per l’aridità del reparto offensivo, privo di un vero “bomber”. Contro l’Atalanta, issatasi al primo posto in solitaria (mai successo nella sua storia), la squadra allenata da Giovanni Stroppa ha mostrato ancora un bel calcio, spettacola