Vimercate. Sarà eseguita oggi l'autopsia sul corpo di M.M., 77 anni, uccisa con un numero imprecisato di coltellate, lunediì mattina nella loro casa di via Pellizzari (leggi qui). In questo modo gli investigatori sperano di comprendere meglio la dinamica di un fatto che ha sconvolto non solo la cittadina, ma anche tutto il circondario. L'omicida, fermato in strada ancora armaato di coltello dopo che una vicina ha dato l'allarme, sembra che non abbia ancora fornito alcuna spiegazione di quanto accaduto. Intanto, Vimercate si è stretta intorno alle tre figlie colpite da un lutto indicibile, quanto assolutamente inimmaginabile. Dopo l'autopsia, finalmente la vittima potrà essere seppellita e trovare un po' di pace.
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Dalla Brianza
Vimercate. Sarà eseguita oggi l'autopsia sul corpo di M.M., 77 anni, uccisa con un numero imprecisato di coltellate, lunediì mattina nella loro casa di via Pellizzari (leggi qui). In questo modo gli investigatori sperano di comprendere meglio la dinamica di un fatto che ha sconvolto non solo la cittadina, ma anche tutto il circondario. L'omicida, fermato in strada ancora armaato di coltello dopo che una vicina ha dato l'allarme, sembra che
Monza. Sembra a un passo da una svolta il giallo del brutale omicidio avvenuto ieri a Monza in via Fiume, nel quartiere popolare di San Rocco. In tarda serata sono stati fermati dai carabinieri della Compagnia due ragazzi minorenni di origini straniere ma con cittadinanza italiana. Portati in caserma, sono stati interrogati a lungo e già nelle prossime ore potrebbero esserci importanti sviluppi nelle indagini.
La vittima, Cristian Sebastiano, 42 anni, residente nel quartiere, era uscito di casa domenica poco dopo le 12.30 dicendo ai genitori, con cui viveva, che sarebbe andato a controllare l'esito di una ricarica telefonica. Sotto casa, all'altezza del civico 14/e è stato raggiunto da una raffica di coltellate al torace, alla schiena e al collo. Un fendente gli ha reciso la giugulare, lasciandolo esanime a terra. Un passante ha chiamato il 112, ma i soccorritori non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.
Alcune persone avrebbero visto due individui allontanarsi dopo l'imboscata. Anche il padre, Michele Sebastiano, ha subito parlato di due aggressori (leggi qui)
Nelle foto: sopra la scena del delitto e qui sotto un'immagine della vittima tratta da Facebook
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Cronaca
Monza. Sembra a un passo da una svolta il giallo del brutale omicidio avvenuto ieri a Monza in via Fiume, nel quartiere popolare di San Rocco. In tarda serata sono stati fermati dai carabinieri della Compagnia due ragazzi minorenni di origini straniere ma con cittadinanza italiana. Portati in caserma, sono stati interrogati a lungo e già nelle prossime ore potrebbero esserci importanti sviluppi nelle indagini.
La vittima, Cristian Sebastiano, 4
Vimercate. Alle prime ore della mattinata odierna i carabinieri della locale stazione hanno arrestato un cittadino romeno, 45 enne, residente in citta’, operaio, incensurato. L'uomo è ritenuto responsabile di violenza sessuale aggravata e continuata nei confronti della figlia convivente di 14 anni.
Il provvedimento dell’autorita’ giudiziaria di Monza ha totalmente ed integralmente accolto la richiesta dei carabinieri vimercatesi avanzata a seguito di una approfondita indagine, svolta anche attraverso l’audizione protetta della stessa minore (svolta con l’ausilio di personale specializzato della Procura della Repubblica di Monza), che ha consentito di accertare ripetuti e gravissimi abusi sessuali commessi dall’uomo da almeno due anni.
Tali episodi e piu’ in generale la gravita’ della situazione sono inizialmente emersi anche grazie al coraggio di alcuni cittadini vimercatesi (che per ragioni professionali avevano contatti con la minore) che hanno dapprima convinto la minore stessa (e la madre) a presentare la denuncia e successivamente, senza alcun timore, hanno confermato quanto raccontato dalla stessa minore in alcune confidenze avanzate nei mesi trascorsi. Senza il loro fondamentale contributo le indagini dei carabinieri avrebbero avuto maggiori dififcolta’. Ora l'uomo si trova in carcere.
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Dalla Brianza
Vimercate. Alle prime ore della mattinata odierna i carabinieri della locale stazione hanno arrestato un cittadino romeno, 45 enne, residente in citta’, operaio, incensurato. L'uomo è ritenuto responsabile di violenza sessuale aggravata e continuata nei confronti della figlia convivente di 14 anni.
Il provvedimento dell’autorita’ giudiziaria di Monza ha totalmente ed integralmente accolto la richiesta dei carabinieri vimercatesi avanza
Concorezzo.Una fattura da 6200 euro. Solo che il prezzo che una parrucchiera che opera in paese avrebbe fatto pagare a una anziana cliente non era per il taglio e la piega ma per liberarla da un improbabile malocchio.
Una vicenda su cui il Tribunale dovrà fare chiarezza ma che, al momento, registra un dato di fatto clamoroso: martedì i carabinieri della stazione di via Ozanam, dopo alcuni mesi di indagini, hanno arrestato una parrucchiera concorezzese. La donna è accusata di aver raggirato una cliente di 79 anni, invalida civile, promettendole infusi miracolosi per guarirle alcuni mali d'età, tra cui la perdita della vista.
In cambio di un infuso magico, la parrucchiera avrebbe preteso, secondo quanto accertato dai militari, 6200 euro in contanti e alcuni gioielli. Ad un certo punto, però, l'anziana, accompagnata da un famigliare, è andata a raccontare tutto ai carabinieri.
La parrucchiera e i suoi famigliari negano tutto. Ora saranno i giudici, sentite le parti, a decidere. Intanto la professionista si trova in carcere a Monza.
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Cronaca
Concorezzo. Una fattura da 6200 euro. Solo che il prezzo che una parrucchiera che opera in paese avrebbe fatto pagare a una anziana cliente non era per il taglio e la piega ma per liberarla da un improbabile malocchio.
Una vicenda su cui il Tribunale dovrà fare chiarezza ma che, al momento, registra un dato di fatto clamoroso: martedì i carabinieri della stazione di via Ozanam, dopo alcuni mesi di indagini, hanno arrestato una parr
Concorezzo. I Carabinieri dell’aliquota radiomobile della Compagnia di Monza hanno arrestato domenicaE.M.M., 44enne di origine marocchina, disoccupato, con precedenti di polizia per reati vari. Nel pomeriggio di domenica scorsa, a seguito di una segnalazione giunta alla Centrale Operativa di Monza (112), i militari si portavano in un’abitazione del paese, dove l’uomo aveva aggredito la sua convivente.
Una volta giunti all’interno dell’abitazione, tuttavia, il soggetto, alla vista dei militari, cercava di fuggire dalla finestra del bagno, venendo subito bloccato dai due Carabinieri nel cortile adiacente la casa. Nella circostanza, l’uomo cercava di divincolarsi dimenandosi e colpendo i Carabinieri con dei calci. A seguito di accertamenti, poi, si appurava che E.M.M. da circa un anno conviveva con la vittima che, nel tempo, aveva sottoposto a vari maltrattamenti con percosse. Subito dopo, la donna veniva soccorsa all’ospedale San Gerardo per traumi e contusioni varie. Per questo motivo l’uomo veniva arrestato per lesioni personali e maltrattamenti in famiglia. Nel corso dell’udienza di convalida, l’arresto veniva convalidato. Ora l'uomo si trova nel carcere di Monza
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Cronaca
Concorezzo. I Carabinieri dell’aliquota radiomobile della Compagnia di Monza hanno arrestato domenica E.M.M., 44enne di origine marocchina, disoccupato, con precedenti di polizia per reati vari. Nel pomeriggio di domenica scorsa, a seguito di una segnalazione giunta alla Centrale Operativa di Monza (112), i militari si portavano in un’abitazione del paese, dove l’uomo aveva aggredito la sua convivente.
Una volta giunti all
Vimercate. Riforniva i pusher al dettaglio dei Comuni di confine tra il Vimercatese e il Meratese. Grazie ad una serie di fermi precedenti, i militari della stazione di Bernareggio, al comando del maresciallo maggiore Marco Barsanti, sono arrivati a lui, uno studente italiano, 17enne residente a Robbiate. Il blitz è scattato la notte scorsa, venerdì, intorno alle 2.30.
I militari lo stavano tenendo sotto osservazione da un po' e, persuasi che in quelle ore avesse della droga in casa e quindi l'operazione sarebbe andata a buon fine, hanno deciso di entrare in azione.
Piazzatisi sotto casa, lo hanno fermato mentre rientrava dopo una serata tra amici e probabilmente "lavoro". Sottoposto a perquisizione, in totale addosso e nella prora abitazione custodiva 515 grammi di marijuana e ben due bilancini di precisione.
Sottoposto a fermo e condotto in caserma, l'arresto è stato convalidato nel giro di poche ore ed è quindi stato accompagnato alla Casa circondariale per minori "Beccaria" di Milano. Un dettaglio che ha convinto ad agire rapidamente i militari è che il giovane riforniva pusher a loro volta minorenni che almeno per un po' ora resteranno senza... provviste.
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Dalla Brianza
Vimercate. Riforniva i pusher al dettaglio dei Comuni di confine tra il Vimercatese e il Meratese. Grazie ad una serie di fermi precedenti, i militari della stazione di Bernareggio, al comando del maresciallo maggiore Marco Barsanti, sono arrivati a lui, uno studente italiano, 17enne residente a Robbiate. Il blitz è scattato la notte scorsa, venerdì, intorno alle 2.30.
I militari lo stavano tenendo sotto osservazione da un po' e, persuasi c
Monza. La maxi operazione antidroga di Sondrio arriva fino in Brianza. Sono in gran parte profughi nigeriani (sembra 15) ospitati in strutture della Valtellina per richiedenti asilo i 19 arrestati a vario titolo per detenzion e di droga ai fini di spaccio. Di questi 14 sono stati portati in carcere, 5 messi ai domiciliari, in una operazione anti spaccio condotta dai carabinieri del comando di Sondrio. A mano a mano che si apprendono ulteriori particolari, emerge un giro di spaccio che prevedeva una florida collaborazione con pusher italiani che si rifornivano dagli stessi nigeriani, e una vasta clientela di tutte le età e nazionalità. Come spiegato in una conferenza stampa con il procuratore Claudio Gittardi, è stata così smantellata una organizzazione di nigeriani che spacciava, in prevalenza, in una area pubblica di Morbengo (Sondrio) avendo tra clienti anche minorenni, e addirittura ragazzini di età inferiore ai 14 anni.
I carabinieri hanno accertato che la droga, in prevalenza marijuana, proveniva da Bergamo ma anche dalle province di Roma, Parma e Monza Brianza. Così come la clientela e alcuni "colleghi".
I NUMERI
Stando a quanto riferito dai carabinieri, sono state un centinaio le cessioni documentate, anche nei confronti di minori di anni 14, e qualche centinaio quelle desunte dalle intercettazioni telefoniche effettuate anche nei confronti di soggetti domiciliati in diverse parti d’Italia. Circa 15 i richiedenti asilo impegnati nell’attività di spaccio locale, gli altri soggetti coinvolti si occupavano dell’approvvigionamento di stupefacente, di organizzare i viaggi dei corrieri, acquistando titoli di viaggio con carte di credito clonate, e di gestire i proventi. Tra le particolarità è emerso che anche pusher locali italiani si rifornivano dagli spacciatori nigeriani e che questi ultimi, sebbene nel Paese di origine appartenessero a diverse fazioni, sul territorio italiano collaboravano nelle attività di spaccio. Fondamentali per le indagini, sono state le intercettazioni e la collaborazione dei cittadini che hanno messo a disposizione le proprie abitazioni per le attività di sorveglianza da parte dei militari.
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Cronaca
Monza. La maxi operazione antidroga di Sondrio arriva fino in Brianza. Sono in gran parte profughi nigeriani (sembra 15) ospitati in strutture della Valtellina per richiedenti asilo i 19 arrestati a vario titolo per detenzion e di droga ai fini di spaccio. Di questi 14 sono stati portati in carcere, 5 messi ai domiciliari, in una operazione anti spaccio condotta dai carabinieri del comando di Sondrio. A mano a mano che si apprendono ulter
Monza. Non ha esitato a prendere a pugni in faccia una donna pur di riuscire a rapinarla. E' davvero sconcertante e preoccupante la violenza messa a segno Monza, in una zona periferica, da E. G. H., tunisino cinquantenne, senza fissa dimora in Italia, disoccupato, con precedenti di polizia per rapina e reati in materia immigrazione.
L'uomo, secondo le ricostruzioni dei carabinieri della Compagnia di Monza, durante un pomeriggio della fine di settembre ha rapinato una donna, colpendola con pugni al viso, e sottraendole la borsa contenente il telefono cellulare ed effetti personali.
Il tunisino viveva in una capanna, dove è stato trovato dai militari ed arrestato. Ora si trova in carcere.
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Dalla Brianza
Monza. Non ha esitato a prendere a pugni in faccia una donna pur di riuscire a rapinarla. E' davvero sconcertante e preoccupante la violenza messa a segno Monza, in una zona periferica, da E. G. H., tunisino cinquantenne, senza fissa dimora in Italia, disoccupato, con precedenti di polizia per rapina e reati in materia immigrazione.
L'uomo, secondo le ricostruzioni dei carabinieri della Compagnia di Monza, durante un pomeriggio della fine di set
Concorezzo. Le telecamere di sicurezza del Comune hanno ripreso tutto: e ora potrebbero scattare le prime denunce per la rissa (a dire il vero una rissa sfiorata) che, una settimana fa, ha costretto anche il sindaco e diversi amministratori a fare da pacieri. I carabinieri della stazione di via Ozanam, comandanti dal luogotenente Fulvio Carotenuto, hanno infatti acquisito nelle scorse ore il contenuto delle registrazioni effettuate tra via Repubblica e via Libertà. Minuti di agitazione in cui si riconoscono chiaramente i volti dei protagonisti, le provocazioni e i primi contatti. In quella circostanza i militari avevano ovviamente già raccolto testimonianze e identificato un pò' di persone. Ora sulla base dei riscontri dei circuiti di videosorveglianza, potrebbero partire le denunce per rissa e ubriachezza molesta. L'episodio conferma la bontà dei sistemi del Municipio, già utilizzati anche per l'arresto dell'uomo che spacciava nei pressi del bar di via Repubblica e per l'identificazione dei giovani responsabili di atti di vandalismo in piazza Castello.
LEGGI LA NOTIZIA COLLEGATA
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Cronaca
Concorezzo. Le telecamere di sicurezza del Comune hanno ripreso tutto: e ora potrebbero scattare le prime denunce per la rissa (a dire il vero una rissa sfiorata) che, una settimana fa, ha costretto anche il sindaco e diversi amministratori a fare da pacieri. I carabinieri della stazione di via Ozanam, comandanti dal luogotenente Fulvio Carotenuto, hanno infatti acquisito nelle scorse ore il contenuto delle registrazioni effettuate tra
Concorezzo. Sconcertante incursione da parte dei ladri nel cuore della notte appena trascorsa. Nel mirino dei malviventi, il bar Work in progress che si trova nello stesso stabile del Municipio, quindi in pieno centro paese. Utilizzando un masso, i ladri hanno mandato in frantumi il vetro della porta di ingresso. Una volta guadagnatisi l'accesso si sono subito concentrati sul registratore di cassa. Ma vi hanno trovato ben poco, per precauzione il titolare non lascia mai molto denaro, solo qualche spicciolo di fondo cassa. A quel punto i ladri hanno pensati di rifarsi con gli alcolici trafugando alcune bottiglie. Al titolare non rimasto che sporgere denuncia contro ignoti, Nella zona ci sono diverse telecamere quindi non è escluso che le indagini possano portare al riconoscimento dei malviventi.
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Cronaca
Concorezzo. Sconcertante incursione da parte dei ladri nel cuore della notte appena trascorsa. Nel mirino dei malviventi, il bar Work in progress che si trova nello stesso stabile del Municipio, quindi in pieno centro paese. Utilizzando un masso, i ladri hanno mandato in frantumi il vetro della porta di ingresso. Una volta guadagnatisi l'accesso si sono subito concentrati sul registratore di cassa. Ma vi hanno trovato ben poco, per precauzi
Concorezzo. Il suo potenziale assassino avrebbe prima pensato di suicidarsi, poi di compiere un delitto. E purtoppo nel mirino c'è finito lui.
Sarebbe fortunatamente fuori pericolo di vita l'81enne concorezzese accoltellato venerdì scorso da un 64enne con probabili turbe legate a questioni famigliari e lavorative.
L'anziano, aggredito all'improvviso e di sorpresa, è stato raggiunto da due,forse addirittura quattro fendenti con interessamento del rene. Il suo aggressore, in base alle ricostruzioni degli inquirenti, avrebbe continuato a pugnalarlo ma per fortuna la lama del coltello, lunga 11 centimetri, si è stortata.
Il pensionato, riverso a terra e con una ferita al fianco destro, era stato trasportato dal personale del 118 in codice rosso all'ospedale San Gerardo di Monza e in un primo momento la sua prognosi era riservata.
L'uomo si era recato al cimitero dove aveva fatto visita alla tomba della moglie. Era da poco salito in bici per fare ritorno a casa, quando è stato pugnalato dal 64enne che si era avvicinato con la scusa di chiedere l'ora.
Dopo le coltellate, la fuga e poi la confessione.
Ora il 64enne dovrà rispondere dell'accusa di tentato omicidio e porto ingiustificato di arma.
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Cronaca
Concorezzo. Il suo potenziale assassino avrebbe prima pensato di suicidarsi, poi di compiere un delitto. E purtoppo nel mirino c'è finito lui.
Sarebbe fortunatamente fuori pericolo di vita l'81enne concorezzese accoltellato venerdì scorso da un 64enne con probabili turbe legate a questioni famigliari e lavorative.
L'anziano, aggredito all'improvviso e di sorpresa, è stato raggiunto da due,forse addirittura quattro fendenti con in
Concorezzo. Sono due ucraini gli autori di una serie di furti avvenuti in città. In particolare i ladri hanno svaligiato alcune cantine in diversi condomini. A tradirli il gps di uno scooter T-Max che ha condotto i carabinieri fino a Madone, in provincia di Bergamo. Lì all'interno del furgone i militari hanno trovato la moto rubata ma anche una chitarra, due biciclette di valore e cibo. A bordo del mezzo c’erano i due trentenni di origine ucraina. L'arresto è avvenuto martedì. I due ladri si trovano ora in carcere a Bergamo.
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Cronaca
Concorezzo. Sono due ucraini gli autori di una serie di furti avvenuti in città. In particolare i ladri hanno svaligiato alcune cantine in diversi condomini. A tradirli il gps di uno scooter T-Max che ha condotto i carabinieri fino a Madone, in provincia di Bergamo. Lì all'interno del furgone i militari hanno trovato la moto rubata ma anche una chitarra, due biciclette di valore e cibo. A bordo del mezzo c’erano i due trentenni di origine ucr
Concorezzo. Non avrebbe lasciato il carcere di Monza, dopo l'interrogatorio di garanzia del Gip, la parrucchiera di 53 anni accusata di truffa aggravata ai danni di una anziana di 79 anni, invalida civile per problemi alla vista. Il Giudice per le indagini preliminari, alla presenza del pubblico ministero e dell'avvocato difensore, aveva infatti 5 giorni per sentire la versione della donna. L'arresto è stato effettuato martedì scorso, i termini scadevano lunedì e quindi, da quanto trapela dalla Procura, non sarebbero stati concessi i domiciliari in attesa del processo e della chiusura delle indagini (si vuol capire se si siano verificati altri casi).
L'avvocato difensore potrà ora fare richiesta di scarcerazione tramite il Tribunale delle libertà.
Nel frattempo si è saputo che l'anziana che ha denunciato la truffa (dopo l'intervento di una nipote) abita a poca distanza dal negozio gestito dalla parrucchiera insieme ad alcuni famigliari e quindi non è da escludere che le presunte pratiche per liberarla dal malocchio (pratiche che le sarebbero costate 6200 euro in contanti più alcuni gioielli) si siano svolte anche nell'appartamento della donna, vedova da alcuni anni.
Leggi anche:
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Cronaca
Concorezzo. Non avrebbe lasciato il carcere di Monza, dopo l'interrogatorio di garanzia del Gip, la parrucchiera di 53 anni accusata di truffa aggravata ai danni di una anziana di 79 anni, invalida civile per problemi alla vista. Il Giudice per le indagini preliminari, alla presenza del pubblico ministero e dell'avvocato difensore, aveva infatti 5 giorni per sentire la versione della donna. L'arresto è stato effettuato martedì scorso, i termi
Concorezzo. È un concorezzese di 62 anni, residente in via don Orione, l'uomo che sabato alle 17, a Omate, ha rischiato di trasformare in tragedia il furto di una Opel Agila. Il concorezzese, dopo aver rubato l'auto in città, è fuggito in direzione di Agrate. Nella frazione di Omate, in prossimità di una rotonda, si è schiantato contro una Golf, facendola ribaltare dopo averla semidistrutta. Gravi le ferite della donna di Pessano e dalla sorella di Omate che si trovavano a bordo. In particolare la donna ha riportato traumi vari e la frattura di un braccio, con una prognosi di oltre un mese. Sul posto Polizia locale, carabinieri e 118. Il concorezzese dovrà rispondere di furto, guida in stato di ebbrezza e di lesioni gravi.
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Cronaca
Concorezzo. È un concorezzese di 62 anni, residente in via don Orione, l'uomo che sabato alle 17, a Omate, ha rischiato di trasformare in tragedia il furto di una Opel Agila. Il concorezzese, dopo aver rubato l'auto in città, è fuggito in direzione di Agrate. Nella frazione di Omate, in prossimità di una rotonda, si è schiantato contro una Golf, facendola ribaltare dopo averla semidistrutta. Gravi le ferite della donna di Pessano e dalla sor
Concorezzo. Un uomo di circa 40 anni è stato ammanettato e posto in stato di fermo nella notte tra giovedì e venerdì, intorno alla una e trenta. Il fatto è avvenuto nella centralissima via Varisco, a pochi metri dal Municipio. Al momento non sono ancora stati resi noti i motivi del blitz che ha impegnato due squadre dei carabinieri ma sono diverse le testimonianze dei cittadini residenti nelle palazzine che si affacciano sul luogo dove è avvenuta la scena.
Sembra che l'intervento dei militari sia stato preceduto dalle urla di una coppia, probabilmente di origine sudamericana, residente in zona. L'uomo e la donna si trovavano per strada. Forse è scoppiato un litigio. Ad un certo punto sarebbe intervenuta anche una terza persona nel tentativo di dividere la coppia. Dopo pochi minuti, a tutta velocità, sono piombate in via Federico Varisco due gazzelle dell'Arma che si sono fermate all'altezza del bar e del parrucchiere posti all'incrocio con via Repubblica.
"Con le urla hanno svegliato tutto il quartiere, era impossibile non sentirli - racconta un residente - Non si è capito bene cosa sia successo ma ad un certo punto l'uomo che stava parlando con i carabinieri ha iniziato a dare in escandescenze. Per calmarlo i carabinieri hanno dovuto stenderlo a terra, mettergli le manette ai polsi e condurlo via. A quel punto gli altri carabinieri hanno raccolto la testimonianza della donna che era con lui".
Seguiranno ulteriori dettagli.
La foto che compare in questo articolo risale al 2014 quando, in piena notte, avvenne in via Varisco un'altra operazione dei carabinieri. Per i dettagli clicca qui
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L'onorevole Capitanio premiato da Telefono Azzurro
Scempio in via Monte Rosa, presi i responsabili
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Concorezzo. Era a bordo di un furgone rubato e ora dovrà spiegare il perché al giudice del Tribunale di Monza. Mercoledì mattina, intorno alle 11, al'interno dell'area del distributore di benzina posto sulla Monza-Trezzo, di fronte al ristorante Il Granaio, si sono registrati momenti di tensione. I carabinieri della caserma di via Ozanam hanno fermato un cittadino nordafricano che era alla guida di un furgone rubato pochi giorni prima a Besana.
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Cronaca
Concorezzo. Era a bordo di un furgone rubato e ora dovrà spiegare il perché al giudice del Tribunale di Monza. Mercoledì mattina, intorno alle 11, al'interno dell'area del distributore di benzina posto sulla Monza-Trezzo, di fronte al ristorante Il Granaio, si sono registrati momenti di tensione. I carabinieri della caserma di via Ozanam hanno fermato un cittadino nordafricano che era alla guida di un furgone rubato pochi giorni prima a