Concorezzo. Qualcuno l'ha già ribattezzato il "Conco-style". Felpe e braccialetti con la scritta "Cuncuress" stanno andando letteralmente a ruba e ora vengono cercati anche per diventare originali e simpaitici regali di Natale. Le felpe sono in diversi modelli e colori, mentre il braccialetto porta i colori del paese,il bianco e il rosso. Entrambi sono in vendita in via Manzoni 4, presso la sede della Lega Nord, il mercoledì sera dopo le 21 o il sabato mattina dalle 10 alle 13. Info e prenotazioni: 339.7046806
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Cultura
Concorezzo. Qualcuno l'ha già ribattezzato il "Conco-style". Felpe e braccialetti con la scritta "Cuncuress" stanno andando letteralmente a ruba e ora vengono cercati anche per diventare originali e simpaitici regali di Natale. Le felpe sono in diversi modelli e colori, mentre il braccialetto porta i colori del paese,il bianco e il rosso. Entrambi sono in vendita in via Manzoni 4, presso la sede della Lega Nord, il mercoledì sera do
Concorezzo. Dopo la festa del "bus", dedicata al tradizionale osso buco, Concorezzo d'estate conferma la vocazione di riscoperta della cucina lombarda con l'apertura nel fine settimana dell'Usteria di Gugiröö, gestita dal 19 al 21 giugno da Agp Cuncuress. Il nome (il dibattito sulla grafia è aperto, alcuni consiglierebbero gugiroeu) riprende il modo con cui per anni sono stati soprannominati i concorezzesi, per il fatto che in città era attivissimo un florido comparto tessile e la relativa produzione di aghi, la mitica "gugia". Ed ecco che il menù, accanto a varie offerte extraregionali, comprende cassoeula, buseca, risott cunt la luganega (quello bianco con salsiccia alla monzese che si differenzia da quello giallo con zafferano alla milanese, spesso accompagnato da osso buco), nervitt, formaggini di Montevecchia. Nel menù l'immancabile carne alla griglia, ma anche casonsei e stinco alla tirolese. L'Usteria apre dalle 19 nel parco di Villa Zoja (ingressi da via Libertà, via 25 Aprile e via Dante). Tutte le sere musica dal vivo.
Ricco il calendario di eventi collaterali inseriti nella kermesse Concorezzo d'estate, a partire da iniziative tutte dedicate ai bambini (dettagli). In Vilal Zoja è aperta una mostra di acquarelli, mentre venerdì sera, dalle 21,30, teatro sotto le stelle nel cortile di via Santa Marta con lo spettacolo "Niente sesso siamo inglesi" (ingresso 3 euro). Domenica mattina i cannisti della società Scarpun organizzano l'annuale trofeo di pesca aperto a tutti i residenti presso il laghetto della Boscherona di Monza.


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Eventi
Concorezzo. Dopo la festa del "bus", dedicata al tradizionale osso buco, Concorezzo d'estate conferma la vocazione di riscoperta della cucina lombarda con l'apertura nel fine settimana dell'Usteria di Gugiröö, gestita dal 19 al 21 giugno da Agp Cuncuress. Il nome (il dibattito sulla grafia è aperto, alcuni consiglierebbero gugiroeu) riprende il modo con cui per anni sono stati soprannominati i concorezzesi, per il fatto che in città era attiv
Concorezzo. Un marchio d'amore indelebile sulla nuovissima pista di atletica di via Pio X. Il rinnovato anello dove si allenano centinaia di ragazzi e atleti concorezzesi è stato impreziosito, in occasione dei lavori di riqualificazione, da una gigantesca scritta con il nome della città in lingua locale: Cuncuress. La scritta, lunga diversi metri, è visibile chiaramente dalle tribune, anch'esse rimesse a nuovo dall'attuale Amministrazione locale. La scelta di celebrare la storia e la tradizione concorezzese con questo cameo decorativo è stata condivisa dal Comune (in particolare dall'assessore ai Lavori pubblici e vicesindaco Micaela Zaninelli) e dai vertici dell'Atletica Concorezzo.
La pista di atletica è stata riqualificata grazie a un consistente contributo di Regione Lombardia: in occasione della presentazione del progetto "I borghi del futuro", che ha visto la città inserita in una lista ristrettissima a livello nazionale, il cantiere della pista era stato visitato anche dal governatore Attilio Fontana.
L'INTERVENTO FINANZIATO DALLA REGIONE
I lavori di riqualificazione sono iniziati lo scorso autunno e hanno comportato la rimozione della precedente copertura. E' stato rifatto a nuovo l'anello con materiali innovativi, sono stati rifatti i canali di scolo e sono state sostituiti ostacoli e attrezzature. Rimesse a nuovo anche le recinzioni dei campi da calcio. Nei prossimi giorni la pista verrà collaudata. Complessivamente l'intervento è costato 450.000 euro, interamente coperti dal contributo regionale.

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Sport
Concorezzo. Un marchio d'amore indelebile sulla nuovissima pista di atletica di via Pio X. Il rinnovato anello dove si allenano centinaia di ragazzi e atleti concorezzesi è stato impreziosito, in occasione dei lavori di riqualificazione, da una gigantesca scritta con il nome della città in lingua locale: Cuncuress. La scritta, lunga diversi metri, è visibile chiaramente dalle tribune, anch'esse rimesse a nuovo dall'attuale Amministrazione loca

Concorezzo. Dopo il successo dello scorso anno, con un intero stock andato letteralmente a ruba, sono tornate in tre colori le felpe con la scritta "Cuncuress", nome in lingua locale del nostro borgo. Blu, grigia o bianca, la felpa è acquistabile presso la sede della Lega in via Manzoni 4 (lunedì sera o sabato mattina) oppure telefonando al numero +39 339 704 6806.
Un po' di storia
Lo sapevate ad esempio che l’eresia catara (sec. XI-XIII) ebbe proprio a Concorezzo la sede della maggiore chiesa catara europea, con 1500 perfetti? Per saperne di più sulla storia della nostra città, un sito da visitare accuratamente è: http://www.archiviodiconcorezzo.it/index.php


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Cultura
Concorezzo. Dopo il successo dello scorso anno, con un intero stock andato letteralmente a ruba, sono tornate in tre colori le felpe con la scritta "Cuncuress", nome in lingua locale del nostro borgo. Blu, grigia o bianca, la felpa è acquistabile presso la sede della Lega in via Manzoni 4 (lunedì sera o sabato mattina) oppure telefonando al numero +39 339 704 6806.
Un po' di storia
Lo sapevate ad esempio che l’eresia catara (sec. XI-
Concorezzo. "Biet, poesie" è il titolo della raccolta che contiene alcune delle opere di Stefano Villa, concorezzese doc, classe 1938. Quando Villa venne alla luce Concorezzo era un borgo di poche migliaia di anime che parlavano prevalentemente la lingua brianzola, il dialetto. Non era solo un modo di comunicare: in quelle parole, in quei modi di dire, in quei suoni era conservata la cultura popolare ma anche la capacità di descrivere con sentimento persone, luoghi ed emozioni.
Le poesie di Villa sono un tuffo in quel passato, senza indugiare nella nostalgia. Un modo vivo e sentito di indicare anche alle nuove generazioni la bellezza racchiusa nella semplicità. Una poesia che nasce dalla conoscenza della letteratura e che, per la scrittura, non esita a confrontarsi con il vocabolario del Cherubini.
C'è la poesia che racconta Cuncuress, quella che accarezza idealmente il volo di un merlo (lo sgurbatt), quella che prova a spiegare il senso della bellezza, quella che coglie i tesori contenuti nella natura, quella che stigmatizza l'orrore della guerra. Settanta pagine di emozioni, di riflessioni, di luci, suoni e colori. Una bella raccolta così tanto lontana dalla velocità e superficialità contenute in tanti social media. E, forse per questo, ancora più preziosa.
L'AUTORE. Stefano Villa nasce a Concorezzo, nel 1938. Inizia a scrivere nei primi anni dell’adolescenza, proprio nel momento in cui smette di andare a scuola a causa dell’incompatibilità con il lavoro. Per anni si dedica al lavoro e alla famiglia, coltivando la passione per la lettura che lo porterà a scoprire la scrittura come forma di espressione e condivisione del suo vissuto. Ispirato dalla quotidianità, dall’amore per la moglie e per il proprio paese provato sulla pelle e rimasto nel cuore e dai paesaggi che tuttora sono impressi nella sua memoria, Stefano arriva a scrivere una serie di poesie , che confluiranno in una raccolta, pubblicata nel 2022 per la prima volta. Tutto ciò che scrive, Stefano lo scrive in dialetto, che considera la sua “lingua madre”: il dialetto è la lingua che lo ha accompagnato in ogni vicenda che ha colorato la sua vita e per raccontare i suoi giorni non può pensare di usare una forma diversa da quella. La sua poesia è inizialmente privata e Stefano si limita a condividerla con la famiglia, in particolare con la moglie Inno, e gli amici; alla fine, però, ascolta il consiglio delle persone a lui vicine, che insistono affinché i suoi versi raggiungano più persone e permettano al dialetto di rimanere vivo, e le rende pubbliche.
Nella foto Stefano Villa con la moglie e, qui sotto, la copertina della sua raccolta di poesie

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Cultura
Concorezzo. "Biet, poesie" è il titolo della raccolta che contiene alcune delle opere di Stefano Villa, concorezzese doc, classe 1938. Quando Villa venne alla luce Concorezzo era un borgo di poche migliaia di anime che parlavano prevalentemente la lingua brianzola, il dialetto. Non era solo un modo di comunicare: in quelle parole, in quei modi di dire, in quei suoni era conservata la cultura popolare ma anche la capacità di descrivere con

Concorezzo. Da Cuncuress alla Lombardia, sfoggiando l'orgoglio dell'appartenenza. Tra un gazebo e un Consiglio comunale, la Lega concorezzese trova anche il tempo di fare marketing territoriale con magliette e felpe assolutamente identitarie. Dalla localissima scritta "Cuncuress" alla più tradizionale Lombardia, in via Manzoni 4, quartier generale del Carroccio aperto il mercoledì sera e il sabato mattina, si possono trovare felpe, magliette e braccialetti. Per ulteriori informazioni: 3397046806
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Cronaca
Concorezzo. Da Cuncuress alla Lombardia, sfoggiando l'orgoglio dell'appartenenza. Tra un gazebo e un Consiglio comunale, la Lega concorezzese trova anche il tempo di fare marketing territoriale con magliette e felpe assolutamente identitarie. Dalla localissima scritta "Cuncuress" alla più tradizionale Lombardia, in via Manzoni 4, quartier generale del Carroccio aperto il mercoledì sera e il sabato mattina, si possono trovare felpe, magliette
Concorezzo. Di primavere ne sono passate 76. Ma di appendere le scarpe al chiodo non ci pensa minimamente. Questa sera, forse, il peso sulle gambe lo sentirà un po' di più quando, in occasione della cerimonia per le benemerenze cittadine della Gugia dòra, il Casc gli consegnerà lo speciale premio annuale.
Lui è Sergio Colla, classe 1938, tuttora attivo come atleta C.A.S.C. in quanto tesserato FIDAL. In età giovanile fu iscritto al gruppo sportivo Pirelli come atleta agonista, quando correvano i tempi di figure come Ottolina e Consolini. Dopo diversi anni di lavoro all'estero, Colla ha iniziato l'attività agonistica amatoriale con il gruppo "Gamber de Cuncuress" del quale è stato presidente per diversi anni, innovando l'attività del gruppo con prestigiose manifestazioni , quali la mezza maratona di Monza ,la 100km a squadre, i campionati di corsa campestre. Fiore all'occhiello l'aver contribuito ad organizzare per alcuni lustri "LA COSA PER LA VITA" a favore della Lega Italiana per la lotta contro i tumori per la quale svolge tuttora attività di volontariato.
Ciclista amatoriale con il gruppo Delicatesse ,con due titoli lombardi vinti nel duathlon e uno di regolarità su pista, Colla riesce anche a trovare il tempo come organizzatore con il CAI di escursioni e trekking di gruppo su Alpi e Appennini.
"Sergio una vita di passione per lo sport,un esempio per tutti. Grande Sergio", commentano all'unisono gli amici del Casc. L'appuntamento è per questa sera, venerdì, alle 20,30 al Cineteatro San Luigi. Ingresso libero

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Eventi
Concorezzo. Di primavere ne sono passate 76. Ma di appendere le scarpe al chiodo non ci pensa minimamente. Questa sera, forse, il peso sulle gambe lo sentirà un po' di più quando, in occasione della cerimonia per le benemerenze cittadine della Gugia dòra, il Casc gli consegnerà lo speciale premio annuale.
Lui è Sergio Colla, classe 1938, tuttora attivo come atleta C.A.S.C. in quanto tesserato FIDAL. In età giovanile fu iscritto al gru
Concorezzo. C'era una volta il Dopoguerra, gli anni Cinquanta, quando per scaldarsi si usavano gli "scaldini" in terracotta, in rame o a volte semplicemente in ferro. Erano una sorta di piccoli bracieri fai da te che si spostavano da una stanza all'altra per creare un po' di tepore. Chiedere ai nonni per avere qualche suggestivo affresco tratto dai ricordi. Oggi il tema del risparmio energetico è tornato purtroppo (o per fortuna?) di estrema attualità e, di conseguenza, anche gli strumenti che permettono di evitare bollette da salasso sono tornati attrattivi. Nella bottega artigianale del fotografo Antonio Mandellisi producono da alcune settimane delle lampade termiche, ingegnosi manufatti in terracotta assemblati con tradizionali vasi e piatti in terracotta e qualche pezzo di ferramenta.
La lampada termica (chi fosse interessato all'acquisto deve prenotarla in negozio presso Studio Photopiù) viene alimentata con normalissimi e comuni lumini e può garantire un piacevole tepore, soprattutto negli ambienti piccoli, per moltissime ore.
Le lampade termiche "made in Cuncuress" possono essere personalizzate con frasi scelte dal cliente.
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Cultura
Concorezzo. C'era una volta il Dopoguerra, gli anni Cinquanta, quando per scaldarsi si usavano gli "scaldini" in terracotta, in rame o a volte semplicemente in ferro. Erano una sorta di piccoli bracieri fai da te che si spostavano da una stanza all'altra per creare un po' di tepore. Chiedere ai nonni per avere qualche suggestivo affresco tratto dai ricordi. Oggi il tema del risparmio energetico è tornato purtroppo (o per fortuna?) di estrema att