Iene

emma_tornata.jpgVimercate. La favola si è compiuta! Con un volo partito da Istanbul, in arrivo in Italia nel tardo pomeriggio di venerdì all'aeroporto di Malapensa a Milano, è rientrata in Italia Emma Houda Kharat, rapita 5 anni fa dal padre Mohamed Kharat, cittadino siriano, che l'aveva portata ad Aleppo ingannando i controlli aeroportuali. Ad abbracciarla, con una emozione che è impossibile da descrivere, la madre Alice Rossini. Emma, che sta per compiere 7 anni, fu portata via quando ne aveva poco piu' di uno. Da allora la madre non l'ha piu' vista se non attraverso qualche video e foto e quasi esclusivamente grazie all'impegno della trasmissione televisiva "Le Iene", che ha sempre tenuti accesi i riflettori sulla vicenda, che è riuscita a raggiungere in più occasioni il padre (colpito da mandato di cattura internazionale) e che è stata determinante nel fare arrestare l'uomo. A quel punto il ritorno di Emma in Italia si è possibile. Pablo Trincia, storico volto delle Iene, giustamente ha commentato. "Emma è tornata dall'inferno della Siria. Grazie all'autore Mauro Pilay, a Mauro Casciari e a Marco Maisano per averci creduto. Emma Houda, la bimba rapita dal padre Nadim e portata in Siria, è tornata in Italia! Eccola a Malpensa accanto a sua mamma Alice (alla sua sinistra). Ci sono voluti 4 anni. E senza l'intervento della nostra trasmissione, Le Iene, non sarebbe mai successo. È assurdo, ma è così. Una trasmissione televisiva di inviati in giacca e cravatta che fa riportare a casa una bimba da una zona di guerra dopo aver fatto arrestare il padre (ricercato dall'Interpol). This is Italy".

Qui sotto tutti i dettagli della vicenda

Bimba rapita dal padre, le Iene partono da Concorezzo e la trovano in Siria

Bimba rapita e portata in Siria, si cercano indizi anche a Concorezzo

La piccola Emma in vendita per 300.000 euro (foto e video)

*/ ?>

Cronaca

emma_tornata.jpg

Alice riabbraccia Emma. Le Iene: "Grazie a noi"

Vimercate. La favola si è compiuta! Con un volo partito da Istanbul, in arrivo in Italia nel tardo pomeriggio di venerdì all'aeroporto di Malapensa a Milano, è rientrata in Italia Emma Houda Kharat, rapita 5 anni fa dal padre Mohamed Kharat, cittadino siriano, che l'aveva portata ad Aleppo ingannando i controlli aeroportuali. Ad abbracciarla, con una emozione che è impossibile da descrivere, la madre Alice Rossini. Emma, che sta per comp

iene_concorezzo.jpgConcorezzo. Da anni centinaia di cittadini di Concorezzo alle porte di Milano accusano asma e malori. Abitano tutti vicino alla Asfalti Brianza che produce asfalto per le strade. Perché nessuno interviene? Alessandro De Giuseppe ha accompagnato il sindaco nello stabilimento nel cuore della notte, quando c’è il picco di emissioni. Stasera a Le Iene dalle 21.15 su Italia1

VIDEO ANTEPRIMA

Mal di gola, bruciori agli occhi, asma sono solo alcuni dei malori che accusano alcune centinaia di residenti di Concorezzo alle porte di Milano. Tutti abitano vicino allo stabilimento Asfalti Brianza che come suggerisce il suo nome produce asfalti per le strade. Alessandro De Giuseppe ha raccolto i problemi dei cittadini che da anni chiedono l’intervento delle istituzioni. Stasera a Le Iene dalle 21.15 su Italia1 va in onda il servizio di cui vi proponiamo un’anticipazione qui sopra.

La Asfalti Brianza è un impianto industriale che produce asfalto. Per la legge si tratta di un’azienda insalubre di prima classe perché produce gas che potrebbero essere nocivi. Per questo dovrebbe sorgere “lontano dalle abitazioni” come è scritto negli atti invece si trova a poche centinaia di metri dai centri abitati.

“Verso le 23 si accendono questi camini non respiriamo più”, sostiene un residente. Ad Asfalti Brianza è consentito lavorare perché secondo i proprietari e le autorità del territorio non reca danno alla popolazione. Nel cuore della notte quando i cittadini accusano il picco di malori e miasmi provenienti dai camini dello stabilimento. Non ci resta che andare a citofonare al sindaco.

Stasera a Le Iene dalle 21.15 su Italia1 ricostruiamo questa vicenda parlando con tutti i soggetti coinvolti.

*/ ?>

Cronaca

iene_concorezzo.jpg

Asfalti Brianza, stasera il servizio delle Iene

Concorezzo. Da anni centinaia di cittadini di Concorezzo alle porte di Milano accusano asma e malori. Abitano tutti vicino alla Asfalti Brianza che produce asfalto per le strade. Perché nessuno interviene? Alessandro De Giuseppe ha accompagnato il sindaco nello stabilimento nel cuore della notte, quando c’è il picco di emissioni. Stasera a Le Iene dalle 21.15 su Italia1 VIDEO ANTEPRIMA Mal di gola, bruciori agli occhi, asma sono solo alcuni

iene_concorezzo_novembre.jpegConcorezzo. Le Iene sono tornate, e i riflettori restano puntati su Asfalti Brianza. Ieri mattina, intorno alle 11, l'inviato della trasmissione di Italia 1, Alessandro De Giuseppe, ha portato nuovamente le telecamere in Municipio, raggiungendo il sindaco Mauro Capitanio nel suo ufficio al primo piano del palazzo comunale. Un incontro cordiale, un'intervista di circa un'ora per fare il punto della situazione dopo la chiusura e il successivo dissequestro dell'impianto che produce bitume lungo la Provinciale Milano-Imbersago al confine con Monza e Brugherio. L'intervista si è conclusa in un bar cittadino per un caffè che testimonia la volontà di collaborare anche con la trasmissione di inchiesta per il fine ultimo della tutela dei cittadini. Quello di ieri, d'altra parte, non è stato un blitz a sorpresa come quello in cui l'invito si era presentato a mezzanotte inoltrata a casa del borgomastro, ma si è trattato di una intervista pianificata. Ieri sera, in occasione del Consiglio comunale, nuova protesta dei comitati civici che chiedono comunque un intervento risolutivo sulla salubrità dell'aria.

ULTIMI AGGIORNAMENTI

Si è tenuta martedì 26 novembre, la Conferenza dei servizi relativamente la questione di Asfalti Brianza. Seduti al tavolo oltre al Comune di Concorezzo, di Monza, di Agrate e di Brugherio anche la Provincia di Monza e Brianza, i referenti di ATS, ARPA, ATO e due delegati dell’azienda Asfalti Brianza srl.

Tema dell’incontro la discussione del rinnovo dell’autorizzazione ambientale in seguito ad alcune modifiche non sostanziali richieste ad Asfalti Brianza. Atti sostanziali discussi dal tavolo sono stati quelli relativi alla sostituzione del bruciatore e le pratiche per l’installazione della nuova cappa e dei sistemi di filtraggio.

Nel corso dell’incontro è stato rilevato che non sono ancora disponibili i risultati di alcune analisi per il rilascio dell’autorizzazione. E’ stata fissata dunque una scadenza obbligatoria di 30 giorni entro cui l’azienda dovrà presentare la documentazione richiesta per la verifica da parte della Conferenza dei servizi che solo allora potrà valutare il  rilascio della certificazione unica ambientale.

La Conferenza dei Servizi è stata dunque riconvocata per il 10 gennaio nella sua forma risolutoria dato che dovrà autorizzare o meno l’autorizzazione a operare.

Il procedimento della Procura, nel frattempo, procede.

“La questione di Asfalti Brianza è una questione prioritaria ormai da mesi per il Comune di Concorezzo – ha precisato il Sindaco di Concorezzo Mauro Capitanio-. Abbiamo messo in campo tutti gli strumenti amministrativi, compresa un’ordinanza di chiusura nel mese di agosto, per gestire al meglio la situazione con l’obiettivo di risolverla una volta per tutte garantendo da una parte il diritto di respirare un’aria salubre e dall’altra tenendo in considerazione anche l’aspetto occupazionale. La salute dei cittadini rimane la nostra priorità ed entro venerdì ARPA e ATS presenteranno un piano per la verifica e per le analisi che daranno una risposta definitiva in merito alla salubrità o meno dell’aria della zona dove sorge l’azienda. Nel frattempo rimane confermata l’indicazione a operare in regime ridotto negli orari notturni.

Per quanto riguarda invece il problema legato agli odori siamo allineati con il Comune di Monza, di Brugherio e di Agrate per l’attuazione della DGR 3018. Convocheremo a breve un tavolo tecnico propedeutico all’organizzazione di un’assemblea pubblica per dare formalmente il via anche alla collaborazione con alcuni cittadini volontari che avranno un ruolo attivo nella raccolta dei dati da analizzare”.

iene_concorezzo.jpeg

*/ ?>

Cronaca

iene_concorezzo_novembre.jpeg

Asfalti, le Iene di nuovo in Comune (a bere un caffè)

Concorezzo. Le Iene sono tornate, e i riflettori restano puntati su Asfalti Brianza. Ieri mattina, intorno alle 11, l'inviato della trasmissione di Italia 1, Alessandro De Giuseppe, ha portato nuovamente le telecamere in Municipio, raggiungendo il sindaco Mauro Capitanio nel suo ufficio al primo piano del palazzo comunale. Un incontro cordiale, un'intervista di circa un'ora per fare il punto della situazione dopo la chiusura e il successivo disse

cazzaniga_concorezzo.jpgVillasantaClamorosi sviluppi nella incredibile storia del campione villasantese di pallavolo Roberto Cazzaniga,tornato l'altra sera a parlare della sua vicenda con le Iene. La vicenda, portata alla luce dalle Iene, riguarda la presunta truffa con cui il giocatore della nazionale era stato indotto, per 15 anni, a pensare di essere fidanzato con una splendida modella, dietro cui in realtà si celava una 39enne cagliaritana, Valeria Satta. A creare il collegamento tra loro sarebbe stata la 33enne bernareggese Manuela Passero, che ha giocato anche nella Pallavolo Concorezzo. Le due donne hanno sempre respinto ogni responsabilità. Come precisato dalla stessa guardia di Finanza, "la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna, a cui seguirebbe obbligatoriamente la confisca del profitto del reato".

Cazzaniga avrebbe versato loro (per la maggior parte alla Satta) oltre 600 mila euro (oltre ad aver regalato una macchina come si presume in questo servizio delle Iene), convinto che la finta modella avesse gravi problemi di salute.

Dopo le denunce alle autorità preposte e all'interrogazione parlamentare presentata dal deputato Massimiliano Capitanio (Fidanzata inesistente, il caso arriva in Procura), qualcosa.

Ecco il comunicato della Guardia di Finanza.

Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Monza, su delega della Procura della Repubblica brianzola, stanno dando esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo, emesso dal G.I.P. presso il Tribunale del capoluogo, finalizzato alla confisca diretta di denaro e altre disponibilità finanziarie nei confronti di due indagate residenti nelle province di Monza e Cagliari, quale profitto illecito di una presunta truffa aggravata e continuata.

L’attività investigativa, svolta dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria e coordinata dalla Procura di Monza, è relativa alla vicenda che avrebbe visto come vittima un giocatore di pallavolo il quale – suggestionato dall’erroneo convincimento di una relazione sentimentale a distanza con una modella brasiliana (alias Maya Mancini) - avrebbe elargito, per circa 15 anni, la somma di oltre 600 mila euro.

Secondo le risultanze delle indagini, sono emersi plurimi elementi indiziari atti a dimostrare come una delle due indagate, agendo sotto il falso nome della modella e grazie al concorso di un’amica fidata del truffato, avrebbe, con artifici e raggiri, dapprima instaurato e coltivato un rapporto telefonico costante fino a convincere il vollista dell’esistenza della relazione, mostrando via social anche foto ritraenti una nota modella realmente esistente, per poi indurlo a contribuire alle spese mediche occorrenti a far fronte a gravi patologie sofferte (di fatto inesistenti) ovvero per superare presunte difficoltà finanziarie che avrebbero impedito alla ragazza anche l’acquisto di beni di prima necessità.

Nel corso dell’indagine - originata da una querela della stessa persona offesa e sviluppata anche con accertamenti patrimoniali e finanziari e l’analisi di segnalazioni di operazioni sospette generate dal sistema di prevenzione antiriciclaggio - sono state ricostruite circa 1.400 singole transazioni attraverso le quali il pallavolista ha trasferito - tra il 2008 e il 2021 – sui rapporti finanziari della finta modella sistematiche somme di denaro, in particolare mediante ricariche/bonifici su più carte postepay (generalmente, di importo variabile tra 200 e 3.000 euro), ovvero con disposizioni di bonifico su conti correnti bancari e postali, oltre a provvedere all’acquisto di un’autovettura.

Le somme così accreditate sono state quasi esclusivamente utilizzate da “Maya” per prelievi di denaro contante da vari sportelli bancari e postali, pagamenti on line e/o presso esercenti vari per spese voluttuarie. Parte delle somme sono state trasferite all’altra complice residente in Brianza (circa 90 mila euro), oltre che a persone rientranti nella sfera familiare della stessa indagata.

Al termine delle indagini, in accoglimento della proposta di sequestro preventivo avanzata dalla Procura della Repubblica di Monza, il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale brianzolo ha adottato il relativo provvedimento ablativo, la cui esecuzione è in corso a cura delle Fiamme Gialle fino a concorrenza di circa 74 mila euro, corrispondente all’importo del profitto di truffa non ancora prescritto ai fini penali.

L’azione di servizio, svolta in stretta sinergia con l’Autorità Giudiziaria, sotto la direzione ed il coordinamento del Comando Provinciale di Monza, testimonia l’impegno quotidianamente profuso dal Corpo, quale presidio della sicurezza economico-finanziaria, ai fini della repressione delle condotte truffaldine e della conseguente aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati, per restituirli a beneficio della persona offesa.

NOTA BENE. Per le condotte illecite al vaglio della competente A.G., sulla base del principio di presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna, a cui seguirebbe obbligatoriamente la confisca del profitto del reato.

"Estranea a qualsivoglia responsabilità"

A novembre l'avvocato Luigi Peronetti aveva mandato al Cittadino di Monza questa missiva in relazione alla posizione di Manuela Passero.

“È apparso sul sito internet www.ilcittadinomb.it, l’articolo dal titolo “Pallavolista brianzolo truffato per quindici anni da una finta fidanzata: l’incredibile storia di Roberto Cazzaniga”. Ivi si afferma e/o si insinua che la signora Manuela Passero, da me assistita, sia coinvolta in vicende delittuose, aventi come persona offesa il signor Roberto Cazzaniga. La mia patrocinata si professa assolutamente estranea a qualsivoglia responsabilità in ordine ai fatti “de quibus”, come verrà acclarato dall’Autorità giudiziaria che, sempre a quanto appreso da notizie di stampa, sta indagando sulla vicenda. Ciò posto, invito formalmente, ex art.8 legge 47 del 1948, a provvedere alla pubblicazione della presente dichiarazione. Al contempo diffido dal pubblicare ulteriori notizie che lascino – illegittimamente – trasparire insussistenti responsabilità della signora”

Leggi anche

Campione brianzolo truffato da fidanzata fantasma
GUARDA L'ULTIMO SERVIZIO DELLE IENE: https://www.iene.mediaset.it/video/roberto-cazzaniga_1144859.shtml

*/ ?>

Cronaca

cazzaniga_concorezzo.jpg

Truffa pallavolista, sequestrati soldi a 'fidanzata' e amica

Villasanta. Clamorosi sviluppi nella incredibile storia del campione villasantese di pallavolo Roberto Cazzaniga, tornato l'altra sera a parlare della sua vicenda con le Iene. La vicenda, portata alla luce dalle Iene, riguarda la presunta truffa con cui il giocatore della nazionale era stato indotto, per 15 anni, a pensare di essere fidanzato con una splendida modella, dietro cui in realtà si celava una 39enne cagliaritana, Valeria Satta. A