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f11fd3ff94eb50f637a23b7af310ef75-71100-oooz0000.jpgConcorezzo. (fonte Inter). Mentre il mercato dell'Inter attende di sbloccarsi da questa impasse, quello dell'Inter Women continua a regalare novità. L'ultimo annuncio è l'arrivo dal Parma di Michela Cambiaghi, attaccante classe 1998 che ha firmato con le nerazzurre un contratto fino al giugno 2025. Queste le sue parole ai microfoni di Inter TV subito dopo l'ufficialità: "Vestire la maglia dell'Inter è un privilegio, non vedo l'ora di ripagare la fiducia che mi è stata data. Per me l'Inter rappresenta bei ricordi d'infanzia, essendo cresciuta in una famiglia interista. I miei fratelli e i miei zii mi hanno spinta a tifare Inter trasmettendomi la loro passione. Voglio segnare tanti gol e tornare a vestire la maglia della Nazionale, come gruppo vorrei che riuscissimo ad avvicinarci alla vetta esprimendo un bel gioco". 

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All'Inter la concorezzese Cambiaghi

Concorezzo. (fonte Inter). Mentre il mercato dell'Inter attende di sbloccarsi da questa impasse, quello dell'Inter Women continua a regalare novità. L'ultimo annuncio è l'arrivo dal Parma di Michela Cambiaghi, attaccante classe 1998 che ha firmato con le nerazzurre un contratto fino al giugno 2025. Queste le sue parole ai microfoni di Inter TV subito dopo l'ufficialità: "Vestire la maglia dell'Inter è un privilegio, non vedo l'ora di ripagare

curva_nord.jpgMilano. Un papà preso a pugni, una bambina di 12 anni anni ferita con contusioni guaribili in dieci giorni, un 19enne nato a Vimercate arrestato per lesioni. E' il bilancio di un vergognoso episodio verificatosi domenica allo stadio Meazza, in occasione dell'esordio casalingo dell'Inter con il Crotone. Il motivo? La richiesta di un padre di famiglia ad alcuni ultras di abbassare la bandiera che impediva la visuale ai suoi due piccoli figli.  Quando l'uomo, un 40enne, si è rivolto ai tifosi della Nord, è successo l'incredibile: l'ultras 19enne, già noto alle Forze dell'ordine, lo ha raggiunto al secondo anello verde, lo ha colpito con una serie di pugni e, nel parapiglia, è rimasta coinvolta anche la figlia di 10 anni che, cadendo, si è ferita. Alcune testimonianze e le immagini delle telecamere di sicurezza hanno incastrato il vimercatese. Il giovane, arrestato, non potrà rimettere piede in nessuno stadio italiano per 5 anni. La famiglia, sotto choc, è stata accompagnata in un luogo sicuro dagli stewards dello stadio.

IL COMUNICATO DELLA QUESTURA. "A seguito di una condotta sintomatica di pericolosità sociale ed idonea a cagionare turbamento per l'ordine e la sicurezza pubblica, per le particolari esigente di celerità del procedimento amministrativo dettate dalla necessità di impedire al responsabile di reiterare comportamenti simili a quelli prima descritti - si legge in una nota della questura di Milano - il questore di Milano ha adottato immediatamente, nei confronti del tifoso arrestato, un provvedimento Daspo con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per la durata di 5 anni con divieto ad accedere a tutti gli impianti sportivi del territorio nazionale e degli altri Stati membri dell'Unione Europea, ove si disputeranno manifestazioni calcistiche delle maggiori competizioni".

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Bambina di 10 anni ferita "in nome" della bandiera

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biraghi_inter_concorezzo_camilla.jpgConcorezzo. Ieri sera la sudata vittoria con il Bologna, oggi la grande festa per il nonno. Cristiano Biraghi,difensore dell'Inter e della Nazionale, nato a Cernusco sul Naviglio il 1º settembre 1992, ha fatto tappa oggi all'agriturismo La Camilla insieme ai famigliari per festeggiare il proprio nonno. Il giovane talento preso in prestito dalla Fiorentina, non è certo passato inosservato e ha dovuto concedere autografi e selfie. In questa foto è con i titolari dell'azienda agricola Massimo Ruisi e Gabriella Bassetti.

Biraghi ha iniziato la sua carriera sportiva nelle giovanili dell' AC Carugate per poi passare Atalanta all'età di otto anni. Dopo quattro stagioni nel vivaio atalantino è passato all'Inter, con cui ha disputato i campionati Esordienti, Giovanissimi Regionali e Nazionali. Nella stagione 2007-2008 è stato ceduto in prestito alla Pro Sesto, per poi ritornare all'Inter. Nel 2010 viene aggregato al ritiro della prima squadra guidata da Rafael Benítez. Il 24 novembre 2010, a 18 anni, esordisce in prima squadra sostituendo Pandev nei minuti finali della partita di Champions League vinta 1-0 contro il Twente a Milano.

L'11 luglio 2016 viene ceduto a titolo definitivo al Pescara, neopromosso in Serie A, insieme all'interista Rey Manaj nell'ambito della trattativa che porterà Gianluca Caprari all'Inter nel 2017. Il 13 agosto seguente fa il suo debutto con la maglia degli abruzzesi nella partita di Coppa Italia Pescara-Frosinone (2-0). Il 20 agosto debutta anche in campionato nel pareggio interno contro il Napoli. Il 22 dicembre 2016 sigla il suo primo gol in campionato, anche primo in Serie A, su rigore al 93° contro il Palermo, permettendo alla squadra di raggiungere l'1-1.

Fiorentina

Il 15 agosto 2017 passa in prestito oneroso alla Fiorentina[8] per 500mila euro con obbligo di riscatto fissato a 2 milioni. Il 25 febbraio 2018 mette a segno la sua prima rete in maglia viola firmando il gol decisivo al 6º minuto nella vittoria per 1-0 contro il Chievo, sua ex squadra.

Ritorno all'Inter

Il 29 agosto 2019 passa in prestito con diritto di riscatto all'Inter, facendo così ritorno nel club che lo ha formato. Esordisce il 25 settembre 2019 nella partita interna contro la Lazio fornendo l'assist a Danilo D'Ambrosio per l'1-0 decisivo.

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Biraghi: festa per il nonno dopo la vittoria a Bologna

Concorezzo. Ieri sera la sudata vittoria con il Bologna, oggi la grande festa per il nonno. Cristiano Biraghi,difensore dell'Inter e della Nazionale, nato a Cernusco sul Naviglio il 1º settembre 1992, ha fatto tappa oggi all'agriturismo La Camilla insieme ai famigliari per festeggiare il proprio nonno. Il giovane talento preso in prestito dalla Fiorentina, non è certo passato inosservato e ha dovuto concedere autografi e selfie. In questa

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Concorezzo. Arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, non potrà rimettere piede negli stadi per 5 anni. E' costato carissimo a un 27enne di Concorezzo l'ultimo derby "cinese" della Madunina. Il giovane è stato fermato dalla Digos dopo che avrebbe impedito ad alcuni agenti di fermare un altro tifoso neroazzurro, responsabile di una aggressione ai danni di quattro tifosi milanisti.

I fatti si sono verificati in un bar di piazzale dello Sport. Il giovane pare non fosse tra gli aggressori ma quando le Forze dell'ordine stavano per fermare uno dei responsabili, il concorezzese si è messo contro gli agenti per consentire all'amico di scappare. Quindi per lui l'arresto è scattato per resistenza a pubblico ufficiale.

L'ultrà interista della Nord è stato anche raggiunto da un Daspo della durata di 5 anni: sembra infatti che fosse già stato raggiunto da un "avviso di avvio di procedimento per erogazione del Daspo" in relazione ad alcuni incidenti avvenuti in occasione di Inter-Roma, durante i quali un funzionario della questura è rimasto lievemente ferito per lo scoppio di una bomba carta. Ora per il concorezzese Daspo per 5 anni con obbligo di firma.

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Derby di Milano, arrestato ultrà 27enne di Concorezzo

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inter.JPGMilano. La Brianza alcolica e i tifosi nerazzurri tornano a sognare dopo la settima vittoria consecutiva e il passaggio ai quarti di Coppa Italia. Il doppio vantaggio nerazzurro, confezionato da Murillo con una splendida rovesciata e da Palacio che finalizza in area, al termine di una triangolazione con Joao Mario, viene vanificato dai gol di Dzemaili e Donsah che pareggiano il conto nei tempi regolamentari. Decisivo il gol di Candreva all’ottavo minuto del primo tempo supplementare, subentrato all’evanescente, seppur acclamatissimo, Gabriel Barbosa detto Gabigol, per la prima volta titolare nell’Inter.

L'Inter (che sceglie di utilizzare solo il primo anello - 23.478 spettatori presenti) si qualifica ai quarti di finale non senza patemi d’animo per i tifosi, abituati a questa “PAZZA” ma più che mai “BENEAMATA” squadra.

I nerazzurri iniziano la gara con poca intensità ma il Bologna, forse intimidito, dalla supremazia territoriale oltre che dall’ottimo periodo di forma attraversato dell’Inter, non impensierisce, quasi mai, la retroguardia dei padroni di casa. Dopo una prima mezzora, poco avvincente, il colombiano Jeison Murillo, al 33’, sblocca il risultato con una rovesciata da manuale del calcio, sfruttando alla perfezione un corner di Joao Mario. Nulla può fare l’estremo difensore del Bologna Angelo Da Costa che è costretto a capitolare.

Qualche minuto più tardi, al 39’, arriva anche lo splendido gol dell’infaticabile Rodrigo Palacio, sempre pronto a dare una mano ai compagni, ottenuto con un tiro diagonale sul secondo palo su assist di Joao Mario. Il portoghese conferma il buon momento di forma e la grande qualità nel tocco palla ma allo stesso tempo permane la poca incisività nella finalizzazione delle azioni personali. Anche contro il Bologna si lascia sfuggire un paio di “Occasioni d’oro” per migliorare nella classifica marcatori.

A questo punto, la strada si fa tutta in salita per il Bologna di Roberto Donadoni che ha, comunque, il merito di non mollare mai (prerogativa che allo stato attuale sembra essere il leitmotiv della nuova Inter di Stefano Pioli).

Al 43’ il Bologna accorcia le distanze con un gol in contropiede di Blerim Dzemaili su assist di Federico Di Francesco (deviazione decisiva di Kondogbia che spiazza Carrizo).

Nel secondo tempo regolamentare Pioli inserisce al 71’ Antonio Candreva al posto di Gabigol e Mauro Icardi al posto di Rodrigo Palacio, ma gli effetti benefici stentano ad arrivare, tanto che al 73’ il Bologna acciuffa il pareggio con un cross di Adam Masina schiacciato in rete, di testa, da Godfred Donsah (il cui nome, ben si concilia con il gelo piombato sui tifosi dell’Inter). A scongelare i cuori nerazzurri ci pensa Antonio Candreva che trova il gol qualificazione, su assist di Mauro Icardi, all' 8' del primo tempo supplementare (deviazione decisiva di Marios Oikonomou). 

PAZZA INTER (come sempre) - L'Inter, sofferenza a parte, si porta a casa la settima vittoria consecutiva e si qualifica per i quarti di finale che giocherà al Meazza contro la vincente di Lazio - Genoa (prevista per stasera, 18 gennaio 2017). 

Nel complesso l’Inter ha vinto meritatamente, nonostante i grattacapi per alcune distrazioni in fase difensiva, Pioli può ritenersi soddisfatto.

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Settima vittoria, l'Inter torna a far sognare la Brianza alcolica

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