sicurezza sul lavoro

meeting-2284501_1280.jpgLa sicurezza sul lavoro è sempre importante ma lo diventa ancora di più in contesti a rischio elevato come sono i cantieri. Per questo tipo di realtà, in ambito di sicurezza sul lavoro si prevedono alcuni obblighi aggiuntivi ai quali è tenuto ad adempiere il datore di lavoro. Tra questi vi è il POS, il Piano Operativo di Sicurezza.

Cos’è il POS

Il Piano Operativo di Sicurezzaè un documento che descrive le misure che si mettono in atto all’interno di un cantiere per assicurare la sicurezza dei lavoratori. In particolare, quindi, deve contenere le seguenti informazioni:

-        la valutazione dei rischi a cui sono esposti i lavoratori in relazione all’attività svolta;

-        le misure di protezione e prevenzione dei rischi previste per minimizzare il rischio;

 

-        la struttura produttiva dell’azienda (macchine e attrezzature utilizzate, lavorazioni, ecc…)

 

In alcuni aspetti, il POS può essere considerato simile al DVR, il Documento di Valutazione Rischi ma a differenza di quest’ultimo, il Piano Operativo di Sicurezza deve essere redatto in maniera specifica per ciascun cantiere. Se una impresa gestisce più cantieri, sarà quindi obbligatoria la redazione di un DVR relativo all’attività imprenditoriale, e di tanti POS quanti sono i cantieri aperti, ciascuno strettamente specifico per le caratteristiche del cantiere e delle attività che vi si svolgono.

POS: quando è obbligatorio

La redazione del Piano Operativo di Sicurezza è obbligatoria per tutte le imprese che operano all’interno di cantieri - anche in subappalto, anche se il cantiere è mobile o temporaneo.

Se più di un’impresa è attiva nello stesso cantiere, si deve redigere un Piano Operativo di Sicurezza per ciascuna impresa e tutti devono essere coerenti con il PSC, il Piano di SIcurezza e Coordinamento dei Cantieri, inoltrato dall’impresa affidataria.

Chi redige il POS?

Per quanto riguarda la redazione e la firma del Piano Operativo per la Sicurezza, valgono le stesse disposizione previste per il Documento di Valutazione Rischi. La firma in calce al documento, ovvero, deve essere quella del datore di lavoro. Egli può, tuttavia, avvalersi della collaborazione di altre figure professionali per la valutazione dei rischi e la stesura del documento stesso. Queste sono il RSPP, il RLS (o RLST) e il Medico Competente.

Piano Operativo per la SIcurezza: a chi deve essere consegnato?

Per quanto riguarda la consegna del Piano Operativo per la Sicurezza, sono previste indicazioni diverse per imprese affidatarie e imprese subappaltatrici.

Per le imprese esecutrici affidatarie il datore di lavoro deve effettuare la consegna al CSE almeno 15 giorni prima dell’ingresso in cantiere. Il CSE, dopo un processo di valutazione e verifica, deve accettare il POS e dare in questo modo il via libera all’inizio dei lavori.

Per quanto riguarda le imprese appaltatrici, invece, il POS deve essere consegnato al datore di lavoro dell'impresa esecutrice affidataria almeno 30 giorni prima dell’ingresso in cantiere. Sarà il datore di lavoro dell’impresa affidataria a consegnare il POS al CSE. Anche in questo caso è previsto un processo di verifica e una conferma da parte del CSE.

 

 

*/ ?>

Dalla Brianza

meeting-2284501_1280.jpg

Cos’è il POS e come redigerlo

La sicurezza sul lavoro è sempre importante ma lo diventa ancora di più in contesti a rischio elevato come sono i cantieri. Per questo tipo di realtà, in ambito di sicurezza sul lavoro si prevedono alcuni obblighi aggiuntivi ai quali è tenuto ad adempiere il datore di lavoro. Tra questi vi è il POS, il Piano Operativo di Sicurezza. Cos’è il POS Il Piano Operativo di Sicurezza è un documento che descrive le misure che si mettono in atto