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franca_bosisio.jpgConcorezzo. Franca Bosisio si conferma regina del nuoto over e trionfa ai Mondiali Master di nuoto a Budapest. L'atleta concorezzese (Team Trezzo Sport), 49 anni, non nuova ai successi su scala internazionale, si è imposta nella categoria Master45 conquistando l'oro nei 50 farfalla con 30”45, a 35 centesimi dal suo record italiano del 2014. La nuotatrice concorezzese, che è anche presidente del suo team, si è messa al collo anche la medaglia d'oro nei 100 farfalla, con una gara magistrale (era terza al giro di boa), senza farsi mancare una di bronzo nei 200 metri dorso. Medaglie davvero pesanti se si considera che la Bosisio ha dovuto gareggiare con atlete che, in passato, avevano partecipato anche alle olimpiadi. La competizione si è svolta nella capitale ungherese dal 14 al 20 agosto.

Lo scorso anno, in occasione di un altro trionfo, Farnca Bosisio aveva ripercorso la sua storia in una intervista a concorezzo.org (leggi qui)

La foto è trattta dal profilo Facebook

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Due ori e un bronzo, Franca Bosisio trionfa ai Mondiali Master di nuoto

Concorezzo. Franca Bosisio si conferma regina del nuoto over e trionfa ai Mondiali Master di nuoto a Budapest. L'atleta concorezzese (Team Trezzo Sport), 49 anni, non nuova ai successi su scala internazionale, si è imposta nella categoria Master45 conquistando l'oro nei 50 farfalla con 30”45, a 35 centesimi dal suo record italiano del 2014. La nuotatrice concorezzese, che è anche presidente del suo team, si è messa

bosisio.jpgConcorezzo. A 13 anni era una promessa del nuoto, atleta di punta dell’allora Centro Nuoto Concorezzo: venne selezionata per la nazionale ma, proprio in quegli anni, nella piscina comunale venne abbandonata l’attività agonistica (con il passaggio alla gestione Insport) e i suoi sogni di gloria tramontarono. Oggi Franca Bosisio, 48 anni, concorezzese doc, imprenditrice nel campo dell’arredamento tecnico nella storica azienda concorezzese di famiglia, si è presa tutte le rivincite nella categoria Master 45. Il 2015 è stato il suo anno d’oro: a febbraio con i colori del Team Trezzo Sport SSD A RL ha ulteriormente abbassato il record italiano sui 200 metri farfalla (suo anche il primato nei 50 metri farfalla) da lei già detenuto portandolo a 2’29”23, oltre un secondo in meno rispetto al tempo fatto il 16 marzo 2014. Ma sono stati i campionati mondiali di Kazan, in Russia, ad assegnarle definitivamente il posto nell’olimpo della sua categoria: oro nei 50 metri dorso, oro nei 400 stile libero, oro nei 200 delfino. Una bacheca che risplende sempre di più, dopo le medaglie messe al collo nel 2014 a mondiali in Canada l’oro nei 200 farfalla e record europeo fissato a 2’30’’37, due argenti nei 50 dorso e 100 farfalla e due di bronzo nei 50 farfalla e 200 dorso,e svariati record italiani sempre nella categoria master 45 e record europei nei 50 do, 100 fa , 200 fa.

“Oggi di fatto mi divido tra azienda (la Nuova Fims di via Guido Rossa, ndr) e piscina – racconta Franca Bosisio, presidente e allenatore del Team Trezzo Sport che oggi gestisce l’impianto natatorio della città appoggiata sull’Adda – Ho sempre vissuto con il rimorso per quell’occasione persa a 13 anni, ma sarei dovuta andare ad allenarmi a Milano, e tempi e scuola non lo permettevano. Poi, circa quattro anni fa, ho ripreso ad allenarmi intensamente, 2 ore al giorno, agevolata anche dal fatto di accompagnare mia figlia in piscina. E i risultati sono arrivati”. 

La passione non basta, serve l’impegno. “Già, dalla passione è nato anche un secondo lavoro – prosegue la campionessa – Il Team Trezzo Sport è una società fatta da persone che conoscono e amano il nuoto, attorno a cui ruotano una trentina di dipendenti / collaboratori e che sa mettere gli atleti nelle condizioni di arrivare a certi risultati. Le medaglie e i record non si improvvisano: anche dietro alle mie vittorie c’è l’impegno di tutta la società, del gruppo e dello staff, a partire dall’altro allenatore e amministratore Davide Conconi (nella foto)”.

bosisio1.jpgUna cittadina di Concorezzo, che vive a Concorezzo, ma si allena e vince con i colori di Trezzo. Beato esilio? “A Concorezzo c’era un’altra gestione, non nego che mi sarebbe piaciuto poter dare un contributo al mio paese – confida Franca Bosisio – Adesso con i lavori gestiti dal Comune e con la futura gara d’appalto chissà… Sarebbe bello che le Amministrazioni comunali si consultassero sempre con realtà sportive qualificate (Team Trezzo Sport nasce dall’esperienza decennale dell’Associazione Tritium, ndr): gestire un impianto natatorio non è una cosa che si improvvisa e ci sono particolari fondamentali che non possono essere trascurati. Collaborare con il paese dove sono nata e cresciuta non mi dispiacerebbe”.

Chissà. Avere la presenza di una pluri-campione del mondo al taglio del nastro della nuova piscina potrebbe già essere un primo passo.

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Franca Bosisio: ori, record ed "esilio" della regina del nuoto

Concorezzo. A 13 anni era una promessa del nuoto, atleta di punta dell’allora Centro Nuoto Concorezzo: venne selezionata per la nazionale ma, proprio in quegli anni, nella piscina comunale venne abbandonata l’attività agonistica (con il passaggio alla gestione Insport) e i suoi sogni di gloria tramontarono. Oggi Franca Bosisio, 48 anni, concorezzese doc, imprenditrice nel campo dell’arredamento tecnico nella storica azien

nordesttrasporti.jpgConcorezzo. Vita dura per i pendolari. Come ha dovuto suo malgrado comunicare la Provincia ai Comuni, i 19 milioni di euro tagliati da Roma alla Brianza avranno un effetto devastante sul trasporto pubblico. La Brianza Est verrà di fatto isolata da Milano nelle ore della tarda serata (colpiti in particolare i pendolari di Brugherio, Concorezzo e Vimercate), la linea Carnate-Trezzo sarà cancellata, black-out notturno anche sulla linea Monza_trezzo che tocca anche Vimercate, Mezzago e Porto. "La Legge di stabilità 2015 ha previsto il concorso delle Province alla riduzione della spesa corrente per un importo pari complessivamente a circa 1 miliardo di euro, che per la sola Provincia di Monza e Brianza ammonta a circa 19 milioni di euro - si legge nella nota ufficiale - Si rende pertanto necessario procedere ad una ulteriore manovra di riduzione dei servizi di trasporto pubblico a partire dal prossimo 31 Agosto. Anche questa volta l’obiettivo perseguito è stato quello di salvaguardare le corse a favore degli studenti e pendolari, ovvero le fasce orarie nelle quali si ha un più elevato livello di utilizzo dell’autobus da parte dei cittadini per i propri spostamenti. Saranno pertanto soppresse le ultime corse della sera sulle linee Z321 e Z323, che erano tra l’altro molto spesso coinvolte in atti di vandalismo. Inoltre si è cercato di intervenire sulle corse dove sono stati registrati i più bassi livelli di carico, e per questo la linea Z316, già soggetta a riduzioni successive nel corso degli ultimi anni, sarà definitivamente soppressa"

Non tutti i lavoratori, però, sembrano essere tutelati da questa mannaia. "In pratica un cittadino o un lavoratore che volesse tornare nel Vimercatese o anche a Brugherio con i mezzi pubblici da Milano dovrebbe mettersi in moto al massimo alle 21 - spiegano alcuni pendolari - mentre il Trezzese resterà collegato anche nelle ore notturne. Tagliare le corse delle 23.05 e delle 0.05 non è razionalizzazione, ma togliere un servizio a lavoratori e cittadini".

Per recuperare le risorse da utilizzare per garantire le 4 corse serali soppresse della linea Z323 (2 per direzione) si potrebbe tagliare la corsa delle 4.42 che partendo da Vimercate arriva a Milano Sire Raul, ed il correlato ritorno. Con i chilometri percorsi da questa corsa prolungata (andata e ritorno) si potrebbero tranquillamente coprire le corse serali tagliate.

Questo l'impatto sui pendolari:

Linea z316 Carnate FS – Trezzo sull’Adda: verrà completamente soppressa.

Linea z321 Monza FS – Vimercate – Mezzago – Porto d’Adda/Trezzo sull’Adda: tutti i giorni della settimana saranno soppresse le ultime due corse del programma di esercizio.

Linea z323 Vimercate – Cologno Nord M2 : nella fascia di punta sono stati modificati gli orari, allungando la frequenza di qualche minuto, inoltre tutti i giorni della settimana saranno soppresse le ultime due corse del programma di esercizio. 

A breve gli orari saranno pubblicati su www.nordesttrasporti.it

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Cronaca

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I tagli di Roma lasciano a piedi i brianzoli: cancellati i bus di linea serali da e per Milano

Concorezzo. Vita dura per i pendolari. Come ha dovuto suo malgrado comunicare la Provincia ai Comuni, i 19 milioni di euro tagliati da Roma alla Brianza avranno un effetto devastante sul trasporto pubblico. La Brianza Est verrà di fatto isolata da Milano nelle ore della tarda serata (colpiti in particolare i pendolari di Brugherio, Concorezzo e Vimercate), la linea Carnate-Trezzo sarà cancellata, black-out notturno anche sulla linea Monza_trezz

sgombero1.jpgTrezzo sull'Adda. Il piccolo campo Rom sorgeva in via Guarnerio, abusivamente e su una proprietà del Comune. Questa mattina si sono dovuti mobilitare i carabinieri della Compagnia di Vimercate e del Battaglione per consentire alla Polizia locale di provvedere a quanto stabilito dall'ordinanza della Questura di Milano: l'abbattimento della struttura. Prima delle operazioni di pulizia dell'area, i ghisa hanno sgomberato i Rom presenti, tre adulti e cinque minori. 

Per l'Amministrazione guidata dal sindaco leghista Danilo Villa si tratta della quinta demolizione di campi Rom. 

Un provvedimento atteso, che fornisce risposte concrete alle varie segnalazioni inoltrate all’Amministrazione comunale da cittadini ma anche da associazioni ambientaliste come Legambiente. 

"Con questa ulteriore opera di bonifica finalmente si è risolta una grave situazione di illegalità diffusa a causa di opere realizzate in assenza di permessi - recita il comunicato del Comune - Alcune zone periferiche di Trezzo sono ormai da anni sede di numerosi campi nomadi, piccoli o grandi, che creano problematiche sotto molti punti di vista anche per la presenza in quei luoghi di soggetti sotto sorveglianza dell’Autorità Giudiziaria. Nel sopralluogo effettuato lo scorso aprile da parte dei Tecnici e della Polizia Locale ai campi presenti sulla strada per Roncello, si rilevava infatti, oltre alle consuete condizioni precarietà in cui versavano, anche allacci e scarichi abusivi di acque nere nella vicina falda acquifera. Non è un caso che alcune associazioni sensibili all’argomento abbiano dimostrato tutta la loro contrarietà a queste realtà su un territorio recentemente inglobato nel perimetro del Parco regionale Adda Nord. Nel corso degli anni, proprio ai lati di quella via, si sono sviluppati vari insediamenti nomadi di difficile controllo e gestione, di cui molti cittadini si sono lamentanti. L’attenzione che l’Amministrazione ha dimostrato alla sicurezza, e in particolar modo a queste delicate situazioni, si è confermata ancora una volta nell’azione, portando a compimento un complesso provvedimento non privo di difficoltà burocratiche, che si è concluso con il mandato di sgombero e demolizione di questa area occupata abusivamente in via Guarnerio".

Una situazione davvero complessa risolta nel migliore dei modi -  ha commentato il Sindaco Villa - Abbiamo fatto un altro piccolo passo nella direzione della sicurezza e dell’ambiente. Nel 2009 avevamo sul nostro territorio 10 siti abusivi e inquinanti, e quasi cento dimoranti che vivevano in condizioni igienico-sanitarie critiche. Ad oggi abbiamo più che dimezzato questi numeri grazie al grande lavoro dell’ufficio tecnico e del comando di Polizia Locale oltre alla preziosa collaborazione della Questura. Ora non ci resta che continuare su questa strada”.

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Dalla Brianza

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La ruspa del borgomastro sul campo Rom abusivo: quinta demolizione

Trezzo sull'Adda. Il piccolo campo Rom sorgeva in via Guarnerio, abusivamente e su una proprietà del Comune. Questa mattina si sono dovuti mobilitare i carabinieri della Compagnia di Vimercate e del Battaglione per consentire alla Polizia locale di provvedere a quanto stabilito dall'ordinanza della Questura di Milano: l'abbattimento della struttura. Prima delle operazioni di pulizia dell'area, i ghisa hanno sgomberato i Rom presenti, tre a

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Concorezzo. Migliaia di euro di buoni mensa non pagati e che ricadono inevitabilmente sulle tasche di tutti i cittadini. Oltre al danno per le casse del Comune, questa volta il mancato versamento delle quote per i servizi di ristorazione cade direttamente su bambini e ragazzi. Da alcune settimane, infatti, sono oltre una trentina gli alunni e concorezzesi che, all'ora del pranzo, devono lasciare i plessi delle scuole dell'infanzia, della primaria o della secondaria per mangiare a casa. A fronte di situazioni socio-economiche oggettivamente complicate, infatti, dai controlli del Comune e della società di ristorazione SerCar di Trezzo sono emersi anche gli immancabili casi di "furbetti" o sbadati: famiglie che hanno tranquillamente deciso di non pagare il servizi mensa oppure che si sono dimenticati di pagare anche poche decine di euro di arretrati.

PRANZO A CASA. Dal momento che non è ancora possibile portarsi il pasto da casa (e forse non lo sarà nemmeno, per motivi di igiene e di prevenzione di intolleranze), il Comune ha dapprima avvisato i debitori con una lettera, poi è scattato il divieto di accesso alla mensa. I debiti verso il Comune vanno da 1200 euro fino a poche decine di euro. In totale a oggi sono 37 i nuclei famigliari con situazione ancora debitoria e sono ben 22 alunni che non possono usufruire del servizio mensa, finché mamma e papà non salderanno il debito. Quattro famiglie hanno accettato di rateizzare il debito dopo essersi confrontate con i Servizi sociali. Diverse famiglie,dopo aver "scroccato" il pasto alle elementari, hanno deciso di non usufruire della mensa alle medie, dove il servizio non è obbligatorio.

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Cronaca

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Mensa scolastica: genitori non pagano, bambini a casa

Concorezzo. Migliaia di euro di buoni mensa non pagati e che ricadono inevitabilmente sulle tasche di tutti i cittadini. Oltre al danno per le casse del Comune, questa volta il mancato versamento delle quote per i servizi di ristorazione cade direttamente su bambini e ragazzi. Da alcune settimane, infatti, sono oltre una trentina gli alunni e concorezzesi che, all'ora del pranzo, devono lasciare i plessi delle scuole dell'infanzia, della primar

zingarapalo.jpgTrezzo. Era ricercata per diversi furti in abitazione. Ma anziché darsi alla macchia, partecipava come "palo" ad altri blitz per saccheggiare le case della zona. Davvero singolare la "carriera" della nomade arrestata nella notte tra venerdì e sabato dai carabinieri della stazione cittadina in una via residenziale. I militari, impegnati proprio nel contrasto ai furti in abitazione, l'hanno notata mentre faceva da sentinella ad altri complici, che sono invece riusciti a dileguarsi. In occasione dei successivi controlli, è emerso che la donna, 40 anni, nullafacente, pregiudicata, di origine slava, era ricercata dalla giustizia per un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Ancona per reati contro il patrimonio: naturalmente si tratta di furti in abitazione. Così sono scattate le manette. 

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Dalla Brianza

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Ricercata per furti, faceva il palo: nomade in manette

Trezzo. Era ricercata per diversi furti in abitazione. Ma anziché darsi alla macchia, partecipava come "palo" ad altri blitz per saccheggiare le case della zona. Davvero singolare la "carriera" della nomade arrestata nella notte tra venerdì e sabato dai carabinieri della stazione cittadina in una via residenziale. I militari, impegnati proprio nel contrasto ai furti in abitazione, l'hanno notata mentre faceva da sentinella ad altri complici, c

truffaspecchiettovimercate.jpgVimercate. Avevano colpito ovunque: a Vimercate, Arcore, Lesmo, Trezzo, Cornate, Oreno, Burago e Concorezzo. La messinscena sempre la stessa: rincorrevano con la loro potente Alfa 156 qualche malcapitato automobilista, lo accusavano di aver urtato e distrutto il loro specchietto e quindi, con modi simili alle minacce, si facevano consegnare dai 50 ai 100 euro in contanti per chiudere "amichevolmente" l'incidente. L'ultimo colpo, messo in atto venerdì ad Agrate, si è concluso con il loro fermo da parte dei carabinieri della Compagnai di Vimercate, guidata dal capitano Marco D'Aleo.

L'arresto, da parte dei militari del Nucleo operativo radiomobile, è scattato lungo la Provinciale Monza-Trezzo, intorno alle 12,30. A rispondere di truffa aggravata sono padre e figlio di origini nomadi (nomadi italiani originari di Noto, in provincia di Siracusa), rispettivamente di 45 e 20 anni, entrambi pregiudicati, temporaneamente domiciliati presso un campo nomadi (itinerante – roulotte e camper) nella zonaI due, la cui Alfa 156, gia’ da alcune settimane era stata segnalata come coinvolta in episodi del genere (anche su alcuni profili del social network facebook tipo “Sei di vimercate se…”),  verso le 12.15 circa aveva colpito ad Agrate, in via Mazzini, costringendo un 70enne, residente ad Agrate, a consegnare 100 euro, facendogli falsamente credere di essere stato l’autore del danneggiamento dello specchietto laterale. Grazie alle pronte segnalazioni di alcuni cittadini e alla tempestiva denuncia dello stesso truffato (che ha confermato di aver pagato piùper paura di ritorsioni che perché convinto di aver urtato lo specchietto dell'Alfa), i carabinieri della stazione di Agrate e i colleghi della Compagnia di Vimercate hanno potuto accerchiare tutta la Brianza Est, intercettando l'auto dei truffatori tra Vimercate e Bellusco. Gli zingari hanno cercato la fuga con una improvvisa e pericolosa inversione di marcia (viaggiavano in direzione di Trezzo), ma non sono riusciti a seminare i carabinieri. In auto padre e figlio avevano naturalmente la somma estorta al 70enne agratese, che poco dopo ha avuto indietro - non senza stupore - i suoi 100 euro. Padre e figlio saranno processati per direttissima lunedì, intanto sono in stato di fermo. I carabinieri esortano i cittadini a segnalare immediatamente anche i soli tentativi di truffa.

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Cronaca

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Truffa dello specchietto, arrestati padre e figlio: sono due nomadi

Vimercate. Avevano colpito ovunque: a Vimercate, Arcore, Lesmo, Trezzo, Cornate, Oreno, Burago e Concorezzo. La messinscena sempre la stessa: rincorrevano con la loro potente Alfa 156 qualche malcapitato automobilista, lo accusavano di aver urtato e distrutto il loro specchietto e quindi, con modi simili alle minacce, si facevano consegnare dai 50 ai 100 euro in contanti per chiudere "amichevolmente" l'incidente. L'ultimo colpo, messo in at

bus_monza_trezzo.JPGConcorezzo. Condanna e cura del problema devono andare di pari passo. Sta di fatto che quanto accade alla sera, soprattutto nel fine settimana, sui pullman di linea che percorrono la Monza-Trezzo è qualcosa di inimmaginabile. Scene di teppismo gratuito, a volte violento (alcuni autisti sono finiti in ospedale), normali utenti costretti a farsi il segno della croce nella speranza di arrivare alla propria fermata illesi. E a dar fastidio è il clima di necessaria omertà: chi guarda i teppisti in azione nella migliore delle ipotesi viene squadrato male.

Dopo la sensazionale retata dei carabinieri, sabato sera alcuni sindaci e assessori del Vimercatese hanno voluto salirci su quegli autobus. Un viaggio shock, che ha confermato da una parte l'insostenibilità della situazione, dall'altra la necessità di intervenire anche socialmente prima che la situazione degeneri ancor più pesantemente.

LEGGI QUI I DETTAGLI DELLA RETATA

"Sabato ho trascorso una serata diversa dal solito - scrive Riccardo Borgonovo a commento del viaggio in bus - Come Sindaco ma soprattutto come cittadino vorrei che tutti noi riflettessimo su quello che i nostri giovani quotidianamente commettono. Non possiamo permettere che le future generazioni crescano in questo modo".

Giovani ubriachi, giovani che giocano a forzare le porte automatiche mentre il bus è in viaggio, simulando di gettarsi giù, giovani che insultano, giovani stranieri che danno del "negro" all'autista di colore. E poi ci sono le rapine ai danni dei coetanei, le minacce ai presenti, i danni ai mezzi (che paghiamo poi tutti  noi)

Sul Corriere della sera il dettagliato racconto del viaggio.

Foto tratta dal profilo facebook del sindaco.

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Cronaca

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Viaggio shock del sindaco sul bus della Monza-Trezzo tra ubriachi, teppisti e bulli

Concorezzo. Condanna e cura del problema devono andare di pari passo. Sta di fatto che quanto accade alla sera, soprattutto nel fine settimana, sui pullman di linea che percorrono la Monza-Trezzo è qualcosa di inimmaginabile. Scene di teppismo gratuito, a volte violento (alcuni autisti sono finiti in ospedale), normali utenti costretti a farsi il segno della croce nella speranza di arrivare alla propria fermata illesi. E a dar fastidio è il cli