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Roncello. Quando i militari sono entrati nel loro appartamento hanno trovato lei sul letto quasi morta. Lui fumava tranquillo in cucina. Lui pregiudicato classe 1973, lei classe 1991, entrambi italiani e senza figli. I due convivono in una abitazione a Roncello. Nella serata del 2 agosto si trovano a piedi in compagnia l'uno dell'altra nei pressi della loro abitazione. L'uomo, improvvisamente e (secondo i militari) immotivatamente, ha aggredito la donna scaraventandola a terra e colpendola violentemente al capo e su tutto il corpo con calci e pugni, per poi trascinarla in casa. La mattina successiva il padre della donna ha cercato di contattarla ripetutamente al telefono. Lei non rispondeva e a quel punto il padre si è preoccupato. Quindi si è precipitato all'appartamento della figlia. Nessuna risposta al citofono, la porta era chiusa. L'uomo non demorde e si arrampica entrando poi dalla finestra e si reca nella camera da letto, dove ha trovato la figlia sdraiata sul letto e quasi agonizzante, con le labbra piene di sangue, gli occhi chiusi e il volto completamente tumefatto. Immediata la chiamata al 112, mentre il compagno resta immobile. Appena giunti sul posto, i carabinieri sono entrati in casa, trovando la scena praticamente identica. Soccorrono subito la ragazza chiamando anche il 118, mentre in un'altra stanza c'era il convivente, impassibile, intento a fumarsi una sigaretta. Questi riferisce di aver dato una sberla alla donna e con aria strafottente aggiunge di rivolgersi direttamente a lei per sapere cosa è successo, continuando a rimanere in disparte in quella stanza. Si scoprirà poi che l'aggressore, dopo averla pestata, non si era minimamente degnato di accertarsi delle  sue condizioni o di allertare i soccorsi. Quando i militari chiedono alla donna se fosse stato il suo compagno ad aggredirla lei riesce solo a fare un cenno con il capo. Non  puó parlare. Ha la mandibola spezzata e altre fratture maxillo facciali. Lui viene ammanettato e portato in caserma. Lei trasportata dall'ambulanza all'ospedale. 30 giorni di prognosi per i vari traumi subiti al capo e sul corpo. Dovrà subire un intervento chirurgico per una frattura all'orbita oculare. Camera di sicurezza, direttissima e carcere per l'uomo.

 
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Dalla Brianza

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Massacra la compagna: lei agonizza, lui fumava una sigaretta

Roncello. Quando i militari sono entrati nel loro appartamento hanno trovato lei sul letto quasi morta. Lui fumava tranquillo in cucina. Lui pregiudicato classe 1973, lei classe 1991, entrambi italiani e senza figli. I due convivono in una abitazione a Roncello. Nella serata del 2 agosto si trovano a piedi in compagnia l'uno dell'altra nei pressi della loro abitazione. L'uomo, improvvisamente e (secondo i militari) immotivatamente, ha aggredi