Capolavoro di Mota, il Monza sogna

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GENOA-MONZA 2-3
 
Il Monza di Raffaele Palladino regala un’altra memorabile impresa ai tifosi brianzoli andando a vincere per la seconda volta nella storia, in 29 gare, in casa del Genoa. La compagine biancorossa ha fatto davvero soffrire i suoi tifosi, quelli presenti allo stadio e quelli che vedevano la partita da casa. Prima è andata in vantaggio di 2 gol sfiorando il terzo, poi nella ripresa ne ha subiti 2 rischiando di subire il terzo e nel finale è tornata in vantaggio mostrando lucidità e caparbietà da grande squadra.
 
Escludendo la prima metà del secondo tempo la prestazione odierna del Monza è forse stata la migliore della stagione, vuoi per un sistema di gioco funzionale ai giocatori in rosa, il 4-2-3-1, vuoi per la tecnica mostrata su un terreno peraltro reso viscido dalla tanta pioggia caduta allo Stadio Luigi Ferraris, vuoi per la personalità messa in campo dai ragazzi, come richiesto dal tecnico alla vigilia per rispondere al clima da corrida creato sempre dal fantastico pubblico genoano.
 
Per la sfida contro i “grifoni” il tecnico napoletano, che non ha potuto disporre dello squalificato Gomez e degli infortunati Caprari, Vignato, D’Ambrosio, Gagliardini e Bettella, ha proposto, rispetto al match perso con la Roma, Izzo in difesa per Caldirola e Akpa-Akpro a centrocampo per Gagliardini. Il Genoa allenato da Alberto Gilardino era privo dello squalificato Vásquez e degli infortunati Matturro, Ankeye, Haps e Martìn.
 
Davanti ai 31171 spettatori dello Stadio Luigi Ferraris, di cui circa 700 di fede biancorossa, il Monza parte benissimo, difendendo senza difficoltà e ripartendo con azioni ficcanti e tecnicamente pregevoli. E così arriva il vantaggio all’8’: Andrea Carboni crossa per Colpani che fa sponda di testa per Pessina, il cui compito di toccare leggermente di testa quasi sulla linea di porta lo fa entrare nella lista dei marcatori di giornata. Dopo altri 10’ di ottimo gioco il Monza raddoppia: Colpani effettua un traversone per Mota che con perfetta coordinazione scaraventa in acrobazia un potente destro che si insacca alle spalle di Martinez. Sulle ali dell’entusiasmo al 26’ Colpani semina mezza difesa genoana al limite dell’area e con un sinistro a giro centra l’incrocio dei pali. Il Genoa sembra annichilito e non combina nulla. Anzi, sono i brianzoli che al 47’ si rendono ancora pericolosi con un sinistro di Mota che gonfia l’esterno della rete.
 
Il Genoa è però tremendo all’inizio del secondo tempo, che inizia con una grinta e una voglia di riscatto che sorprende il Monza. A rimettere tutto in discussione è il Var che, con un paio di minuti di ritardo, richiama l’arbitro Feliciani per un fallo di mano di Pablo Mari in area, giudicato da rigore anche per il fischietto di Teramo: sul dischetto si presenta Gudmundsson che si fa ipnotizzare da Di Gregorio ma l’islandese è comunque il più lesto di tutti a ribattere a rete. Il Genoa, galvanizzato dal gol, diventa ancora più pericoloso: all’11’ un sinistro di Badelj passa alto. Palladino inserisce Kyriakopoulos per Colpani e passa al 3-4-2-1. Al 20’ un colpo di testa di Retegui esce a lato. Al 23’, però, Akpa-Akpro perde una palla sanguinosa sulla tre quarti difensiva e Vitinha con un sinistro a giro dal limite punisce l’errore con la rete del pareggio. Il Monza rischia il clamoroso ribaltone 3’ dopo: un sinistro da 25 metri di Malinovskyi viene respinto da Di Gregorio su Badelj che al volo trova la sagoma del portiere monzese. Maldini e Valentin Carboni subentrano a Mota e Akpa-Akpro e il Monza finalmente prende fiato e riordina le idee. E al 35’ ripassa in vantaggio a conclusione di un’azione veloce: Valentin Carboni impegna Martinez e sulla respinta del portiere è Maldini a ribattere a rete. Palladino getta nella mischia dopo tanto tempo Machin per un distrutto Pessina e gli ultimi fuochi sono rossoblù: al 41’ Retegui fortunatamente liscia la palla in area piccola e al 50’ Di Gregorio blocca sulla linea un colpo di testa di Thorsby. Al triplice fischio i biancorossi vanno a festeggiare la storica impresa sotto la curva dei tifosi brianzoli.
 
In sala stampa Gilardino si è ovviamente rammaricato per come è finita la partita: “Nel primo tempo non abbiamo giocato bene, lasciando troppo spazio ai giocatori del Monza, soprattutto nelle situazioni che sapevamo essere il loro punto forte. Poi i ragazzi sono stati incredibili nel riprendere la partita e nel provare a vincerla. Invece è arrivato il gol del 3-2 del Monza. Dobbiamo migliorare nella maturità perché oggi dovevamo portare a casa i 3 punti, anche se il Monza è una squadra di grande qualità e grande talento”.
 
Palladino è apparso stanco, probabilmente provato dalle tante emozioni della gara: “Abbiamo disputato un primo tempo perfetto, andando in vantaggio con due azioni costruite con grandi qualità di gioco. Si poteva addirittura chiudere il discorso con Colpani. A inizio secondo tempo Gilardino ci ha messo in difficoltà coi suoi cambi tattici, è arrivato il rigore e anche il tifo dei genoani hanno cambiato l’inerzia della gara. Però con spirito, carattere e personalità alla fine abbiamo vinto la partita. La differenza l’hanno fatta la qualità dei subentrati. È stata una vittoria molto bella e molto emozionante, però ora non dobbiamo montarci la testa. Mota? Oggi è stato strepitoso e non solo per il gol”.
 
Il Monza tornerà in campo sabato prossimo alle ore 15 all’U-Power Stadium contro il Cagliari.
 
 
FOTO AC MONZA