Centro pedonale? Due incontri per dialogare con commercianti e cittadini
Concorezzo. La pedonalizzazione di un tratto di via Libertà, dall’incrocio con via santa Marta a quello con via Repubblica, non è certo una notizia: da tempo, sia in Consiglio comunale che nelle assemblee pubbliche, la volontà di provare la chiusura definitiva alle auto è stata annunciata, spiegata, dibattuta. Da definire, semmai, sono modi e tempi. Per questo la prossima settimana l’Amministrazione incontrerà l’Associazione commercianti (2 aprile) e la cittadinanza (venerdì 4 aprile, ore 21, sala di rappresentanza del Municipio). Nel frattempo il direttivo dei commercianti aveva inviato una lettera al sindaco Riccardo Borgonovo, rammaricandosi di non essere stati coinvolti nelle decisioni sul futuro viabilistico del centro., forse non avendo ancora ricevuto la convocazione del 2 aprile.
Disguidi di comunicazione a parte, al di là delle indicazioni che verranno messe sul tavolo la prossima settimana, il futuro di via Libertà pare abbastanza delineato. L’isola pedonale sarà creata solo al termine di una precisa mappatura e pubblicizzazione dei parcheggi esistenti ma ancora poco utilizzati (via Libertà nella Curt Noeuva e via Nazario Sauro in primis) e dopo l’ormai certa inversione di marcia del tratto che da via Libertà angolo via 25 aprile porta verso le aree di sosta di via Repubblica e via monsignor Cavezzali.
I commercianti potrebbero chiedere la creazione di due stalli per la spesa veloce nella piazzetta santa Marta, due posti in cui sarebbbe consentita la sosta per massimo 30 minuti.
Di certo va regolamentata al meglio (anche da un punto di vista della segnaletica esterna ed interna) l’area sosta nella Curt Noeuva, 14 posti auto a disco orario (ma troppo spesso occupati in modo permanente) utilizzabili da lunedì a sabato dalle 9 alle 20 e nei festivi dalle 9 alle 13,30. Come pure va fatta meglio conoscere l’area sosta di via Nazario Sauro (nella foto), a due passi dal centro e pochissimo utilizzata.
“Su un tema così delicato e importante sia per la comunità che per la tutela di chi lavora in centro non è il caso di fare stupide e inutili polemiche o di parlare di contrapposizioni che non esistono – spiega Antonio Mandelli, presidente dei commercianti – Noi chiediamo di essere coinvolti nel processo decisionale con una partecipazione attiva, perché rappresentiamo una parte pulsante del centro e abbiamo sicuramente contributi di idee da mettere a disposizione. Ci sono esigenze diverse ma non contrapposte da confrontare seriamente e serenamente, e sono certo che troveremo la soluzione migliore e che il paese attende da decenni”.