Ciao Luca, nel dolore le parole di speranza
Concorezzo. Una chiesa gremita di dolore e lacrime ha dato l’ultimo saluto terreno a Luca Marziano. Mercoledì è stato il giorno del dolore e dell’affetto per la famiglia dello studente quindicenne morto in un incidente stradale in Francia.
Incominciamo questo rito con due segni di affetto, l’aspersione con l’acqua benedetta in ricordo di ciò che Dio ha fatto di Luca e continua a fare con noi e l’incenso come riconoscenza, riconoscimento del bene che è successo tra noi e ora sale come fumo…, sono state le prime parole dette in chiesa.
La lettura dal vangelo secondo Marco ha ricordato le drammatiche parole dei discepoli Gesù nei momenti bui:, «Maestro, non t’importa che moriamo?».Destatosi, sgridò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!». Il vento cessò e vi fu grande bonaccia.Poi disse loro: «Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?». Nella sua predica don Angelo ha sottolineato: Inizio con la domanda che è forse nel cuore di tutti; perchè, come mai? Sempre la morte è faticosa è dura e sentiamo che non ci appartiene non appartiene alla nostra esperienza di uomini e che ci è quasi estranea vogliamo rifiutarla, odiarla ma …”
Alla fine della funzione il ricordo dei Salesiani dove Luca studiava: ” Carissimi mamma Manuela, carissimo papà Alessandro e carissima Marina, a nome dei salesiani di Sesto San Giovanni voglio esprimervi la nostra vicinanza in questo momento di dolore; ci siamo noi preti, tutti i ragazzi della scuola e ci sono i formatori. Ci uniamo in questo momento di profondo dolore con il cuore che è stato straziato, restituito a Dio il grande dono a tempo determinato. Torna a Dio con il suo sorriso, la sua voglia di vivere con la sua semplicità e tornando a Dio penso che ti ringrazi per questi quindici anni belli vissuti insieme. Vissuti in una famiglia che lo ha saputo crescere, crescere bene. Immaginando Luca che sale verso il paradiso penso abbia qualcosa da sussurrare ai giovani, i ragazzi che ci sono in questa bella chiesa oggi, che ci lasci la sua vita come un piccolo modello, una vita semplice: la prima la famiglia quanto Luca ha voluto bene a mamma, papà e a sua sorella, quanto è stato riconoscente a queste persone che l’hanno educato. Di volere bene a papà e mamma, guardare papà e mamma come a qualcosa di unico. La seconda cosa che Luca dice ai giovani penso che sia questa: di accontentarsi, di sapere godere delle cose piccole ma ricche di significato, belle, come la bicicletta, lo sport. La voglia di vivere e relazionarsi con gli altri. E mi piace pensare che salendo al cielo Luca sussurri un po nelle orecchie di ciascuno di noi quello che Don Bosco sussurrò sul suo punto di morte «vi aspetto in paradiso». Speriamo che ciascuno di noi sappia arrivare in paradiso con le mani cariche di opere buone. Faccio fatica a credere che questa cassa di legno possa contenere l’ardore e l’entusiasmo di Luca, la sua voglia di correre in bicicletta, lo sport. La terza cosa, l’amore che Luca aveva per la natura, le montagne, il dono immenso di Dio, la creazione. Lasciamo che Luca ci lasci questo piccolo testamento, che ci regali queste piccole perle di saggezza vissute nella semplicità, vissute nella sua breve vita. Ciascuno di noi arriva in paradiso per portare una fatica dopo aver aver fatto felici gli altri, come Luca ha fatto nella sua corta ma intensa vita. Anche noi possiamo andare in paradisocon il cuore colmo di amore. Continueremo a ricordare Luca nella messa di inizio anno, il 21 novembre, e d’accordo con la famiglia abbiamo istituito una borsa di studio nel ricordo di Luca, perchè un bambino, un ragazzo povero del Sudan, abbiamo fatto questa scelta, possa continuare l’esperienza che a Luca è stata strappata dalle mani, quella di continuare gli studi. Pensiamo Luca vicino, lasciamo che la sua piccola e corta vita ci insegni molto. Preghiamo per Manuela, per Alessandro e per Marina perchè davvero ci sentano vicini in questo momento di forte dolore”.
Al funerale era presente la Protezione Civile, il Sindaco Riccardo Borgonovo e l’assessore Ardemani.
Una borsa di studio per ricordare Luca Marziano