Due furti sulla tomba del padre, lo sconcerto del figlio
Concorezzo. I toni della segnalazione sono educati e civili. Ma lo sconcerto è palpabile, evidente, e non rassegnato. Fino a quanto onesti cittadini dovranno subire l’oltraggio inqualificabile di vedersi rubati dalle tombe dei cari fiori, oggetti, vasi? L’ultima segnalazione è di Matteo gradini, che negli ultimi mesi ha dovuto fare i conti due volti con i ladri che oltraggiano il cimitero cittadino e soprattutto il riposo dei nostri concittadini. “Negli ultimi due mesi io e mia mamma ci siamo visti rubare i fiori che avevamo posto sulla tomba di mio papà – Racconta a concorezzo.org Matteo Gardini – La prima volta che è successo, ai primi di novembre, ci è stato sottratto un vaso con dentro una piccola composizione floreale. Dopo il disgusto iniziale, non ci siamo persi d’animo e abbiamo ricominciato a ripiantare fiori per i nostri cari. L’altro giorno, la vigilia di Natale esattamente, con nostra grande sorpresa abbiamo notato come i tre giacinti che avevamo piantato nel giardinetto erano stati letteralmente estirpati e tutta la ghiaia che copriva la tomba sparsa ovunque. Ora, senza bisogno di essere cattolici o religiosi, penso che non esista nulla di più vergognoso e deplorevole di rubare oggetti dalle tombe. Questa triste avventura è capitata anche ad altre persone. Non intendo sollevare tumulti, vorrei solamente che la memoria delle persone care sia preservata e che questi osceni atti, vergognosi ed indecenti non capitino più a nessuno”.