October 5, 2024
#Cronaca

Esemplare di tarlo asiatico in via Libertà?

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WhatsApp Image 2023-10-15 at 09.55.38.jpegConcorezzo. Un esemplare molto simile al tarlo asiatico (non si tratta di questo esemplare, ma è stato confuso da molti) è stato trovato e isolato in una corte di via Libertà. Ora è stato affidato ad un biologo per l’analisi del Dna.

ATTENZIONE, LA PRECISAZIONE DI UNA DOCENTE DI ENTOMOLOGIA
“Quello di Concorezzo non è un tarlo asiatico”

All’inizio l’animale era stato indicato come tarlo asiatico.

Anoplophora chinensis (Forster) (tarlo asiatico; in inglese citrus long-horned beetle) è un coleottero cerambicide estremamente nocivo per molte specie di latifoglie e conifere ornamentali, arboree e arbustive sia in ambito forestale che urbano. In Brianza, in particolare, attacca gelsi e fichi.

Guarda il nuovo video della campagna di comunicazione “Don’t risk it” (clicca qui).

Anoplophora chinensis è una specie estremamente polifaga ed è stata segnalata su piante afferenti a più di 30 diverse famiglie tanto in ambienti urbani quanto naturali. In Europa le specie appartenenti al genere Acer (acero) sono tra le più attrattive seguite da quelle appartenenti ai generi Betula (betulla) e Corylus (nocciolo). In Italia, l’insetto è stato rinvenuto per lo più su Acer spp., Betula spp., Carpinus spp. (carpino), Corylus spp., Platanus spp. (platano) e Prunus laurocerasus (lauroceraso).

In Lombardia, durante le attività di monitoraggio condotte sul territorio dal Servizio Fitosanitario Regionale tra il 2017 e il 2019 sono state ispezionate oltre 1 milione e mezzo di piante, ma di queste soltanto 3000 sono risultate effettivamente infestate. Per conoscere l’elenco completo delle piante oggetto di monitoraggio per A. chinensis, consultare l’allegato.

I danni maggiori associati alle infestazioni da A. chinensis sono provocati dalle larve mentre scavano le gallerie per nutrirsi del legno che si sommano a quelli provocati dagli adulti quando producono i fori di sfarfallamento. Entrambe le tipologie di danni possono costituire un fattore predisponente per eventuali alterazioni secondarie causate da patogeni fungini con il conseguente deperimento delle piante.

IMPORTANTE

Nell’ottica di una gestione quanto più partecipativa, il Servizio Fitosanitario Regionale ha anche promosso attività di divulgazione come l’organizzazione di incontri tecnici e la distribuzione di materiale informativo (clicca qui).

NELLE FOTO IL TARLO TROVATO IN VIA LIBERTA’ PRIMA E DOPO IL SUO “ISOLAMENTO”

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