“Grazie a Concorezzo io e mio padre abbiamo vinto il Covid”
Concorezzo. Angelo e il padre la loro battaglia contro il Covid l’hanno vinta. Una guerra dura, dolorosa, a tratti infinita, una sfida che, all’inizio, era parsa strenua e forse impossibile. Erano i giorni del lockdown totale, degli ospedali stracolmi, delle campane che suonavano a morto ogni ora. Tutto è iniziato il 14 marzo quando Angelo Citterico, 42 anni, volontario tra l’altro per la Croce Rossa e sostenitore sfegatato del Monza, ha accusato i primi sintomi da Covid ed è stato messo in quarantena. Il padre M., che chiede di non comparire con il nome, una settimana dopo, il 21 marzo, è stato male ed è svenuto in casa. Dopo l’intervento del 118 è stato trasportato al San Gerardo di Monza.
Sono stati giorni di paura ed ansia, ma quello che non è mai venuto meno è stato il supporto della comunità di Concorezzo. Dopo un mese la lieta notizia: il 14 aprile il padre di Angelo è stato dimesso dall’ospedale. Ma il “calvario” non è finito. Il 29 maggio, dopo il test sierologico, anche Angelo risulta positivo. Tra il 29 maggio e 25 giugno si sottopone a ben 4 tamponi, risultando due volte negativo e due positivo. Il 26 giugno l’ultimo tampone negativo e finalmente il 28 giugno la sentenza definitiva: guarito.
Dalle sue parole e dai suoi ricordi prende forma l’immagine di una Concorezzo solidale e unita, compatta nel gestire l’emergenza, pronta a tendere una mano e a regalare un sorriso. Una comunità dove l’Amministrazione comunale, le imprese, i volontari si uniscono per aiutare chi, diversamente, non ce l’avrebbe mai fatta. Una comunità capace di portare la spesa a casa, di assistere clinicamente con medici e Usca, di fornire tutto il supporto burocratico tramite sindaco, amministratori e funzionari.
“E’ stata un’esperienza terribile e dolorosa – spiega Angelo – Se non avessi avuto il supporto di tutta la comunità di Concorezzo, dalle istituzioni ai volontari, non ce l’avremmo mai fatta. Io e mio padre vogliamo ringraziare sentitamente ringraziare il sindaco Mauro Capitanio e l’amministrazione comunale che hanno messo in moto tutta la macchina organizzativa di aiuti, dalla spesa alle medicine ai servizi sociali. Ci sono stati sempre vicini e sono stati sempre reperibili al telefono, guidandoci passo per passo. Ricordo con affetto il sostegno degli Alpini, della Protezione civile, ma anche il sostegno dei colleghi di lavoro e anche degli ultras del Monza, che si sono messi a disposizione per tutte le consegne del caso. Grazie a tutti!”.