“Ho paura di mio figlio, vi prego: ricoveratelo”
Concorezzo. Quel figlio tanto amato era diventato un incubo. Droga e gioco d’azzardo le patologie più preoccupanti. Ma anche la paura che, l’acclarata schizofrenia paranoica, potesse degenerare nella classica tragedia annunciata. E così un padre, residente a Concorezzo con la moglie e due figli, ha lanciato un appello disperato per far ricoverare il figlio in una comunità protetta. Il sindaco Mauro Capitanio ha accolto il grido di allarme insieme alle strutture sociosanitarie dedicate e, poche ore fa, è arrivata l’attesa notizia. Il giovane, 18 anni, sarà preso in cura dal sistema sanitario regionale.
“Di giorno – ha raccontato il padre in due video diffusi sui social media – è un continuo chiedere soldi, per comprare gli spinelli e per giocare d’azzardo. È da anni che chiediamo di poter ricoverare Francesco in una struttura protetta, ma i tempi sono biblici e la situazione di mio figlio sta peggiorando sempre più. Adesso abbiamo paura”. Nel lungo video, diventato subito virale, il papà del giovane racconta a cuore aperto le difficoltà che ogni giorno affronta. Una patologia devastante che sta mettendo in ginocchio anche la famiglia che non riesce più ad andare avanti e teme per la propria incolumità e per quella di Francesco”.
“La famiglia è a Concorezzo da settembre 2020, hanno avuto contatti con i servizi sociali del Comune per le informazioni relative alla presa in carico e all’attivazione dei servizi che sono di competenza di ATS e ASST”, ha spiegato il primo cittadino concorezzese, annunciando la soluzione del problema.
Il dramma della famiglia era iniziato tanti anni fa quando, da piccolo, al bambino era stata diagnosticata la schizofrenia paranoica. Negli anni la situazione era peggiorata rendendo necessari,a più riprese, i ricoveri in ospedale, ma mai in una struttura dedicata, se non per periodi di poche settimane.
Nei momenti peggiori il giovane era arrivato a spaccare porte e ad annunciare azioni violente verso i famigliari. Situazione peggiorata ulteriormente dall’uso di droghe leggere e dal vizio del gioco d’azzardo.
La situazione per l’Asst Brianza è complessa. Il giovane residente a Concorezzo è solo uno dei 1.600 pazienti in carico al Centro psico sociale di Vimercate. Struttura che lo ha sempre seguito. La lista di attesa è infinita. Ma ora si apriranno le porte per una struttura nel Milanese.