Insulti social: il sindaco la perdona e lei fa beneficenza

Concorezzo. “Egregio dottor Mauro Capitanio, con la presente sono a manifestarLe tutto il mio dispiacere per l’incresciosa vicenda che si è venuta a creare. Durante le noti e tristi vicende legate alle attività di Asfalti Brianza, nonostante l’impegno dell’Amministrazione comunale nell’affrontare le problematiche in costante collaborazione con diversi enti che ha portato alla sospensione della suddetta attività, in un momento di rabbia legato anche alle mie condizioni di salute, le avevo rivolto su Facebook accuse molto gravi”.
Inizia così la lettera di scuse inviata al primo cittadino da Cristina D., una cittadina che era stata querelata per diffamazione (il sindaco l’ha “perdonata” e la denuncia è stata ritirata) a causa di un post diffamatorio e, naturalmente, falso nei contenuti. Anche lei, a modo suo, vittima di quel clima di paura ma anche di estrema disinformazione che si era creata nell’affrontare il tema sicuramente grave e urgente di Asfalti Brianza.
Il sindaco ha accettato le scuse e non ha voluto un centesimo per sè a titolo di risarcimento, chiedendo però che venisse fatta una donazione ad una associazione di volontariato. E così è stato fatto.
OFFESE GRATUITE E INFONDATE
“Secondo me – aveva scritto su Facebook la cittadina, difesa ora dall’avvocato Maurizio Bono – in questa storia sono in parecchi a prendere mazzette da Asfalti Brianza. E il primo è proprio il sindaco di Concorezzo, poi viene il responsabile di Arpa. Visto che non se ne esce dopo anni di lotte non c’è più una spiegazione logica”.
LE SCUSE
“Ho compreso la gravità e l’infondatezza di quanto scritto – conclude la cittadina – recando offesa alla Sua reputazione ed onore nell’ambito politico-istituzionale con effetti che toccano anche la sua sfera professionale e personale. La ringrazio per aver accolto la mia richiesta di chiudere bonariamente la vicenda e Le confermo che a titolo risarcitorio verserò quanto concordato alla Fondazione Airc per la Ricerca sul Cancro“.