Malore in strada, addio ad Ettore Brambilla

Concorezzo. Stava passeggiando per la centralissima via Libertà insieme alla moglie: poi un malore improvviso lo ha fatto accasciare al suolo e, nonostante i disperati e continuati tentativi di soccorso dei professionisti dell 118, l'uomo non si è più ripreso.
E' morto così, poco prima di mezzogiorno, Ettore Brambilla, 73 anni, residente in paese. L'anziano era in compagnia della moglie quando ha accusato il malore. Diversi testimoni hanno allertato il 118 e quando l'ambulanza è arrivata a sirene spiegate sul posto, immediatamente i soccorritori hanno iniziato il massaggio cardiaco, utilizzando anche il pallone ambu collegato all'ossigeno e il defibrillatore semiautomatico per rendere le manovre più efficaci. Oltre venti minuti di tentativi di far ripartire il cuore: ma non c'è stato nulla da fare.
La notizia ha fatto in pochi minuti in giro del paese, anche perché alla scena hanno assistito decine di persone sgomente che hanno pregato fino all'ultimo perché l'uomo si riprendesse.
Brambilla era molto conosciuto in paese per aver gestito per anni una lavanderia proprio in via Libertà. In Internet anche il ricordo dolce e sentito di Anna Messina, che aveva lavorato per lui diversi anni fa. "Insieme a lui e alla moglie andavamo in giro per Vimercate a fare le consegne dei vestiti tantissimi anni fa quando la lavanderia era dove adesso c'e il negozio della Ester - ricorda - Mi sono passati in mente in un colpo tutti gli anni passati insieme quando allora quindicenne mi chiamava signorina dandomi del lei ed io mi sentivo cosi imbarazzata.E quando a fine settimana (al sabato sera) mi dava la paga e la contava e ricontava ed io ero impaziente di andare a casa. E i nostri ritorni alla 20 anche 21 d'inverno con la nebbia e il freddo e lui che mi diceva:signorina guardi anche lei la strada intanto che guido che tanti occhi vanno meglio di due. Ed io che gli rispondevo: "Sì, ma è lei a guidare". E tutte le volte che faceva retromarcia io dovevo dirgli indietro,indietro perché aveva paura di mettere sotto qualche bambino che giocava nel cortile del Vaticano. Quanti ricordi! Un uomo pieno di rispetto per tutti, grandi e piccini...".