Morte Luca Marziano, condannato l’autista
Concorezzo. Nessuna sentenza riporterà in vita la dolcezza, l’entusiasmo e la simpatia di Luca Marziano. Ma, almeno sotto il profilo penale, giustizia è fatta. A oltre 4 anni di distanza dal quel tragico 2 agosto 2018, quando la vita del quindicenne concorezzese venne spezzata in un terribile incidente stradale a Nimes, in Francia, è arrivata la sentenza a lungo attesa.
Quel giorno il giovane concorezzese si trovava sul camper condotto dal papà Alessandro e in compagnia della mamma, Manuela Merlini, insegnante in paese, e della sorella maggiore Marina. Con loro anche il piccolo cagnolino Ryan. Stavano percorrendo l’autostrada A54 in territorio francese diretti verso il Portogallo, agognata meta per fare kitesurf.
Il sogno è stato spezzato da un tir, condotto da un autista di 28 anni, che piombò a velocità elevata contro il camper rendendolo un cumulo di lamiere. Il giovane camionista, forse per una distrazione, non si era accorto del rallentamento che aveva di fatto costretto gli altri mezzi a procedere a circa 15 chilometri orari e si schiantò a oltre 90 chilometri orari contro il camper della famiglia Marziano. Il cuore di Luca si fermò per sempre in quell’istante.
Mercoledì scorso il conducente del pesante automezzo è stato è stato condannato a 3 anni di reclusione (2 con la condizionale) e non potrà mai più guidare tir per tutta la vita. Il giorno del processo l’oggi 32enne imputato non si è presentato in aula. “Non auspicavo una condanna esorbitante, in fondo è un ragazzo – ha confidato mamma Manuela al Giorno – ma sono soddisfatta che gli abbiano tolto la patente per continuare a condurre i camion (quella normale è stata sospesa per 6 mesi): era un pericolo alla guida”.
In questa insanabile tragedia, ha dell’incredibile l’atteggiamento del camionista che aveva continuato a postare su Facebook foto con il proprio camion come se nulla fosse accaduto. Inoltre non ha mai chiesto scusa per il dramma causato.
Chiusa la parentesi penale, ora si aprirà quella civile per la valutazione del risarcimento danni. Sotto accusa anche l’assicurazione che ha riconosciuto, al momento, per tutta la famiglia 50mila euro di danni morali, e pochi euro per quelli fisici. Alessandro Marziano si fratturò il bacino, la sorella Marina ha portato fino a poco tempo fa delle placche a livelle vertebrale, mamma Manuela si fratturò braccia e mano. Uno schiaffo che si aggiunge al dolore per quella giovane vita spezzata che oggi prova a trovare pace nel cimitero di Concorezzo.
Qui sotto gli articoli pubblicati sulla vicenda a partire dal 2018:
Schianto in vacanza, muore un 15enne: grave la sorella
Morte di Luca, lutto e speranze: la mamma insegna alle medie
Una borsa di studio per ricordare Luca Marziano