Morto dopo inseguimento, ricorso contro la condanna
Concorezzo. Una storia drammaticamente infinita. È quella del pricesso per l’incidente che, nel 2019, costò la vita ad un sessantenne di Caponago investito da un 30enne di Concorezzo (guidava in stato di ebbrezza). La vittima si trovava a piedi in via Adda a Monza perché un giovane 20enne di Brugherio lo aveva inseguito in auto, gli aveva sbarrato la strada e lo zveva costretto a scendere dall’auto. Il concorezzese è stato condannato a 4 anni. Il brugherese a 2 anni per concorso in omicidio stradale ma ora, tramite l’avvocato Franco Balconi, fa ricorso contestando il nesso tra l’inseguimento iniziato in viale Sicilia e il successivo investimento.
Il fatto avvenne la notte del 5 ottobre 2019. A perdere la vita fu Antonio Seria residente a Caponago, il 30enne di Concorezzo ha patteggiato la pena di 4 anni di reclusione per omicidio stradale aggravato dalla guida in stato di ebbrezza. Il 20enne di Brugherio è imputato di concorso in omicidio stradale. Il Tribunale di Monza l’ha condannato a 2 anni di reclusione, pena dimezzata dopo il ricorso alla Corte di appello di Milano.
Ora si andrà in Cassazione perché, come sostiene la difesa, in una intervista al Giorno, “l’imputato voleva soltanto indurre l’altro automobilista a fermarsi per la constatazione amichevole”.
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