December 10, 2024
#Cronaca

Nuova Rsa: 100 posti, centro diurno, parcheggio (e rinasce la casa dei vergini)

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ex_oratorio.JPGConcorezzo. Questa volta il dado è tratto. E dopo anni di annunci, progetti, trattative, ripensamenti, la nuova Rsa (Residenza sanitaria assistita) dovrebbere prendere finalmente forma. A inizio dicembre il colosso Italiana Costruzioni (che si è occupata del recupero della Villa reale di Monza, della Villa Borromeo ad Arcore senza contare piazza San Pietro a Roma e il Castello Sforzesco di Milano) ha presentato e protocollato in Comune una proposta di project financing. Nei giorni a ridosso di Natale il sindaco Riccardo Borgonovo ha messo al lavoro tutti gli uffici interessati (Lavori pubblici, Urbanistica, Servizi sociali, segreteria) per raccogliere pareri e osservazioni tecniche. A breve il Comune formalizzerà la proprie osservazioni e, se (come pare) si troverà la quadra, espletate le pratiche burocratiche, nel giro di 18 mesi i lavori verrebbero ultimati. Volendo azzardare una previsione il taglio del nastro dovrebbe tenersi entro il 2020. La nuova RSA, che prenderà il posto di Villa Teruzzi, sarà realizzata in via Libertà negli spazi dell’ex oratorio femminile, ora di proprietà comunale. 

IL PROGETTO

Stando alle prime informazioni raccolte dalla nostra redazione, il progetto recepisce alcune esigenze palesate in passato dall’Amministrazione: cresce il numero dei posti letto (100 in totale, di cui 20 riservati a persone con morbo di Alzheimer), viene confermato il Centro diurno da 20 posti per persone non autosufficienti ed è previsto un parcheggio interrato per poter servire in maniera adeguata personale e parenti degli ospiti. Attualmente Villa Teruzzi, gestita da Coopselios, offre 16 camere triple e una singola. Il costo dell’operazione si aggirerà intorno ai 10 milioni di euro. Italiana Costruzioni, se l’operazione andrà in porto, sosterrà i costi dell’intervento in cambio di una gestione ultratrentennale della struttura.

L’EX CASA DEI VERGINI

L’operazione prevede il recupero e l’utilizzo per una serie di servizi socio-sanitari anche della ex “Casa dei vergini”, la storica sede dei Memores Domini, assurta alle cronache giudiziarie per aver avuto come “priore” Alberto Perego, inseparabile amico e commercialista di Formigoni. Per poter accedere era necessario un periodo di noviziato e poi la ‘promessa’: i tre voti di povertà, obbedienza e verginità, in linea con la tradizione monastica. all’interno si viveva come in una comunità monastica ispirata alla regola di San Benedetto e formata da piccoli nuclei. In ogni casa un “capo” o “priore”. Ora l’ex casa dei vergini ospiterà servizi funzionali alla futura Rsa.

Qui sotto una foto tratta dall’Archivio Storico

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