Piscina, ecco le cifre dell’operazione
Concorezzo. Tempi e numeri. Con un lungo e articolato comunicato stampa, l’assessore ai Lavori Pubblici, Innocente Pomari, mette nero su bianco le cifre dell’imponente riqualificazione della piscina comunale di via Pio X. Su due punti insiste particolarmente: se lo Stato non avesse impedito al Municipio di spendere soldi che in cassa c’erano da sempre, l’operazione sarebbe stata fatta già due anni fa. Questa gara è economicamente favorevole al Comune e quindi alle tasche dei cittadini.
Il comunicato rappresenta anche una replica all’articolo pubblicato sul sito di Vivi Concorezzo “Diteci che è uno scherzo”, dove ci si stupiva nei fatti della vittoria in In Sport e si metteva in dubbio il vantaggio economico della gara.
GLI ANTEFATTI. “Premetto che, la peggior situazione che si può creare per un’Amministrazione, è quella di non poter spendere i propri soldi, che comunque deve incassare, a causa dei vincoli dettati dal Patto di Stabilità: addirittura, il Comune di Concorezzo, alla fine del 2015, aveva superato la cifra di 10.000.000 di euro di avanzo – esordisce Pomari nel suo comunicato – Torniamo alla proposta di Project Financing, presentata da IN SPORT S.R.L. SSD per la messa a norma della piscina di Concorezzo. Tutto era stato accettato da entrambe le parti, ad esclusione della tempistica di inizio della gestione, che come ormai noto prevedeva una durata di anni 20, con inizio, secondo il proponente, a partire dalla fine dell’esecuzione delle opere dopo circa tre anni, dando origine ad una effettiva durata della Concessione di anni ventitre. L’Amministrazione prospettava invece, l’inizio della gestione alla firma del contratto, per concedere una gestione di 20 anni effettivi. Fu il punto decisivo che non permise di dichiarare la pubblica utilità.(ad onor del vero, gli uffici sollevarono il problema di come l’attività potesse procedere durante il periodo dei lavori con l’impianto non a norma!!). Percorremmo anche la strada del Project di iniziativa pubblica, preparando un progetto da porre a base di gara: il tutto avveniva a metà del 2015. Ebbene, la gara andò deserta, nessuno partecipò nonostante una concessione di 20 anni di gestione
LE CIFRE. “Quando alla fine del 2015 il nostro Assessore al Bilancio e gli Uffici iniziarono a percepire che da parte del Governo, sarebbe stata data la possibilità di utilizzare l’avanzo di amministrazione vincolato, senza che lo stesso venisse conteggiato per il rispetto del Patto di Stabilità, la decisione fu semplicissima: realizzare in proprio gli interventi riguardanti la messa a norma della piscina, della scuola media, delle strade, delle centrali termiche ecc.. A questo punto facciamo parlare i numeri…. I lavori di riqualificazione del Centro Natatorio di via Pio X vennero aggiudicati alla ditta MEC Italia Engineering sas, con determinazione n°. 28/Respsetter del 10/02/2016, di cui al Reg. Generale n°. 102 del 15/02/2016, per un importo, al netto del ribasso d’asta del 30,91%, di €. 685.395,88 euro oltre Iva nella misura di legge. Oltre al ribasso presentato, la società aggiudicatrice, offrì anche l’esecuzione di opere migliorative per un importo di (circa €. 90.000,00=) e forniture (€. 60.000,00=), stimato complessivamente in €. 150.000,00. In fase di esecuzione delle lavorazioni, è stato necessario predisporre una perizia, per opere di variante e suppletive, al fine di regolarizzare gli interventi resisi necessari per rinvenimenti imprevisti ed imprevedibili e/o di miglioria; l’approvazione della stessa è avvenuta con determinazione n°. 730 del 22/12/2016, ed è stata impegnata, al netto del ribasso d’asta, la somma complessiva di €. 173.551,47= oltre Iva nella misura di legge. La somma complessiva spesa dall’Amministrazione, per l’esecuzione di tutte le opere di riqualificazione del Centro Natatorio di via PIO X, è stata di €. 858.947,35 euro, oltre Iva nella misura di legge”.
QUANTO INCASSA IL COMUNE. “Volendo comparare economicamente la proposta di Project Financing presentata, con gli importi realmente spesi e i ricavi ottenuti, calcolati su una concessione di soli cinque anni , se ne desumono i seguenti dati:
Canone pari a €. 101.000,00= per 5 anni, per complessive €. 505.000,00=
Fornitura/acquisto nuovi arredi, forniti in Concessione €. 109.822,00=
Lavori di manutenzione/miglioria, forniti in Concessione €. 98.650,00=
Migliorie presentate in sede di gara per l’esecuzione delle opere €. 150.000,00=
Risparmio netto su lavori eseguiti, per complessive €. 59.715,90=
Risparmio netto su spese per servizi tecnici, per complessive €. 150.995,78=
Mancata corresponsione del contributo per la gestione previsto in sede di presentazione del project financing (pari a euro 12.000,00/annue) €. 60.000,00
TOTALE: €. 1.134.182,78=
TOTALE SPESO PER ESECUZIONE OPERE €. 858.947,35=
VANTAGGIO ECONOMICO DOPO 5 ANNI DI GESTIONE €. 275.235,43
IL COMMENTO. “Se ne può facilmente desumere – conclude l’assessore Pomari – che in meno di 4 anni l’Amministrazione rientrerà completamente delle spese sostenute. Pensiamo nell’arco dei 20 anni quale potrebbe essere il reale vantaggio economico! La scelta fatta da questa Amministrazione ha prodotto i seguenti effetti: 1) Tutti i lavori previsti nella proposta di Project sono stati realizzati. 2) Abbiamo bandito una gara che ha messo in competizione gestori di centri notatori e non imprese edoli. 3) Rientreremo dell’intero investimento in meno di 4 anni. 4) Con l’entrata corrente derivante dal canone di 101.000 euro avremo la possibilità di indirizzare questi fondi per gli impianti sportivi di Concorezzo. 5) Il gestore avrà l’obbligo di mantenere il centro natatorio di via Pio X in perfetto ordine con le manutenzioni programmate: a questo riguardo ci saranno visite di verifica da parte di una commissione formata dal Sindaco con l’Ufficio Tecnico e dal gestore con i suoi tecnici. Sono certo di poter dire che il Comune ha operato per far prevalere l’interesse della comunità, la tutela del bene pubblico, l’oculata gestione delle risorse. Tutto quello che ho scritto in questo comunicato, l’ho abbondantemente illustrato nelle varie commissioni LL.PP.: possibile che Vivi Concorezzo non lo conoscesse? Se fatte pubblicamente, sono certo che le loro scuse per la deformata informazione, verranno accettate da tutta l’Amministrazione”.
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