December 11, 2024
#Cronaca

Rifiuti e tangenti, in manette un ex professore delle medie Da Vinci

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Concorezzo. Chi ha frequentato le scuole medie di via Lazzaretto nella seconda metà degli anni Ottanta sicuramente sarà rimasto senza parole. Maurizio Diaco, l’assessore di Cologno monzese (foto tratta dal sito del Comune) finito in manette per una presunta tangente a cinque zeri per le gare d’appalto sui rifiuti, ha insegnato anche in paese. Nativo di Roma, classe 1955, una laurea in architettura, Diaco ha insegnato in diverse scuole medie dal 1982 al 1995 per poi passare alle superiori sempre come insegnante di educazione tecnica. Poi la passione per la politica nel Comune di residenza, a Cologno, nelle file del centrosinistra. L’altro giorno, insieme al vicesindaco, è stato arrestato nell’ambito dello scandalo legato agli appalti della Sangalli di Monza. Ora dovrà provare la propria estraneità ai fatti che gli sono contestati.
Ecco la notizia battuta dall’Ansa.

Un appalto costruito ad hoc per
vincere la gara, in cambio di 300.000 euro di tangente. E’
questa l’ipotesi nei confronti del vicesindaco di Cologno
Monzese (Milano), Raffaele Cantalupo e dell’assessore all’
edilizia Maurizio Diaco, arrestati stamani dalla Gdf nell’ambito
della nuova tranche dell’inchiesta ‘Clean City’ coordinata dalla
Procura di Monza.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i due politici
hanno proposto alla ‘Sangalli Giancarlo & C.’ di Monza, azienda
leader nello smaltimento rifiuti ed igiene urbana – i cui
proprietari, padre e tre figli, sono stati arrestati a dicembre
per vicende analoghe in altri comuni di Lombardia, Lazio e
Puglia – una ‘corsia preferenziale’ per aggiudicarsi l’appalto
per la gestione rifiuti, in cambio di una tangente di 600.000
euro, poi scesa a 300.000 dopo una lunga trattativa. A
raccontare quanto accaduto al Municipio di Cologno e’ stato
Giorgio Sangalli durante l’interrogatorio reso ai Pm a dicembre,
e poi avvallato dal padre di quest’ultimo, gia’ ai domiciliari.
Un primo scambio di denaro, per suggellare l’accordo, e’ avvenuto
in piazza Gambara a Milano, lo scorso ottobre, dove Giorgio
Sangalli ha passato un acconto di 50.000 euro direttamente nelle
mani del vicesindaco Cantalupo. Attraverso intercettazioni
telefoniche, pedinamenti e registrazioni di filmati di incontri
e indagini bancarie, le Fiamme Gialle hanno trovato riscontri
nelle dichiarazioni dei Sangalli, ricostruendo tutti gli
incontri avvenuti nel tempo tra il vicesindaco, l’assessore
Diaco, Giorgio e Giancarlo Sangalli, serviti a pianificare, nei
dettagli, la strategia per truccare la procedura d’appalto.
Secondo l’accusa, visto che la gara d’appalto era gia’
indetta, a dicembre 2012, ma reputata da Sangalli non
sufficientemente remunerativa (23 milioni), gli indagati hanno
coinvolto un’altra ditta, anche essa in gara, perche’ facesse
ricorso al Tar con l’obiettivo per far decadere il bando. Il
Comune di Cologno ha potuto cosi’ indire una seconda gara da 28
milioni di euro che sarebbe stata costruita ad hoc per la
Sangalli. Questa mattina i finanzieri hanno eseguito inoltre le
ordinanze di custodia ai domiciliari nei confronti anche di
Michele De Girolamo di Area Sud Milano Spa, attuale affidataria
del servizio di igiene urbana a Cologno, e di Fortunato Deleidi,
dipendente della Sangalli, ai quali viene contestato di esse
complici nel piano. (ANSA).