Tentato omicidio, l’ombra della ‘ndrangheta in Brianza?

Seregno. Due sicari hanno inseguito per oltre cinquecento metri un uomo e hanno cercato di ammazzarlo, crivellando la sua auto di colpi di arma da fuoco. Due lo hanno raggiunto alla schiena, ma per fortuna non sono stati letali.
E’ sconvolgente, e qualcuno torna a pensare a regolamenti di conti di stile mafioso, quando accaduto martedì mattina, intorno alle 11,15 a Seregno.
Un 56enne, di origini calabresi, è rimasto gravemente ferito dopo che un commando ha inseguito la sua Fiat Punto grigia (con a bordo altre due persone) sparando all’impazzata. Il commando era a bordo di un furgone da cui sono partiti oltre una decina di spari.
L’inseguimento, avvenuto in via Wagner, è cominciato all’altezza di via alla Porada e si è concluso circa 500 metri più avanti, all’angolo con via Locatelli. La vettura è poi andata a schiantarsi contro un albero. A quel punto la vittima dell’agguato è sceso a terra in una pozza di sangue.
In pochi istanti sono arrivati sul posto i carabinieri che hanno la sede poco distante. Quindi i mezzi di soccorso e i Vigili del fuoco. Il ferito è stato trasportato all’ospedale di Desio e non è in pericolo di vita.
In un comunicato (poi rettificato), l’ex vicepresidente della Regione, Letizia Moratti, si chiedeva: “La ‘ndrangheta sta rialzando la testa?”.
Al momento, però, non si escludono altri tipi di regolamenti di conto.