March 22, 2025
#Cronaca

Terrore in Val di Fassa, il racconto di un concorezzese

val di fassa_2.webp

val di fassa_2.webpConcorezzo. C’erano anche diversi concorezzesi nell’inferno della Val di Fassa dove una bomba d’acqua ha causato smottamenti e la furia dell’acqua ha avolto alberi, auto e devastato strade. A Campitello di Fassa, lungo il Rio Duron, (insieme a Fontanazzo, Mazzin, Vigo i paesi più colpiti), si trovava anche una famiglia concorezzese che è stata naturalmente evacuata.
Ecco il loro impressionante racconto

Hai appena finito di mangiare e stai sparecchiando la tavola quando bussano alla porta. Chi sarà mai a quest’ora? Apri e trovi davanti a te la sagoma di un uomo in divisa, è un pompiere che con voce ferma ti dice “buonasera mi scusi ma dovete immediatamente lasciare la casa, dobbiamo evacuarvi!”

Quante volta ai notiziari hai sentito quella parola e mai avresti pensato di doverla sentire così, diretta, viso a viso. Certo avevi visto il torrente che scorre sotto il balcone trasformarsi in un fiume di fango ma diamine non potrà diventare pericoloso ti dicevi

Allora presto raccogli le poche cose che possono servire e via… fuori dove ti aspetta la camionetta dei vigili del fuoco che ti porta in caserma,  il punto di raccolta degli sfollati, dove incontri villeggianti e gente del posto che conosci ormai da tantissimi anni

All’inizio ti sembra la “cosa nuova”, l’avventura da raccontare agli amici mentre prendi un aperitivo con gli ma poi incroci gli sguardi dei locali specie quelli più anziani

Capisci la loro paura, l’angoscia di lasciare la casa nella quale sono cresciuti i figli ormai andati via..

Già per te turista è una cosa facile ma per loro…. 

Allora cerchi di renderti utile di scambiare due chiacchiere con loro, far giocare i bambini più piccoli cercando di cancellare la paura nei loro occhi

Poi osservi il via vai dei pompieri e arrivano le prime notizie sui social prima che la connessione sparisca

Ti rendi conto di essere tra i fortunati perché bastava essere nel paese limitrofo dove la situazione non è tra le migliori

Passano le ore e il legame con gli operatori si fa più forte, ti spiegano che la situazione è decisamente migliorata ma stanno ancora monitorando la vecchia frana proprio dietro casa prima di dare il via libera al rientro che non molto tempo dopo arriva e sollevati si rientra tutti a casa senza nessun problema

Il giorno dopo già la strada provinciale è liberata, tutte le squadre dei pompieri (ogni paese ha la sua stazione, vantaggio di avere l’autonomia?) hanno lavorato di notte con gli operai comunali per mettere in sicurezza le abitazioni e la viabilità.

ancora oggi, 2 giorni dopo, i lavori proseguono senza ricriminazioni ma con tanta voglia di ripartire come prima di quella serata

LA SITUAZIONE IN VAL DI FASSA

Situazione sotto controllo nei territori comunali di San Giovanni di Fassa, Mazzin e Campitello di Fassa, dopo la bomba d’acqua che ieri sera ha provocato numerosi smottamenti nei diversi centri abitati.

I Vigili del fuoco volontari di Pozza e Vigo di Fassa ed i colleghi dei distretti Fassa, Fiemme e Primiero stanno completando in queste ore la pulizia delle strade, mentre vengono posate le tubature per favorire il deflusso delle acque.

Per quanto riguarda gli sfollati, nel corso del tardo pomeriggio di oggi è previsto il rientro di tutte le persone nelle strutture ricettive evacuate precauzionalmente e nelle abitazioni lambite dalle colate di fango. Sono circa un centinaio le persone che, per quasi 24 ore, sono state ospitate nella palestra comunale di Pozza di Fassa. Il rapido ritorno alla normalità, grazie all’impegno di decine di uomini e donne della Protezione civile del Trentino, è stato confermato nel corso della riunione di coordinamento, alla presenza del presidente della Provincia autonoma di Trento, dei sindaci e degli amministratori del territorio, oltre che dei rappresentanti di tutte le forze scese in campo: Vigili del fuoco volontari, Corpo permanente dei Vigili del fuoco di Trento, Arma dei carabinieri, Croce rossa, Servizio bacini montani, Servizio geologico, Servizio antincendi e protezione civile, Servizio gestione strade, Corpo forestale del Trentino, Servizio foreste e Servizio prevenzione rischi e Cue.

I tecnici hanno provveduto al brillamento della roccia di 25 metri cubi a monte dell’abitato di Muncion. Un’altra roccia verrà fatta brillare lunedì.