Virus tra i bambini, è stata la mensa?
Concorezzo. Nelle chat dei genitori si parla di decine di episodi. All’Amministrazione comunale, e in particolare all’assessore all’Istruzione Gabriele Borgonovo, al momento ne sarebbero stati segnali meno di una decina. Fatto sta che sono in corso delle verifiche per capire quanto bambini delle scuole elementari di via Marconi e di via Ozanan si siano sentiti male ieri sera, forse a seguito di qualcosa mangiato nella mensa scolastica. A leggere i messaggi dei genitori, alcuni inoltrati anche all’Amministrazione comunale, in una terza elementare ci sarebbero stati diversi casi e poi, dopo che la notizia è rimbalzata sulle chat, gli episodi segnalati (molti di dissenteria) si sarebbero moltiplicati rapidamente quasi ad arrivare ad una cinquantina.
“Siamo al corrente della situazione – ha spiegato questa mattina a Concorezzo.org l’assessore Borgonovo – e stiamo facendo tutte le verifiche del caso confrontandoci anche con l’azienda che ha in appalto il servizio. Al momento i casi segnalati ufficialmente sono meno di dieci e tutti in una classe. Il menù di ieri prevedeva tra l’altro riso, e l’unico fattore da analizzare potrebbe essere l’acidità dei pomodori. Bisogna anche tenere conto della giornata particolarmente fredda. Ad ogni modo stiamo procedendo come è richiesto in queste situazioni”.
Sempre secondo quanto riferito da alcuni genitori nelle chat dl classe, alcuni bambini avrebbero accusato il freddo della giornata di ieri, indossando il giubbotto durante il pasto. Non è da escludere, ovviamente, anche la diffusione dei virus stagionali. Una delle ipotesi più valutate dai pediatri, infatti, è quella della gastroenterite di natura virale.
Alcune settimane fa vomito e dissenteria avevano colpito docenti e alunni di una scuola di Cologno Monzese. Cibo della mensa e acqua dei rubinetti sono stati analizzati dalle autorità competenti che hanno escluso che la causa dei malori potesse avere quell’origine.
AGGIORNAMENTO
La scuola ha già diffuso una comunicazione ai genitori tendendo ad escludere la causa di natura alimentare, sottolineando che oggi la percentuale di assenti era inferiore al 5% e la maggior parte dei casi registrati erano relativi ad alcune terze classi.