50 anni di lavoro, concorezzo.org entra nella culla della tradizione
Concorezzo. Venerdì sera erano sul palco del cineteatro San Luigi a ritirare il prezioso riconoscimento che certifica la storicità delle loro attività, presenti in paese da oltre 50 anni. Concorezzo.org era ovviamente presente alla cerimonia, ma ha preferito andare dietro ai riflettori, lì dove si consuma la giornata lavorando, seguendo quella filosofia e religione di vita che fa da sempre della Brianza l’emblema della capacità e qualitàd di impresa. Quest’anno sono state sei le realtà produttive che hanno certificato in Comune la decennale attività, rispondendo alla bella iniziativa promossa già nella precedente legislatura dall’attuale vicesindaco Micaela Zaninelli. “L’albo delle attività storiche rappresenta uno spaccato vivo del nostro tessuto sociale e produttivo, spiega l’assessore – E’ giusto riconoscere lavoro e impegno di chi ha scelto Concorezzo come sede della propria attività, portando un valore aggiunto in termini di economia, cultura e tradizione”.
Siamo partiti da via Paterini, in quell’affascinante e spesso nascosto budello che collega via De Capitani con via Manzoni: lì all’insegna della tradizione, della cortesia e della qualità tiene aperta da sempre la saracinesca del negozio di calzature Cereda, la signora Marilena Cereda. Un punto di riferimento davvero storico per i concorezzesi. Nel 1961, invece, apriva i battenti la Marco Limonta Sas, oggi gestita da Renato Limonta in via Agrate 64: attività specializzata negli imballaggi e in genere nella lavorazione del legno, con materiale certificato per le spedizioni. Non tutti sanno che tra i vari oggetti “imballati” a Concorezzo dalla Marco Limonta Sas figura anche una copia in vetroresina in dimensioni reali del Cavallo morente della sede romana della Rai, in viale Mazzini, opera di Francesco Messina. Se partiamo da Angelo Rurale, che iniziò a tagliare capelli e fare barbe, di anni ne dobbiamo contare più di 80. Si perde davvero agli inizi del secolo scorso la tradizionale attività artigianale di via De Giorgi, dove oggi lavora Mario Rurale. Un salone dedicato esclusivamente agli uomini. Il segreto della longevità imprenditoriale? Sapere custodire i segreti dei clienti… Fresca della recente riapertura del punto vendita interno, chi non conosce la Cemacc, realtà leader nell’abbigliamento sportivo, nell’intimo e nella maglieria, rigorosamente all’insegna del made in Italy.La prima pietra è stata posta da Angelo Colombo. Sarà il tipo di lavoro, ma è in particolare in via Volta, 33 che si respira una storia fatta di cultura del lavoro mista ad arte ed esperienza artigiana. Grazie a Fiorenzo Gravellini in paese oggi si può parlare ancora dell’arte della tappezzeria, spaziando da materassi, poltrone, tende, divani. Nel 1954 ad avviare l’attività è stato Emilio Gravellini, oggi dietro al bancone si trova il figlio Fiorenzo. L’attività ha anche una sua vetrina 2.0 su facebook. E dulcis in fundo, è proprio il caso di dirlo, L’angolo del pane di via Paterini, 5. Qui fragranze e sapori impreziosiscono la qualità dell’aria dal 1911. E’ nel 1964 che dalla famiglia Bianchi l’attività passa nelle mani dei fratelli Mauri. Oggi è la famiglia Bassignani ad animare un panificio molto apprezzato per la varietà e la cura dei prodotti. Il titolare, Ugo Bassignani, ci parla “con le mani in pasta”. Come si è capito, il lavoro viene prima di tutto.
Testi di Massimiliano Capitanio Foto di Antonio Mandelli Ha collaborato Riccardo Mazzieri