Bob Dylan si racconta a Concorezzo

Concorezzo. 1961: il ventenne Robert Zimmerman, che in precedenza ha preso lo pseudonimo di Bob Dylan, si trasferisce a New York per conoscere l’adorato Woody Guthrie, cantante e chitarrista folk attualmente molto malato. In ospedale, mentre si esibisce davanti al suo idolo cantando un pezzo scritto per l’occasione, desta l’attenzione dell’esperto musicista Pete Seeger, con cui stringe amicizia. Per Bob si aprono, piano piano, le porte della scena folk americana cominciando a esibirsi in vari locali del Greenwich Village. In uno di questi conosce la giovane Sylvie Russo, con cui intraprende una relazione.
Successivamente, Bob incontra Joan Baez a un concerto di lei e ne rimane piacevolmente colpito. Insieme v’è il manager della Columbia Records Albert Grossman, il quale sente il giovane cantare e suonare la chitarra acustica e lo prende sotto la sua ala protettrice dandogli la possibilità di incidere un album che, però, è previsto sia principalmente pieno di cover. Il lavoro si chiama proprio Bob Dylan e non ottiene il successo commerciale sperato.
Poi la storia si fa leggenda ed è l’essenza del film A complete unknown, in scena nel fine settimana al San Luigi di Concorezzo