La storia di Ngounda e i 6 anni del Work
Concorezzo. Pochi giorni fa la festa per i 6 anni del Work in progress bar di piazza della Pace. 6 anni per diventare un punto di riferimento per tanti clienti, non solo concorezzesi, e per affermare la simpatia ela voglia di fare del suo titolare. Dietro a un grande locale c’è sempre un grande uomo. E in questo caso, forse, non tutti conoscono la storia Ngounda Gaye, che molti chiamano simpaticamente Gundam con una assonanza al mitico robot dei cartoni animati degli anni Ottanta.
Per questa occasione riproponiamo l’intervista fatta a Ngounda pochi mesi fa da Andrea Pirisi, che ringraziamo per la concessione dell’articolo.
Buona lettura, e auguri al Work!
Lui è Ngounda Gaye. Nasce alla fine degli anni ’60 a Tallene Gaye, un paese nell’entroterra del Senegal che, come altri nella zona, porta il nome del fondatore: suo nonno.
Sebbene la sua famiglia sia benestante, passa l’adolescenza sognando di partire per tentare la fortuna in quel Paese pieno di opportunità che ha visto nei film. Passano gli anni ‘80 e finalmente è abbastanza grande per iniziare il viaggio che lo porterà nella terra dei sogni: l’Italia.
Nel ’92 prende l’aereo, atterra in Spagna e spende l’anno successivo a spostarsi tra Marsiglia, Nizza e Ventimiglia.
A Milano Centrale lo attende suo zio, venditore ambulante nella zona del mercato, che gli dà una mano ad iniziare: Ngounda si ritrova presto a girare attorno alla Statale a vendere collane, portachiavi e accendini agli studenti.
Una mattina come altre del ’96, mentre staziona in via Bergamini, viene notato dal proprietario di un bistrot, che ne apprezza la puntualità e gli offre un posto nel nuovo locale che sta aprendo a Milano: l’Atlantique.
E’ la svolta.
Da addetto alle pulizie passa presto al lavaggio bicchieri, dove il barista si accorge della sua naturale abilità con i clienti e gli offre una prova come aiuto al bancone. Funziona.
L’anno successivo segue un corso di formazione finanziato da Regione Lombardia per baristi e ristoratori, per poi ottenere il diploma alla AIBES.
Passa qualche anno, Ngounda cambia lavoro, si sposta a Brugherio ma mantiene il contatto con un suo vecchio fornitore, titolare di una storica distilleria della Brianza, con cui diventa amico.
Nel 2016 l’Etoile di Concorezzo, già diventato Work in Progress, cerca un nuovo titolare e Ngounda ne rileva la gestione: ora ha un locale tutto suo. Lo avvia, lo ristruttura e dopo due anni, nel 2018, ha il bar dei suoi sogni, in centro paese.
Una sera di gennaio, mentre torna a casa, rimane vittima di un grave incidente stradale che lo tiene bloccato in ospedale per 6 mesi. Riesce a salvare la sua impresa solo grazie al supporto dei suoi dipendenti e di quel fornitore, diventato amico, che subentra temporaneamente nella gestione.
Nel 2024 Ngounda ha aperto il suo secondo locale a Concorezzo, il Monkey.
La storia continua.