December 10, 2024
#Cultura

La triste parabola di Alcatel va in scena con un monologo

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Concorezzo. Da fabbrica di idee a “poco o nulla con futuro incerto”. E’ un “c’era una volta” molto amaro quello messo in scena da Luigi Assi, dipendente di quell’avanposto di modernità, tecnologia e lavoro che rispondeva al nome di Alcatel. Un nome che in città e a Vimercate era parte della grande Silicon Valley e che oggi riempie i titoli di giornale solo col drammatico collegamento a crisi e licenziamenti.
E così lo scorso 11 giugno Assi ha scelto una storia vera, la sua e di tanti altri, per nutrire di realismo il suo saggio di fine anno in occasione della chiusura del corso di teatro al Binario 7 di Monza. Un’analisi disincantata e amara, un modo per tenere accesa l’ultima speranza di quanti sono ancora aggrappati a un posto di lavoro.

IL MONOLOGO

C’era una volta una fabbrica abitata da elfi inventori dallo sguardo sempre rivolto al cielo: cercavano quelle idee nascoste dietro alle stelle più luminose,dopo averle individuate delicatamente le prendevano  e le costudivano in luoghi segreti e per ore,giorni,settimane,mesi  pensavano pensavano,pensavano cosa farne..

Dopo aver tanto pensato chiamavano gli gnomi costruttori ,i folletti collaudatori ed assieme costruivano giocattoli meravigliosi. Erano sereni e felici,non potevano vivere lontano dalla loro fabbrica incantata. Gli abitanti delle terre vicine li ammiravano,erano orgogliosi di loro perché la fabbrica delle idee era conosciuta anche ai confini del mondo..si ai confini del mondo.

Ma la fabbrica catturò l’attenzione degli orchi..siii..proprio loro..esseri immondi dal corpo tozzo e massiccio,quando sorridono mostrano denti aguzzi ed affilati,hanno dita sottili ed unghie taglienti…sono furbi,furbissimi..si nascosero  e bussarono ai cancelli della fabbrica…

TOC TOC TOC!!

No no no… Non fidatevi diceva una vocina nella testa degli elfi,non fateli entrate..NON fateli ENTRARe!!

Ma i pesanti cancelli della fabbrica si aprirono e gli orchi in giacca e cravatta entrarono..si cibavano di idee,le assaggiavano  le succhiavano le sgranocchiavano ..le ingoiavano intere!  Mai prima di allora ne avevano assaggiate di così ….gustose…

Elfi folletti gnomi scappavano come galline nel pollaio quando entra la volpe;non sapevano cosa fare,come fare,serviva un idea x arginare l’avanzata degli orchi.

( mi tolgo la maglietta nera..resta visibile quella gialla)

Io sono l’idea disse la maglietta..combatterò con la forza della parola,dell’immaginazione e della creatività.

 la maglietta era attivissima..ovunque andasse la gente applaudiva,se inciampando cadeva per terra rotolandosi arrivavano fotografi e giornalisti ad intervistarla..hanno fatto una festa bellissima centinaia di magliette gialle sembravano un giardino fiorito:c’erano artisti,musicisti,attori e tutti dicevano..salveremo la fabbrica delle idee..la maglietta era quasi…felice..

Ma con il tempo le cose cambiarono,le persone che ascoltavano erano sempre di meno,quelle che si interessavano ancora meno ed il,dolore nel cuore degli abitanti della fabbrica cresceva sempre di,più sempre di più fino a quando anche la maglietta si accorse di essere diventata muta muta muta…. 

IL VIDEO

 

Questo video è un estratto dello spettacolo di 19 allievi al binario 7 di monza 11 giugno…titolo dello spettacolo :punti di(RI)vista

Si partiva da un articolo di giornale a scelta per dare vita ad oggetto inanimato,naturale per me fare parlare una maglietta gialla.

 

http://www.youtube.com/watch?v=Jtc_gQRzINc