Foibe ed esodo, Usmate Velate non dimentica
Usmate Velate. Due giorni per non dimenticare. L’associazione Atena e l’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, con il patrocinio del Comune, celebrano con la dovuta attenzione il Giorno del Ricordo, evento istituzionale istituito per tenere viva la memoria del dramma dell’esodo istriano giuliano dalmata e delle migliaia di italiani massacrati dai partigiani comunisti di Tito e gettati nelle foibe.
Il 9 e il 10 febbraio la sala “Lea Garofalo” di Villa Borgia, in via Roma 7 (ingresso libero), è in programma una mostra a pannelli sul dramma dell’esodo. Per l’occasione saranno presenti testimoni e sarà proiettato un documentario.
I massacri delle foibe sono stati degli eccidi ai danni della popolazione italiana della Venezia Giulia e della Dalmazia, avvenuti durante la seconda guerra mondiale e nell’immediato secondo dopoguerra (1943-1945), da parte dei partigiani jugoslavi e dell’OZNA. Il nome deriva dai grandi inghiottitoi carsici dove furono gettati molti dei corpi delle vittime, che nella Venezia Giulia sono chiamati “foibe”.
Al massacro delle foibe seguì l’esodo giuliano dalmata, ovvero l’emigrazione forzata della maggioranza dei cittadini di etnia e di lingua italiana dalla Venezia Giulia e dalla Dalmazia, territori del Regno d’Italia prima occupati dall’Esercito Popolare di Liberazione della Jugoslavia del maresciallo Josip Broz Tito e successivamente annessi dalla Jugoslavia. Si stima che i giuliani, i fiumani e i dalmati italiani che emigrarono dalle loro terre di origine ammontino a un numero compreso tra le 250.000 e le 350.000 persone.
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