Fuga di monossido: tre feriti a Vimercate
Vimercate. Secondo quando riferito da una note di Areu, sono gravi le condizioni di tre cittadini intossicati questa mattina da monossido di carbonio. L’allarme è stato lanciato questa mattina alle 07:31, a Vimercate, in un appartamento posto lungo la provinciale Monza-Trezzo. Le persone coinvolte sono E. B. donna 36 anni, D. I., maschio 35 anni e K. M. maschio 24 anni. Tutti sono stati trasferiti in condizioni gravi all’ospedale Niguarda di Milano. Sul posto due ambulanze e i Vigili del fuoco.
Il monossido di carbonio assume particolare rilevanza tra gli inquinanti prodotti dalla combustione. E’ un gas tossico, incolore, inodore, insapore e non irritante che, senza ventilazione adeguata, può raggiungere concentrazioni elevate. Si produce per combustione incompleta di qualsiasi materiale organico, in presenza di scarso contenuto di ossigeno nell’ambiente. Per le sue caratteristiche può essere inalato in modo subdolo ed impercettibile, fino a raggiungere nell’organismo concentrazioni letali. Il CO presente nell’aria degli ambienti confinati proviene principalmente dal fumo di tabacco e da fonti di combustione non dotate di idonea aspirazione (radiatori portatili a kerosene e a gas, caldaie, scaldabagni, caminetti e stufe a legna o a gas). Il monossido di carbonio può anche provenire dall’esterno quando il locale si trova annesso ad un garage o ad un’autofficina o in prossimità di strade con intenso traffico veicolare. Nelle abitazioni, in condizioni normali, i livelli sono compresi tra 1,5 e 4,5 mg/m3. In presenza di processi di combustione, quali sistemi di riscaldamento e di cottura o di fumo di tabacco, e inadeguata ventilazione, le concentrazioni interne possono superare quelle esterne e raggiungere livelli sino a 60 mg/m3. Durante l’inverno nelle abitazioni possono verificarsi concentrazioni superiori a quelle esterne e livelli di inquinamento elevati si riscontrano più frequentemente in edifici vecchi.