Più autonomia, a Monza Romeo e Galli spiegano il referendum

romeo2.jpgMonza. La Lombardia regala a Roma 54 miliardi di euro all'anno, un miliardo ogni settimana. E' la differenza tra le tasse pagate e quanto ritorna sul territorio. Per Monza questo vuol dire perdere per strada 660 milioni di euro all'anno, per ogni brianzolo si traduce nel rinunciare mediamente a 11mila euro all'anno. Solo questi numeri potrebbero da soli giustificare il "sì" al referendum del prossimo 22 ottobre per l'autonomia della Lombardia. Ma non è solo questione di soldi. La Lombardia, ovvero la regione che in termini di amministrazione pubblica costa meno ai suoi cittadini rispetto a tutte le altre regioni italiane, la regione con uno dei Pil più altro tra gli stati d'Europa, o ancora la regione con il tasso di volontariato più alto d'Italia, chiede al Governo più autonomia per cancellare definitivamente il bollo auto (già ridotto del 10%), per abolire i ticket sanitari, per completare autostrade e metropolitane, per sostenere ancora di più le imprese, per avere mani libere nelle grandi opere in cui sa distinguersi,come ha dimostrato il successo di Expo.

Sabato 14 ottobre, alle 17,30, a Monza, in via Santa Maddalena, nella omonima sala, Massimiliano Romeo,capogruppo della Lega Nord in Consiglio regionale, e Stefano Bruno Galli, presidente della Lista Maroni, spiegheranno l'importanza del voto del prossimo 22 ottobre. Che vinca il sì è praticamente scontato: ma per convincere Roma serve una mobilitazione di massa. Pochi secondi per votare, pochi secondi per un'occasione storica che non si ripresenterà più.